Addio Pixelbook, Google cancella il portatile e dissolve il team responsabile

Google ha deciso di disimpegnarsi dal settore dei notebook ChromeOS. Non vedremo quindi più i Pixelbook, mentre l'azienda continuerà a concentrarsi su tablet, smartwatch e smartphone. Il team responsabile dei portatili è stato smantellato.
di Manolo De Agostini pubblicata il 13 Settembre 2022, alle 08:01 nel canale PortatiliGooglePixelbookChromebookChromenotebook consumer
Google ha cancellato la prossima versione del Pixelbook, portatile basato su sistema operativo ChromeOS, e ha deciso di chiudere il team responsabile, ricollocando le persone su altri progetti al suo interno. A darne notizia è The Verge, entrata in possesso di un memo interno. Il taglio del notebook, di cui si attendeva una nuova versione il prossimo anno, rientrerebbe nelle recenti misure di riduzione dei costi prese dai vertici della società in questo momento macroeconomico complesso.
Una scelta che da una parte può sorprendere, ma al tempo stesso segnala come Google non ritenga più indispensabile il suo apporto al mondo ChromeOS, o almeno non seguendo il vecchio schema di scendere in campo in prima persona per spingere i partner all'innovazione. I Chromebook hanno raccolto un enorme successo durante la pandemia e ora, anche se il mercato è in caduta libera (ma è tutto il settore PC a frenare), si possono dire in gran parte sdoganati.
"Google non condivide i piani sui futuri prodotti o informazioni sul personale; tuttavia, ci impegniamo a creare e supportare un portfolio di prodotti Google innovativi e utili per i nostri utenti", ha dichiarato a The Verge Laura Breen, responsabile delle comunicazioni di Google. "Per quanto riguarda le nostre persone, in tempi in cui cambiamo priorità, lavoriamo per trasferire i membri del team su dispositivi e servizi".
Smartphone, smartwatch e tablet Pixel dovrebbero arrivare tutti come da programma, anche in futuro. Gli smartphone Pixel - prima ancora Nexus - raccolgono un buon successo, mentre smartwatch e tablet sono settori in cui Google vuole raccogliere maggiore consenso rispetto a quanto ottenuto e per questo ancora al centro del suo impegno.
Quanto ai Pixelbook e alle loro declinazioni, Google non è mai riuscita a ottenere un vero riscontro ma al tempo stesso negli ultimi anni sempre più produttori hanno deciso di investire su ChromeOS, portando sul mercato dispositivi in svariati form factor e fasce di prezzo. Il boom pandemico e il successo nel settore scolastico hanno indotto Google a frenare, tanto che dopo il Pixelbook Go del 2019 non sono più arrivati nuovi dispositivi.
Detto questo, Google non è nuova a cambiare idea; in passato ha abbandonato progetti per poi riprenderli successivamente. Non è da escludere che in futuro, quando i tempi saranno migliori, Google torni a lavorare a un portatile ChromeOS. Per ora, però, l'impegno è da considerarsi concluso.
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5 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoPosso dire “a me me pare na strunz…”
La forza di Apple è avere un ecosistema completoLoro c’erano e mollano…mah
Meglio vendere 1 prodotto con buon margine (e che riesci a costruire) che cercare di produrne 10 o 10, avere difficoltà a realizzarli e distribuirli.
Concordo sul fatto che oramai c'e' solo Apple ad offrire un ecosistema completo, con i pregi e difetti che questo comporta (tipo il lock in).
Prezzo base 1000 euro...
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