Tim Cook: ''Tra dieci anni probabilmente non sarò più alla guida di Apple''. Chi sarà il successore?

Arriva una notizia che forse non tutti si sarebbero aspettati eppure Tim Cook, CEO di Apple, in un'intervista ha dichiarato di non vedersi più alla guida di Apple entro i prossimi 10 anni. Nessuna data di lascito ma di fatto sembra che l'iter per la sua successione potrebbe prendere il via già nei prossimi anni. E chi sarà il suo successore? Le scommesse sono già aperte.
di Bruno Mucciarelli pubblicata il 06 Aprile 2021, alle 10:01 nel canale AppleApple
Il CEO di Apple, Tim Cook, potrebbe non essere più al timone di una delle aziende più importanti al mondo entro i prossimi 10 anni. Lo ha ammesso proprio durante un' intervista rilasciata al New York Times in cui ha toccato tantissimi argomenti ma soprattutto ha affermato di come al momento si trovi molto bene in Apple e non ha scadenze in vista, ma che probabilmente non passerà altri 10 anni in quello stesso ruolo attuale. Un'affermazione importante quella del CEO di Apple che ha subito scatenato indiscrezioni su chi effettivamente prenderà il posto di Cook.
Chi sarà il successore di Steve Jobs e Tim Cook alla guida di Apple?
Non è chiaramente semplice prendere le redini di una delle più importanti aziende al mondo ed Apple effettivamente lo è. Tim Cook l'ha presa in mano lo scorso 24 agosto 2011 quando Steve Jobs, suo fondatore, stava così male da non poter più portare avanti l'azienda. Sono passati già dieci anni da quel momento ma Apple in questi dieci anni ha continuato a macinare successi e guadagni da capogiro divenendo appunto una delle aziende del tech tra le più importanti al mondo.
Chi sarà allora il successore di Tim Cook? Al momento chiaramente sono solo supposizioni visto che lo stesso Tim Cook ha dichiarato che non è stata avviata alcuna procedura per un ipotetico passaggio di consegne in futuro ma è palese che in Apple si inizierà a pensare nei prossimi anni al successore. Molti, al momento, i nomi di chi potrebbe prendere il posto di Tim Cook e c'è chi pensa ad un Craig Federighi, che risulta essere il Vice presidente senior del reparto software di Apple: lui supervisiona lo sviluppo dei sistemi operativi iOS e macOS, coordina i team responsabili dei principali livelli di sviluppo software. Una figura apparsa ormai spesso durante i keynote di Apple al fianco di Tim Cook ed è anche colui che prima di entrare in Apple, lavorò con Steve Jobs in NeXT e, dopo l'acquisizione dell'azienda da parte della Mela nel 1996, alla software house Ariba. Nel 2009, su espressa volontà di Steve Jobs, fu assunto in Apple per occuparsi della sezione macOS e il 23 marzo 2011, Craig diventò vicepresidente dello sviluppo di macOS, sostituendo Bertrand Serlet.
C'è anche chi parla di Jeff Williams. È lui il COO di Apple al momento: Williams è entrato a Cupertino nel lontano 1998 come responsabile degli acquisti mondiali e nel 2004 è stato nominato vicepresidente delle operazioni. Nel 2007, ha svolto un ruolo significativo per Apple nell'ingresso dell'azienda nel mercato della telefonia mobile con il lancio dell'iPhone e da allora ha guidato le operazioni mondiali per iPod e iPhone. Prima di Apple, Williams ha lavorato per IBM Corporation dal 1985 al 1998 in una serie di ruoli operativi e di ingegneria. Ha conseguito una laurea in ingegneria meccanica presso la North Carolina State University e un MBA presso la Duke University. È stato promosso a Chief Operating Officer in Apple lo scorso 17 dicembre 2015.
E poi c'è anche chi parla di John Ternus, Vice Presidente Senior per il reparto Hardware. Ternus è a capo dello sviluppo dei vari Mac, iPhone, iPad, iPod, Apple TV, HomePod ma anche AirPods ed Apple Watch per la parte chiaramente hardware. Ternus è entrato in Apple nel 2001 come vicepresidente di Hardware Engineering. Da quando è entrato in Apple, ha presentato lui i nuovi hardware per Mac e iPad ai vari WWDC, rivelando aggiornamenti di iMac e MacBook Pro ma anche i nuovi iPad Pro nel 2018 e anche gli iMac Pro e il Mac Pro 2019 completamente riprogettato. Ha svelato al mondo anche l'ultimissimo MacBook Air 2020 M1assieme ai MacBook Pro e Mac Mini.
Tim Cook: cosa ha detto durante l'intervista?
L'amministratore delegato di Apple ha parlato anche di molte altre cose durante la sua intervista al New York Times. Ha parlato dell'applicazione Parler, che Apple ha rimosso dal suo store dopo le evidenti prove sull'aver sostenuto gli attacchi al Congresso americano lo scorso 6 gennaio. In questo caso Tim Cook si è dichiarato speranzoso che l'app possa tornare sullo store dell'azienda e ha confermato come l'App Store sia aperto a tutti coloro che rispettano le regole. Per questo gli sviluppatori di Parler dovranno predisporre meccanismi di moderazione nella propria app in modo da consentire un giusto controllo.
Sulle ''fake news'' e la loro diffusione in Rete, il CEO di Apple, ha dichiarato di avere particolare credenza nella cura di esse ''a monte''. Questo significa che in Apple ci sono redattori che selezionano a monte le news importanti consentendo ai servizi di evitare la diffusione di notizie fasulle e quindi evitare una diffusione della disinformazione come accade purtroppo spesso. Bisogna evitare, secondo Tim Cook, che si creino quei luoghi oscuri che possano diffondere notizie estremiste e dunque sbagliate.
Il CEO di Apple ha poi anche affermato come l'idea di Apple di fare pubblicità senza però per forza ''seguire'' o tracciare a dismisura l'utente sia possibile. Sappiamo come Apple con il suo iOS 14.5, in arrivo a breve, proponga la funzionalità che obbliga gli sviluppatori a chiedere agli utenti se vogliono o meno essere tracciati dalle app. Facebook sappiamo che non ha per nulla gradito questa scelta dell'azienda di Cupertino e proprio Tim Cook si è dichiarato dispiaciuto e anche un po' sorpreso dalle parole di Mark Zuckerberg. In questo caso il capo di Apple ha dichiarato che si tratta semplicemente di dare all'utente la possibilità di scegliere e che non è giusto che si traccino le persone a loro insaputa.
Si è parlato anche di Realtà Aumentata nell'intervista. Qui Tim Cook non ha chiaramente rivelato nulla dei piani specifici di prodotto di Apple. Ma ha accennato alla possibilità di usare la Realtà Aumentata in ogni cosa quotidiana come quella della messaggistica, dell'istruzione o anche dei videogiochi e ancora nelle vendite online o in altri settori. Una risposta vaga ma anche in qualche modo sembra rimandare proprio allo sviluppo di un qualche prodotto super tecnologico da parte di Apple come gli Apple Glass, di cui da tempo si vocifera.
8 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoDetto questo e' vero che una multinazionale deve avere costantemente in pancia il "piano B"; augurandogli di campare altri cent'anni, metti caso che di punto in bianco Cook abbia qualcosa che lo costringa ad abbandonare dall'oggi al domani. Per un'azienda come Apple questo potrebbe essere un grosso problema, e non solo perche' Cook e' uno con le palle che sa come gestire un'azienda di quel calibro (e sono veramente poche le persone al mondo capaci di farlo decentemente). Lo e' soprattutto perche' Apple punta moltissimo sul carisma di Cook, come fu (in misura decisamente maggiore comunque) anche per Jobs. Mettere al posto di Cook una persona che sia "solamente" un ottimo amministratore delegato non basta, perche' deve avere anche il carisma necessario per ammaliare il pubblico ai keynote, deve catturare l'attenzione come una popstar. Altri CEO, ad esempio quello di AMD, sono bravissimi, ma non hanno quel carisma che permette loro di diventare CEO di Apple.
Tutti quelli che hanno un iPhone sanno chi sono Cook e Jobs, ma quanti di quelli che hanno un Ryzen conoscono il nome e la faccia del CEO AMD?
Considerando l'età e il patrimonio personale, credo che possa andare in pensione senza troppe remore
Per quanto riguarda un possibile sostituto, credo che i talent scout di Apple stiano già lurkando nei commenti alle news
Ma dove ?
Io non è che seguo se non marginalmente le presentazioni, più per cultura generale che per interesse, così come non avendo un rizen so chi è Lisa Su...
E per quel poco che ho visto avrà forse un centesimo delle capacità di ipnotizzatore di folle di jobs...
E' un ottimo amministratore, quello si, sa come fare per massimizzare gli utili, ma come carisma niente di speciale.
SIRI !
Ma dove ?
Anche per me è assolutamente insipido, ci vedrei bene il CEO di Nvidia.
Giacca di pelle... forno alle spalle... e si va a comandare il Keynote!
..... così ottimizzano M1+ per il mining e addio pure ai MAC ....
..... il nuovo (ex) CEO di Intel ha carisma da vendere !
ma neanche per sogno.
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