La RAI compie 70 anni: sette decenni di innovazione, cultura e intrattenimento

Nella giornata di ieri è ricorso il settantesimo anniversario dall'inizio del regolare servizio di trasmissioni televisive della RAI, la società concessionaria in esclusiva del servizio pubblico radiofonico e televisivo in Italia.
di Rosario Grasso pubblicata il 04 Gennaio 2024, alle 09:08 nel canale MultimediaRAI
Il 3 gennaio 1954 segnò l'inizio di una nuova era nella storia della radiodiffusione italiana, con la nascita della Radiotelevisione Italiana, meglio conosciuta come RAI. Nella giornata di ieri, la RAI ha celebrato il suo settantesimo anniversario, un percorso lungo e significativo che ha segnato la vita culturale e sociale del paese.
La fondazione della RAI rappresentò una svolta importante nella storia dei media italiani. Nata come servizio pubblico, aveva l'obiettivo di educare, informare e intrattenere il pubblico. Le prime trasmissioni includevano programmi radiofonici e successivamente televisivi, offrendo agli italiani un'opportunità senza precedenti di accedere a una vasta gamma di contenuti.
Le prime trasmissioni televisive in Italia in realtà risalgono a prima della data del 3 gennaio 1954, visto che la RAI aveva eseguito delle sperimentazioni sulla tenuta del segnale e collaudato alcuni programmi televisivi. Nel 1939, vennero effettuate le prime trasmissioni televisive sperimentali in Italia a cura dell'EIAR (Ente Italiano per le Audizioni Radiofoniche), l'ente radiofonico pubblico dell'epoca.
Tuttavia, fu solo nel dopoguerra che si cominciò a delineare l'idea di un servizio radiotelevisivo pubblico nazionale, che culminò con la creazione della RAI nel 1954. Il 13 settembre 1953, la RAI trasmise in diretta il Gran Premio d'Italia di Formula 1, che si svolse sull'autodromo di Monza. La gara fu vinta da Juan Manuel Fangio alla guida di una vettura della Scuderia Ferrari.
Durante gli anni '60 e '70, la RAI divenne il fulcro della cultura e dell'intrattenimento. Programmi come "Canzonissima" e "Carosello" catturarono l'attenzione del pubblico, mentre la televisione diventò un elemento centrale nelle case degli italiani. In questo periodo, la RAI non solo forniva svago, ma anche un importante spazio di dibattito su questioni sociali e politiche. In un certo senso unificò un paese che era unito solo sulla carta, dal punto di vista della lingua oltre che culturale.
Con l'avanzare della tecnologia, la RAI si è adattata costantemente per rimanere al passo coi tempi. L'introduzione del colore, l'arrivo della televisione via cavo e, più recentemente, lo sviluppo del digitale terrestre hanno segnato tappe cruciali nella storia della radiotelevisione italiana. La RAI ha continuamente investito in tecnologia per migliorare la qualità delle trasmissioni e raggiungere un pubblico sempre più vasto.
Inoltre, l'emittente nazionale è stata testimone e promotrice di eventi di risonanza nazionale e internazionale. Dalla trasmissione delle Olimpiadi ai grandi eventi culturali e musicali, la RAI ha portato il mondo direttamente nelle case degli italiani, contribuendo a creare una connessione globale attraverso lo schermo televisivo.
Oggi, la RAI continua a essere una presenza fondamentale nella vita quotidiana degli italiani. Con una vasta gamma di canali televisivi e radiofonici, offre una programmazione variegata che spazia dalla cultura all'informazione, dall'intrattenimento all'educazione. La RAI ha abbracciato anche le piattaforme digitali, ampliando ulteriormente il suo pubblico attraverso i nuovi media.
L'azienda radiotelevisiva pubblica italiana ha così attraversato epoche e cambiamenti, rimanendo sempre al passo con le esigenze del suo pubblico. La sua capacità di adattarsi alle trasformazioni tecnologiche e culturali è ciò che ha garantito la sua longevità e rilevanza. Mentre celebriamo il settantesimo anniversario della RAI, riflettiamo sulla sua straordinaria evoluzione e sul suo impatto indelebile sulla società italiana.
26 Commenti
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Ci ha regalato produzioni bellissime, magistrali, epiche, vedi Sandokan o Le avventure di Pinocchio, per citarne un paio...
...adesso cosa trasmette, cosa produce di valido ?
Il collegio ?
Ditemelo voi, magari mi sbaglio e son troppo prevenuto !
Ci ha regalato produzioni bellissime, magistrali, epiche, vedi Sandokan o Le avventure di Pinocchio, per citarne un paio...
...adesso cosa trasmette, cosa produce di valido ?
Il collegio ?
Ditemelo voi, magari mi sbaglio e son troppo prevenuto !
Hai dimenticato tutti i programmi di Piero ed Alberto Angela, che da solo valgono quasi tutto il canone!
Poi hai citato Rai Gulp, dimenticando Rai Yoyo, che è l'unico canale per bambini dove non ci sono pubblicita'. Prova a vedere il canale concorrente 'Cartoonito' dove c'e' tanta di quella pubblicita' da far il lavaggio del cervello ai bambini (sappiamo che Mediaset trasmette tantissima pubblicita', ma almeno su un canale dedicato ai bambini piccoli la poteva ridurre, ed invece no! E' spietata! Poi se ne escono 'abbiamo avuto piu' utili quest anno'! E grazie ar' ca**o! Pubblicita' anche durante il tg!)
Poi hai citato Rai Gulp, dimenticando Rai Yoyo, che è l'unico canale per bambini dove non ci sono pubblicita'. Prova a vedere il canale concorrente 'Cartoonito' dove c'e' tanta di quella pubblicita' da far il lavaggio del cervello ai bambini (sappiamo che Mediaset trasmette tantissima pubblicita', ma almeno su un canale dedicato ai bambini piccoli la poteva ridurre, ed invece no! E' spietata! Poi se ne escono 'abbiamo avuto piu' utili quest anno'! E grazie ar' ca**o! Pubblicita' anche durante il tg!)
Vero, dimenticanza mia !
p.s. quanto Rai Yoyo purtroppo non sono "aggiornato", una volta anime e cartoni negli anni 80, ce li passavano tutti Italia7 o la vecchia Junior TV - ed erano di una qualità, concedimelo, centomila volte superiore, rispetto a quello che propongono adesso...sia che si parli di RAI o Mediaset...ma questa ovviamente è una mia opinione !
Ci ha regalato produzioni bellissime, magistrali, epiche, vedi Sandokan o Le avventure di Pinocchio, per citarne un paio...
...adesso cosa trasmette, cosa produce di valido ?
Il collegio ?
Ditemelo voi, magari mi sbaglio e son troppo prevenuto !
Quoto… soprattutto per Rai Storia, canale 54, che è letteralmente una gemma unica nel panorama nazionale. Purtroppo la RAI, l’innovatrice, tratta questo canale come una pezza da piedi minacciandone più volte la chiusura!
Oggi di valido delle produzioni RAI rimangono quella di Report e la divulgazione storico - scientifica di Alberto Angela, seguita dal varietà di Fiorello.
Per il resto solo paccottiglia, San Remo compreso!
La RAI per decenni è stata pioniera, in alcuni casi anche a livello internazionale, sulla programmazione e anche da un punto di vista tecnico.
A tutt'oggi lato tecnico che non ha niente a che vedere con il contenuto è un'azienda che esprime altissimi livelli.
Quanto ai contenuti sono concorde che soprattutto dai primi anni '90 in poi la qualità è diventata scadente ma non è che è diventata scadente per colpa della RAI o per qualche strano allineamento planetario. La qualità è diventata scadente perché il pubblico della TV in chiaro ha voluto così.
Non è un caso che anche sulle TV commerciali si insista con il grande fratello e simili. Sono questi prodotti che fanno ascolti e che permettono di vendere gli spazi televisivi quindi non se ne può fare una colpa agli editori pubblici o privati se il pubblico o almeno la grande massa che è quella che conta vuole questo tipo di televisione.
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