Micro: in arrivo ad agosto la prima stampante 3D per il mercato consumer

Micro è la prima stampante 3D "per tutti": a 200$, M3D offre le tecnologie di stampa tridimensionali anche al mercato consumer. La produzione in volumi inizierà fra i mesi di agosto e settembre
di Nino Grasso pubblicata il 08 Aprile 2014, alle 09:47 nel canale PerifericheM3D ha l'obiettivo di portare la stampa 3D nelle case degli utenti comuni. La società ha annunciato lunedì Micro, definita come la prima stampante 3D per il mercato consumer. Micro è un progetto su Kickstarter che ha già ottenuto investimenti pari ad oltre 820.000$ a 29 giorni dalla fine della campagna di crowdfunding.
La stampante è stata progettata seguendo tre principi: affidabilità, consistenza ed accessibilità. Micro Motion Technology è il sistema di auto-calibrazione che permette alla periferica di "guardare verso il futuro": secondo M3D, Micro è la stampante 3D più efficiente al mondo dal punto di vista degli ingombri, e la più silenziosa e parca nei consumi se paragonata a prodotti analoghi della stessa categoria. Micro accetta plastiche PLA ed ABS, bobine proprietarie e le standard da 1,75mm.
Fra gli ostacoli che hanno allontanato le stampanti 3D dal mercato consumer possiamo citare indubbiamente il software delegato alla produzione degli oggetti, non proprio intuitivo e fluido nell'uso. M3D promette migliorie anche da questo punto di vista, con un'applicazione che è "interattiva e divertente come se fosse un gioco", con un'interfaccia minimalista e sfruttabile anche tramite input touch. Gli utenti potranno cercare un oggetto da stampare direttamente online, ed organizzare i propri modelli tridimensionali in librerie nel software.
Micro si è rivelata sin da subito un grosso successo su Kickstarter, e non è di certo una sorpresa visti gli obiettivi. In pochi minuti ha raggiunto quota 50.000 dollari di investimenti, e ad oggi sono più di 3.000 gli investitori della campagna di crowdfunding con una cifra complessiva destinata a superare, e non di poco, il milione di dollari. Lo sviluppo della stampante 3D è già attivo da più di un anno, a detta della società, e si spera che con le nuove risorse economiche si riesca a lanciare la produzione in volumi a partire dai mesi di agosto e settembre.
Al momento, per essere un futuro proprietario di Micro bisogna compiere un finanziamento di almeno 249$, ma servono 899$ per poter avere uno dei primi sample di preproduzione. Al momento, tuttavia, Micro sembra poco più di una promessa, sebbene le parole di M3D risultino parecchio suadenti. Il settore della stampa 3D stenta infatti a decollare nel mercato consumer, vittima di prezzi ancora poco invitanti per l'utente comune.
Micro potrebbe essere l'apripista di un settore che si rivela molto interessante, ma ancora ostacolato dai limiti fisici (ed economici) delle tecnologie attuali.
47 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoProdotto promettente??
Un prodotto che certamente da quanto si può vedere si avvicina all'utilizzo consumer, il problema vero di qualsiasi stampante 3d, è sostanzialmente fare capire alla gente, cosa diamine può davvero farsene. Stamparmi una tazza, oppure un fischietto, sinceramente ha poco interesse, giusto può affascinare, ma poi ponderando il reale esborso di denaro la massa si blocca e giustamente.Insomma manca la scintilla che renda il prodotto indispensabile, come accaduto con gli smartphone. Presto questo accadrà, presto usciranno allo scoperto le persone che sapranno integrare questo strumento, sempre se davvero anche loro ne troveranno dei punti cardine per le masse.
Se queste stampanti costassero 100 euro (e a giudicare dall'aspetto non mi pare così difficile rientrare in questi costi una volta avviata una produzione di massa), molti la comprerebbero e ne troverebbero l'utilità anche solo per le piccole cose.
Questo naturalmente se le bobine non avessero costi proibitivi e se il consumo energetico non fosse spropositato, ma questi sono aspetti che di solito l'utente valuta solo dopo l'acquisto.
La lentezza della stampa potrebbe essere un altro problema, e per qualcuno potrebbe essere un problema la qualità del prodotto finale, ma lavorandoci potrebbe essere comunque una buona base per realizzare uno stampo e quindi un prodotto di buona qualità.
Oggi, con i prezzi e le tecnologie attuali, rimane secondo me un prodotto destinato ad una nicchia di appassionati, la strada è ancora lunga prima di vederne una in ogni casa come per le stampanti normali.
nocività
In rete ci sono vari articoli che denunciano una nocività nelle emissioni di queste stampanti 3D (http://www.sciencedirect.com/scienc...352231013005086). Qualcuno sa se ci sono degli obblighi normativi a riguardo per la salvaguardia della salute? Per esempio l'obbligo di un aspiratore o altro?Se queste stampanti costassero 100 euro (e a giudicare dall'aspetto non mi pare così difficile rientrare in questi costi una volta avviata una produzione di massa), molti la comprerebbero e ne troverebbero l'utilità anche solo per le piccole cose.
Questo naturalmente se le bobine non avessero costi proibitivi e se il consumo energetico non fosse spropositato, ma questi sono aspetti che di solito l'utente valuta solo dopo l'acquisto.
Vabbè, ma del consumo energetico di una stampante del genere te ne puoi abbondantemente fregare.
Sarebbe da tenere in conto se fosse usata tutti i giorni per più ore al giorno, ma a quel punto uno se ne prende una "seria".
Per un uso domestico, imho conta mooolto di più il costo delle bobine di materiale plastico, sono quelle il vero costo, un po' come gli inchiostri per le stampanti inkjet.
Insomma manca la scintilla che renda il prodotto indispensabile, come accaduto con gli smartphone. Presto questo accadrà, presto usciranno allo scoperto le persone che sapranno integrare questo strumento, sempre se davvero anche loro ne troveranno dei punti cardine per le masse.
se avessero un costo accessibile, diventerebbero utili eccome, un esempio può essere la produzione di minuteria e ricambi per qualsiasi tipo di prodotto, che non sono più in produzione oppure non sono venduti separatamente da insiemi di pezzi più grandi e ben più costosi.
ad esempio, sulla mia macchina si era guastata la pulsantiera degli alzacristalli, per colpa di una minuscola leva in plastica di un meccanismo interno; ovviamente la leva non era disponibile singolarmente come ricambio, e per l'intera pulsantiera mi chiedevano 300 euro nelle officine, e ovviamente il ricambio usato e usurato veniva venduto dai soliti furbastri a 250 euro
se avessi avuto una stampante 3d, ovviamente acquistata a prezzi umani, mi sarei ricreato il pezzo (seppur grossolanamente, ma comunque funzionante), ed avrei risparmiato un sacco di tempo.
Beh oddio... se mi consuma 2000W e impiega un'ora per stampare (numeri quasi a caso, giusto per fare un esempio), non stiamo parlando di poca energia. Senza contare quelli con contratto da 3kw a cui salterebbe il contatore se attaccano qualcos'altro...
Qualità e costo
La qualità delle stampe 3D "economiche" ovvero sui 1000 euro è già molto elevata, basta guardare come stampa una WASP. Il problema di cosa farne è per quanto concerne la massa, non certamente una piccola nicchia di appassionati. Con una stampante 3D puoi davvero crearti un mondo, pensate solamente alla creazione di cover, stand e molto altro ancora, che superano certamente il costo di una bobina. Poi la stampante 3D può anche stampare materiale gommoso, legnoso, vetroso ed altri ancora, non solo plastiche dure, è possibile stampare quindi guarnizioni, gomme, cinghie, elastici. Insomma un mondo immenso. Il costo del materiale si aggira sui 20/30 euro sui diversi ebay ed amazone, ed è destinato a calare, in più è possibile rifilare questo materiale, quindi riutilizzarlo.Per quanto riguarda il costo dei materiali per realizzarla, vi posso garantire che non sono ancora molto economici. Facendo una rapida lista della spesa:
- Elettronica completa: 250 euro
- Meccanica completa robusta, ovvero barre estruse di alliminio siamo sui 50 euro
- Parti CNC di precisione, ovvero barre rettificate, assi a ricircolo, madreviti e barre torte: 200 euro abbondanti
- Cuscinetti vari, puleggi e ginghie: 50 euro
- Estrusore buono: 100 euro
- Viteria ed accessori: 50 euro
Mi sono anche tenuto basso, sempre se volete qualità di stampa e precisione. Questi materiali scenderanno certamente, però capite che commercializzare una stampate a 1000 euro è già sul limite del guadagno. Ovviamente, ci sono dei prezzi più bassi per chi produce in larga scala, ma essendo una nuova tecnologia, non è possibile avere prezzi troppo bassi.
Consumi
Una stampante 3D a singolo estrusore, con piano riscaldato, consuma meno di 80W. Il fattore tempo è legato al fattore strutturale del pezzo che andremo a stampare. Per fare un vaso ci vuole poco tempo, per fare una montatura di occhiali ci vuole molto più tempo.Devi effettuare il login per poter commentare
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