Apple HomePod arriva sul mercato il 9 febbraio, ma non in Italia

Apple ha annunciato che il proprio speaker smart con intelligenza artificiale integrata arriverà nei primi paesi il 9 febbraio, espandendosi in primavera anche in Germania e Francia. Niente da fare, ancora, per l'Italia
di Nino Grasso pubblicata il 23 Gennaio 2018, alle 16:21 nel canale AppleApple
Apple ha annunciato che il proprio smart speaker arriverà il 9 febbraio nei primi mercati, e fra questi non c'è l'Italia. Apple HomePod arriverà a 349 dollari negli Stati Uniti e sarà prenotabile a partire dal 26 gennaio in madrepadria come in Regno Unito e Australia. La commercializzazione è prevista anche in Francia e Germania, ma solo nella "primavera", mentre mancano date esatte per l'Italia, che dovrà fare a meno dello smart speaker almeno per qualche mese.
In origine HomePod sarebbe dovuto arrivare sul mercato nel 2017 e il ritardo nella produzione è costato ad Apple la stagione natalizia in cui sono stati venduti milioni di smart speaker. Si tratta comunque di un mercato che è solo sul nascere, non particolarmente diffuso in Italia per mancanza di soluzioni specifiche, ma che potrebbe arrivere presto anche nelle case dello Stivale. Negli USA è boom da tempo, e l'ultimo CES ha solo confermato l'esplosione della tendenza.
Ad avviare il trend è stata Amazon con il suo Echo, seguita poi dai prodotti della famiglia Google Home. Le mire di Apple sono comunque diverse, per un posizionamento di mercato del suo HomePod che si avvicina di più ai prodotti Sonos, quindi speaker di fascia alta, che non ai prodotti di Google ed Amazon. Nonostante il ritardo, comunque, non sembra che Apple abbia apportato modifiche alla struttura hardware del dispositivo dal lancio avvenuto alla WWDC.
HomePod miscela diverse componenti, fra cui l'intelligenza artificiale di Siri (i concorrenti usano Assistente Google e Alexa) abbinata ad una qualità audio e una riproduzione musicale di qualità rispetto alle controparti della concorrenza. Con HomePod l'utente potrà fare affidamento ad un assistente vocale always-on da richiamare con la voce, ma l'implementazione di Siri sarà più limitata rispetto alle capacità che ha dimostrato di avere su iOS e macOS.
Nonostante il rilascio sia atteso a breve sono molti i dubbi sullo speaker personale di Cupertino. Ad esempio sappiamo che l'esperienza d'ascolto sarà legata principalmente ad Apple Music, ma non sappiamo se potrà riprodurre tramite l'uso esclusivo della voce anche brani presenti su Spotify. Siri funziona solo con alcune tipologie di applicazioni per via delle restrizioni presenti negli SDK rilasciati da Apple, e non ci aspettiamo novità in merito prima della prossima WWDC.
HomePod non supporterà l'audio multi-room o quello stereo prima di un aggiornamento che dovrebbe arrivare entro la fine dell'anno, caratteristica di cui invece dispongono già oggi molti degli speaker della concorrenza. Sul fronte audio lo speaker di Cupertino fa uso di un woofer abbinato a sette tweeter, con il sistema di altoparlanti che viene gestito dal processore Apple A8 in modo da abilitare tutte le funzionalità smart ed essere gestito tramite la voce.
HomePod può essere collegato ai dispositivi iOS 11.2.5 (non ancora disponibile al pubblico) attraverso l'app Home e sarà presente sul mercato al lancio in due varianti di colore: bianco e space gray.
6 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoIo sui miei iPhone gli ho dato tutte le attenuanti del caso, alla fine ho dovuto cedere, ho disabilitato Siri, erano più le volte che mi trovavo a interagire con il telefono per correggere le scemenze che faceva Siri rispetto al tempo che avrebbe dovuto farmi risparmiare..... ma per favore.
...a parte l'efficacia...e la PRIVACY!?
... mettersi in casa uno "SMART" speaker ( che nome affascinante ed innocuo...pare... ) significa rendere casa un ACQUARIO e consentire la raccolta illimitata e continuativa dei dati anche all'interno del perimetro casalingo!E poi la BUFALATA che fa credere che l'intelligenza artificiale sia INTEGRATA in locale è la miusura di come vogliano NASCONDERE un vero e proprio cavallo di troia dentro casa degli utenti!!!!
....già immagino la privacy policy che l utente sarò COSTRETTO ad accettare con il semplice gesto di collegarlo alla presa elettrica : ".... l utente accetta integralmente i termi e le condizioni di utilizzo per il MIGLIORAMENTO dei servizi che implica la raccolta dati trattati sui server dell'azienda...".
Microfoni always on con decodifica fonemi lato server : VIVA GLI SMART SPEAKER...nuovo strumento di spionaggio di massa!!!
Ma ti rendi conto di che risorse richiederebbe "la raccolta illimitata e continuativa dei dati" di tutte le conversazioni degli utenti? Soprattutto quando, ammesso pure che fra questa abnorme mole di dati ci sia qualche informazione utile, il 99,999% sono chiacchiere inutili. Senza considerare i consumi, sia di banda che di elettricità.
Peccato che, ovviamente, i trigger sono sul client.
a parte le battute, dubito che le prestazioni audio siano lontanamente 'finalmente hifi', ma d'altra parte il target è altrove
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