Ubitium vuole rivoluzionare l'informatica con un processore universale RISC-V

La startup Ubitium sta lavorando su un'architettura (RISC-V) in grado di gestire qualsiasi tipo di carico in modo efficiente. "Il nostro processore universale fa tutto: CPU, GPU, DSP, FPGA, in un chip, un'architettura". Raccolti finanziamenti per 3,7 milioni di dollari.
di Manolo De Agostini pubblicata il 25 Novembre 2024, alle 10:11 nel canale ProcessoriUbitiumRISC-V
Un processore universale basato su architettura RISC-V: è questo l'obiettivo di Ubitium, startup tedesca che ha recentemente chiuso un round di finanziamento da 3,7 milioni di dollari. I soldi racimolati serviranno per sviluppare i prototipi e preparare i kit di sviluppo iniziali per i clienti, con i primi chip attesi per il 2026.
In una nota stampa, Ubitium afferma che per oltre mezzo secolo, "i processori general-purpose sono stati costruiti sull'algoritmo di Tomasulo, sviluppato dall'ingegnere IBM Robert Tomasulo nel 1967". Si parla di esecuzione out-of-order, ovvero la capacità di svolgere le singole istruzioni senza rispettare necessariamente l'ordine imposto dal programmatore.
Da allora, il settore dell'informatica ha visto il proliferare di svariate soluzioni di elaborazione come CPU, GPU, FPGA e altri chip deputati a svolgere compiti differenti. Ubitium, con il suo processore universale, vuole gestire tutti quei carichi su un singolo chip altamente efficiente.
Ubitium è stata fondata da veterani del settore dei semiconduttori e delle architetture di calcolo. "Il CTO Martin Vorbach, che detiene oltre 200 brevetti sui semiconduttori concessi in licenza dalle principali aziende americane di chip", recita una nota stampa, "ha trascorso 15 anni a sviluppare questa tecnologia rivoluzionaria. Attingendo al suo lavoro pionieristico nel campo dell'informatica riconfigurabile, ha creato una microarchitettura indipendente dal carico di lavoro che consente di riutilizzare gli stessi transistor per diverse attività di elaborazione, eliminando la necessità di più core specializzati e abilitando l'intelligenza artificiale senza costi aggiuntivi".
Vorbach ha incontrato l'attuale CEO di Ubitium, Hyun Shin Cho, all'Istituto di Tecnologia di Karlsruhe (KIT) e, dopo due decenni, hanno deciso di unire le forze per commercializzare la tecnologia. Il team di Ubitium è completato dal presidente Peter Weber, veterano di Intel, Texas Instruments e Dialog Semiconductor, che vanta una vasta esperienza nel settore.
"L'industria dei processori, che vale 500 miliardi di dollari, si basa su confini restrittivi tra le attività di calcolo", afferma Hyun Shin Cho, CEO di Ubitium. "Noi stiamo cancellando questi confini. Il nostro processore universale fa tutto: CPU, GPU, DSP, FPGA, in un unico chip e con un'unica architettura. Non si tratta di un miglioramento incrementale. È un cambiamento di paradigma. Questa è l'architettura di processore che l'era dell'intelligenza artificiale richiede".
"Per troppo tempo abbiamo accettato che rendere intelligenti i dispositivi significasse renderli complessi. Più processori o core, più team di sviluppo, infinite sfide di integrazione: oggi le cose cambiano. Il nostro processore universale offre capacità di calcolo indipendenti dal carico di lavoro e che abilitano l'intelligenza artificiale nei dispositivi edge con un singolo chip, a una frazione del costo di sviluppo e produzione rispetto alle offerte attuali".
In attesa si passi dalle parole ai fatti, ricordiamo che Ubitium non è l'unica che punta a proporre un processore universale: anche Tachyum, con Prodigy, è della partita nonostante innumerevoli ritardi.
7 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoquesto approccio sbatte a livello di "assorbimento" da parte di un sistema, quello della concorrenza, che ricalca le spinte che si trovano perfino nel mondo naturale. L'essere umano, che è molto "general purpose" rispetto altri animali specializzati, ha sopperito alla sfida delle specializzazioni grazie ad un enorme potenza di calcolo e memoria, e pure grazie ad un migliorato approvvigionamento energetico
quindi alla fine, questo processore potrà vincere se e solo se in grado di esprimere potenza e consumi almeno in scala con la concorrenza.
Probabilmente hanno pure brevettato un sacco di roba a riguardo in modo da eventualmente rivendere i brevetti ad altri.
Notare, brevetti sulla loro specifica architettura CGRA e su come "mappano & distribuiscono" core RISC-V "virtuali" su di essa, con il set d'istruzioni che resta 100% open source.
Le attuali architetture e prototipi CGRA hanno tutte lo svantaggio di richiedere tool di sviluppo software "completamente progettati da zero".
Se questi di Ubitium riescono ad appoggiarsi il più possibile alle toolchain RISC-V, avranno un grosso vantaggio rispetto ai concorrenti con architetture simili.
Se poi riescono davvero ad uscire con un prodotto decente, ci saranno Intel, AMD, NVidia, Qualcomm, ARM ecc. ecc. che farano la fila alla loro porta per comprare le licenze dei loro brevetti per utilizzarli sui propri prodotti.
Ovviamente SE riescono ad uscire con qualcosa di decente, ed è un grosso "se".
questo approccio sbatte a livello di "assorbimento" da parte di un sistema, quello della concorrenza, che ricalca le spinte che si trovano perfino nel mondo naturale. L'essere umano, che è molto "general purpose" rispetto altri animali specializzati, ha sopperito alla sfida delle specializzazioni grazie ad un enorme potenza di calcolo e memoria, e pure grazie ad un migliorato approvvigionamento energetico
quindi alla fine, questo processore potrà vincere se e solo se in grado di esprimere potenza e consumi almeno in scala con la concorrenza.
Non sono esperto ma secondo me sta cosa è impossibile.
Il concetto stesso di general purpose è quello di "cavarsela" in un po' tutte le materie e quello di specilaizzato è ottenre il top delle performance in una specifica definita area.
Pretendere di fare un chip che sia performante su tutto ed allo stesso tempo anche competitivo nei consumi è come pretendere di fare un'auto che consumi come una panda, vada in fuoristrada come un land rover e sfrecci in autostrada come una bmw...
Vedo due problemi principali: l' idea di andare verso un chip tuttofare quando il mercato sembra invece orientato verso ASIC super specialistici, ad esempio per l'AI; e la somma raccolta, che mi sembra una bicchierata, visto lo scopo del progetto. Come si usa dire, sarò felicissimo di sbagliarmi
Probabilmente hanno pure brevettato un sacco di roba a riguardo in modo da eventualmente rivendere i brevetti ad altri.
Notare, brevetti sulla loro specifica architettura CGRA e su come "mappano & distribuiscono" core RISC-V "virtuali" su di essa, con il set d'istruzioni che resta 100% open source.
Le attuali architetture e prototipi CGRA hanno tutte lo svantaggio di richiedere tool di sviluppo software "completamente progettati da zero".
Se questi di Ubitium riescono ad appoggiarsi il più possibile alle toolchain RISC-V, avranno un grosso vantaggio rispetto ai concorrenti con architetture simili.
Se poi riescono davvero ad uscire con un prodotto decente, ci saranno Intel, AMD, NVidia, Qualcomm, ARM ecc. ecc. che farano la fila alla loro porta per comprare le licenze dei loro brevetti per utilizzarli sui propri prodotti.
Ovviamente SE riescono ad uscire con qualcosa di decente, ed è un grosso "se".
Interessante. Sicuramente più di quanto scritto nell'articolo.
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