Stop alla quotazione di Ant Group, i pagamenti digitali di Alibaba e Jack Ma

Stop alla quotazione di Ant Group, i pagamenti digitali di Alibaba e Jack Ma

Le autorità cinesi sospendono l'IPO più grande di sempre: mancano i requisiti necessari per alcune normative recentemente modificate, ma non c'è chiarezza sulla ragione effettiva

di pubblicata il , alle 18:41 nel canale Mercato
Alibaba
 

Era stata definita "la madre di tutte le IPO" o ancora "l'IPO più grande di sempre" e tutte quelle formule che si usano normalmente per descrivere qualcosa di veramente grosso. Stiamo parlando della quotazione in borsa di Ant Group, realtà specializzata in pagamenti digitali e inizialmente prevista per giovedì 5 novembre. "Inizialmente" è la parola chiave: la Cina ha infatti deciso di sospendere la quotazione in borsa di Ant Group, con cui la società aveva pianificato di vendere l'11% delle sue azioni per una valutazione di 34,4 miliardi di dollari.

Ne parliamo perché Ant Group nasce da Alipay, il braccio digital payment di Alibaba nato nel 2011 e successivamente scorporato. Jack Ma, fondatore di Alibaba, è il principale azionista di Ant Group e le due realtà hanno sempre mantenuto rapporti privilegiati.

Stop all'IPO più grande di sempre: Ant Group di Jack Ma

La borsa di Shanghai ha notificato di aver fatto presente a Ma, alcuni "importanti problemi" che avrebbero potuto portare al blocco della quotazione per la mancanza dei requisiti necessari. Tra i problemi anche alcuni cambiamenti nel "contesto normativo della tecnologia finanziaria".

Lo scorso lunedì 2 novembre le autorità cinesi hanno convocato Jack Ma, il presidente di Ant Group Eric Jin e l'amministratore delegato Simon Hu. Sebbene le ragioni della convocazione non siano del tutto chiare, le autorità avrebbero comunque comunicato di voler avviare una verifica più attenta delle attività finanziarie del gruppo, oltre a determinare nuove limitazioni alle attività di prestito che sarebbero in diretta concorrenza con quelle del sistema bancario tradizionale. La mossa delle autorità della Repubblica Popolare si configurano quindi come la volontà di stabilire un quadro di regolamentazione più rigida a quelle realtà di grandi dimensioni che oggi popolano il settore fintech cinese.

Attualmente Alipay può contare su oltre 1,2 miliardi di utenti in tutto il mondo, operando su oltre 50 diversi mercati. Ma Ant Financial offre anche servizi di conto corrente, assicurazioni e gestioni patrimoniali in diretta concorrenza con le realtà bancarie. La diffusione della pandemia Covid-19 ha poi spinto la società ad attivare linee di credito verso le piccole attività e ad incrementare il credito al consumo. Una concorrenza, quella verso il sistema bancario, che evidentemente Pechino non vede di buon occhio.

Ant Group ha fatto sapere di essere pronta a recepire le opinioni espresse durante l'incontro anche se, come detto, non vi sono ulteriori dettagli sul tema della convocazione. Il nocciolo della questione pare tuttavia riguardare le attività di microprestiti e in particolare nuovi requisiti di capitale per poterle concedere, oltre a nuove licenze per l'operatività su scala nazionale.

2 Commenti
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les204 Novembre 2020, 19:05 #1

politica?

mi serviva qualcosa a compensare le perdite di intel, western digital ed eni...

Babylon504 Novembre 2020, 19:16 #2
AMD, TESLA, ADOBE E PAYPAL

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