Logitech G PRO X 2 Lightspeed: non proprio un nuovo modello, ma un interessante aggiornamento

Abbiamo provato le nuove Logitech G PRO X 2 Lightspeed, seconda versione dell'headset wireless per giocatori professionisti. Si tratta più che altro di un aggiornamento del vecchio modello che propone alcune novità interessanti, alcune delle quali presentano dei limiti inattesi.
di Vittorio Rienzo pubblicata il 19 Giugno 2023, alle 09:31 nel canale PerifericheLogitechgaming hardware
Abbiamo avuto modo di provare le nuove Logitech G PRO X 2 Lightspeed, seconda iterazione delle cuffie gaming rivolte ai professionisti dell'eSport. Seppur il numero progressivo faccia intendere un nuovo modello, in realtà si tratta di un aggiornamento di quanto abbiamo provato due anni fa.
Le novità apportate sono diverse, soprattutto alla parte audio, garantendo alle cuffie una maggiore versatilità a partire dall'aggiunta del Bluetooth. I miglioramenti si fanno apprezzare in ogni circostanza, anche se alcune scelte di design fatichiamo a comprenderle. In ogni caso, così come il primo modello, anche le Logitech G PRO X 2 Lightspeed ci hanno soddisfatto confermandosi tra i migliori modelli wireless attualmente in commercio.
Squadra che vince non si cambia
Dal punto di vista del design non troviamo praticamente alcuna differenza. Le cuffie si presentano comode e leggere esattamente la prima versione, pur ottenendo un'autonomia sensibilmente migliorata. La fascia per la testa è la stessa, mantenendo il rivestimento in pelle sintetica piuttosto spessa che trasmette la sensazione di un prodotto premium fatto per durare. Lo stesso si può dire dei due plate metallici con fresatura circolare e tinti di nero con l'immancabile logo centrale.
Anche il packaging non presenta differenze evidenti: al di là di qualche ritocco alla confezione, all'interno ritroviamo quasi la stessa dotazione fatta eccezione per la cavetteria. Nella confezione, infatti, insieme ai cuscinetti di ricambio in velour, al microfono, al sacchetto in spugna e al dongle, ritroviamo anche un cavo jack da 3,5 mm: sì, le cuffie adesso hanno un ingresso per la connessione cablata.
Driver in grafene e connessione Lightspeed: il matrimonio perfetto
Il primo aggiornamento apportato da Logitech riguarda i driver, che mantengono il diametro da 50 mm, ma adottano il grafene come materiale. La differenza si fa notare: i bassi sono più pieni e profondi, senza mai coprire le altre frequenze per un suono estremamente limpido. Migliorati anche i medi che adesso risultano più evidenti, ma altrettanto puliti per un audio appagante e preciso.
A colpire, però, è soprattutto il soundstage che risulta piuttosto esteso per un paio di cuffie closed-back. Anche in modalità stereo, la spazialità è riprodotta egregiamente e ci ha consentito di individuare tanto la direzione di provenienza quanto la distanza degli avversari in titoli come Valorant.
È proprio con il gioco di Riot che le cuffie hanno espresso il meglio di sé, in quanto più che il coinvolgimento è la precisione a farla da padrona. Ebbene, durante le partite è stato piuttosto piacevole e divertente anticipare gli avversari, grazie ad un feedback non solo preciso, appunto, ma soprattutto tempestivo.
La connettività Lightspeed presenta una latenza decisamente ridotta che non ci ha fatto sentire la mancanza di un paio di cuffie cablate. Inoltre, è risultata estremamente stabile e dopo molte ore di utilizzo non abbiamo registrato alcuna interruzione o interferenza, anche in presenza di altre periferiche wireless di marchi diversi. Insomma, dal punto di vista dell'affidabilità c'è poco da discutere: le Logitech G PRO X 2 Lightspeed sono una garanzia.
Trattandosi di un dispositivo audio wireless però, un aspetto da analizzare è senza dubbio il rumore di fondo. Come ogni dispositivo senza fili, il cosiddetto "white noise" c'è, ma è stato sorprendente appurare quanto fosse limitato. Anche con l'audio silenziato era difficile notarlo, mentre durante la riproduzione è semplicemente inudibile.
Non si tratta certo di un paio di cuffie per audiofili, ma d'altro canto non è quello il pubblico a cui si rivolgono. Tuttavia, si adattano perfettamente tanto alla visione di contenuti multimediali – soprattutto attivando il surround 7.1 DTS Headphone 2.0 – quanto all'ascolto musicale, seppur quest'ultimo caso rappresenta un po' il loro tallone d'Achille.
Arriva il Bluetooth, ma solo come alternativa
Una delle novità che più ci entusiasmava era la piena compatibilità con i dispositivi mobili. Tra le nuove funzioni, infatti, troviamo il Bluetooth che consente di collegare le cuffie a smartphone e tablet senza fili. Tuttavia, la modalità Bluetooth può solo essere alternata con quella wireless e non utilizzata simultaneamente a quella wireless.
Certo, qualcuno potrebbe sostenere che trattandosi di un prodotto indirizzato al gioco competitivo e professionale per il settore eSport, l'utilizzo simultaneo sarebbe una funzionalità superflua e non farebbe altro che ridurre l'autonomia. Ma è innegabile che questa mancanza ne limiti la versatilità. Insomma, poter rispondere a una telefonata durante il gameplay su PC e senza alcuna necessità di interrompere l'azione di gioco ci sarebbe piaciuto.
Non manca però, un'aggiunta interessante: il cavo jack da 3.5 mm. Questo consente di utilizzare le cuffie anche a batteria scarica, ma naturalmente in modalità passiva. In tal caso, tutte le personalizzazioni del suono saranno inevitabilmente disabilitate, ma è una comoda soluzione soprattutto in mobilità.
Il jack da 3,5 mm ci offre l'assist per parlare anche di un'altra novità introdotta: un ingresso da 3,5 mm sul dongle USB. Collegando una qualsiasi fonte sarà possibile riprodurre in cuffia l'audio da una sorgente esterna, anche se a essere onesti l'abbiamo solo provata, ma durante l'uso su PC non ne abbiamo sentito alcuna esigenza.
Autonomia più che raddoppiata
Veniamo a un aspetto critico per ogni dispositivo wireless: l'autonomia. In questo caso, Logitech promette circa 50 ore di riproduzione, oltre il doppio rispetto alle 20 ore del precedente modello. In effetti possiamo confermare i dati forniti dal produttore che adesso propone un headset capace di accompagnarci tranquillamente oltre le due settimane con un uso intensivo.
Tutto questo in modalità wireless sfruttando la connessione Lightspeed, perché se ci spostiamo su quella Bluetooth l'autonomia garantisce anche un numero di ore superiore. Da questo punto di vista, quindi, il passo in avanti è notevole ed è forse uno dei principali vantaggi di questa nuova versione.
Conclusioni
Le Logitech G PRO X 2 Lightspeed non sono un nuovo modello di cuffie quanto più un aggiornamento che offre diversi miglioramenti. Alcuni decisamente apprezzabili come un'autonomia sensibilmente aumentata e i driver in grafene che garantiscono un suono più profondo e completo, con una gamma dinamica decisamente più definita rispetto al modello precedente.
Lo stesso si può dire del Bluetooth e del jack da 3,5 mm, seppur il primo ci ha soddisfatto solo in parte: limitarne la funzionalità rendendolo solo un'alternativa alla connettività Lightspeed ci sembra una scelta quasi insensata, ma che quantomeno giova all'autonomia in ambedue gli usi.
Per il resto poco (o nulla) cambia, nel complesso si tratta dello stesso prodotto che abbiamo provato due anni fa tanto nel design quanto nella dotazione. In fondo non è detto che sia un male: le Logitech G PRO X erano e sono tutt'oggi una periferica solida e affidabile per i giocatori competitivi e professionisti e le nuove G PRO X 2 Lightspeed non si discostano in nessun caso da queste caratteristiche.
Vale quindi la pena effettuare l'upgrade? Considerando un prezzo di listino che cresce di 50 euro, se siete in possesso del precedente modello e potete fare a meno del Bluetooth, allora probabilmente meglio continuare a fare affidamento su ciò che già avete. Se invece, siete alla ricerca di un headset wireless di alta qualità, indirizzato soprattutto alle prestazioni nei giochi, allora non possiamo che consigliarvele.
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