Input Club presenta la tastiera Kira: meccanica, design classic e materiali premium

Il layout è full ed ultra compatto, ogni tasto è immediatamente affiancato da quello adiacente così da sfruttare ogni millimetro di spazio a disposizione: origini classiche ma molti accorgimenti per attualizzarla ai giorni d'oggi, in primis LED RGB in ogni dove
di Carlo Pisani pubblicata il 28 Marzo 2018, alle 10:01 nel canale PerifericheInput Club, startup che si occupa principalmente di periferiche di input, ha presentato tramite la piattaforma Kickstarter una nuova tastiera meccanica dall'aria tanto classica quanto premium: parliamo di Kira, che si presenta come un'interessante rivisitazione delle prime tastiere viste in commercio.

Il layout è full ed ultra compatto, ogni tasto è immediatamente affiancato da quello adiacente così da sfruttare ogni millimetro di spazio a disposizione: origini classiche ma molti accorgimenti per attualizzarla ai giorni d'oggi, in primis LED RGB in ogni dove, uno sotto ogni singolo tasto e molti altri nella base della tastiera realizzata con una finitura opaca che lascia intravedere la luce emessa dai LED installati al suo interno, con un tono molto soft; lay-out ed illuminazione ampliamente personalizzabili senza software dedicato.
Il telaio è disponibile sia in materiale plastico con finitura metallizzata oppure interamente realizzano in alluminio lavorato CNC, i tasti vengono forniti sfusi al fine di poter essere installati nelle configurazioni più adatte all'utente finale, inclusi insieme alla periferica il set di keycaps qui sotto riportato.

Questa tastiera si basa su un firmware open source chiamato Keyboard Layout Language (KLL) che consente di lavorare senza problemi in ambiente Windows, Linux e Mac OS; può essere considerato anche l'hardware open source in quanto progettato e realizzato da una collaborazione di diversi professionisti impegnati nell'unico scopo di fornire tastiere di alta qualità, originale l'adozione a bordo di una porta USB Type-C difficile da trovare anche su prodotti di alta gamma.

Kira, approdata da pochissimo su Kickstarter, ha già riscosso un grande successo superando addirittura quota 100.000 € contro i 40.000 € prefissati dal produttore, e mancano ancora diverse settimane alla fine della campagna di raccolta fondi.
Per il momento la tastiera Kira può essere prenotata al prezzo di partenza di circa 145 € a salire in funzione delle configurazioni scelte; per maggiori informazioni ed immagini a riguardo vi invitiamo a visitare la pagina dedicata a questa tastiera
9 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoanche un'audi allora è open source visto che vi si installano oggetti di diversi professionisti..
è una tastiera.. punto..
fatta bene (speriamo) e compatta.. ma resta una tastiera meccanica..
anche un'audi allora è open source visto che vi si installano oggetti di diversi professionisti..
è una tastiera.. punto..
fatta bene (speriamo) e compatta.. ma resta una tastiera meccanica..
non so se qui il termine sia utilizzato correttamente ma l'HW opne source esiste e forse da sempre. Analogamente al SW dovrebbero fornire schemi, lista componenti ed un po' tutto il necessario per realizzarti il dispositivo, modificarlo, ecc...
Un esempio famoso dovrebbe essere Arduino ad esempio.
Non tanto lo spessore, io non capisco il layout ultracompatto. Non é un portatile, é molto più comodo avere a disposizione uno spazio che separa tastierino numerico e tasti funzione, a che serve farla più stretta del dovuto? Te la devi portare in giro?
In effetti 1cm in meno di lunghezza non ti cambia la vita in termini di portabilità.
Lo spessore e' molto importante invece: definisce quanto devono essere piegati i polsi mentre scrivi e quindi alla lunga se le tastiere sono troppo alte puo' portare a problemi quali infiammazioni.
Non a caso le tastiere ergonomiche hanno praticamente tutte un cuscinetto per mettere il polso allo stesso livello dei tasti, oltre ad avere una forma che permette di poggiare le mani senza piegare i polsi...
mah, chissà, forse perchè in realtà è (più che) programmabile e il firmware è open source?
https://github.com/kiibohd/kll-spec
scritto questo, i microswitch sono molto simili ai kailh box, ma mi par di capire non ci sia la versione con la caratteristica migliore, la clickbar
per quanto riguarda lo spessore, a parte il fatto che le meccaniche con switch standard non possono andare sotto un certo spessore (a meno di usare i recenti low profile), questa 'esagera' perchè una certa 'moda' attuale tra gli appassionati (che non mi coinvolge) rende il formato 'spesso' molto popolare. il concetto sarebbe di avere già l'inclinazione che si avrebbe coi piedini alzati. ma appunto, questione di gusti e di mode. tra l'altro quasi sempre vengono usate assiemte a poggiapolsi aggiuntivi
Perché l'hardware è "open source"; ovvero è hardware di cui si forniscono le specifiche di sviluppo, e che è quindi modificabile e implementabile da chiunque.
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