ProtoCycler: il sistema per riciclare gli scarti della stampa 3D

I materiali di scarto sono un tema molto sentito da parte di chi utilizza molto la stampa 3D: ProtoCycler si candida come sistema per riciclare in modo semplice supporti, scarti e basi per creare nuovi rocchetti di filamento
di Roberto Colombo pubblicata il 27 Gennaio 2015, alle 15:31 nel canale PerifericheChiunque si avvicini alla stampa 3D si pone fin da subito la stessa domanda: cosa me ne faccio degli scarti utilizzati per creare basi di stampa e supporti? Posso riutilizzarli o riciclarli? Uno dei costi vivi della stampa 3D è infatti quello relativo all'acquisto del materiale di stampa (PLA o ABS) che di aggira sui 20/30€ al chilogrammo, ma che può anche salire in modo netto per l'acquisto di materiali particolari.
ProtoCycler è un progetto attualmente in crowdfunding su Indiegogo che punta a rispondere proprio a questo quesito. Non è l'unico nel suo genere, ma si candida ad essere uno dei più facili da utilizzare. Si tratta di un macchinario dotato di un trituratore manuale (a manovella) e di un sistema che fonde i trucioli e li estrude in un filamento standard per la stampa (diametro a scelta tra 1.75, 2.85, 3.00 millimetri) che viene arrotolato su un rocchetto direttamente utilizzabile sulle stampanti.
Il prezzo al momento è stimato in $799, ma il primo passo di funding per avere l'apparecchio era stato posto a $499, andato subito esaurito assieme a quello da $599. Si tratta di una cifra non bassa, ma è il capostipite di una serie di prodotti che sicuramente verrà in futuro. Inoltre per chi stampa molto potrebbe diventare un utile strumento per risparmiare sul lungo periodo.
8 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoUna cosa per riciclare non può costare tanto, altrimenti perde il suo scopo...
con 800 $/€, se si riesce a spuntare un buon prezzo se ne prendono una 40ina di chili...
Per avere 40 chili di materiale da recuperare, se in via teorica ipotizziamo uno scarto del 20% occorre stampare 200 chili di materiale per arrivare al punto di pareggio !
Progetto sicuramente ecologico, ma di scarsa utilità.
con 800 $/€, se si riesce a spuntare un buon prezzo se ne prendono una 40ina di chili...
Per avere 40 chili di materiale da recuperare, se in via teorica ipotizziamo uno scarto del 20% occorre stampare 200 chili di materiale per arrivare al punto di pareggio !
Progetto sicuramente ecologico, ma di scarsa utilità.
in verità è utile ma per un altro scopo, chissenefrega del reciclo degli scarti della stampa 3d la cosa importante è l'estrusore, mi compro la plastica in granuli a tipo 2€/kg o reciclo i tappi di plastica
In pratica è la stampante stessa a riciclare gli scarti
By(t)e
In pratica è la stampante stessa a riciclare gli scarti
By(t)e
ho sempre pensato che i rocchetti di plastica sono una tavanata in questo settore...
con i granuli hai la libertà di prendere il materiale di colore neutro e i vari master coloranti; poi basta un piccolo frantumatore per sminuzzare gli scarti e riutilizzarli nelle dosi più opportune.
con i granuli hai la libertà di prendere il materiale di colore neutro e i vari master coloranti; poi basta un piccolo frantumatore per sminuzzare gli scarti e riutilizzarli nelle dosi più opportune.
Ad oggi il filo è la cosa più affidabile, perché ti permette di dosare con precisione il materiale da depositare e, soprattutto, permette la ritrazione (per evitare l'oozing). Ho idea che i prossimi estrusori avranno un controllo elettronico sull'apertura e una tramoggia per l'alimentazione da pellet. Per lo meno farei così, io
By(t)e
Questo progetto è uno dei tanti che affrontano questa tematica, l'avevo già vista la settimana scorsa su http://www.stampa3d-forum.it/
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