Trump annuncia nuovi dazi sulla Cina: gli iPhone di Apple costeranno molto di più? Ecco cosa si rischia

Trump annuncia nuovi dazi sulla Cina: gli iPhone di Apple costeranno molto di più? Ecco cosa si rischia

Con l'annuncio di nuovi dazi sulle importazioni cinesi, Donald Trump segna l'inizio di una nuova era commerciale che potrebbe portare a significativi aumenti dei prezzi per gli iPhone e altri prodotti tecnologici negli Stati Uniti.

di pubblicata il , alle 16:04 nel canale Apple
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Il presidente eletto Donald Trump ha rivelato un piano per imporre un dazio del 10% sulle importazioni cinesi, una mossa che potrebbe influenzare significativamente i prezzi degli iPhone e di altri prodotti tecnologici a livello globale.

Nel suo recente post sulla piattaforma Truth Social, Donald Trump ha annunciato l'intenzione di applicare un ulteriore dazio del 10% su tutti i beni importati dalla Cina, a partire dal primo giorno del suo secondo mandato, decisone giustificata dal futuro presidente con la necessità di affrontare le "ingenti" quantità di fentanyl che, secondo lui, vengono spedite dalla Cina negli Stati Uniti.

Detto ciò, gli esperti e analisti avvertono che tali tariffe potrebbero avere un impatto più pesante sulle aziende e sui consumatori americani piuttosto che sulla Cina stessa. Le tariffe sono essenzialmente tasse di importazione che le aziende americane devono pagare per i beni provenienti dalla Cina. Se le aziende, come Apple, non assorbono questi costi aggiuntivi, è probabile che trasferiscano l'aumento dei prezzi ai consumatori. In soldoni, questo potrebbe tradursi in un aumento dei costi per prodotti iconici come l'iPhone, già notoriamente costosi.

Già durante la prima amministrazione Trump, Apple è riuscita a evitare un dazio del 15% sugli iPhone previsto per il 15 dicembre 2019 grazie a negoziati tra le due nazioni, ma non fu lo stesso su altri prodotti come Apple Watch e AirPods.

La strategia di produzione di Apple: verso nuovi mercati?

Con l'annuncio attuale, ci si aspetta che Apple e altre aziende tecnologiche si preparino a possibili aumenti di prezzo. Secondo gli analisti, se Trump dovesse mantenere la sua promessa di imporre tariffe fino al 60% sui beni cinesi, i prezzi degli iPhone potrebbero aumentare drasticamente. Un economista ha stimato che il costo degli smartphone potrebbe aumentare del 26%, mentre altri articoli elettronici potrebbero subire incrementi ancora maggiori. 

In risposta alle crescenti tensioni commerciali e ai potenziali dazi, Apple starebbe già esplorando alternative per la produzione dei suoi dispositivi. Recentemente, l'azienda ha aumentato la produzione di iPhone in India, cercando di diversificare la sua catena di approvvigionamento e ridurre la dipendenza dalla Cina.

Bisogna sapere però che le nuove tariffe proposte da Trump non riguardano solo la Cina. Infatti il tycoon ha anche minacciato dazi del 25% su beni provenienti da Canada e Messico, collegando queste misure alla questione della droga e dell'immigrazione.

56 Commenti
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dwfgerw26 Novembre 2024, 16:08 #1
Apple e non solo, ha avuto molte esenzioni nella precedente amministrazione Trump. Alcuni generei merceologici venivano esentati, pensiamo anche a tutto il comparto Data Center. Molti grandi produttori stanno attuando piani pluriennali per avvicendarsi dalla Cina già da un po', non è così facile servira ancora altro tempo per far progredire le catene produttive in altri paesi (vietnam, India, ecc.)
Unrue26 Novembre 2024, 16:14 #2
La storia insegna che i dazi non portano da nessuna parte, e si insiste con questa strada. Mah,
coschizza26 Novembre 2024, 16:22 #3
Originariamente inviato da: Unrue
La storia insegna che i dazi non portano da nessuna parte, e si insiste con questa strada. Mah,


la storia di chi? a me risulta che fanno il suo lavoro e anche bene
the_joe26 Novembre 2024, 16:31 #4
Originariamente inviato da: coschizza
la storia di chi? a me risulta che fanno il suo lavoro e anche bene


Se il loro lavoro è fare costare di più le merci di imporazione senza un reale beneficio per l'economia dei paesi che le mettono, dire che SI, fanno pienamente il loro lavoro.
coschizza26 Novembre 2024, 16:41 #5
Originariamente inviato da: the_joe
Se il loro lavoro è fare costare di più le merci di imporazione senza un reale beneficio per l'economia dei paesi che le mettono, dire che SI, fanno pienamente il loro lavoro.


Lo scopo è disincentivare L'acquisto da certi paesi e spostare la produzione in altri quindi direi che fanno perfettamente il loro lavoro
ferste26 Novembre 2024, 16:43 #6
Originariamente inviato da: coschizza
la storia di chi? a me risulta che fanno il suo lavoro e anche bene


Ci sono decine (forse centinaia) di teorie a riguardo da parte di tutti gli economisti sulla faccia della Terra, e su queste non saprei mettere becco.
Storicamente la questione è meno delicata e più facile da interpretare, soprattutto perchè il volume degli scambi era minore e gli effetti più visibili, se vogliamo cercare una "regola" (ma anche qui è difficile, perchè esistono infiniti tipi di dazi) potremmo dire che nel breve termine sono positivi, mentre alla lunga sono deleteri, d'altronde se tu sei protetto dalla concorrenza che motivo hai di cercare e sviluppare modi e\o prodotti nuovi? Tanto starai in piedi lo stesso perchè hai il tuo mercato assicurato.
AlPaBo26 Novembre 2024, 17:18 #7
Originariamente inviato da: coschizza
Lo scopo è disincentivare L'acquisto da certi paesi e spostare la produzione in altri quindi direi che fanno perfettamente il loro lavoro


Quindi tu ritieni che spostare la produzione su altri paesi sia banale e privo di costi.

In realtà Trump ritiene che parte della produzione sia spostata in USA. Purtroppo per lui a cosa è impossibile: non ci sono più stabilimenti e non c'è personale addestrato, il costo di costruzione di uno stabilimento e i maggiori costi di produzione rendono questa strada antieconomica per le aziende.

In alcuni casi cercheranno di spostare la produzione in altri paesi dell'estremo oriente o dell'America centrale e meridionale, ma non è per niente banale. In realtà tu ti aspetti che, per miracolo, il sistema si modifichi a costo zero. Ovviamente non succederà.

Come spesso accade, alcune persone non analizza le conseguenze e la fattibilità di quanto dice: direi che la tua frase è un esempio chiaro di questa mancanza di analisi.

L'unico aspetto positivo (che non è stato evidenziato nell'articolo) è che i dazi creeranno aumento dei costi e maggiore inflazione in USA, ma non in Europa (a meno che l'attuale dirigenza europea ancora una volta non si accodi a queste scelte; ma spero che anche la von der Leyen per una volta non metta gli interessi USA al di sopra di quelli europei).

In quanto al fatto di voler fermare l'importazione di Fentanyl, è ovviamente una scusa. Il Fentanyl prodotto in Cina è rivolto alle aziende farmaceutiche per i farmaci che lo richiedono; infatti gran parte dei principi attivi in uso sono prodotti in Cina.
Ma la Cina, a causa del tentativo inglese appoggiato da tutte le potenze occidentali di introdurre l'oppio nel paese così da indebolirlo allo scopo di trasformarlo in una colonia, ha una politica di tolleranza zero verso le droghe, molto più che da noi: se importi droghe rischi la pena di morte. Se una parte del Fentanyl importato legalmente viene passato a organizzazioni criminali americane, il problema è l'incapacità degli USA di controllare queste situazioni. Ma in realtà il Fentanyl viene probabilmente sintetizzato localmente.
pengfei26 Novembre 2024, 17:27 #8
Intanto è la nostra beneamata Stellantis che crolla in borsa insieme ad altre aziende automobilistiche per via dei dazi dal Messico
Hiei360026 Novembre 2024, 17:56 #9
Magari così la gente smette di comprarsi l'iPhone da 9999€ ? non ci vedo nulla di male, i prezzi dovrebbero raddoppiare, triplicare, smettiamola con questo folle consumismo - molto bene i dazi
Kal26 Novembre 2024, 17:59 #10
Originariamente inviato da: pengfei
Intanto è la nostra beneamata Stellantis che crolla in borsa insieme ad altre aziende automobilistiche per via dei dazi dal Messico


Ottimo.

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