NVIDIA pronta a spendere centinaia di miliardi di dollari nella filiera produttiva statunitense

NVIDIA investirà 500 miliardi di dollari in chip prodotti negli Stati Uniti nei prossimi quattro anni, riducendo la dipendenza dall'Asia e affrontando le crescenti tensioni geopolitiche e restrizioni commerciali.
di Manolo De Agostini pubblicata il 21 Marzo 2025, alle 06:59 nel canale MercatoNVIDIA
NVIDIA ha annunciato un piano che la vedrà spendere centinaia di miliardi di dollari in chip e componenti elettroniche prodotte negli Stati Uniti nei prossimi quattro anni. La decisione si inserisce in una strategia di diversificazione della supply chain, volta a ridurre la dipendenza dall'Asia in risposta alle tensioni geopolitiche, in cui rientrano una serie di fattori, tra cui la vicenda dei dazi perorati da Donald Trump per riassettare la bilancia commerciale statunitense.
In un'intervista al Financial Times, il CEO e cofondatore di NVIDIA, Jensen Huang, ha dichiarato: "Nel corso dei prossimi quattro anni, probabilmente acquisteremo elettronica per un valore complessivo di circa 500 miliardi di dollari, e credo che una parte significativa, pari a diverse centinaia di miliardi, verrà prodotta negli Stati Uniti".
NVIDIA ha già iniziato la produzione dei suoi sistemi di intelligenza artificiale negli Stati Uniti, grazie a collaborazioni con TSMC e Foxconn. Huang ha sottolineato come la possibilità di produrre in patria rappresenti un passo avanti per la resilienza della sua filiera.
"La cosa più importante è essere preparati", ha dichiarato. "Ora sappiamo che possiamo produrre negli Stati Uniti e che abbiamo una filiera sufficientemente diversificata. Se un evento imprevisto dovesse colpire la produzione a Taiwan, sarebbe certamente un problema, ma saremmo in grado di affrontarlo".
L'annuncio di NVIDIA arriva in un momento di grandi investimenti nel settore dei semiconduttori. Questo mese, TSMC ha confermato un investimento da 100 miliardi di dollari per la costruzione di impianti produttivi in Arizona, che si aggiunge ai 65 miliardi già stanziati sotto l'amministrazione Biden.
Parallelamente agli investimenti negli Stati Uniti, NVIDIA deve affrontare la crescente concorrenza di Huawei in Cina, dove nonostante tutti i paletti sulle esportazioni messi da Washington continua ad avere un buon giro d'affari. "Huawei è l'azienda tecnologica più formidabile della Cina", ha dichiarato Huang. "Ha conquistato ogni mercato in cui si è impegnata".
Secondo il CEO, gli sforzi degli Stati Uniti per limitare l'avanzata dell'azienda cinese non hanno sortito l'effetto sperato, visto il continuo successo di Huawei. "Penso che la loro presenza nell'IA stia crescendo di anno in anno", ha detto. "Non possiamo pensare che non saranno un fattore".
Intel, l'unica azienda americana che in teoria può produrre chip all'avanguardia simili a quelli di NVIDIA, ha dovuto affrontare gravi problemi e la scorsa settimana ha nominato Lip-Bu Tan al ruolo di amministratore delegato.
Huang ha smentito le voci secondo cui NVIDIA sarebbe coinvolta in discussioni per la formazione di un consorzio con aziende del calibro di TSMC per investire in Intel e si è astenuto dall'impegnarsi a utilizzare i suoi servizi di produzione di chip negli Stati Uniti come parte dell'onshoring.
"Valutiamo regolarmente la loro tecnologia di fonderia e continuiamo a farlo", ha dichiarato, aggiungendo che NVIDIA sta esaminando anche i servizi di chip packaging di Intel. "Cerchiamo opportunità per diventare loro clienti. Ho piena fiducia che Intel sia in grado di farlo", ha detto Huang.
Il CEO ha aggiunto che il "successo e il benessere di Intel" sono importanti. "Ma ci vuole un po' di tempo per convincere sé stessi e gli altri che è necessario costruire una nuova catena di fornitura".
18 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoPuò essere, al momento però è solo una dichiarazione che potrebbe avere la sola funzione di tranquillizzare gli azionisti.
Tra l'altro il sud-est asiatico è probabile che si avvii verso un periodo di instabilità, perciò avere un piano per allontanarsene potrebbe essere una scelta lungimirante.
nel breve. Alla lunga fanno male a tutti
CVD: Il Chips ACT funziona.
Nessuno investe sui Dazi. Lo sanno tutti che sono benefici temporali che non portano a risultati di lungo periodo. Mentre investimenti come il Chips act è più a lungo termine.
Nessuno investe sui Dazi. Lo sanno tutti che sono benefici temporali che non portano a risultati di lungo periodo. Mentre investimenti come il Chips act è più a lungo termine.
se vengono correttamente reinvestiti i DAZI portano a benefici nel lungo termine ma effettivamente è sbagliato fare dazi
vanno fatte tasse sull'importo al fine di pareggiare i costi ambientali, etici e sociali dei prodotti importati.
niente dazi.. sono brutti e cattivi, meglio far pagare i danni causati dal produrre i prodotti senza rispettare le norme del paese che importa. in questo modo si incentiva il paese che produce a migliorare la qualità della vita nei posti dove si produce.
alla fine che vuoi che sia.. sarà il doppio del valore del dazio ma almeno serve a qualcosa per il pianeta.
Cazzo c'entrano i dazi lo sai solo tu. Lo scopo è essere meno dipendenti da Taiwan, nel caso che alla Cina parta la brocca e la invada.
Lo dice anche l'articolo stesso:
Questi investimenti sono partiti da ben prima dei dazi.
vanno fatte tasse sull'importo al fine di pareggiare i costi ambientali, etici e sociali dei prodotti importati.
niente dazi.. sono brutti e cattivi, meglio far pagare i danni causati dal produrre i prodotti senza rispettare le norme del paese che importa. in questo modo si incentiva il paese che produce a migliorare la qualità della vita nei posti dove si produce.
alla fine che vuoi che sia.. sarà il doppio del valore del dazio ma almeno serve a qualcosa per il pianeta.
I Dazi funzionano solo in un caso, quando qualcuno vende sotto costo. Negli altri casi non funzionano.
Dazi applicati al caso di un prodotto realizzato nello stato che applica i dazi:
I produttori locali alzeranno i prezzi fino ad arrivare poco meno a livello del prezzo prezzo di prodotto + dazio, giusto per non avere la concorrenza estera. Perchè dovrebbero fare beneficienza?
Dazi applicati al caso di un prodotto non realizzato nello stato:
I prezzi si alzano fino a quando non verranno prodotti. Quando inizierà la produzione, o si tolgono i dazi o rientri nel caso precedente. Ma se il tuo business plan è basato su una situazioni di dazi permanenti, fallisci.
In entrambi casi il tuo prodotto non è più competitivo e quindi perdi fette di mercato al di fuori del tuo stato.
La storiella di Taiwan come hai detto tu è da un decennio che va avanti e fino ad ora è stato fatto poco o nulla.
Il motivo per cui si ci muove ora sono proprio i dazi di Trump, che non colpiscono laddove tu produca proprio in territorio USA e questo vale per tutte le aziende, comprese quelle UE.
Capisco però che anche solo il prendere in considerazione che i dazi di trump possano anche solo limitatamente funzionare dia serio fastidio.
Capisco però che anche solo il prendere in considerazione che i 280 Miliardi di dollari stanziati da Biden possano anche solo limitatamente funzionare dia serio fastidio.
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