Ryzen 7000 con prestazioni 'ballerine'? Secondo AMD è tutto nella norma

AMD ha pubblicato una nota in cui commenta alcune considerazioni di utenti e stampa sul comportamento delle CPU Ryzen 7000 con diversi videogiochi e differenti sistemi operativi Windows. Secondo l'azienda i processori funzionano come devono, sono i giochi semmai a necessitare di patch.
di Manolo De Agostini pubblicata il 29 Ottobre 2022, alle 09:11 nel canale ProcessoriRyzenAMDZengaming hardware
I Ryzen 7000 funzionano come devono. AMD ha rilasciato una nota in cui prende di petto alcune potenziali problematiche sollevate dalla community ed emerse in alcune recensioni.
"Siamo stati informati di segnalazioni su variazioni prestazionali impreviste in alcuni giochi con i processori AMD Ryzen, nonché di differenze prestazionali tra Windows 11 e Windows 10 in alcuni titoli. Attualmente stiamo indagando, ma sulla base dei test svolti finora non abbiamo riscontrato differenze sostanziali nelle prestazioni di gioco tra le versioni del sistema operativo in una varietà di scenari operativi e titoli".
"Molti fattori influenzano le prestazioni in gaming, inclusi il motore del gioco, l'architettura della CPU, la selezione della GPU e la memoria selezionata. Quando nuove architetture entrano nel mercato, spesso osserviamo anomalie prestazionali che devono essere affrontate dal fornitore del componente o dal publisher del gioco. Questo non è un fenomeno nuovo né inaspettato".
"Come abbiamo fatto dall'introduzione dei Ryzen, quando queste anomalie prestazionali vengono messe in luce, le usiamo per definire il nostro coinvolgimento con gli sviluppatori di giochi e partner dell'ecosistema hardware per implementare ottimizzazioni che eliminino le variazioni".
Il messaggio è chiaro: le CPU non hanno un problema tecnico, e nemmeno il suo rapporto con Windows 11 (vi furono problemi al lancio del sistema operativo con i precedenti Ryzen, ora risolti), semmai come si verifica quasi sempre al lancio di un nuovo prodotto ci sono delle ottimizzazioni che, con il tempo, devono essere implementate lato software per quanto riguarda il firmware delle piattaforme, il sistema operativo e ultimi ma non meno importanti i giochi.
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Nelle scorse settimane alcuni siti e utenti avevano ravvisato che le CPU Ryzen 7000 con un singolo CCD si comportavano meglio di quelle con due CCD in una selezione di titoli usando la nuova GeForce RTX 4090, mentre con un'altra scheda le CPU con più core si comportavano in modo diverso. AMD ritiene che all'origine di tutto vi sia un codice di gioco non ottimizzato per beneficiare al meglio del grande balzo prestazionale garantito dalla nuova soluzione di NVIDIA.
Vi è inoltre da considerare che nei processori con due CCD entrano in gioco le latenze e altri fattori, inoltre ci sono titoli che amano processori con meno core e thread perché, purtroppo, non sempre gli sviluppatori fanno un grande lavoro di ottimizzazione per il multi-core.
Insomma, se avete intenzione di passare a una piattaforma socket AM5 e a una CPU Ryzen 7000 non ci sono motivi tecnici per non farlo in questo momento, ma aspettatevi un continuo lavoro di affinamento che dovrebbe risolvere le consuete piccole problematiche post-lancio. Insomma, com'è sempre stato e come sempre sarà.
9 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoAnche Intel con la sua pseudo big-little ha avuto problemi,ma poi risolti.
Quelli boxati saranno assolutamente da scartare, ma anche quelli aftermarket influenzeranno le prestazioni. In pratica per spremerli bene ci vorrà il liquido.
Le prestazioni saranno comunque abbastanza ballerine tra un sistema a l'altro, basterà mettere male la pasta o pochi gradi di differenza nell'aria, ecc...
Le cose stanno esattamente come hai scritto ...
Sembra strano ma le prestazioni degli attuali processori top di gamma dipendono fortemente dal sistema di dissipazione installato
Più il sistema di dissipazione termica è efficace e tanto più aumentano le prestazioni del processore
Tutto questo perché gli attuali processori X86 (sia quelli AMD che quelli Intel) sono dotati di sistemi di protezione automatici dagli aumenti di temperatura ... ovvero quando la temperatura si avvicina a quella massima nominale prevista per lo specifico processore (per i processori Intel è 100°C per quelli AMD è 95°C) lo stesso processore riduce automaticamente e progressivamente le prestazioni agendo sulla frequenza di clock e sul numero di core attivi.
Ma non è tutto ...
In condizioni di full load del processore, questo automaticamente richiede una maggior tensione di alimentazione ai VRM della scheda madre, ma quando i VRM raggiungono la loro temperatura massima nominale e si riscaldano parecchio non riescono a fornire la tensione di alimentazione richiesta dal processore e quest'ultimo di nuovo è costretto a ridurre la frequenza di clock e i core attivi;
in altre parole le prestazioni degli attuali processori top di gamma dipendono anche dal sistema di dissipazione dei VRM
Insomma oggi più che mai il grado di efficienza del sistema di dissipazione del processore e dei VRM della scheda madre influenza pesantemente le prestazioni del processore in maniera direttamente proporzionale
Da tutto questo ne segue che è inutile possedere un processore top di gamma se ad esso non è abbinato un efficace sistema di dissipazione, non si otterrebbero mai le prestazioni che il processore potenzialmente potrebbe offrire
Per gli attuali processori top di gamma occorre un sistema di dissipazione a liquido dotato di radiatore di grosse dimensioni e di ventola nel gruppo pompa che provvede a ventilare anche i VRM della piastra madre (oltre che gli elementi circostanti come i moduli di memoria e gli SSD NVMe PCIe)
infatti, in pratica ora si deve spendere quasi più di dissi che di procio.
E personalmente anch'io ho avuto la stessa sensazione vostra.
Ed infatti sono un po' in dubbio su questo argomento. Perché da questi primi test effettuati, mi è sembrato di non avere avuto le giuste conferme definitive e rispondenti a quest'aspetto.
Hai la CPU a 100° poi tocchi il dissipatore ed è freddo. Ridicolo.
Per me fin'ora la serie Ryzen era sempre stata un prodotto vincente che ha tolto, dopo tanti anni, il dominio totale ad Intel che infatti in questi anni ha annaspato con proposte meno convincenti.
Mi sembra che ora si sia nuovamente riequilibrato tutto, ed anzi Intel sembra leggermente in vantaggio nelle fasce medie, sebbene nemmeno i nuovi processori Intel mi abbiano pienamente convinto.
dimentichi la variabile più importante...il processore. Gli algoritmi non sono deterministici....cpu uguali lo sono solo per la sigla. A parità di condizioni le prestazioni sono differenti....nvidia ci ha marciato per anni...con prestazioni garantite anche del 25% inferiori a quelle viste negli esemplari più potenti tra quelli recensiti...
Non è strano e neppure anomalo, avere processori con la stessa architettura e numero di core con frequenza base/turbo inferiore avere prestazioni costantemente superiori a parità di condizioni...succede, esattamente come capitava che le cpu di fascia più bassa raggiungevano frequenze di clock pipù elevate di quelle di punta. Quello che cambia è la probabilità di raggiungere certi obiettivi di frequenza o efficienza...
Nei primi anni 2000 le cpu con la stessa sigla avevano un clock ed UNA tensione di lavoro specifica. Oggi l' adattamento di tensioni e il clock è affidato ad un complesso sistema retroazionato che tiene conto del reale stato di quel specifico esemplare di cpu....
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