Cloudflare, i nuovi server Gen X sono basati su CPU AMD EPYC
Cloudflare ha annunciato i nuovi server Gen X per la sua infrastruttura. L'azienda statunitense, per la prima volta, non usa hardware di Intel per le proprie soluzioni. La scelta è ricaduta sui processori AMD EPYC di seconda generazione.
di Manolo De Agostini pubblicata il 25 Febbraio 2020, alle 16:41 nel canale ProcessoriEPYCAMD
Cloudflare ha deciso di adottare processori AMD EPYC per la decima generazione dei propri server, nota come Gen X. La realtà statunitense che si occupa di CDN (content delivery network) e molto altro, ha deciso di rinnovare la propria infrastruttura partendo dai datacenter situati nelle principali città statunitensi, per poi passare al resto del mondo.
"Rispetto ai precedenti server Gen 9, la Gen X processa fino al 36% di richieste in più costando sostanzialmente meno. Inoltre, permette una riduzione di circa il 50% del miss rate della cache L3 e una riduzione fino al 50% nella latenza NGINX p99, il tutto con una CPU con un TDP per core del 25% inferiore", si legge in un post sul blog dell'azienda.
Per la prima volta nella storia di Cloudflare, i nuovi server non hanno componenti hardware principali - CPU, motherboard, memoria, archiviazione, scheda di rete o acceleratori – realizzati da Intel. Un cambiamento che Cloudflare definisce "inimmaginabile" fino a poco tempo fa.
"Siamo rimasti particolarmente impressionati dai processori AMD EPYC di seconda generazione perché si sono dimostrati molto più efficienti per i carichi di lavoro dei nostri clienti", ha spiegato l'azienda. "L'efficienza della CPU è davvero importante per il progetto del nostro server. Dato che abbiamo un carico che richiede molta potenza di calcolo, i nostri server sono solitamente limitati dalla CPU prima che da altri componenti. Lo stack software di Cloudflare scala piuttosto bene con i core aggiuntivi, perciò ci preoccupiamo maggiormente del numero di core e dell'efficienza energetica più che di parametri come la frequenza".
L'azienda statunitense ha selezionato in particolare il processore EPYC 7642 in configurazione a singolo socket. Si tratta di una CPU che mette a disposizione 48 core e 96 thread, opera con una frequenza base di 2,4 GHz e integra bene 256 MB di cache L3. L'azienda ha scelto di non usare una CPU a 64 core, presente nel portfolio di AMD, perché non ne avrebbe tratto un grande beneficio rispetto al modello selezionato.
"Anche se il TDP indicato di 225 watt può sembrare elevato", puntualizza Cloudflare, "è inferiore rispetto al TDP combinato nei nostri server Gen 9 e abbiamo preferito le prestazioni di questa CPU alle varianti a basso consumo".
Il processore EPYC 7642 è stato installato in una mezza dozzina di datacenter di Cloudflare, con i tecnici dell'azienda che hanno verificato come il processore "sia considerevolmente più potente rispetto a una paio di processori Intel dual-socket ad alto numero di core – Skylake ma anche Cascade Lake – che abbiamo usato nell'ultima generazione".
I server Gen X hanno intenzionalmente uno slot PCI Express vuoto, in cui Cloudflare si riserva di installare una GPU, un FPGA o qualche altra soluzione hardware in grado di svolgere alcune funzioni in modo più efficiente rispetto alla CPU. Per quanto concerne la RAM, ogni server ha 256 GB di memoria DDR4 a 2933 MHz, mentre l'archiviazione è affidata a circa 3 TB di soluzioni PCIe NVMe.
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