Microsoft Copilot sbarca su macOS: l'assistente IA ora disponibile via app sui Mac

Microsoft ha ampliato la presenza di Copilot su macOS. L'app, che porta l'intelligenza artificiale generativa sui dispositivi Apple attraverso un'app dedicata, punta a offrire le funzionalità avanzate dell'assistente e un'esperienza integrata con l'ecosistema Mac.
di Nino Grasso pubblicata il 28 Febbraio 2025, alle 08:51 nel canale ApplemacOSAppleMicrosoft
Microsoft ha rilasciato una nuova app Copilot per macOS, estendendo la disponibilità del suo assistente AI ai dispositivi Apple. Precedentemente disponibile solo su piattaforme Windows, iOS e Android, la novità consente agli utenti Mac di beneficiare di un'applicazione dedicata, abbandonando la necessità di utilizzare l'interfaccia web per interagire con l'assistente virtuale.
Now live in the App Store (and my dock): Copilot for MacOS 🍎 Don’t know how I ever lived without option+space for the million things a day I ask Copilot. Apple lovers, your Mac can now join the party with iPhone and iPad. Check it out and let me know what you think! pic.twitter.com/Di4GE6IoyR
— Mustafa Suleyman (@mustafasuleyman) February 27, 2025
L'applicazione Copilot per macOS può sfruttare un'integrazione nativa con il sistema operativo Apple, offrendo un'esperienza utente ottimizzata. Tra le caratteristiche salienti, spicca la possibilità di attivare rapidamente l'assistente tramite una scorciatoia da tastiera dedicata: premendo Option + Spazio, gli utenti possono istantaneamente accedere a una finestra di input per digitare messaggi o avviare una conversazione vocale con Copilot.
Microsoft rilascia l'app Copilot anche per macOS
Copilot per macOS introduce capacità aggiuntive rispetto all'interfaccia web, specificamente progettate per l'ambiente Mac. Gli utenti possono caricare e generare immagini, attivare la modalità scura e sfruttare la funzione "Think Deeper" per analisi più approfondite. L'app, disponibile gratuitamente sull'App Store ufficiale, si propone come un compagno versatile per la vita quotidiana, facilitando l'apprendimento, la crescita personale e professionale.
Tuttavia, è importante sottolineare che Copilot per macOS richiede macOS 14 o versioni successive e funziona esclusivamente su Mac dotati di chip Apple Silicon (M1 o più recenti), escludendo i modelli basati su processori Intel. Inoltre, al momento del lancio, l'app è disponibile solo per gli utenti residenti negli Stati Uniti e nel Regno Unito, anche se Microsoft ha dichiarato di essere al lavoro per espandere la disponibilità geografica in futuro.
4 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoma una volta che avranno raccolto tutti i dati nostri, che per inciso non capisco ancora cosa gli manca, ma va bè...
una volta che avranno tutti i nostri dati dicevo, cosa si inventeranno per fare altri soldi??
ma una volta che avranno raccolto tutti i dati nostri, che per inciso non capisco ancora cosa gli manca, ma va bè...
una volta che avranno tutti i nostri dati dicevo, cosa si inventeranno per fare altri soldi??
l'obiettivo è offrire servizi indispensabili e farli pagare mensilmente. banalmente se vuoi tutelare la privacy apple fa lavorare la propria IA in locale, non c'è bisogno di violare la privacy per fatturare
però penso sia difficile farsi pagare per qualcosa che prima era "gratis"
il primo esempio che mi viene in mente, WhatsApp, almeno su iPhone agli inizi era a pagamento, una cifra irrisoria mi pare di ricordare, e comunque in un periodo in cui gli SMS erano ancora a pagamento era davvero comodo
Adesso se volessero fare un abbonamento a 1€ al mese sono pronto a scommettere che in tanti abbandonerebbero WhatsApp
il primo esempio che mi viene in mente, WhatsApp, almeno su iPhone agli inizi era a pagamento, una cifra irrisoria mi pare di ricordare, e comunque in un periodo in cui gli SMS erano ancora a pagamento era davvero comodo
Adesso se volessero fare un abbonamento a 1€ al mese sono pronto a scommettere che in tanti abbandonerebbero WhatsApp
se il servizio merita paghi, molta gente tra cui io, dicevano "mai pagherò per ascoltare musica in streaming" ed eccomi qui con spotify premium.
lato smartphone mi risulta sia samsung e sia apple abbiano detto nero su bianco sarà a pagamento il servizio in futuro, poi magari riusciranno a integrarlo nel prezzo del dispositivo ma in un modo o nell'altro lo paghi
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