Samsung ha scoperto un materiale che potrebbe cambiare i semiconduttori del futuro

Si chiama nitruro di boro amorfo (a-BN) il nuovo materiale scoperto da Samsung che potrebbe cambiare l'industria dei semiconduttori, consentendo una maggiore scalabilità per le memorie NAND e DRAM del futuro.
di Manolo De Agostini pubblicata il 06 Luglio 2020, alle 14:01 nel canale MemorieSamsung
I ricercatori del Samsung Advanced Institute of Technology (SAIT) hanno annunciato la scoperta di un nuovo materiale chiamato nitruro di boro amorfo (a-BN), messo a punto insieme ai ricercatori della Ulsan National Institute of Science and Technology (UNIST) e della University of Cambridge. Lo studio, pubblicato su Nature, ha secondo l'azienda sudcoreana "il potenziale di accelerare l'avvento della prossima generazione di semiconduttori".
Come si è arrivati alla scoperta del nuovo materiale? Il SAIT lavora da tempo nella ricerca e sviluppo di materiali bidimensionali (2D), ossia materiali cristallini formati da un singolo strato di atomi. Nello specifico l'istituto ha studiato in modo approfondito il grafene, raggiungendo notevoli traguardi a questo riguardo, come lo sviluppo di un transistor al grafene chiamato barristore e molto altro.
C'è però un "problema": per migliorare la compatibilità del grafene con i processi attualmente impiegati per la produzione di semiconduttori in silicio, la crescita del grafene su substrati semiconduttori dovrebbe avvenire a temperature inferiore ai 400 °C. Ed è qui che potrebbe entrare in gioco il nuovo materiale.
Il nitruro di boro amorfo (a-BN) consiste di atomi di boro e azoto con una struttura molecolare amorfa e deriva nientemeno che dal grafene bianco, il quale include atomi di boro e azoto disposti in una struttura esagonale: il nuovo materiale ha però una struttura molecolare unica, che lo rende differente dal grafene bianco.
Il nitruro di boro amorfo ha una costante dielettrica molto bassa pari a 1,78, con robuste proprietà elettriche e meccaniche, e può essere usato come materiale isolante di collegamento per minimizzare le interferenze elettriche. Samsung ha inoltre dimostrato che può essere fatto crescere sui wafer a una temperatura di soli 400°C, che nell'ambito della produzione di chip non è elevata. Per questo motivo il nuovo materiale potrebbe applicarsi a semiconduttori come DRAM e NAND, specialmente nella prossima generazione di memorie per server.
"Di recente, l'interesse per i materiali 2D e i nuovi materiali che ne derivano è aumentato. Tuttavia, ci sono ancora molte sfide nell'applicazione di tali materiali agli attuali processi dei semiconduttori", ha dichiarato Seongjun Park, vicepresidente e capo dell'Inorganic Material Lab del SAIT. "Continueremo a sviluppare nuovi materiali per spingere il cambio di paradigma dei semiconduttori".
5 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infografene, grafene bianco, a-BN che pare ma non è grafene bianco
ho un po' di confusione in testa.Comunque ok. Si continua nella ricerca di nuovi materiali, prima o poi troveranno qualcosa di applicabile su larga scala.
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