Apple conservava per anni i dati di navigazione di Safari tramite iCloud

Apple conservava per anni i dati di navigazione di Safari tramite iCloud

La conservazione della cronologia del browser web durava anche per diversi anni con la possibilità di accedere malevolmente ai dati sensibili dell'utente. Apple ha corso ai ripari permettendo ad oggi una memorizzazione al massimo per le ultime due settimane.

di pubblicata il , alle 16:01 nel canale Apple
Apple
 

Tutti gli utenti che utilizzavano Safari per le proprie ricerche sul web e avevano attivato la memorizzazione della cronologia con iCloud si vedevano conservate le proprie cronologie anche per lunghi anni. E' quanto scoperto da alcuni ricercatori della società russa Elcomsoft i quali hanno subito comunicato la situazione ad Apple che è prontamente corsa ai ripari.

Quello di cui non ci si capacita è il motivo per cui Apple abbia memorizzato per tutti questi anni i dati dei propri utenti nelle ricerche su browser web. Alcuni esperti dichiarano che l'azienda di Cupertino lo abbia fatto sì intenzionalmente ma che non voleva avere alcun tipo di indirizzo malevole. Sì perché in questo caso in Apple si voleva collocare su iCloud tutte le informazioni pronte per essere sincronizzate sui dispositivi dell'utente. Di fatto riuscire ad ottenere le informazioni necessarie da iCloud sarebbe stato possibile solo attraverso l'accesso all'account vero e proprio o magari con un dispositivo sbloccato.

Oltretutto il problema non avrebbe riguardato chiaramente tutti coloro che non hanno scelto l'opzione "Safari" in iCloud e che dunque non hanno voluto sincronizzare le proprie ricerche sul Web realizzate tramite Safari appunto. Apple, come detto, ha subito posto rimedio alla situazione andando a modificare i tempi di archiviazione della cronologia. Effettivamente i dati su iCloud saranno ora reperibili fino alle ultime due settimane e non più quindi per gli anni precedenti. Ricordiamo che per cercare di impedire l'accesso al proprio account di iCloud, l'azienda di Cupertino, ha da tempo imposto l'uso di password con autenticazione a due fattori che permettono di raggiungere un livello di sicurezza maggiore.

5 Commenti
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Varg8710 Febbraio 2017, 19:11 #1
Fosse stata una notizia su Windows e IE, apriti cielo! Due pesi, due misure.
Ah no, giusto. Windows raccoglie i dati a prescindere.
Sandro kensan10 Febbraio 2017, 21:08 #2
Giro che ti rigiri tutti i dati non vengono mai cancellati: illusi chi si illude.
danieleg.dg11 Febbraio 2017, 11:15 #3
Originariamente inviato da: Varg87
Ah no, giusto. Windows raccoglie i dati a prescindere.


Ma Microsoft è brutta e cattiva, mica vuoi metterla a confronto con il bianco candore di Apple?
Varg8711 Febbraio 2017, 12:47 #4
Originariamente inviato da: ambaradan74
Piu che altro non si capisce dove stia il problema visto che comunque l'accesso e' possibile solo tramite le proprie credenziali di accesso ad iCloud


Ah beh allora, tutto a posto.
Lo stesso discorso lo si potrebbe fare con Google che, se hai fornito il consenso per la location history, ti dice dove sei stato in tutti sti anni. Seguendo questo principio anche in questo caso, dato che devi inserire le credenziali di accesso, non dovrebbe esserci alcun problema. O no?

La cosa strana è che dopo 3 ore dall'uscita della notizia qui non c'era ancora alcun commmento di uno dei soliti noti. Fosse stata Microsoft o Google ci sarebbe stata la solita tiritera.
Varg8711 Febbraio 2017, 14:06 #5
Originariamente inviato da: ambaradan74
Ce un enorme differenza, ovvero che i dati nell'ecosistema Apple non sono utilizzati per fini commerciali se non all'interno dello stesso ecosistema.
Al massimo possono collaborare con partner strategici, ma resta tutto dentro li.
Apple ha un business model completamente differente rispetto a Google.
Con Apple sono molto piu tranquillo per la privacy, con Google no visto che non sono una Onlus e il soldo da qualche parte deve arrivare.

Ma anche con MS, l'ulitima novita' e' che Outllok wed edition ti toglie una colonna di schermo per farti vedere un bell'elenco di pubblicita' con siti a livello di novella 2000. Mi pare che non ci voglia la scienza a capire che se la vuoi fare mirata devi per forza far girare le info di carattere personale.


Fiducia, fattore totalmente personale.
Come fai ad essere sicuro che le tue abitudini non siano vendute a terzi o utilizzate per altri scopi? Ti fidi, ok.
Da come l'avevi messa prima sembrava che visto che devi eseguire il login e la cronologia la vedi solo tu, non fosse un problema di privacy.
Pure la telemetria di Windows invia informazioni che non vedo nemmeno io (nei miei pc molte meno).
Non uso Outlook e non ho mai visto pubblicità nei miei pc, sarà che tra blocco a livello di file host, adblocker e firewall le pubblicità non passano in ogni caso. Chiaro che se un servizio è gratuito i soldi da qualche parte dovranno pur arrivare ma io stavo facendo notare altro, ovvero che se lo fa qualcun altro ti sta spiando (occhio, ho scritto spiando), se lo fa Apple lo fa per migliorare i suoi servizi.
Se non stanno bene le pubblicità si cambia servizio, magari utilizzandone uno a pagamento.
Tutto questo sempre considerando che la privacy non esiste se si è connessi.

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