Finisce l'era dei processori Intel Itanium, l'alternativa a x86 che non ebbe successo

Finisce l'era dei processori Intel Itanium, l'alternativa a x86 che non ebbe successo

Intel ha completato a fine luglio le consegne delle ultime CPU della famiglia Itanium ordinate dai clienti; giunge alla fine il progetto dell'architettura alternativa a quella x86

di pubblicata il , alle 17:51 nel canale Processori
IntelItanium
 

Il nome Itanium potrà suonare sconosciuto a molti appassionati, ma a coloro che seguono da più tempo il mondo delle tecnologie hardware riporterà di sicuro alla memoria molti ricordi. Con questo nome sono indicati processori che Intel ha da molto tempo a listino, basati sul set di istruzioni IA-64 che differisce da quello classico x86 sul quale sono costruite le CPU Intel e AMD oggi in commercio.

Il progetto Itanium è nato con l'obiettivo di offrire processori a 64bit in grado, grazie ad un nuovo set di istruzioni, di meglio gestire i carichi di lavoro previsti e permettere di sviluppare in modo differente le architetture di calcolo. Quella che sarebbe dovuta essere l'architettura del futuro nei datacenter non si rivelò poi essere tale, con quella x86 che nel medio lungo periodo è stata preferita da pressoché tutte le aziende e dai consumatori.

Il progetto Itanium è stato portato avanti da Intel in stretta collaborazione con HP, azienda che di fatto è rimasta l'unica con la propria gamma di sistemi Integrity ad offrire soluzioni basate su queste CPU. Il coinvolgimento di HP è stato spinto sino al punto di sviluppare una speciale versione di sistema operativo, indicata con il nome di HP-UX, appositamente pensata per l'utilizzo con i processori Itanium.

IntelUSA_720.jpg

La logica di funzionamento delle CPU Itanium, a livello di architettura, prevedeva una più elevata efficienza rispetto alle proposte x86; l'approccio VLIW (Very Long Instruction Word) dell'architettura Itanium sfruttata un compilatore software per calcolare in anticipo quali istruzioni sarebbe stato possibile elaborare in parallelo, così da permettere al processore di sfruttare tutti i cicli di clock a disposizione per le istruzioni.

Proprio la necessità di compilatori sviluppati ad hoc ha rappresentato il principale limite delle soluzioni Itanium, che non hanno ricevuto quel supporto software richiesto per sfruttarne al meglio le peculiarità dell'architettura. Da questo il progressivo venir meno dell'interesse di questi sistemi, lo stop allo sviluppo di nuove evoluzioni dell'architettura dopo le proposte Itanium 9700 e le ultime consegne di processori fatte al cliente HP.

24 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - info
supertigrotto02 Agosto 2021, 17:57 #1
A quel tempo era abbastanza rivoluzionario .....
Poi hanno perso la T per strada hehehehe
In effetti è stato così,i clienti chiedevano x86 per la facilità di approccio.
demon7702 Agosto 2021, 18:08 #2
Ricordo molto bene il clamore per la nuova gamma di CPU super high level.

Pur essendo destinate in primis al danaroso mondo dei datacenter il loro grosso limite era appunto l'essere totalmente incompatibili col resto del mondo allora esistente. Un ostacolo non da poco che nemmeno la cordata intel HP ebbe la forza di scavalcare.
Un gran peccato devo dire, perchè erano delle meraviglie costruttivamente

Su youtube si trovano parecchi video che fanno vedere da vicino questi mostri del passato.
https://www.youtube.com/watch?v=NTxXTbOHG7Q&t=897s
elessar02 Agosto 2021, 18:35 #3
Originariamente inviato da: Redazione di Hardware Upgrade
Il coinvolgimento di HP è stato spinto sino al punto di sviluppare una speciale versione di sistema operativo, indicata con il nome di HP-UX, appositamente pensata per l'utilizzo con i processori Itanium.


HP-UX è lo UNIX della HP, esiste dagli anni Ottanta, non è che è stato "appositamente pensato per l'utilizzo con i processori Itanium". Ne è stato fatto un porting per Itanium.
Xile02 Agosto 2021, 19:22 #4
Originariamente inviato da: demon77
Ricordo molto bene il clamore per la nuova gamma di CPU super high level.

Pur essendo destinate in primis al danaroso mondo dei datacenter il loro grosso limite era appunto l'essere totalmente incompatibili col resto del mondo allora esistente. Un ostacolo non da poco che nemmeno la cordata intel HP ebbe la forza di scavalcare.
Un gran peccato devo dire, perchè erano delle meraviglie costruttivamente

Su youtube si trovano parecchi video che fanno vedere da vicino questi mostri del passato.
https://www.youtube.com/watch?v=NTxXTbOHG7Q&t=897s


Grazie finalmente dopo 20 anni scopro com'è fatta quella cartuccia
demon7702 Agosto 2021, 19:55 #5
Originariamente inviato da: Xile
Grazie finalmente dopo 20 anni scopro com'è fatta quella cartuccia


Ah beh l'hanno vista live davvero pochissime persone.
frncr02 Agosto 2021, 21:10 #6
Il titolo è sbagliato: Itanium quando fu sviluppato non voleva essere un'alternativa a x86 ma alle architetture usate su workstation o server come PA-RISC, SPARC, MIPS, Alpha, POWER.

Originariamente inviato da: demon77
Un gran peccato devo dire, perchè erano delle meraviglie costruttivamente
Se intendi che avevano un package molto complesso ok, ma dal punto di vista tecnologico non sono mai stati competitivi con nulla, anche perché arrivarono sul mercato con un mucchio di anni di ritardo (oltre 10 anni di sviluppo) e con un rapporto costi/prestazioni improponibile rispetto alle alternative in qualsiasi fascia di mercato. L'architettura Itanium originale (Merced) arrivò sul mercato con un ritardo imbarazzante solo nel 2001, ma si può dire che non è praticamente mai stata venduta perché a quel punto come prestazioni non stava al passo con la concorrenza e costava troppo; ne hanno prodotti ben pochi. Nel 2002 poi arrivò Itanium 2 che se non altro risolveva i più gravi problemi di prestazioni, dovuti alla gestione della memoria, ma ormai era tardi e la pietra tombale la piazzò nel 2003 AMD che uscì con delle CPU da server e workstation (Opteron) con un'architettura x86 estesa a 64 bit, cosa che rendeva immensamente più facile la transizione ai 64 bit mantenendo piena compatibilità con tutto l'ecosistema software a 32 bit esistente (Itanium offriva una modalità di emulazione x86 dalle prestazioni penose). Il seguito lo dovrebbero conoscere tutti: Intel dovette turarsi forte il naso e allinearsi all'architettura AMD64 (o x86-64 che dir si voglia).

Tecnicamente, Itanium era basato sul paradigma "EPIC" (explicitly parallel instruction computing) concepito in HP, una roba che sulla carta sarebbe anche il modo migliore di fare le cose, o perlomeno quello che dovrebbe permettere la massima efficienza nell'uso del silicio e nel consumo energetico: in pratica la parallelizzazione delle istruzioni per tenere occupate il più possibile le unità di esecuzione della CPU viene fatta una volta per tutte a tempo di compilazione e non a tempo di esecuzione dalla CPU stessa, che in questo modo risulta potenzialmente più semplice ed efficiente. Il concetto non è molto diverso da quello delle CPU x86 superscalari con esecuzione in-order (come Intel Pentium e Pentium II, AMD K6, ecc.), anche in quel caso il compilatore ha il compito di analizzare il codice e schedulare le istruzioni in modo da alimentare al meglio le pipeline di esecuzione; però nel caso di Itanium il parallelismo era superiore (per l'epoca) perciò la criticità e complessità del compilatore molto più importante. Le architetture x86 sono invece andate praticamente tutte verso l'esecuzione out-of-order spostando il problema all'interno della CPU, cosa che rende le stesse più complesse ma solleva gli sviluppatori dalla necessità di ottimizzare il codice per ogni possibile diversa CPU su cui potrebbe girare, e in più rende potenzialmente possibile il simultaneous multi-threading.
demon7702 Agosto 2021, 22:51 #7
Originariamente inviato da: frncr
Il titolo è sbagliato: Itanium quando fu sviluppato non voleva essere un'alternativa a x86 ma alle architetture usate su workstation o server come PA-RISC, SPARC, MIPS, Alpha, POWER.

Se intendi che avevano un package molto complesso ok, ma dal punto di vista tecnologico non sono mai stati competitivi con nulla, anche perché arrivarono sul mercato con un mucchio di anni di ritardo (oltre 10 anni di sviluppo) e con un rapporto costi/prestazioni improponibile rispetto alle alternative in qualsiasi fascia di mercato. L'architettura Itanium originale (Merced) arrivò sul mercato con un ritardo imbarazzante solo nel 2001, ma si può dire che non è praticamente mai stata venduta perché a quel punto come prestazioni non stava al passo con la concorrenza e costava troppo; ne hanno prodotti ben pochi. Nel 2002 poi arrivò Itanium 2 che se non altro risolveva i più gravi problemi di prestazioni, dovuti alla gestione della memoria, ma ormai era tardi e la pietra tombale la piazzò nel 2003 AMD che uscì con delle CPU da server e workstation (Opteron) con un'architettura x86 estesa a 64 bit, cosa che rendeva immensamente più facile la transizione ai 64 bit mantenendo piena compatibilità con tutto l'ecosistema software a 32 bit esistente (Itanium offriva una modalità di emulazione x86 dalle prestazioni penose). Il seguito lo dovrebbero conoscere tutti: Intel dovette turarsi forte il naso e allinearsi all'architettura AMD64 (o x86-64 che dir si voglia).

Tecnicamente, Itanium era basato sul paradigma "EPIC" (explicitly parallel instruction computing) concepito in HP, una roba che sulla carta sarebbe anche il modo migliore di fare le cose, o perlomeno quello che dovrebbe permettere la massima efficienza nell'uso del silicio e nel consumo energetico: in pratica la parallelizzazione delle istruzioni per tenere occupate il più possibile le unità di esecuzione della CPU viene fatta una volta per tutte a tempo di compilazione e non a tempo di esecuzione dalla CPU stessa, che in questo modo risulta potenzialmente più semplice ed efficiente. Il concetto non è molto diverso da quello delle CPU x86 superscalari con esecuzione in-order (come Intel Pentium e Pentium II, AMD K6, ecc.), anche in quel caso il compilatore ha il compito di analizzare il codice e schedulare le istruzioni in modo da alimentare al meglio le pipeline di esecuzione; però nel caso di Itanium il parallelismo era superiore (per l'epoca) perciò la criticità e complessità del compilatore molto più importante. Le architetture x86 sono invece andate praticamente tutte verso l'esecuzione out-of-order spostando il problema all'interno della CPU, cosa che rende le stesse più complesse ma solleva gli sviluppatori dalla necessità di ottimizzare il codice per ogni possibile diversa CPU su cui potrebbe girare, e in più rende potenzialmente possibile il simultaneous multi-threading.


Ma assolutamente si.
Ricordi la storia nei dettagli molto bene, io molte cose non le ricordavo.

Il fallimento di Itanium stava sicuramente nella mancanza di supporto ma c'era in effetti da aggiungere ciò che hai detto tu: uno sviluppo lunghissimo e costosissimo che lo fecero arrivare sul mercato imperfetto, caro e con prestazioni non a livello di una concorrenza che in quel settore già ci navigava da una vita.

Lo ha ucciso il mercato, ma il progetto in sè era tantissima roba.. tenedo ovvimante ben presente che Intel con Itanium partì praticmante dal foglio bianco.
LMCH03 Agosto 2021, 14:06 #8
Originariamente inviato da: frncr
Il titolo è sbagliato: Itanium quando fu sviluppato non voleva essere un'alternativa a x86 ma alle architetture usate su workstation o server come PA-RISC, SPARC, MIPS, Alpha, POWER.


Dipende se si prendono in considerazioni le successive dichiarazioni ufficiali di Intel o se si vanno a vedere altre fonti, mi ricordo che persino quando nel 1995..1996 uscirono i primi articoli sull'edizione americana della rivista Byte, dicevano chiaramente che EPIC (poi Itanium) avrebbe attaccato il mercato dall'alto per poi dilagare in tutti i settori man mano che i 64bit avrebbero preso piede in essi.

Non a caso inizialmente Intel indicava il set d'istruzioni dell'Itanium come IA-64 mentre nello stesso periodo per il set d'istruzioni degli x86 a 32bit usava la denominazione IA-32.

Nel senso di "architettura Intel a 32bit" ed "architettura Intel a 64bit" e per Intel la cosa era molto importante visto che la concorrenza in possesso di licenze per gli x86 non avrebbe potuto realizzare cloni degli Itanium (neanche AMD).

Se non ci fosse stata AMD con gli Athlon che alzò l'asticella delle prestazioni degli x86 sul mercato e poi rese concreta la minaccia (per i piani di Intel) dell'arrivo di x86-64 con prestazioni anche a 32bit superiori agli Athlon, molto probabilmente Intel non avrebbe spinto troppo sulle prestazioni dei suoi x86 a 32bit per non far sfigurare Itanium e piano piano avrebbe finito di eliminare la concorrenza in fascia alta per poi introdurre IA64 nelle fascie di mercato inferiori.

Non è un caso se i primi x86 a 64bit di Intel uscirono nel febbraio 2004 mentre i primi Opteron a 64bit di AMD uscirono nell'aprile del 2003.

In pratica entro il 2004...2005 Itanium era da considerarsi spacciato ed Intel lo avrebbe abbandonato subito se non fosse che aveva firmato con HP un contratto ferreo che la obbligava a continuare a produrre gli Itanium ancora per molto tempo (ma negli anni successivi ne rallentò lo sviluppo e lo relegò a processi più vecchi di quelli usati per gli x86-64).
Piedone111303 Agosto 2021, 20:28 #9
Originariamente inviato da: LMCH
Dipende se si prendono in considerazioni le successive dichiarazioni ufficiali di Intel o se si vanno a vedere altre fonti, mi ricordo che persino quando nel 1995..1996 uscirono i primi articoli sull'edizione americana della rivista Byte, dicevano chiaramente che EPIC (poi Itanium) avrebbe attaccato il mercato dall'alto per poi dilagare in tutti i settori man mano che i 64bit avrebbero preso piede in essi.

Non a caso inizialmente Intel indicava il set d'istruzioni dell'Itanium come IA-64 mentre nello stesso periodo per il set d'istruzioni degli x86 a 32bit usava la denominazione IA-32.

Nel senso di "architettura Intel a 32bit" ed "architettura Intel a 64bit" e per Intel la cosa era molto importante visto che la concorrenza in possesso di licenze per gli x86 non avrebbe potuto realizzare cloni degli Itanium (neanche AMD).

Se non ci fosse stata AMD con gli Athlon che alzò l'asticella delle prestazioni degli x86 sul mercato e poi rese concreta la minaccia (per i piani di Intel) dell'arrivo di x86-64 con prestazioni anche a 32bit superiori agli Athlon, molto probabilmente Intel non avrebbe spinto troppo sulle prestazioni dei suoi x86 a 32bit per non far sfigurare Itanium e piano piano avrebbe finito di eliminare la concorrenza in fascia alta per poi introdurre IA64 nelle fascie di mercato inferiori.

Non è un caso se i primi x86 a 64bit di Intel uscirono nel febbraio 2004 mentre i primi Opteron a 64bit di AMD uscirono nell'aprile del 2003.

In pratica entro il 2004...2005 Itanium era da considerarsi spacciato ed Intel lo avrebbe abbandonato subito se non fosse che aveva firmato con HP un contratto ferreo che la obbligava a continuare a produrre gli Itanium ancora per molto tempo (ma negli anni successivi ne rallentò lo sviluppo e lo relegò a processi più vecchi di quelli usati per gli x86-64).


Era gia spacciato alla nascita:
Itanium nella fascia alta avrebbe dovuto scontrarsi con i DEC Alpha, che fino al 2002 offrivano prestazioni ottime e sopratutto ottimi consumi.
Ma sappiamo tutti come i problemi di Dec portarono prima alla concessione di licenze interne a terzi ( il bus ev6 degli athlon era dec) e poi a farsi acquisire da compaq.
Compaq che trovo un accordo con intel per chiudere un contenzioso legale su brevetti usati nei pentium e poi farsi assorbire da hp.
Hp che era in società con intel per lo sviluppo di itanium dal lontano 1995 per entrare nel settore mainframe e scalzare CRAY.
I ritardi di Itanium furono dovuti sopratutto alle scarse prestazioni nei confronti di ALPHA la cui morte avrebbe potuto risollevare i sistemi Itanium, senza dimenticare di dire però che i sistemi windows server ( fino alla 3.51 se non erro) oltre a girare su x86 girava anche su alpha e mips.
edit fino a windows 2000 sp2
LordPBA03 Agosto 2021, 20:43 #10
Non posso dire dove e chi per contratto, ma vi assicuro che ancora oggi in Italia ci sono siti industriali e di sicurezza che girano ininterrottamente dagli anni 90 (fine) con Itanium e Open VMS. Solo adesso cambiano perché finito il supporto... arrivano sempre solo quando sono obbligati. E in fondo li capisco anche, questi Itanium non hanno mai perso un colpo.

Edit: fine 90? Oddio forse primi 2000... Forse prima avevano Alpha e poi Itanium... Boh, cmq sono sempre tanti anni di lavoro perfetto Ah sì, prima ancora avevano i Motorola 68000, fantastiche CPU. Sto diventando vecchio. I PDP della Digital... Tutto in C puro.

Devi effettuare il login per poter commentare
Se non sei ancora registrato, puoi farlo attraverso questo form.
Se sei già registrato e loggato nel sito, puoi inserire il tuo commento.
Si tenga presente quanto letto nel regolamento, nel rispetto del "quieto vivere".

La discussione è consultabile anche qui, sul forum.
 
^