Vulnerabilità Spectre e Meltdown, luce verde alla class action contro Intel

Vulnerabilità Spectre e Meltdown, luce verde alla class action contro Intel

Un tentativo di class action contro Intel per le falle Spectre e Meltdown ottiene il lasciapassare da un giudice statunitense. Rigettata due volte, questa class action si basa sulla divulgazione tardiva delle vulnerabilità, cosa che ha permesso a Intel di vendere milioni di CPU affette dai problemi.

di pubblicata il , alle 16:01 nel canale Processori
Intel
 

Intel avrà anche vinto la sua battaglia europea sul caso AMD, vedendosi - almeno per il momento - cancellata la multa da poco più di 1 miliardo, ma la casa di Santa Clara ha molte altre pendenze e una di queste riguarda le falle delle CPU Spectre e Meltdown, un problema che ha colpito un po' tutta l'industria, ma senza dubbio in modo preponderante i processori Intel.

La grana emerse pubblicamente in tutta la sua gravità all'inizio del 2018, ma in realtà la scoperta delle vulnerabilità, capaci di esporre informazioni sensibili sfruttando un meccanismo pensato per far funzionare le CPU più velocemente (semplifichiamo), risale all'agosto dell'anno prima. Nel periodo dalla scoperta alla rivelazione pubblica sono passati diversi mesi in cui Intel, come nulla fosse, ha continuato a vendere le sue CPU.

Ed è proprio su questo fatto che si basa una class action negli Stati Uniti, a cui il giudice Michael Simon della corte distrettuale dell'Oregon ha dato il via libera nei giorni scorsi. A darne notizia il sito The Register. La principale rimostranza da parte dei querelanti è che al momento dell'acquisto si aspettavano una CPU con determinate prestazioni, mentre Intel - già a conoscenza delle falle - sapeva che avrebbe dovuto emettere delle patch che avrebbero ridotto le prestazioni.

Le innumerevoli cause intentate dalle aziende e dagli acquirenti di CPU Intel si sono condensate in un unico procedimento che è stato archiviato due volte. Al terzo tentativo il caso è stato accettato dal giudice Simon. Stando a quanto riportato dalla documentazione, la causa è limitata a chi ha acquistato un computer dopo l'1 settembre 2017 in quanto prima Intel non era a conoscenza delle vulnerabilità nei suoi processori.

Secondo i querelanti, Intel avrebbe scelto di non divulgare il problema per non bruciarsi le vendite durante il periodo natalizio. La tesi di Intel e di tutta l'industria hi-tech (non bisogna infatti dimenticare che tutti sapevano: Google, Microsoft, AMD, ecc.) è diversa: la divulgazione della falla è stata fatta solo dopo aver sviluppato delle mitigazioni in grado da una parte di salvaguardare la sicurezza dei dati, dall'altra di contenere il più possibile il calo prestazionale. Annunciare al mondo la scoperta delle due gravi vulnerabilità senza contromisure in essere avrebbe potuto portare a conseguenze peggiori.

Il caso non è ancora destinato ad arrivare a processo in quanto ci sono diversi passaggi procedurali da espletare. Per Intel, in assenza di ulteriori mosse procedurali che potrebbero invalidare anche questo tentativo, la strada più facile da percorrere sarebbe quella di transare con le parti in causa, dando così un risarcimento di un'entità che, in sede processuale, potrebbe diventare molto più ingente.

"Siamo soddisfatti della decisione della Corte", ha affermato Christopher Seeger, principale avvocato dei querelanti. "Non vediamo l'ora di portare avanti questo contenzioso per conto dei consumatori e delle aziende che sono rimaste con computer più lenti e meno sicuri a causa dei difetti riscontrati nei processori Intel".

9 Commenti
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amd-novello29 Gennaio 2022, 17:26 #1
oh no. mi immagino il difensore di intel del forum a piangere ...
agonauta7829 Gennaio 2022, 19:08 #2
Ricordiamo che la class action in italia non serve a niente e meno che mai in questo caso. In America un singolo uomo può purgare una multinazionale
pabloski30 Gennaio 2022, 11:29 #3
Originariamente inviato da: agonauta78
In America un singolo uomo può purgare una multinazionale


Mica tanto. Già il fatto che il procedimento sia stato archiviato per ben due volte, nonostante l'accusa non faccia una grinza, la dice lunga sul potere delle multinazionali di mettere la sordina.

La differenza è che lì qualche patriota che ama rischiare lo si trova. Qui da noi tutti soldatini all'obbedienza del regime.
niky8930 Gennaio 2022, 12:25 #4
Originariamente inviato da: pabloski
Mica tanto. Già il fatto che il procedimento sia stato archiviato per ben due volte, nonostante l'accusa non faccia una grinza, la dice lunga sul potere delle multinazionali di mettere la sordina.

La differenza è che lì qualche patriota che ama rischiare lo si trova. Qui da noi tutti soldatini all'obbedienza del regime.


Forse perché in EU a differenza degli USA l'utente non viene rimborsato in caso di vincita della causa. Le cifre saranno irrisorie in certi casi ma è comunque sempre meglio di niente.
harlock1030 Gennaio 2022, 14:15 #5
La differenza con il nostro ordinamento è che negli USA esiste per il giudice la possibilità di comminare sanzioni punitive nei confronti delle aziende, quindi la signora che fa causa alla mega azienda potrebbe vedersi dare un risarcimento a 9 zeri.
Va anche detto che questo porta ad una litigiosità senza limiti.
agonauta7830 Gennaio 2022, 15:23 #6
In Italia mi sembra anche inutile il nome class action. La solita porcheria insomma.
frankie30 Gennaio 2022, 20:46 #7
e porta a far causa perchè si è messo il gatto nel micro onde
schwalbe31 Gennaio 2022, 13:41 #8
Originariamente inviato da: niky89
Forse perché in EU a differenza degli USA l'utente non viene rimborsato in caso di vincita della causa. Le cifre saranno irrisorie in certi casi ma è comunque sempre meglio di niente.

No, non per questo. Una CA in USA il risultato che dà vale per tutti, in Italia no. Dopo l'esito favorevole ognuno deve concorrere singolarmente per l'indennizzo.
In pratica ti dicono "Hai ragione" e basta!
zappy31 Gennaio 2022, 21:06 #9
Originariamente inviato da: schwalbe
No, non per questo. Una CA in USA il risultato che dà vale per tutti, in Italia no. Dopo l'esito favorevole ognuno deve concorrere singolarmente per l'indennizzo.
In pratica ti dicono "Hai ragione" e basta!

chiaramente in italia fatto per NON permettere di "disturbare" le aziendone.

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