Il primo emulatore di Game Boy Advance è arrivato su App Store (ad opera di un programmatore italiano), ma è stato rimosso subito dopo

Il primo emulatore di Game Boy Advance è arrivato su App Store (ad opera di un programmatore italiano), ma è stato rimosso subito dopo

Apple ha da poco iniziato a consentire gli emulatori all'interno del proprio store, ma la rimozione è dovuta all'aver usato codice proveniente da un altro emulatore.

di pubblicata il , alle 12:31 nel canale Apple
AppleiOS
 

Apple ha modificato le sue politiche sugli emulatori recentemente, dopo alcuni casi che l'hanno coinvolta in prima persona. Negli Stati Uniti le è stata intentata una causa per aver tentato di eliminare sia le app di streaming di giochi sul cloud che le super app, che al loro interno accolgono un contenitore con a sua volta varie app. La Commissione Europea, inoltre, all'interno del nuovo Digital Markets Act ha fatto pressioni, su richiesta, tra le altre, di Spotify, affinché Apple inizi a consentire alle app di streaming musicale di includere collegamenti in-app che indirizzano gli utenti verso acquisti esterni e menzionano informazioni sui prezzi.

iGBA

Ad ogni modo, adesso Cupertino può ospitare degli emulatori di giochi del passato all'interno dell'App Store. E il primo ad approdare è stato iGBA, realizzato dal programmatore italiano Mattia La Spina. Tuttavia, iGBA è rimasto raggiungibile per poche ore, durante le quali è stato scaricato moltissime volte, prima della rimozione da parte di Apple, a quanto pare per avere infranto il codice di un altro emulatore, GBA4iOS, un software open source di discreto successo realizzato da Riley Testut che si poteva installare aggirando App Store. La prima versione di GBA4iOS risale a circa 10 anni fa, mentre recentemente l'emulatore è stato aggiornato per poter funzionare con il visore Vision Pro di Apple.

Un articolo di MacRumor riporta proprio che Apple ha ritirato l'iGBA per aver violato le linee guida dell'azienda relative a spam e copyright. Il giornalista di MacRumor ha appreso la notizia da un suo contatto interno proprio ad Apple. In effetti, l'emulatore di La Spina assomiglia moltissimo a quello di Testut nell'interfaccia grafica e in altre caratteristiche. La Spina ha successivamente scritto a The Verge un messaggio di scuse pubbliche.

Ci sarebbe un altro problema relativo all'app di La Spina riguardante la raccolta di dati sulla posizione degli utenti e altri che servirebbero alla loro identificazione. Mattia La Spina ha caricato un'informativa sulla privacy su GitHub.

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