Intel, respinta la causa degli azionisti sulle perdite della divisione produttiva

È stata archiviata una causa intentata dagli azionisti lo scorso anno contro Intel e i suoi vertici. La società era accusata di aver occultato in modo fraudolento i problemi delle sue attività produttiva.
di Manolo De Agostini pubblicata il 07 Marzo 2025, alle 09:01 nel canale ProcessoriIntel
Buone notizie in casa Intel, almeno dal punto di vista legale: una causa intentata dagli azionisti è stata respinta. Lo scorso anno, il fondo pensione del Missouri (Construction Laborers Pension Trust of Greater St. Louis) denunciò l'azienda, all'allora CEO Pat Gelsinger e il CFO David Zinsner presso la corte federale di San Francisco, accusandoli di aver nascosto in modo fraudolento le difficoltà di Intel Foundry.
In quel periodo Intel aveva appena messo nero su bianco tutte le sue difficoltà finanziarie e competitive, annunciando oltre 15.000 licenziamenti e un grande piano di ristrutturazione, notizie che scatenarono il crollo delle azioni.
La controversia riguardava una perdita operativa di 7 miliardi di dollari registrata da Intel Foundry nel 2023, la quale, secondo i querelanti, sarebbe stata segnalata in ritardo e in modo fuorviante.
Tuttavia, secondo il giudice distrettuale degli Stati Uniti Trina Thompson le prove presentate a sostegno della causa non sono sufficienti per procedere. Nelle sue motivazioni il giudice sostiene che gli azionisti hanno erroneamente attribuito la perdita alla divisione Intel Foundry Services (IFS), senza considerare l'integrazione con la produzione interna.
Secondo Thompson, le affermazioni di Gelsinger sulla "significativa trazione" e sulla "crescente domanda" di Intel Foundry non erano ingannevoli, in quanto si riferivano all'interesse dei clienti e ai contratti, piuttosto che ai ricavi in calo.
"Non ci sono elementi che indichino che gli imputati abbiano portato gli investitori a credere che i risultati della IFS per il 2023 includessero quelli dell'intero modello di fonderia interna", ha scritto la giudice. "L'accusa stessa confonde in modo fuorviante IFS e la fonderia interna".
Nonostante la vittoria, Intel non è ancora fuori pericolo. Il giudice Thompson ha concesso ai querelanti la possibilità di presentare un reclamo modificato, inoltre Intel ha altre pendenze legali legate all'attività produttiva da affrontare.
2 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoDa qualche test trapelato,non sfigura nei confronti di tsmc e qualcuno dice sia stata proprio la ramanzina di Gelsinger a dare un calcio nel sedere al ramo produttivo delle fonderie che si erano adagiate sugli allori.
Da qualche test trapelato,non sfigura nei confronti di tsmc [B][COLOR="Red"]e qualcuno dice[/COLOR][/B] sia stata proprio la ramanzina di Gelsinger a dare un calcio nel sedere al ramo produttivo delle fonderie che si erano adagiate sugli allori.
Detto questo anche io penso che i prodotti di aziende USA dovrebbero essere prodotte in USA, il che significa in buona parte anche da Intel.
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