Trump vuole uccidere il CHIPS Act USA? Secondo lui è una cosa 'orribile'

Trump vuole uccidere il CHIPS Act USA? Secondo lui è una cosa 'orribile'

Durante il suo discorso al Congresso, il presidente USA Donald Trump ha criticato aspramente il CHIPS Act, ipotizzando una sua abrogazione in favore di una politica dei dazi. Al momento, però, l'idea sembra difficile da attuare per molteplici ragioni.

di pubblicata il , alle 10:14 nel canale Processori
 

Il Presidente Donald Trump ha messo in dubbio il futuro del CHIPS Act da 52,7 miliardi di dollari durante il suo discorso congiunto al Congresso. Secondo l'ex presidente, la legge rappresenta una "cosa orribile, orribile", tanto da aver chiesto al Presidente della Camera, Mike Johnson, di "sbarazzarsene" e di destinare i fondi rimanenti alla riduzione del debito o ad altri scopi a discrezione del Congresso.

Le dichiarazioni di Trump hanno scosso il panorama politico statunitense, considerando che il Dipartimento del Commercio ha già stanziato o erogato circa 36 miliardi di dollari per progetti in tutto il Paese. Il CHIPS Act, approvato in modo bipartisan e firmato dall'ex presidente Joe Biden nel 2022, mira a riportare negli Stati Uniti la produzione di semiconduttori, attualmente limitata a circa il 10% della produzione globale.

Nonostante le parole di Trump, al momento non esiste alcuna proposta concreta per l'abrogazione della legge. Anche se i repubblicani controllano entrambe le camere del Congresso, la loro maggioranza è risicata e molti rappresentanti GOP provengono da Stati che beneficiano direttamente dei finanziamenti del CHIPS Act. Rinunciare alla legge significherebbe mettere a rischio migliaia di posti di lavoro e richiederebbe un significativo capitale politico.

Trump ha già ventilato l'idea di sostituire il CHIPS Act con dazi sui semiconduttori prodotti all'estero, nel tentativo di forzare le aziende a rilocalizzare la produzione negli Stati Uniti. Durante il suo discorso, ha citato i piani di TSMC per investire 100 miliardi di dollari in nuovi impianti in Arizona senza ulteriori sussidi, oltre ai 6,6 miliardi già assegnati per un precedente investimento da 65 miliardi.

Intel, il principale produttore di chip negli Stati Uniti, è stata la maggiore beneficiaria del CHIPS Act, ricevendo una sovvenzione di 7,9 miliardi di dollari per espandere la propria capacità produttiva. La cancellazione della legge metterebbe a rischio i piani dell'azienda, che punta a creare una fonderia per produrre chip per clienti terzi, seguendo il modello di TSMC.

Anche aziende come Samsung, SK Hynix, GlobalFoundries, Texas Instruments e molte altre hanno già ricevuto finanziamenti dal programma.

43 Commenti
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djfix1306 Marzo 2025, 10:31 #1
ecco spiegato perchè sono saltati i piani di insediamento Intel in Italia: noi non ne abbiamo e a loro mancavano... senza soldi non si fa niente
Klontz06 Marzo 2025, 10:38 #2
non è proprio cosi semplice, Intel a settembre ha rinunciato a circa 4 mld gia stanziati da UE e Polonia per aprire una fabbrica in Polonia, ed ha rinunciato alla trattativa col governo tedesco per 9 MLD per la stessa cosa ma in Germania... c'è altro sotto, non è solo una questione di soldi.. il problema piuttosto è SE ci sarà una Intel domani, per come la conosciamo oggi.
AlPaBo06 Marzo 2025, 10:54 #3
La Cina ringrazia.
An.tani06 Marzo 2025, 12:07 #4
Trump si comporta come se fosse eterodiretto da una potenza straniera....

Intel senza quei soldi finirà gambe all'aria o smembrata e comprata

TMSC non sposterà mai la produzione di punta in USA, è un assicurazione sulla vita per Taiwan

gli USA rischiano di trovarsi senza un produttore di chip con processi avanzati interno e TMSC e Samsung non avranno alcun interesse a spostare la produzione in USA trovandosi a detenere un quasi monopolio.... sai cosa gli frega se gli utenti/aziende USA pagano i chip il 20% in più causa dazi...
supertigrotto06 Marzo 2025, 12:25 #5
Dai che entro la fine dell' anno, saranno tutti mormoni e contadini negli Usa,vai Trump,continua così che il prossimo iPhone sarà di legno con il display di cera
Warlord83206 Marzo 2025, 12:30 #6
ma è del mestiere questo?
ogni sua uscita conferma che trattasi di emerito imb***lle.
AlexSwitch06 Marzo 2025, 12:57 #7
Ormai le sessioni prolungate di lampade gli devono aver abbrustolito i neuroni!!

A sentire le sue dichiarazioni, ora da Presidente degli USA, si assiste al contrario di tutto: vuole riportare la produzione industriale strategica entro i confini con una mano e con l'altra toglie i fondi per rendere gli USA di nuovo il polo mondiale delle tecnologie digitali e di produzione di chip avanzati!!
Tagliare i fondi ora significa far rischiare seriamente aziende come Intel e precludere gli investimenti aggiuntivi da parte TSMC. Mah!!
Max Power06 Marzo 2025, 13:30 #8
DONALD FUFFY TRUMP, il cagnolino di Putino, a forza di cacare fuori dal cesso ha fatto diventare la casa bianca, MARRONE
Unrue06 Marzo 2025, 13:57 #9
Davvero pensa che quella cagata dei dazi sia meglio? Ma d'altronde per mandato deve sparare almeno una cazzata al giorno, quindi non mi stupisco.
david-106 Marzo 2025, 14:15 #10
Anch'io sono molto stupito. E' più fuori di quello che pensavo.

Colpire i suoi (unici) vicini di casa, partner da sempre, mettendo dazi di 25% a Messico e Canada... vabbè....
Il bello è che è così coglione che quando il Canada, due o tre gg fa, ha dichiarato che metterà la stessa tariffa, lui ha risposto che se il Canada risponderà con una tassa lui aumenterà il 25% dello stesso valore... non so se mi sono spiegato, è pazzo.
Dopotutto sappiamo che è un narcisista grandioso di quelli proprio estremi tra l'altro, oltre ad avere altre patologie. Vabbè.

Poi altre tariffe alla Cina.
Ad aprile ha detto che penserà a Brasile e India, oltre che all'Europa.
Mah.... ma lui lo sa che solo l'agricoltura statunitense produce tantissimo, migliaia di volte quello che gli americani consumano? Dove manderanno questi prodotti? E a breve termine, dove potrà trovare tutto quello che importano senza dover scaricare sul consumatore americano le tariffe enormi che gli altri stati metteranno come ripicca?
C'è il rischio che i prossimi anni l'inflazione USA possa viaggiare sul valori tra il 20 e il 50% se veramente Trump vuole stabilire dazi del 15-20-25% a destra e a manca....

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