Intel ha smesso di sviluppare x86S, l'ISA totalmente a 64 bit: c'era da aspettarselo

Dopo la creazione dell'x86 Ecosystem Advisory Group con AMD, Intel ha deciso di mettere fine allo sviluppo di x86S, l'ISA totalmente a 64 bit che era giunta alla versione 1.2. L'impegno interno, ovviamente, mal si concilia con l'alleanza trasversale al settore.
di Manolo De Agostini pubblicata il 19 Dicembre 2024, alle 22:04 nel canale ProcessoriIntel
Una delle grandi notizie dell'anno è stata la formazione dell'x86 Ecosystem Advisory Group da parte di Intel e AMD, con il supporto di numerose altre società del settore, per far evolvere l'ecosistema x86. Intel aveva già avviato internamente un'operazione simile, conosciuta come x86S, ma i piani sono cambiati: l'azienda ha comunicato a Tom's Hardware USA che quell'impegno è stato accantonato.
Con x86S Intel stava cercando portare l'ISA x86 nel futuro, puntando allo sviluppo di un'architettura totalmente a 64 bit, priva di una serie di funzioni e istruzioni vecchie e/o deprecate, associabili all'epoca a 16 e 32 bit. Lo sviluppo si è spinto fino alla versione 1.2, ma non ci sarà una versione 1.3.
"Rimaniamo profondamente impegnati nell'architettura x86, come dimostra la creazione dell'x86 Ecosystem Advisory Group in collaborazione con AMD e altri leader del settore. Questa iniziativa rafforza il nostro impegno a garantire un futuro solido per x86, basandosi su decenni di compatibilità software. Pur avendo abbandonato l'iniziativa x86S, la nostra attenzione rimane rivolta a promuovere l'innovazione e la collaborazione all'interno dell'ecosistema x86", ha dichiarato un portavoce dell'azienda.
La notizia non stupisce: avendo creato un'alleanza trasversale nel settore, sarebbe stato strano e probabilmente anche "stupido" continuare a sviluppare x86S internamente. Non è chiaro se parte del lavoro già svolto su x86S confluirà nel nuovo impegno sotto l'x86 Ecosystem Advisory Group o si ripartirà da zero.
Non è da escludere anche che i recenti licenziamenti varati da Intel, ben il 15% dell'intera forza lavoro, possano aver giocato un ruolo - mentre, tra l'altro, la società è ancora alla ricerca di un nuovo CEO dopo l'addio di Pat Gelsinger.
18 Commenti
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la più epica zappata sui piedi.. L'unico motivo per preferire x86 ad arm è sempre stato la retrocompatibilità...mah.. non sono esperto in materia quindi magari dico stupidaggini..
ma io la trovavo una cosa molto sensata e non ritengo che questo avrebbe minato il mercato di x86.
Passare da x86 ad ARM vuol dire cambiare completamente parrocchia e cambiare il set di istruzioni, qui il discorso è ben diverso.
X86S altro non è che X86 ma scaricato di tutto il vecchio settore 16 e 32 bit favorendo quindi una riduzione di complessità del chip e dei consumi e dando maggiore spazio di sviluppo al settore 64bit che ormai è standard in tutti gli applicativi. Non si parla certo di dover ricompilare e riconvertire il parco software già in uso.
Si tenga poi conto che gli applicativi vecchi a 32 o addirittura 16bit non sono certo cose pesanti e possono andare in emulazione.
Leggere che il progetto è stato accantonato mi dispiace perchè lo ritengo tecnicamente valido.. e mi par di capire che il suo abbandono si basa su ragioni "politiche" piuttosto che su ragioni tecniche.
Intel non ebbe la forza di imporre Itanium al mercato nei primi anni 2000, figuriamoci se ce l'avrebbe ora.
Tutto sommato è meglio così per i consumatori, non rischiamo di vedere imposta un architettura monopolista.
ma io la trovavo una cosa molto sensata e non ritengo che questo avrebbe minato il mercato di x86.
Passare da x86 ad ARM vuol dire cambiare completamente parrocchia e cambiare il set di istruzioni, qui il discorso è ben diverso.
X86S altro non è che X86 ma scaricato di tutto il vecchio settore 16 e 32 bit favorendo quindi una riduzione di complessità del chip e dei consumi e dando maggiore spazio di sviluppo al settore 64bit che ormai è standard in tutti gli applicativi. Non si parla certo di dover ricompilare e riconvertire il parco software già in uso.
Si tenga poi conto che gli applicativi vecchi a 32 o addirittura 16bit non sono certo cose pesanti e possono andare in emulazione.
Leggere che il progetto è stato accantonato mi dispiace perchè lo ritengo tecnicamente valido.. e mi par di capire che il suo abbandono si basa su ragioni "politiche" piuttosto che su ragioni tecniche.
Probabilmente x86/32/64 e x86/64 consisteranno per 3/4 anni .
Il fatto poi che nel consorzio ci sono nomi come Oracle, Microsoft, broadcom, redhat, non dovrebbe creare preoccupazioni software.
Per assurdo potrebbero vietare del tutto software a 16/32 bit che il 99% dei sistemi non avrebbe problemi a continuare a funzionare già oggi ( previo aggiornamento dell'os).
Tutte le routine 16/32 bit sono state scritte per girare su CPU almeno 100 volte più lente di adesso, anche in peggior emulatore non avrebbe problemi .
X86s dopo la nascita del consorzio non aveva nessuna ragione d'esistere ( come il corrispettivo ramo AMD).
Bloccarne lo sviluppo è soprattutto una questione pratica.
Intel avrebbe dovuto sviluppare due progetti del quale x86s destinato volente o nolente a non essere adottato:
Gli os server ( e non solo) avranno il supporto per l'architettura del consorzio perché Microsoft, redhat, broadcom, Google ne sono impegnati nello sviluppo, mentre i produttori hardware ne garantiranno l'impiego.
Alla luce di ciò chi fornirebbe il software o l'hardware per x86s?
Il fatto poi che nel consorzio ci sono nomi come Oracle, Microsoft, broadcom, redhat, non dovrebbe creare preoccupazioni software.
Per assurdo potrebbero vietare del tutto software a 16/32 bit che il 99% dei sistemi non avrebbe problemi a continuare a funzionare già oggi ( previo aggiornamento dell'os).
Tutte le routine 16/32 bit sono state scritte per girare su CPU almeno 100 volte più lente di adesso, anche in peggior emulatore non avrebbe problemi .
X86s dopo la nascita del consorzio non aveva nessuna ragione d'esistere ( come il corrispettivo ramo AMD).
Bloccarne lo sviluppo è soprattutto una questione pratica.
Intel avrebbe dovuto sviluppare due progetti del quale x86s destinato volente o nolente a non essere adottato:
Gli os server ( e non solo) avranno il supporto per l'architettura del consorzio perché Microsoft, redhat, broadcom, Google ne sono impegnati nello sviluppo, mentre i produttori hardware ne garantiranno l'impiego.
Alla luce di ciò chi fornirebbe il software o l'hardware per x86s?
Scusa non ho capito bene il discorso..
Ma quindi si intende pensionare e rimuovere in ogni caso la vecchia sezione per 16 e 32 bit continuando a chimare il tutto sempre X86?
Ma quindi si intende pensionare e rimuovere in ogni caso la vecchia sezione per 16 e 32 bit continuando a chimare il tutto sempre X86?
Esatto:
Tutta la parte x86-64 sarà mantenuta, verranno tolte tutte le funzione a 16-32 bit in hardware che potrebbero essere emulate via software.
Se partiamo dal presupposto che ormai nessun software moderno ( scritto negli ultimi 10 anni) utilizza chiamate a 32 bit ( il 16 credo che non lo utilizzano da ben prima) possiamo capire che non è una cosa insormontabile.
La nuova versione x86 sarà solo a 64bit in hardware e comunque gia le attuali cpu hanno capacità elaborative tali da non avere nessun tipo di rallentamento se eseguono istruzioni 16 e 32 bit in emulazione software.
La nuova revisione deve sopratutto essere retrocompatibile con x86-64 e standardizzata in modo da offrire le stesse chiamati sia su cpu Intel che AMD ( facilitando la migrazione ).
Chi avrà problemi sono i vecchi sistemi industriali che ancora utilizzano chiamate dirette ( software a 32 bit, porte com, porte parallele ecc) per i quali i produttori devono comunque garantirne supporto futuro.
Senza cercare soluzioni esotiche ( macchine a controllo numerico datate) la maggiorparte degli sportelli bancomat utilizzano windows xp a 32 bit e questo dovrebbe far capire perchè non si può procedere senza una pianificazione e uno standard ben programmato e condiviso tra tutti gli attori ( produttori cpu, produttori software, produttori hardware)
COMPLIMENTI
Spero ci pensi AMD a svecchiare x86 visto che Intel ormai e totalmente alla frutta
avremo altri 10 anni senza investimenti ora.
COMPLIMENTI
Spero ci pensi AMD a svecchiare x86 visto che Intel ormai e totalmente alla frutta
avremo altri 10 anni senza investimenti ora.
Sparare numeri a caso non porta mai a niente di buono, un processore moderno conta miliardi di transistor, un pentium nemmeno 5 milioni, lo spazio e la velocità guadagnati togliendo la compatibilità a 32bit sarebbe infimo, magari si semplificherebbe un po' il layout, ma per il resto sono inezie.
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