Sistema di raffreddamento phase change da NEC

Il colosso giapponese sviluppa un sistema di raffreddamento a cambiamento di fase più efficiente ed economico
di Andrea Bai pubblicata il 04 Maggio 2010, alle 08:23 nel canale ProcessoriNEC Corporation ha annunciato di aver sviluppato un sistema di raffreddamento di tipo phase change che è capace, secondo le dichiarazioni del colosso giapponese, di utilizzare il 60% di energia in meno rispetto ad un sistema di raffreddamento a liquido ed l'80% in meno rispetto ad un sistema tradizionale ad aria.
Punto cruciale del sistema è il fluido che viene utilizzato nel circuito interno per il trasferimento del calore dalla CPU al radiatore. NEC ha utilizzato un sostituto liquido del CFC che ha un punto di ebollizione a 50°C: quando il fluido raggiunge questa temperatura evapora e trasferisce il calore verso il radiatore del sistema.
Una volta che il vapore viene raffreddato dal radiatore, che disperde il calore nell'aria, il fluido condensa e ritorna allo stato liquido, ripetendo il processo. Secondo le dichiarazioni di NEC, la ventola abbinata al radiatore può operare ad una velocità di rotazione inferiore a quella delle soluzioni tradizionali. Il sistema, inoltre, sarebbe del 70% più economico per quanto riguarda i costi di produzione.
L'obiettivo di NEC è quello di realizzarne, il prossimo anno, una versione commerciale da utilizzare per i sistemi destinati ai datacenter, dove un sistema di raffreddamento di questo tipo potrebbe essere in grado di portare ad un risparmio complessivo, in termini di costi di gestione e mantenimento, di oltre il 40%.
Il sistema, sviluppato in collaborazione con il New Energy and Industrial Technology Development Organization, sarà inizialmente utilizzato internamente da NEC. Attualmente non è prevista una versione del dispositivo destinata al mercato consumer.
13 Commenti
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per cui il sistema di scambio e trasporto dovrebbe essere molto più efficiente
per cui il sistema di scambio e trasporto dovrebbe essere molto più efficiente
E' esatto, il calore latente di evaporazione è infatti molto maggiore del calore sensibile (per intenderci quello che porta a variazioni di temperatura)
Il frigorifero usa energia per muovere calore sottraendolo ad un volume.
Questo dissipa calore proveniente da una sorgente, che è ciò che succede normalmente a prescindere dal dissipatore.
L'unica cosa in comune è che entrambi usano il calore latente del cambiamento di fase della sostanza medium, per questioni di efficenza termica.
Quello che penso io è che un sistema del genere è perfetto nel caso in cui la differenza di temperatura tra sorgente del calore e radiatore è elevata, in quanto la migliore efficenza termica consente di abbassare la temperatura del primo e di aumentare quella del secondo, a parità di heatpipes. Ma nel caso di temperature simili, non mi aspetto grandi vantaggi utilizzando questa tecnologia, se non la riduzione dei costi.
Ma Sapphire non era accusata di violazione di brevetto per tale sistema ???
Il frigorifero usa energia per muovere calore sottraendolo ad un volume.
Questo dissipa calore proveniente da una sorgente, che è ciò che succede normalmente a prescindere dal dissipatore.
L'unica cosa in comune è che entrambi usano il calore latente del cambiamento di fase della sostanza medium, per questioni di efficenza termica.
Quello che penso io è che un sistema del genere è perfetto nel caso in cui la differenza di temperatura tra sorgente del calore e radiatore è elevata, in quanto la migliore efficenza termica consente di abbassare la temperatura del primo e di aumentare quella del secondo, a parità di heatpipes. Ma nel caso di temperature simili, non mi aspetto grandi vantaggi utilizzando questa tecnologia, se non la riduzione dei costi.
Credo che il delta-t sia sufficiente, in particolare se la temperatura di ebollizione del fluido è ~= alla temperatura di lavoro del chip.
In questo modo il fluido continuerà ad evaporare mantenendo la temperatura a 50°C e il radiatore lavorerà con un gradiente di ~25°C (si considera la temperatura ambiente media a 25°C)
Quello che è sicuro è che i sistemi a cambiamento di fase trasportano molto più calore a parità di fluido
non so' cosa potrebbe dire cray.. lo usava 25 anni fa' sui suoi supercomputer.
che sia meno costoso dell'amoniaca non saprei... sta' sui 200 euro al litro (certo, bisogna sempre tenere conto di quanto se ne usa... un circuito phase change ne usera si e no 2ml).
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