Al MIT anche il vetro si stampa in 3D

I ricercatori del Massachusets Institute of Technology hanno messo a punto un processo che permette di sfruttare il vetro per la realizzazione di oggetti con produzione additiva di materiale
di Andrea Bai pubblicata il 24 Agosto 2015, alle 11:01 nel canale PerifericheLa stampa 3D è una pratica che sta via via diventando più accessibile, sia in termini economici sia per la disponibilità di materiali e strumenti più semplici da impiegare. Le stampanti 3D sono in grado di operare con svariati materiali, sebbene le soluzioni più vicine all'utente consumer facciano di norma uso di filamenti plastici.
Un gruppo di ricercatori del MIT è però riuscito a mettere a punto un processo capace di usare il vetro come materiale di stampa. Il processo, che prende il nome di G3DP, è comunque da intendersi per ora solo come esperimento di laboratorio.
GLASS from Mediated Matter Group on Vimeo.
Il processo G3DP viene descritto come un metodo di elevata precisione per stampare vetro trasparente in 3D. Il processo prevede la possibilità di regolare vari parametri di stampa per consentire la relizzazione di oggetti di diversa forma, colore e trasparenza. La possibilità di determinare lo spessore degli oggetti può inoltre permettere di controllare la trasmissione, riflessione e rifrazione della luce.
Purtroppo non sono disponibili particolari dettagli tecnici sui meccanismi del processo G3DP: il MIT parla semplicemente di un sistema a doppia camera riscaldata poste l'una sopra l'altra. Nella camera superiore, che funge da "fornace" e ospita il materiale fuso necessario alla realizzazione di un intero oggetto. Tramite un ugello di alluminio-zinco-silice il vetro fuso viene estruso nella camera inferiore.
I ricercatori hanno realizzato una serie di oggetti d'arredo, esteticamente molto gradevoli, che opportunamente abbinati ad una fonte luminosa sono in grado di generare riflessi d'atmosfera. Il processo potrebbe però essere sfruttato per migliorare la progettazione delle fibre ottiche e il loro impiego incorporandole nella costruzione di edifici.
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