Sfrutta schema Ponzi per una truffa con bitcoin: dovrà pagare 40 miloni di dollari

Bitcoin Savings and Trust ha perpetrato una truffa dal febbraio 2011 all'agosto 2012: dovrà ora risarcire le vittime con 40 milioni di dollari
di Andrea Bai pubblicata il 22 Settembre 2014, alle 13:31 nel canale MercatoBitcoin Savings and Trust, una società che ha proposto in passato formule d'investimento tramite bitcoin, dovrà corrispondere un risarcimento di oltre 40 milioni di dollari dopo che la Securities and Exchange Commission ha stabilito che la compagnia ha ingannato gli investitori sfruttando lo schema Ponzi, un modello fraudolento di vendita/investimento che promette forti guadagni alle vittime a patto che queste reclutino a loro volta nuovi investitori/vittime.
Il giudice Amos Mazzant ha dichiarato che Trendon Shavers, titolare di BTCST, ha condotto "consapevolmente e intenzionalmente" la compagnia con "falsità e usando uno schema Ponzi", fuorviando gli investitori sull'uso dei loro bitcoin, su come avrebbero generato il ritorno d'investimento e sulla sicurezza dei loro investimenti.
Shavers, attraverso BTCST, avrebbe raccolto oltre 732 mila bitcoin nel periodo dal febbraio 2011 fino alla chiusura della società, nell'agosto del 2012, promettendo agli investitori un interesse settimanale fino al 7%. Secondo gli elementi raccolti dalla Securites and Exchange commission, Shavers avrebbe invece usato nuovi bitcoin per ripagare i primi investitori, dirottato una parte dei fondi su conti personali su Mt.Gox e altri servizi simili, e speso una parte di essi per pagare affitti, cibo, acquisti e "supportare" qualche sortita al casinò.
"La perdita complessiva per gli investitori di BTCST vittime della truffa è staa di 265678 bitcoin, ovvero più di 149 milioni di dollari agli attuali tassi di cambio" ha sottolineato il giudice Mazzant. Il valore dei bitcoin che Shavers aveva raccolto ammontava a circa 4,5 milioni di dollari considerando il tasso di cambio nel periodo in cui è stata perpetrata la truffa. Il giudice ha calcolato un risarcimento di 40,7 milioni di dollari sul tasso di cambio medio sin da quando la compagnia ha chiuso i battenti.
Shavers, che ha ammesso molte delle sue azioni, ha però anche affermato di aver ripagato gli investitori, sebbene le indagini non abbiano trovato prove a sostegno della sua tesi. Attualmente non è chiaro se Shavers e la compagnia BTCST dispone delle risorse necessarie per onorare il risarcimento.
7 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoquesto tipo di truffa non ha nulla a che vedere con la moneta utilizzata; gli schemi Ponzi esistono da molto tempo prima di bitcoin, e non c'è virtualmente nessuna differenza tra dare 100€ in contante a un truffatore, o mandargli lo stesso quantitativo tramite bitcoin, eccetto che un cumulo di cretini farà commenti disinformati nel secondo caso.
Il bitcoin ha la comodità di essere una moneta universale. Ha 2 difetti, poco usata a livello globale e alta volatilità. 1 BTC può cambiare valore anche di 20 euro in pochi secondi.
E' l'unica moneta usata nel deep web quindi c'è un giro dietro di miliardi ed è la migliore (l'unica?) per fare pagamenti in totale anonimato. E' vero che ormai il mining è morto e difatto si utilizza per quello che è, una valuta. Poi come tutte le cose nuove e poco usate è facile puntare il dito solo per "sentito dire".
Lo schema ponzi con i btc non c'entrano nulla. Vi ricordo che anni fa una delle più grosse truffe della storia con il sistema ponzi si ebbe con il dollaro e fu fatto da un economista dei piani alti e nessuno disse "ah il dollaro, comodo solo per truffare". Quindi non disdegniamo i btc solo perchè oggi leggiamo questa notizia.
lasciando perdere il bitcoin, mi verrebbe da dire che:
1) "promette forti guadagni": uno dovrebbe capire da se' che i soldi non arrivano dal cielo, e la cosa dovrebbe gia' puzzare di per se'.
2) reclutamento: in molti paesi e' vietato. fai due piu' due e capisci il perche'.
io dico che molti rischiano di brutto con cose palesemente pericolose/illegali/truffaldine e poi vanno a piangere una volta che succede il patatrac.
wanna marchi, parmalat, bond argentini non hanno insegnato nulla.
lasciando perdere il bitcoin, mi verrebbe da dire che:
1) "promette forti guadagni": uno dovrebbe capire da se' che i soldi non arrivano dal cielo, e la cosa dovrebbe gia' puzzare di per se'.
2) reclutamento: in molti paesi e' vietato. fai due piu' due e capisci il perche'.
io dico che molti rischiano di brutto con cose palesemente pericolose/illegali/truffaldine e poi vanno a piangere una volta che succede il patatrac.
wanna marchi, parmalat, bond argentini non hanno insegnato nulla.
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