STMicroelectronics: a Catania chiesta la cassa integrazione per 2.500 dipendenti

STMicroelectronics ha annunciato due settimane di cassa integrazione ordinaria per il sito produttivo di Catania, coinvolgendo fino a 2.500 lavoratori. La decisione rientra in una strategia globale di riduzione dei costi e potrebbe essere il preludio all'annuncio di esuberi.
di Manolo De Agostini pubblicata il 13 Febbraio 2025, alle 07:26 nel canale MercatoSTMicroelectronics
La trimestrale negativa e un piano di riduzione dei costi, con licenziamenti all'orizzonte. Ma anche una class action negli Stati Uniti che accusa i vertici dell'azienda di manipolazione dei risultati e di insider trading.
È in questo contesto tumultuoso che STMicroelectronics ha annunciato due settimane di cassa integrazione ordinaria per il personale del sito produttivo di Catania. Il provvedimento colpirà fino a 2.500 lavoratori su un totale di 5.400, con una settimana di stop a marzo e una ad aprile.
"Come abbiamo già detto alla fine di gennaio, il nostro scenario di riferimento resta difficile nel primo trimestre 2025: continuiamo a far fronte a un ritardo nella ripresa e a una correzione delle scorte nel settore Industrial, oltre a un rallentamento nell'Automotive, entrambi in particolare in Europa", ha spiegato l'azienda.
A fronte di questo scenario, STMicroelectronics ha ridotto i livelli di attività in tutte le strutture produttive globali. "Le chiusure selettive delle fabbriche, che dureranno dai 5 ai 19 giorni, sono parte di una strategia più ampia per contenere i costi e adattarsi alle condizioni di mercato. In Italia, chiederemo la Cassa Integrazione Guadagni Ordinaria per il sito di Catania - eccetto il nuovo investimento chiamato WSiC - per circa una settimana in marzo (dal 15 marzo) e circa una settimana in aprile (dal 27 aprile)".
I sindacati sono in apprensione. In una nota dell'8 febbraio, la Fim-CISL si è detta "fortemente preoccupata rispetto alla gestione industriale degli ultimi anni" e ha sollecitato un incontro con il ministro Giorgetti, il cui ministero detiene il 13% delle azioni di STMicroelectronics, e con il ministro Urso, per analizzare la situazione e richiedere alla società impegni stringenti sulla ricerca e sviluppo, ma anche sull'occupazione.
"In questi ultimi due anni le scelte industriali del board, oltre a provocare perdite agli azionisti, stanno mettendo a rischio il futuro dei 13.000 lavoratori STM, vista la paventata riduzione del personale, a cui si aggiunge una forte preoccupazione sul futuro della stessa STM. [...] Dubitiamo che questo management abbia le competenze adeguate per strutturare e realizzare un piano industriale che in cinque anni dovrebbe raddoppiare il fatturato, quando non è riuscito a prevedere un calo di fatturato di 4 miliardi nell'arco di quattro mesi", prosegue la nota.
Dopo due anni di crescita, l'azienda italo-francese ha registrato una contrazione dei ricavi del 23,2% nel 2024, mentre l'utile netto si è attestato a 1,5 miliardi di dollari contro i 4,2 miliardi dell'anno precedente, segnando un calo del 63%. Le previsioni per il futuro non sono incoraggianti, con un'ulteriore contrazione di ricavi e utili, tanto che gli analisti paventano perdite già nel trimestre in corso.
17 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoDa qui una crisi congiunturale vista la domanda fiacca soprattutto nel settore auto che non riesce a ritornare a volumi almeno pari a quelli del 2020.
e allora gli conviene andare all'estero, perchè qui avrebbero in ogni caso uno stipendio non consono alla loro competenza.
ormai l'Itaglia va bene solo per venirci in vacanza
in merito alla notizia invece, 2500 è davvero tanto, in negativo purtroppo
ormai l'Itaglia va bene solo per venirci in vacanza
in merito alla notizia invece, 2500 è davvero tanto, in negativo purtroppo
Si sta parlando di ITIS serale. Non di un dottorato di ricerca. Ho frequentato un ITIS diurna e giá 25 anni or sono dei miei 20 compagni, in 2 avevano le competenze linguistiche per andare a lavorare all'estero (e nemmeno io, ho dovuto espanderle all'universitá, per conseguire la laurea e poi lavorare in Germania) gli altri a malapena sapevano l'italiano. Non mi pare che la situazione scolastica in Italia sia migliorata negli ultimi 25 anni, senza contare che un diploma italiano non vale come quello ad esempio tedesco(va fatto valutare) mentre una laurea si.
Edit: in Italia in vacanza? Forse no. Qualità infima e prezzi folli, taccheggi ovunque, macchine graffiate o rubate, trasporto pubblico inutilizzabile o poco affidabile. Se devo venite in Italia per spendere il 50% di piú che andare in Grecia o cipro o malta o il sud della francia o la spagna, ma anche no.
,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,, tieni, queste sono per te.
Ora ci si mette pure Trump con i suoi dazi... che fine faremo?
il problema è che se adesso STM ha problemi vuol dire che ormai siamo oltre la china e non si torna più indietro..
l'alternativa per STM a questo punto è .. spostare la produzione in cina.. e ciao ciao Italia (che tanto non vuole l'automotive in Europa..)
vediamo se verrà uccisa STM o se cambia l'aria in EUropa come sta cambiando in USA... ma mi sa che qua siamo vecchi e lenti a capire il danno fatto
il problema è che se adesso STM ha problemi vuol dire che ormai siamo oltre la china e non si torna più indietro..
l'alternativa per STM a questo punto è .. spostare la produzione in cina.. e ciao ciao Italia (che tanto non vuole l'automotive in Europa..)
vediamo se verrà uccisa STM o se cambia l'aria in EUropa come sta cambiando in USA... ma mi sa che qua siamo vecchi e lenti a capire il danno fatto
Qualquadra non cosa, nessuno compra le auto elettriche, nessuno le vuole, tutti comprano auto tradizionali, ma la colpa della crisi del mercato delle auto è delle auto elettriche.
Come dire che nessuno mangia il pesce e questo provoca la crisi del mercato della carne.
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