Intel, il nuovo CEO Lip-Bu Tan parla del futuro: la società scorporerà le divisioni non essenziali

Lip-Bu Tan, nuovo CEO di Intel, ha parlato della strategia futura nel corso di Vision 2025. L'AD punta a riconquistare la fiducia dei clienti scommettendo su innovazione, nuovi talenti ingegneristici, chip custom e rafforzamento delle fonderie.
di Manolo De Agostini pubblicata il 01 Aprile 2025, alle 15:21 nel canale ProcessoriIntel
Nel suo primo intervento pubblico come CEO di Intel, Lip-Bu Tan ha delineato la nuova strategia della società, incentrata su una maggiore apertura verso i clienti e una revisione delle operazioni interne, con un forte focus sull'impegno ingegneristico, anche attraverso il reclutamento di nuovi talenti.
Durante la conferenza Intel Vision 2025 a Las Vegas, Tan ha riconosciuto le difficoltà affrontate dall'azienda negli ultimi anni e ha chiesto ai partner e clienti di essere "brutalmente onesti con noi" riguardo alle loro aspettative.
"Abbiamo molto lavoro duro davanti a noi", ha affermato Tan, rivolgendosi al pubblico. "Ci sono aree in cui non siamo stati all'altezza delle vostre aspettative". Il nuovo CEO ha ammesso che Intel è rimasta indietro nell'innovazione e ha risposto troppo lentamente alle esigenze del mercato. "Siamo stati troppo lenti ad adattarci e a soddisfare le vostre necessità", ha aggiunto.
Tra le priorità indicate da Tan c'è la necessità di migliorare la competitività delle soluzioni per datacenter e IA, due ambiti in cui Intel è stata superata da aziende rivali come NVIDIA. "Non siamo soddisfatti della nostra posizione attuale, e so che nemmeno i nostri clienti lo sono", ha dichiarato. Per risolvere questo problema, Intel investirà in nuove strategie di prodotto e in un miglioramento dell'efficienza dei chip. "Abbiamo perso un bel po' di talenti in quest'area. Questa è la mia priorità principale: reclutare alcuni dei migliori talenti del settore per farli tornare o entrare in Intel".
Il nuovo corso di Intel prevede anche una maggiore attenzione ai chip personalizzati (custom), una richiesta crescente da parte di grandi clienti. "Molti grandi clienti vogliono componenti su misura, e noi li faremo per loro", ha affermato Tan.
Un altro punto cruciale della strategia riguarda il comparto del client computing, dove l'azienda ha in programma il lancio del processore Panther Lake entro l'anno. "Non possiamo rimanere fermi", ha sottolineato Tan, ribadendo l'importanza di rafforzare la roadmap dei prodotti per mantenere la competitività.
Anche il settore delle fonderie di Intel sarà centrale nella nuova strategia, con Tan che ha confermato l'impegno a costruire "una grande fonderia" capace di servire clienti esterni. Tuttavia, ha riconosciuto che questo percorso richiederà tempo: "Non accadrà dall'oggi al domani, ma so che possiamo farcela".
Il nuovo CEO si è detto determinato a rimanere alla guida "finché sarà necessario" per completare il rilancio di Intel. "Voglio che ci guadagniamo la vostra fiducia. Non sarò soddisfatto finché non manterremo costantemente le nostre promesse, rispettando tempi, qualità e superando le vostre aspettative", ha dichiarato ai clienti e partner presenti all'evento.
8 Commenti
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Intanto Battlemage sembra già morta e di Celestialenemmeno più i rumor...
Intanto Battlemage sembra già morta e di Celestialenemmeno più i rumor...
In verità la sua strategia è proprio la stessa di Pat, ma sembra che sarà ancora più aggressivo, cosa che sembra essere stata fatale al predecessore che non ha voluto tagliare così tanto quanto volevano gli azionisti.
Quindi taglierà ancora più di quanto già fatto, si libererà delle divisioni non fruttuose, come Mobileye, probabilmente il reparto GPU consumer e soprattutto il reparto FPGA che finora ha reso praticamente zero e altra strage di licenziamenti. Con nuovi investimenti in prodotti per l'AI, la vera mancanza di Intel in questo periodo di vacche grasse.
Pat di cappellate non ne ha fatte. Ha perseguito un obbiettivo, quello di ridare all'azienda il suo core business legato a fabbriche in grado di soddisfarlo.
Che era anche l'unica strada per salvare l'azienda, seppure seminata di grandi sacrifici. Se non ce la fa con questa strategia, che prosegue con Lip-Bu Tan, non ce la farà con nessun altra. O comunque non sarebbe più Intel, ma una azienda completamente diversa.
Lato GPU presumo sia una parte non essenziale per INTEL e questo mi dispiace sia ben chiaro, al momento devono concentrarsi sul loro storico core business fare CPU degne di nota in ambito desktop, server e IA ma la strada sara tutt'altro che facile.
Quindi fallimentare
Eri tu l'altro giorno che dicevi qualcosa del tipo: intel con l'IA avantissimo, AMD indietro.
Il CEO ha detto sostanzialmente il contrario
1) Mancata uscita in tempo utile delle ARC (nel periodo d'oro) con la motivazione (scusa) dei driver non pronti...ma le schede c'erano, certo come no.
Poi magicamente prodotte da TSMC all'ultimo
2) Intel Ultra desktop, più scarsi di precedenti (che già non erano il top e rapporto prezzo/prestazioni/consumo da Prescott
3) Fallimento processo produttivo A20, mai successo prima.
4) Persecuzione della politica anti utente, con inutile cambio MB, unica eccezione gen 12-14 o meglio gen 12,12.1 & 12.2
5) Produzione esternalizzata, quando erPattumiera aveva promesso che sarebbe stata intel a produrre per conto di terzi
6) Crollo valore azionario (-57% in 5 anni)
7) Perdita Flagship, e se vuoi il super top di gamma intel, metti pure il contatore trifase e la cella di peltier
8) Battlemage, che doveva "spaccare il c##o ai passeri", glissata completamente. In distribuzione nemmeno la vogliono. E nemmeno i costruttori ci credono, è tutto ridotto a Sparkle e Asrock.
9) Uscita CPU cannata, con fix a iosa, una peggio dell'altra
10) "Specchietto retrovisore"
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