Il modem 5G di Apple sarà peggiore dei modelli di Qualcomm: le nuove previsioni di Bloomberg

Apple è al lavoro da anni su un suo modem proprietario, che potrebbe debuttare sui primi dispositivi nel 2025. Ma dimenticatevi prestazioni da top di gamma, per quelle bisognerà aspettare almeno il 2027
di Nino Grasso pubblicata il 09 Dicembre 2024, alle 12:01 nel canale AppleAppleiPhoneiPad
Il colosso di Cupertino si appresta a fare il suo ingresso nel mercato dei modem 5G con una soluzione proprietaria, frutto di anni di ricerca e sviluppo. Il debutto è previsto per il 2025, periodo in cui i primi modelli di iPhone saranno equipaggiati con il nuovo chip di comunicazione progettato internamente da Apple. L'obiettivo è ridurre la dipendenza da fornitori esterni come Qualcomm, tuttavia per l'indipendenza assoluta bisognerà aspettare ancora alcuni anni.
Il primo modem 5G di Apple, nome in codice Sinope, farà il suo esordio su due dispositivi nel corso del 2025: iPhone SE di quarta generazione, atteso per la primavera, e iPhone 17 Air, previsto per l'autunno. È possibile che anche alcuni iPad di fascia bassa possano beneficiare di questa nuova tecnologia nello stesso anno: in sostanza, nel breve termine l'obiettivo è iniziare l'implementazione su dispositivi di fascia media all'interno di un approccio cauto da parte di Apple, che potrebbe voler testare e perfezionare la tecnologia prima di estenderla ai modelli di punta.
Il primo modem 5G di Apple, nome in codice Sinome, sarà di fascia media
Nuove indicazioni suggeriscono che il modem potrebbe non essere all'altezza degli ultimi chip Qualcomm in termini di prestazioni. Secondo quanto riportato da Bloomberg, nello specifico, Sinope si baserà principalmente sulla tecnologia Sub-6 GHz, più diffusa ma meno veloce rispetto alla tecnologia mmWave, supportata invece dai modem Qualcomm di fascia alta. Una caratteristica che era emersa anche in passato. Inoltre, il chip Apple supporterà l'aggregazione a quattro portanti, mentre le migliori soluzioni Qualcomm possono gestire sei o più portanti contemporaneamente.
Nei test di laboratorio, il modem Apple ha raggiunto velocità di download di circa 4 gigabit al secondo, inferiori alle prestazioni massime offerte dai modem Qualcomm, anche se si prendono come riferimento gli ultimi modelli solo Sub-6GHz. Ma Sinope rappresenterà solo l'inizio della partecipazione di Apple nel mercato dei modem: per il 2026, infatti, l'azienda prevede di introdurre un modem più avanzato che sarà integrato nell'intera linea di iPhone 18 e negli iPad di fascia alta. Il nuovo chip dovrebbe supportare la tecnologia mmWave, offrire velocità di download fino a 6 gigabit al secondo e gestire l'aggregazione a sei portanti per la tecnologia Sub-6 e a otto portanti per mmWave. L'obiettivo finale è quello di lanciare nel 2027 un terzo modem che includa il supporto satellitare integrato e superi le prestazioni dei chip Qualcomm.
Secondo precedenti indiscrezioni, l'azienda sta lavorando anche allo sviluppo di chip Wi-Fi e Bluetooth proprietari, che potrebbero debuttare già con la serie iPhone 17. La riduzione dello spazio occupato dai componenti di comunicazione proprietari, sebbene meno performanti all'inizio, potrebbe aprire nuove possibilità di design per Apple, inclusa la realizzazione di dispositivi pieghevoli. La capacità di controllare la progettazione e la produzione di componenti chiave come i modem potrebbe offrire ad Apple un vantaggio competitivo non indifferente in termini di ottimizzazione dello spazio interno dei dispositivi, tuttavia la transizione verso modem proprietari non sarà rapidissima, con Apple che prevede di eliminare gradualmente i chip Qualcomm dalla sua gamma di iPhone nel corso dei prossimi tre anni.
6 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoI modem 5G (e i futuri 6G), assieme ai processori per PC moderni sono probabilmente le cose piu' complesse mai create dall'umanita'. Intel, AMD (e NVidia nel settore GPU/IA), Qualcomm etc hanno impiegato molti anni, se non decenni, per accumulare l'esperienza e le conoscenze necessarie per realizzare i prodotti attuali, non e' che sia facile entrare in un mercato cosi' tecnologico e importante, con prodotti cosi' complessi, anche con la forza di Apple. Basta vedere le difficolta' di Intel nel mercato GPU, e non e' che Intel sia l'ultima arrivata nel campo dei semiconduttori...
C’è spesso correlazione abbastanza forte tra velocità ottimali teoriche e prestazioni sul campo in condizioni reali. I test vengono quasi sempre fatti su livelli di campo e consumi noti e simili tra loro. Da lì si estrapola già qualcosa circa le prestazioni in termini comparati. Tanto per prestazioni quanto per consumi.
Poi resta sempre la questione della stabilità del modem negli scenari d’uso reali, più difficile da testare approfonditamente in laboratorio, problema che esiste ancora oggi pure per prodotti di punta; segno di come sia in effetti non banale per niente progettare tali dispositivi.
Certo fa un po’ specie che Apple, visti i mezzi ed il know how acquisiti, non abbia ancora colmato il gap quantomeno per la fascia media.
I brevetti, purtroppo gran parte dei brevetti necessari li detiene Qualcomm, quindi è stata una lotta lì
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