L’Europa obbliga Apple ad aprire ancora di più iPhone. Apple: ''Così regaliamo nostre innovazioni''

L’Europa obbliga Apple ad aprire ancora di più iPhone. Apple: ''Così regaliamo nostre innovazioni''

L'UE impone ad Apple una maggiore apertura del suo ecosistema, richiedendo interoperabilità con prodotti di terze parti. Apple critica la decisione, esprimendo preoccupazioni su innovazione, sicurezza e privacy.

di pubblicata il , alle 08:44 nel canale Apple
AppleiPhoneWatch
 

In un recente sviluppo che sta scuotendo il settore tecnologico, l'Unione Europea ha emesso nuove direttive che obbligano Apple ad aprire ulteriormente il suo ecosistema di dispositivi e software. Questa mossa, parte dell'implementazione del Digital Markets Act (DMA), mira a promuovere una maggiore interoperabilità tra i prodotti Apple e quelli di terze parti. La reazione di Cupertino non si è fatta attendere, esprimendo forti critiche e preoccupazioni.

Il contesto: DMA e la spinta verso l'interoperabilità

Il Digital Markets Act, entrato in vigore nell'UE, ha come obiettivo principale quello di regolamentare le grandi piattaforme digitali per garantire una concorrenza più equa. Nel caso specifico di Apple, l'attenzione si è concentrata sull'interoperabilità del suo ecosistema con prodotti e servizi di altri fornitori.

Inizialmente, Apple aveva proposto un approccio basato su richieste web da parte degli sviluppatori per ottenere l'interoperabilità con le funzionalità iOS. Tuttavia, questa soluzione non ha soddisfatto le autorità europee, che hanno deciso di assumere un ruolo più attivo nella definizione delle regole.

Le nuove direttive dell'UE: un'apertura forzata

L'Unione Europea ha ora delineato una serie di requisiti specifici che Apple dovrà soddisfare. Questi requisiti toccano diversi aspetti dell'ecosistema Apple, dalla gestione delle notifiche alla condivisione di file, passando per l'utilizzo dell'NFC e l'accesso alle reti Wi-Fi. L'Unione Europea ha stabilito nove aree chiave in cui Apple deve garantire l'interoperabilità con dispositivi e app di terze parti:

  • Gestione delle notifiche: dispositivi non-Apple devono poter visualizzare e interagire con le notifiche iOS, similmente all'Apple Watch.
  • Processi in background: le app devono poter eseguire operazioni in background per dispositivi connessi, come sincronizzare dati meteo con uno smartwatch.
  • Transizione audio fluida: gli utenti devono poter passare l'audio tra dispositivi di marche diverse senza interruzioni.
  • Connettività Wi-Fi ad alte prestazioni: Apple deve consentire connessioni Wi-Fi veloci tra iOS e altri dispositivi per condividere file o streaming video.
  • Condivisione file a corto raggio: le app di terze parti devono poter accedere alle funzionalità di condivisione file di iOS, creando alternative ad AirDrop.
  • Streaming multimediale: gli sviluppatori devono poter creare alternative ad AirPlay, accedendo alle stesse funzionalità software.
  • Funzionalità NFC per pagamenti: le app iOS devono poter comunicare con accessori come anelli smart per effettuare pagamenti senza l'iPhone.
  • Accoppiamento semplificato: i dispositivi di altri produttori devono potersi accoppiare facilmente con iOS, come auricolari non-Apple.
  • Accesso alle reti Wi-Fi salvate: app e dispositivi di terze parti devono poter accedere alle informazioni sulle reti Wi-Fi memorizzate, incluse le password.

Queste richieste rappresentano un cambiamento significativo nel modo in cui Apple ha tradizionalmente gestito il suo ecosistema chiuso.

La reazione di Apple: preoccupazioni e critiche durissime

La risposta di Apple a queste nuove direttive è stata decisamente negativa. L'azienda ha espresso forti preoccupazioni riguardo all'impatto che queste misure potrebbero avere sulla sicurezza e la privacy dei suoi utenti, nonché sulla sua capacità di innovare. In una dichiarazione, Apple ha affermato che queste decisioni "intrappolano l'azienda nella burocrazia", rallentando la sua capacità di innovare per gli utenti europei e costringendola a condividere gratuitamente le proprie innovazioni con concorrenti che non sono soggetti alle stesse regole.

L'azienda sostiene di aver già sviluppato oltre 250.000 API pubbliche che bilanciano interoperabilità, sicurezza e privacy. Tuttavia, l'UE richiede ora l'apertura di funzionalità precedentemente riservate, come il controllo completo delle notifiche, che secondo Apple potrebbero compromettere la sicurezza dei dati degli utenti.

Le richieste dell'UE ad Apple sollevano un dibattito complesso sulla sicurezza e l'interoperabilità. Alcune funzionalità richieste sembrano ragionevoli e prive di rischi significativi. Ad esempio, consentire il controllo della cancellazione del rumore dal pannello di controllo per auricolari di terze parti, come già possibile con le AirPods, non comporterebbe particolari minacce alla sicurezza. Tuttavia, altre richieste sollevano preoccupazioni legittime. La condivisione automatica delle password Wi-Fi con dispositivi esterni, seppur su richiesta dell'utente, potrebbe rappresentare un potenziale rischio per la sicurezza della rete.

È importante notare che la pratica di Apple di limitare certe funzionalità ai propri dispositivi non è unica nel settore. Molte altre aziende, come Samsung, offrono funzionalità esclusive quando i loro prodotti sono utilizzati all'interno del proprio ecosistema. Questa strategia non solo crea un vantaggio competitivo, ma semplifica anche lo sviluppo e il testing. Rendere un sistema compatibile con una vasta gamma di dispositivi di terze parti richiede infatti notevoli risorse in termini di sviluppo, test e manutenzione. Questo processo è molto più complesso rispetto alla gestione di un ecosistema chiuso e controllato.

Un elemento particolarmente preoccupante per Apple riguarda le numerose richieste di interoperabilità avanzate da Meta (ex Facebook). Secondo quanto riportato da Apple, Meta avrebbe presentato ben 15 richieste di interoperabilità entro la fine del 2024, molte delle quali riguardavano l'accesso a dati sensibili degli utenti. Tra le richieste di Meta, Apple cita l'accesso a messaggi, email, registri delle chiamate, dati sull'uso delle app, foto, file, eventi del calendario e persino password. Apple sostiene che concedere un tale livello di accesso potrebbe mettere a rischio la privacy degli utenti, soprattutto considerando che alcune aziende potrebbero avere standard di protezione dei dati inferiori a quelli di Apple o dell'UE.

Implicazioni per l'innovazione e la competitività

Apple ha espresso preoccupazione per il fatto che queste nuove regole potrebbero rallentare o addirittura impedire il lancio di nuove funzionalità in Europa. L'azienda sostiene che essere costretta a condividere le proprie innovazioni con i concorrenti potrebbe disincentivare gli investimenti in ricerca e sviluppo. Inoltre, Apple sottolinea che queste misure sembrano essere applicate in modo selettivo, principalmente a suo carico, nonostante altre aziende siano teoricamente soggette ai requisiti di interoperabilità del DMA. Questo, secondo Apple, crea una situazione di disparità nel mercato.

La situazione solleva questioni complesse riguardanti l'equilibrio tra promozione della concorrenza e protezione dell'innovazione. Da un lato, l'UE mira a creare un mercato digitale più aperto e competitivo, riducendo il potere delle grandi piattaforme tecnologiche. Dall'altro, aziende come Apple sostengono che un ecosistema chiuso e controllato permette loro di offrire un'esperienza utente superiore e più sicura. Il dibattito si estende anche alla questione della proprietà intellettuale e al diritto delle aziende di beneficiare delle proprie innovazioni. Apple sostiene che essere costretta a condividere gratuitamente le proprie tecnologie con i concorrenti equivale a "regalare" anni di ricerca e sviluppo.

Mentre Apple ha dichiarato che continuerà a lavorare per implementare le nuove regole, cercando al contempo di minimizzare i rischi per gli utenti, è probabile che vedremo una serie di adattamenti e possibili contestazioni legali nei prossimi mesi. Alcuni possibili scenari includono:

  • Un'implementazione graduale delle richieste dell'UE, con Apple che cerca di negoziare su alcuni punti specifici.
  • Ritardi nel lancio di nuove funzionalità in Europa, come già accaduto con alcune caratteristiche come "Duplica iPhone".
  • Lo sviluppo di versioni specifiche per l'UE di dispositivi e software Apple, con funzionalità diverse rispetto al resto del mondo.
  • Un aumento dei costi per gli utenti europei, se Apple deciderà di trasferire i costi di implementazione sui consumatori.
  • Possibili azioni legali da parte di Apple per contestare alcuni aspetti delle direttive dell'UE.

Un equilibrio delicato tra Apple e l'UE

La situazione attuale evidenzia la complessità di regolamentare il settore tecnologico in un'era di rapida innovazione e crescente preoccupazione per la privacy e la sicurezza dei dati. Mentre l'obiettivo dell'UE di promuovere una maggiore concorrenza è comprensibile, le implicazioni pratiche di queste decisioni sollevano questioni significative che continueranno a essere dibattute.

Il caso Apple-UE potrebbe stabilire un precedente importante per il futuro della regolamentazione tecnologica a livello globale. Sarà cruciale osservare come questo equilibrio tra apertura, concorrenza, innovazione e protezione dei dati si evolverà nei prossimi anni.

108 Commenti
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demon7720 Marzo 2025, 08:51 #1
L’Europa obbliga Apple ad aprire ancora di più iPhone. Apple: ''Così regaliamo nostre innovazioni''

Come no.
Al massimo "così non possiamo inchiappettare gli utenti obbligandoli a pagare un botto di soldi per ogni cazzata"
TorettoMilano20 Marzo 2025, 08:51 #2
se la concorrenza non riesce a imporsi allora bisogna sabotare apple, sarebbe interessante l'UE facesse una analisi su cosa vuole il cliente apple, se favorevole o no a questi cambiamenti
baruk20 Marzo 2025, 09:02 #3
Il problema grosso è che l'UE è una banderuola e interpreta i diritti del consumatore un po' come gli piace. Per quanto mi riguarda ho da sempre device di entrambi i mondi (iOS e Android), e ne sfrutto i vantaggi a seconda delle mie esigenze. Il fatto che altri debbano decidere cosa è meglio per me (io ad esempio avrei tenuto volentieri l'ingresso Lightning che ritengo migliore), mi fa parecchio incazzare.
TorettoMilano20 Marzo 2025, 09:06 #4
Originariamente inviato da: baruk
Il problema grosso è che l'UE è una banderuola e interpreta i diritti del consumatore un po' come gli piace. Per quanto mi riguarda ho da sempre device di entrambi i mondi (iOS e Android), e ne sfrutto i vantaggi a seconda delle mie esigenze. Il fatto che altri debbano decidere cosa è meglio per me (io ad esempio avrei tenuto volentieri l'ingresso Lightning che ritengo migliore), mi fa parecchio incazzare.


in merito a lighting (periferica comunque ottima) è l'unico punto in cui sono d'accordo con l'UE, imporre un connettore universale per tutti i dispositivi (non solo smartphone) ha effettivamente senso e la qualità dell'usbc è oggettivamente apprezzabile
supertigrotto20 Marzo 2025, 09:07 #5
A me piace l'Apple Watch ma non ho più un iPhone e per ora non ho intenzione di riprendere uno, finché esiste il notch,ho un poco f2 pro ma prendo in considerazione un Nubia per il futuro,non mi piacciono i display bucati,preferirei le cornici superiori e inferiori in stile vecchia scuola piuttosto.
Anche Samsung e Huawei fanno più o meno la stessa cosa,alcune funzioni di auricolari o smartwatch sono disponibili solo se si ha un telefono della stessa marca.
Secondo me,Apple,troverà il modo di guadagnarci lo stesso con qualche espediente,tipo iscrizione al Cloud o un abbonamento.
Quella della esperienza d'uso etc è una cavolata,loro puntano a fare comprare al cliente tutta la serie dei loro prodotti.
Vi immaginate se Mercedes vi obbligasse a comprare gomme Mercedes,olio Mercedes,benzina Mercedes,tagliandi solo Mercedes,pulizia auto solo nei concessionari Mercedes, pastiglie dei freni Mercedes e via via.
Una cosa del genere farebbe adirare il mondo intero, però se lo fa Apple tutto è concesso?
Perfino Microsoft è più liberale.....
TorettoMilano20 Marzo 2025, 09:09 #6
Originariamente inviato da: supertigrotto
A me piace l'Apple Watch ma non ho più un iPhone e per ora non ho intenzione di riprendere uno, finché esiste il notch,ho un poco f2 pro ma prendo in considerazione un Nubia per il futuro,non mi piacciono i display bucati,preferirei le cornici superiori e inferiori in stile vecchia scuola piuttosto.
Anche Samsung e Huawei fanno più o meno la stessa cosa,alcune funzioni di auricolari o smartwatch sono disponibili solo se si ha un telefono della stessa marca.
Secondo me,Apple,troverà il modo di guadagnarci lo stesso con qualche espediente,tipo iscrizione al Cloud o un abbonamento.
Quella della esperienza d'uso etc è una cavolata,loro puntano a fare comprare al cliente tutta la serie dei loro prodotti.
Vi immaginate se Mercedes vi obbligasse a comprare gomme Mercedes,olio Mercedes,benzina Mercedes,tagliandi solo Mercedes,pulizia auto solo nei concessionari Mercedes, pastiglie dei freni Mercedes e via via.
Una cosa del genere farebbe adirare il mondo intero, però se lo fa Apple tutto è concesso?
Perfino Microsoft è più liberale.....


a apple come a tutte le aziende interessa la pecunia e non salvare il pianeta. detto questo l'apertura intrinsecamente porta il dispositivo a essere meno sicuro e in un periodo come questo in cui subiamo attacchi di ogni genere (ieri ho ricevuto due messaggi "papà aggiungimi su whatsapp ho cambiato numero" tutelarsi ritengo sia una scelta saggia
AlexSwitch20 Marzo 2025, 09:17 #7
Originariamente inviato da: TorettoMilano
se la concorrenza non riesce a imporsi allora bisogna sabotare apple, sarebbe interessante l'UE facesse una analisi su cosa vuole il cliente apple, se favorevole o no a questi cambiamenti


Perfettamente d'accordo!

Perchè mai un cliente che ha scelto Apple, magari propio per il fatto che si senta più sicuro riguardo alla sua privacy ( cosa a cui l'UE tiene parecchio a cuore ), deve subire che alla fine i suoi dati siano ceduti " per forza " a terzi?
Perché Apple deve condividere le password di rete, le carte del mio wallet, anche verso dispositivi o app che non offrono nessuna garanzia di sicurezza?
Ago7220 Marzo 2025, 09:24 #8
Io non capisco. Se iPhone e/o Apple fossero in una posizione dominante, oppure ci fosse un cartello tra Android e iPhone, queste richieste sarebbero piu' che leggitime. Ma con un market share del 33% e una sostanziale differenza tra le due piattaforme, non capisco perchè continuare su questa strada di iperegolamentazione. Se hai bisogno di quelle funzioni, semplicemente non compri Apple, ma Android. Che è quanto meno alla pari di iPhone.
AlexSwitch20 Marzo 2025, 09:31 #9
Originariamente inviato da: Ago72
Io non capisco. Se iPhone e/o Apple fossero in una posizione dominante, oppure ci fosse un cartello tra Android e iPhone, queste richieste sarebbero piu' che leggitime. Ma con un market share del 33% e una sostanziale differenza tra le due piattaforme, non capisco perchè continuare su questa strada di iperegolamentazione. Se hai bisogno di quelle funzioni, semplicemente non compri Apple, ma Android. Che è quanto meno alla pari di iPhone.


Perchè oramai la Commissione UE, i cui membri non sono eletti da nessuno, è diventata solamente un falansterio che vuole controllare ogni aspetto della società e del mercato.
Insomma una specie di comitato centrale che ricorda quello dei Paesi socialisti, che impone cosa fare e cosa non fare, imponendo la sua visione delle cose e del mondo.
insane7420 Marzo 2025, 09:32 #10
alcune richieste sono poco ragionevoli, altre più comprensibili.
io oggi apro un'azienda che sviluppa smartwatch.
se lo voglio integrare con Android, posso competere con tutti gli smartwatch che supportano Android. ho accesso a tutte le stesse funzionalità. sta a me e solo a me fare un prodotto competitivo.
se lo voglio integrare con iOS non posso in alcun modo competere con Apple Watch perché iOS non me lo permette. sono tagliato fuori da quel mercato. Apple non permette una "vera" concorrenza.
quindi si obbliga Apple a rendere disponibili API etc in modo che altre aziende possano, se vogliono, competere con Apple Watch. magari ci riescono, magari no e la gente continuerà a preferire Apple Watch, ma almeno potrebbe esserci concorrenza, e quindi spinta allo sviluppo.

è il primo esempio che mi è venuto in mente, e lo dico da possessore di soli device Apple (come si vede in firma).

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