Apple ha capito come guadagnare con l'IA, senza far pagare gli utenti (quasi)

Apple ha capito come guadagnare con l'IA, senza far pagare gli utenti (quasi)

Apple Intelligence diventerà un hub per servizi IA premium di terze parti, generando ricavi attraverso le commissioni sugli abbonamenti mentre mantiene gratuita la propria offerta base.

di pubblicata il , alle 11:41 nel canale Apple
Apple
 

Direttamente Apple non chiederà un centesimo ai propri utenti per utilizzare le funzionalità integrate di intelligenza artificiale su iPhone, iPad e Mac, tuttavia per sbloccare funzionalità alternative sarà in alcuni casi necessario pagare un abbonamento, e l'azienda riceverà una commissione. La strategia di monetizzazione per Apple Intelligence, che nella versione beta di iOS 18.2 ha introdotto un sistema di abbonamenti per servizi IA di terze parti, evita ad Apple, almeno al momento, di monetizzare l'IA basandosi su sottoscrizioni dirette.

La funzionalità gratuita di Apple Intelligence verrà arricchita attraverso l'integrazione di servizi esterni come ChatGPT e, in futuro, Google Gemini. Gli utenti potranno accedere alle funzionalità base senza costi, mentre avranno l'opzione di sottoscrivere abbonamenti premium nei servizi menzionati direttamente dalle impostazioni di sistema. Come spiega 9to5Mac, una nuova sezione "Estensioni" nell'app Impostazioni includerà opzioni di upgrade per i vari servizi integrati.

La remunerativa divisione Servizi di Apple si espanderà con l'IA

La divisione servizi di Apple continua a rappresentare una fonte di crescita costante per l'azienda, compensando il rallentamento dei cicli di aggiornamento hardware. L'integrazione di servizi IA di terze parti si inserisce perfettamente in questa direzione, permettendo ad Apple di generare ricavi attraverso le commissioni sugli abbonamenti premium. ChatGPT Plus sarà il primo servizio disponibile, con l'opzione di upgrade direttamente nelle impostazioni di iOS 18.2. La scelta di mantenere gratuita Apple Intelligence mentre si monetizzano i servizi premium di terze parti garantirà all'azienda di sviluppare sulle tecnologie senza chiedere soldi agli utenti.

La sezione Estensioni al plurale suggerisce chiaramente l'intenzione di espandere l'offerta di servizi IA integrati. L'arrivo di Google Gemini, già annunciato come futuro partner, potrebbe portare con sé l'opzione Gemini Advanced a pagamento, ampliando ulteriormente le possibilità di monetizzazione per Apple. Considerando il trend attuale intorno all'IA, è facile vedere un potenziale significativo per la crescita dei ricavi da servizi da parte della Mela morsicata, garantendo a quest'ultima commissioni sugli abbonamenti premium di terze parti senza dover gestire direttamente servizi IA a pagamento.

2 Commenti
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pengfei11 Novembre 2024, 13:10 #1
Non c'è un potenziale rischio di pratica anticoncorrenziale? In sostanza sfruttano la loro posizione di gatekeeper per fare la cresta sui prodotti degli altri per finanziare il loro e darlo gratis, un po' come quando cercano di far pagare il 30% di tributo sugli abbonamenti di Spotify e per questo hanno avuto i loro problemi
hackaro7511 Novembre 2024, 13:54 #2
ma no... secondo me è come quando chiedono (giustamente) miliardi a Google per essere il motore di ricerca di default ma questo non impedisce di avere una plurità di scelta come il testo di legge europeo richiede. IN questo modo si pagano i servizi di OpenAI e, progressivamente, quelli di tutti gli altri.

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