AMD annuncia i nuovi Ryzen 2000H con TDP fino a 45 W per notebook

AMD ha annunciato i nuovi processori della serie 2000H per i notebook, appartenenti alla famiglia Raven Ridge. Il Ryzne 7 2800H e il Ryzen 5 2600H portano il TDP a 45 W per incrementare il clock di base
di Riccardo Robecchi pubblicata il 20 Settembre 2018, alle 16:41 nel canale ProcessoriAMDRyzen
AMD ha presentato due nuovi processori della serie 2000 destinata al segmento mobile: i nuovi Ryzen 7 2800H e Ryzen 5 2600H rappresentano le soluzioni di AMD per i sistemi che necessitano di maggiori capacità di calcolo senza contenere in maniera stringente i consumi.
I nuovi Ryzen 2000H sono infatti limitati a 45 W di TDP, che risulta comunque ben superiore ai 15 W dei processori attualmente sul mercato. L'innalzamento del TDP è dovuto in massima parte al cambiamento nelle frequenze nominali: il Ryzen 7 2800H ha infatti un clock di 3,3 GHz (contro i 2,2 GHz del Ryzen 7 2700U) e il Ryzen 5 2600H arriva a 3,2 GHz contro i 2 GHz del 2500U. Identiche ai modelli U le frequenze di boost: 3,6 GHz nel caso del Ryzen 5 2600H, 3,8 GHz nel caso del Ryzen 7 2800H.
Cambiamenti sono presenti anche nelle GPU: come tutti i processori della famiglia Raven Ridge, anche il Ryzen 7 2800H e il Ryzen 5 2600H sono dotati di GPU Vega integrata. Nel caso del modello di fascia più alta la GPU è una Vega 11 con 704 stream processor e una frequenza di 1,3 GHz, mentre il 2600H monta una Vega 8 con 512 stream processor.
L'aumento di TDP è dovuto dunque a una serie di fattori, tra i quali non è certamente trascurabile l'aumento delle frequenze di clock di base in maniera stabile. Questo potrebbe però non essere l'unico elemento e un cambiamento nella gestione delle frequenze stesse (con conseguente cambio nella quantità di calore dissipato in maniera continua) potrebbe essere alla base del mutato TDP.
Non ci sono ancora annunci di prodotti dotati dei due processori.
7 Commenti
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Si è spinto tantissimo sulla questione autonomia arrivando anche ad OTTO ore.
Il rovescio della medaglia è che i super parsimoniosi processori serie U hanno prestazioni davvero scarse.
Sinceramente non guasta per nulla una cpu che invece di durare otto ore ne dura solo quattro o cinque ma che in compenso ha un minimo di sprint.
Magari AMD ha ragionato in quersto senso e trovo che sia una buona idea.
Alla fine quanta dell'utenza notebook ha bisogno di stare tutto il giorno col pc acceso a solo batteria?
Se questi processori hanno 45W di TPD a quelle frequenze, dovrà essere possibile anche avere bassissimi TDP tagliando voltaggi e frequenze.
Tutto stà se c'è interesse da parte dei produttori a non differenziare il mercato ma a proporre un prodotto multivalente.
https://www.youtube.com/watch?v=3IAsVlxppu8
ovviamente non è una CPU pensata per stare sempre tirata come nel video ma secondo me è un ottimo compromesso tra durata batteria e potenza.
Riguardo le APU dell'articolo direi FINALMENTE, sono curioso di vedere i bench ma credo siano buone alternative soprattutto se prezzate bene.
Finalmente Intel sarà costretta a ridurre i prezzi da monopolista anche per i notebook di fascia alta e le mobile workstations.
In risposta a bonzoxxx: se un notebook è progettato per dissipare una CPU da15 watt è impensabile farlo arrivare alle prestazioni di un processore da 45 watt, ci sarebbero troppi fattori negativi da considerare, e non parlo solo dell'inadeguatezza del sistema
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