x86-64, la storia sarebbe potuta essere diversa: il marketing Intel decretò il successo di AMD64?

x86-64, la storia sarebbe potuta essere diversa: il marketing Intel decretò il successo di AMD64?

Secondo Robert Colwell, ex ingegnere di Intel, gli sforzi per imporre il progetto Itanium, interamente a 64 bit, bloccarono l'arrivo di un Pentium 4 x86-64, già pronto nei laboratori dell'azienda. Così AMD arrivò per prima con le CPU x86-64 nel 2003.

di pubblicata il , alle 09:01 nel canale Processori
AthlonIntelAMDOpteronPentium
 

Il patto tra Intel e AMD (ma non solo) per rinnovare e rendere roseo il futuro dell'ISA x86 è un annuncio importante nel settore dei microprocessori, che arriva in seguito alle notizie sul lavoro di Intel rispetto a X86S, una versione nativamente a 64 bit di x86 che rimuoverà il supporto a 16 e 32 bit, interrompendo la tradizionale retrocompatibilità dell'ISA - forse delegandola a emulatori.

L'ISA x86-64 fu introdotta per la prima volta da AMD (AMD64, con le CPU Opteron nel 2003) e, in seguito, implementata anche da Intel. All'epoca suscitò molto scalpore il sorpasso di AMD su Intel, forse troppo concentrata sul differenziare le CPU tradizionali dal progetto Itanium, interamente a 64 bit.

Ebbene, l'ingegnere di AMD Phil Park ha pescato su Quora (e segnalato su X) un interessante retroscena scritto da Robert Colwell, ex ingegnere di Intel, nel quale si racconta una parte di quella vicenda.

Secondo Colwell, Intel avrebbe potuto battere AMD sul terreno dell'x86-64 se non fosse stata fermamente decisa spingere su Itanium nel mondo server. Itanium non ebbe fortuna perché era necessario scrivere appositamente per quell'architettura e Intel non ottenne mai il successo sperato, pur facendone uscire un'ultima versione nel 2017, per poi interrompere le consegne nel 2021. Certo, esisteva anche allora l'emulazione, ma le prestazioni ne risentivano parecchio.

"Il Pentium 4 di Intel aveva una propria versione interna di x86-64", spiega Colwell. "Ma non era possibile utilizzarla: eravamo stati costretti a "spegnerla", il che significa che anche se la funzionalità era presente, non poteva essere sfruttata dall'utente", ha aggiunto l'ingegnere.

"Si trattò di una decisione di marketing da parte di Intel, che riteneva, probabilmente a ragione, che l'introduzione di una nuova funzionalità a 64 bit in x86 sarebbe stata percepita come una scommessa contro il proprio progetto Itanium nativamente a 64 bit e avrebbe potuto danneggiare gravemente le possibilità di Itanium".

"Mi fu detto, non una ma due volte, che se 'non avessi smesso di blaterare sulla necessità di passare ai 64 bit nell'x86 sarei stato licenziato in tronco' e mi fu ordinato direttamente di eliminare quella funzione a 64 bit. Decisi di fare un compromesso, lasciando i gate ma eliminando le funzionalità. In questo modo, se avessi avuto ragione su Itanium e su quello che avrebbe fatto AMD, Intel sarebbe potuta rientrare in gioco molto rapidamente con x86. Per quanto mi riguarda, è esattamente ciò che è successo".

Anche Bob McConnell, ex vicepresidente dei processori Embedded di AMD (1984-1999), ha detto la sua nello stesso thread. "Intel non voleva sminuire Itanium realizzando un processore x86 a 64 bit. Probabilmente è vero che Itanium non avrebbe potuto avere successo se ci fosse stato un processore x86 compatibile a 64 bit. C'è molto di cui discutere, ma da fuori sembra che Intel pensasse di essere così grande da poter imporre ai propri clienti un cambiamento nel set di istruzioni. Intel era abituata a comandare e non capì che i clienti non volevano cambiare il software".

"AMD aveva bisogno di una direzione: non pensava che Itanium fosse la strada giusta da seguire (AMD ha sempre avuto un marketing migliore di quello di Intel). Inoltre, non potevano duplicare Itanium fino a quando Intel non l'avesse introdotto. Quindi, la loro unica scelta è stata anche un colpo di marketing. Non è uno sforzo enorme rendere x86 un set di istruzioni a 64 bit. Intel avrebbe potuto farlo in qualsiasi momento, ma era impegnata nel tentativo di intraprendere una nuova direzione su cui AMD non avrebbe avuto alcun diritto. Non capirono la miniera d'oro che avevano e si preoccuparono eccessivamente di competere con AMD. Invece AMD ha ottenuto un vantaggio".

Quando McConnell parla di "diritto" tira in ballo la licenza x86; probabilmente Intel voleva imporre al mercato uno "standard proprietario" che avrebbe messo alla corda AMD e la sua possibilità di competere in futuro. La storia ci racconta che non ci riuscì e che dovette correre ai ripari.

Probabilmente la vicenda "x86-64" nasconde altri retroscena e una complessità superiore a quella raccontata dall'ex ingegnere di Intel, ma riteniamo sia comunque sempre interessante riportare aneddoti sviscerati dai protagonisti.

8 Commenti
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matsnake8621 Ottobre 2024, 09:07 #1
. . . non capì che i clienti non volevano cambiare il software


Questa è l'unica cosa che conta.
C'è troppa roba in giro vecchissima che tiene in piedi servizi importanti.
La prima cosa che mi viene in mente sono le banche che hanno servizi interni scritti 20 - 30 anni fa in cobol o fortran che tengono in piedi tutta la baracca.

Ed è il motivo per cui temo ARM64 non sfonderà mai.
Felicissimo di sbagliarmi se si rivelerà vero il contrario.
alexfri21 Ottobre 2024, 09:11 #2
Se il denaro fosse isto come un'entità astratta malevols, il marketing sarebbe senza dubbio la sua parte "fisica" sulla terra. Sono 20 anni che il merketing rovina ogni cosa sulla quale mette becco, assieme alla finenza spregiudicata andrebbe estirpato dalla terra.
gpat21 Ottobre 2024, 09:12 #3
Originariamente inviato da: matsnake86
Questa è l'unica cosa che conta.
C'è troppa roba in giro vecchissima che tiene in piedi servizi importanti.
La prima cosa che mi viene in mente sono le banche che hanno servizi interni scritti 20 - 30 anni fa in cobol o fortran che tengono in piedi tutta la baracca.

Ed è il motivo per cui temo ARM64 non sfonderà mai.
Felicissimo di sbagliarmi se si rivelerà vero il contrario.


... e invece hai ragione al 100%.

X86 vive di vita propria, ed è pronta a castigare chiunque voglia sopprimerla, è successo con PPC, sta succedendo con ARM e a quanto pare è successo anche alla stessa Intel con Itanium.

(Rimane il fatto che un Prescott con x64 sarebbe stato comunque inferiore ai chip di AMD del tempo)
Slater9121 Ottobre 2024, 10:44 #4
C'è anche un altro aspetto da considerare per quanto riguarda Itanium, ed è che non aveva solo un'ISA differente, ma un paradigma diverso. Non era solo a 64 bit, era pensato per scaricare sul compilatore tutta l'ottimizzazione e la parallelizzazione delle istruzioni (EPIC: Explicitly Parallel Instruction Computing). Che in alcuni casi può anche funzionare, ma in generale è un disastro assoluto: i compilatori sono già incredibilmente complessi così come sono e spesso c'erano problemi nel capire le dipendenze tra istruzioni in fase di compilazione anziché, come avviene in x86(-64) e ARM, in fase di esecuzione, il che portava poi a cali di prestazioni notevoli.
Insomma, ci furono problemi di marketing sicuramente, ma le ragioni alla base del flop di Itanium furono squisitamente tecniche: nonostante l'idea fosse buona per certi versi, aveva anche un sacco di problemi che erano intrinsechi all'architettura e che non potevano essere risolti senza una riprogettazione da zero, col risultato che le architetture "tradizionali" sono state in grado di superare ampiamente Itanium. La mancanza di retrocompatibilità ha fatto il resto.
+Benito+21 Ottobre 2024, 11:07 #5
Itanium è fallito perchè prestazionalmente era una chiavica, se no staremmo a parlare di altro.
supertigrotto21 Ottobre 2024, 13:13 #6
Idem per X86S.
Qualcuno mi ha detto che queste famigerate CPU girano nei laboratori Intel e AMD (pure VIA ma è praticamente morta) da moltissimo tempo,solo che nessuno dei due principali produttori ha avuto il coraggio di lanciarle,causa software.
Notizia di questi giorni è che qualcosa forse in pentola bolle,nessuno lo sa di per certo ma un certo mormorio di fondo pare propendere per X86S.
Itanium è la dimostrazione che il cambiamento può essere rischioso e può portare a fallimenti milionari.
k0nt321 Ottobre 2024, 13:44 #7
Originariamente inviato da: matsnake86
Ed è il motivo per cui temo ARM64 non sfonderà mai.
Felicissimo di sbagliarmi se si rivelerà vero il contrario.

Con ARM è un po' diverso perché dispone già di una quantità di software impressionante dovuto alla dominanza nel mercato mobile. È chiaro che x86 in alcune situazioni è insostituibile, ma inizieremo a chiamarlo legacy e pian piano il grosso del mercato si sposterà. Direi che ARM si trova in una posizione unica al momento, difficile fare paragoni con simili tentativi del passato.
demon7721 Ottobre 2024, 15:13 #8
Originariamente inviato da: matsnake86
Questa è l'unica cosa che conta.
C'è troppa roba in giro vecchissima che tiene in piedi servizi importanti.
La prima cosa che mi viene in mente sono le banche che hanno servizi interni scritti 20 - 30 anni fa in cobol o fortran che tengono in piedi tutta la baracca.

Ed è il motivo per cui temo ARM64 non sfonderà mai.
Felicissimo di sbagliarmi se si rivelerà vero il contrario.


Concordo.

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