Le prime mosse del nuovo CEO di Intel: meno dirigenti, ingegneria al potere

Il nuovo CEO di Intel, Lip-Bu Tan, sta intervenendo sui vertici aziendali per snellire la gestione e rilanciare l'innovazione, puntando sull'intelligenza artificiale. L'obiettivo è ridare voce agli ingegneri per recuperare il terreno sulla concorrenza.
di Manolo De Agostini pubblicata il 18 Aprile 2025, alle 07:22 nel canale ProcessoriIntel
Secondo un memo interno visionato da Reuters, il nuovo CEO di Intel Lip-Bu Tan ha avviato una ristrutturazione interna piuttosto importante, volta a ridisegnare la catena di comando e mettere l'ingegneria al centro della strategia aziendale.
Per prima cosa, le divisioni dedicate ai chip per datacenter, intelligenza artificiale e PC riferiranno ora direttamente a Tan. La mossa, pensata per snellire la struttura aziendale e velocizzare il processo decisionale, vuole tagliare i passaggi burocratici in un mercato che corre a mille all'ora.
Tan, inoltre, ha nominato Sachin Katti - già a capo del settore chip per il networking - nuovo Chief Technology Officer e responsabile globale dell'IA. Katti, che è anche professore a Stanford, avrà il compito di definire la nuova strategia sull'intelligenza artificiale e di guidare gli Intel Labs, oltre a rafforzare i rapporti con startup e sviluppatori. Un incarico fondamentale, soprattutto dopo la scelta di accantonare il progetto Falcon Shores con cui Intel puntava a ricucire il gap con NVIDIA e AMD nell'IA.
La nomina di Katti sembra dare un segnale chiaro: dare maggiore potere ai tecnici rispetto ai manager, tema parzialmente toccato dal nuovo CEO nel suo primo discorso pubblico. Altri tre veterani dell'ingegneria - Rob Bruckner, Mike Hurley e Lisa Pearce - riporteranno ora direttamente al CEO. "Organizzazione complessa e burocrazia hanno soffocato l'innovazione", ha scritto Tan nel memo. "È il momento di liberare le idee e tornare a competere per vincere".
Intel è alla ricerca anche di un nuovo responsabile degli Affari Governativi, che riferirà anche a Tan, "data l'importanza cruciale degli Affari Governativi in un contesto globale complesso", ha scritto l'amministratore delegato. Il suo predecessore, Bruce Andrews, che aveva lavorato al Dipartimento del Commercio sotto l'allora presidente Barack Obama, ha lasciato Intel dopo le elezioni statunitensi di novembre.
Il nuovo CEO di Intel e i legami con la Cina: l'indagine di Reuters
A questo piano si affianca l'impegno a rendere Intel più snella, focalizzandola sui suoi core business tradizionali. Nei giorni scorsi Intel ha annunciato la vendita del 51% di Altera, sua sussidiaria specializzata in FPGA, al fondo di private equity Silver Lake per 4,46 miliardi di dollari. Non è chiaro se vi saranno altre operazioni simili.
Nel frattempo, anche Intel deve fare i conti con nuove restrizioni all'export decise dall'amministrazione Trump nel campo dell'IA, al pari di NVIDIA e AMD. Secondo il Financial Times (via Reuters), anche i chip Gaudi rientrano tra quelli soggetti a licenza per l'esportazione verso la Cina.
2 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infosnellire = più burocrazia
a me sembra che questi processi di "snellimento" non facciano altro che aumentare la burocrazia. Responsabile Affari Governativi, tradotto: il governo usa vi ha sussidiato ora fate quello che diciamo noi. E chi è il cinese adesso? Cioè i cinesi si stanno liberalizzando e questi si stanno statalizzando. OpenAI è chiuso, deepseek è open source. Gli usa mettono i dazi la cina li toglie... Il mondo al contrario.NB
una volta a gestire le grandi imprese in cina ci mettevano un americano, ora a capo delle grandi imprese americane c'è un cinese!
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