Apple AirPods Pro: la soppressione del rumore vale 279 euro? La recensione

Arrivano sul mercato dopo tre anni ma fanno capire da subito di che pasta sono fatti. Parliamo dei nuovi AirPods Pro di Apple, gli auricolari true wireless che cambiano nella forma ma soprattutto nell’hardware con l’introduzione della soppressione attiva del rumore. Come funzionano? Ve lo spieghiamo nella nostra recensione.
di Andrea Bai , Bruno Mucciarelli pubblicata il 27 Novembre 2019, alle 16:41 nel canale AppleApple
Sono passati più o meno 3 anni dalla prima versione degli AirPods, gli ormai famosi auricolari che hanno sdoganato l'approccio “true wireless” nel mondo delle cuffie. Un accessorio divenuto indispensabile per la sua facilità d’uso grazie alla custodia di ricarica ma soprattutto per quel suo aspetto minimale, semplice da indossare e con una qualità audio buona soprattutto nelle conversazioni. Un “must have” per gli utenti Apple ma anche per chi utilizza solitamente Android, segno che l’azienda di Cupertino è riuscita dove altri invece hanno fallito in questo tipo di mercato.
Dopo tre anni, come detto, Tim Cook & Co. hanno deciso di ampliare il catalogo degli auricolari, presentando al mondo i nuovi AirPods Pro, una nuova versione con un occhio di riguardo verso gli utenti più esigenti e con l'introduzione della funzionalità di soppressione del rumore in tempo reale che permette l’ascolto in cuffia isolato rispetto a qualsiasi rumore esterno.
Il successo delle prime due versioni potrebbe non essere facile da replicare ma di certo le premesse sono a favore di Apple che con questa versioni Pro si allinea ai competitor proponendosi sul mercato in linea sul prezzo. Ci vogliono 279€ per portare a casa i nuovi AirPods Pro, 50 euro in più dei classici AirPods con ricarica wireless. Saranno all’altezza delle previsioni? Cerchiamo di capirlo nella nostra recensione.
DESIGN: ''cicciotte'' ma belle da vedere
Tante le differenze che caratterizzano i nuovi AirPods Pro di Apple alla versione classica senza la cancellazione del rumore attiva. Il cambiamento di design colpisce maggiormente con approccio diverso rispetto a prima. Una delle caratteristiche forse meno apprezzate degli AirPods classici era il doversi adattare alla forma “fissa” che la cuffia possedeva. Una specie di “taglia unica” che doveva per forza di cose andare bene per tutti i padiglioni auricolari, senza alternative. Alcuni hanno apprezzato questo sistema perché non hanno avuto problemi di posizionamento delle cuffie mentre altri invece non hanno mai trovato il giusto adattamento perdendoli per strada durante gli allenamenti o trovandoli scomodi una volta indossati.
La versione Pro risolve tutto questo grazie ad una progettazione differente che unisce una parte rigida ad un gommino morbido in silicone di tre diverse misure, capace di rendere il più possibile “adattabile” l’auricolare al padiglione dell’utente.
Guardandole è inevitabile non confrontarle con la versione classica. Il design di base è comunque molto simile, e l'iconica colorazione bianca completamente lucida non fa che richiamare esteticamente le due generazioni precedenti. Ma di fatto gli AirPods Pro cambiano e lo fanno davvero tanto. Si accorcia innanzitutto lo stelo che risulta ora meno ingombrante rispetto a prima. Cambia anche la parte terminale dello stesso stelo che non possiede più quella parte cromata spessa e forata ma un sottile cerchio lucido suddiviso in due sezioni, molto meno vistoso soprattutto per l’assenza del foro con la griglia per il microfono.
Lo stelo come detto risulta più corto rispetto a prima ma soprattutto vede la presenza di una piccola tacca in possesso di un sensore di forza capace di garantire comandi personalizzati da iOS. Si può attivare, tenendo premuto, la cancellazione del rumore oppure Siri. Stringendolo velocemente invece è possibile attivare la riproduzione della musica oppure rispondere e terminare una chiamata.
Palese la presenza poi di un corpo principale più grande e “cicciotto” il quale deve contenere più componenti tecnologiche e che per forza di cose ha visto un aumento delle sue dimensioni. Il form factor è diverso in questo caso con il corpo principale che rimane ora leggermente al di fuori del padiglione auricolare per via della presenza del gommino in silicone.
Proprio i gommini in silicone sono una delle differenze estetiche più in vista di questi nuovi AirPods Pro. Apple decide di posizionare all’interno della scatola gommini di tre diverse dimensioni, un po’ come avviene con svariati suoi concorrenti. Ma quello che ci ha lasciato decisamente stupiti è la “Verifica dell’aderenza dei copriauricolari” che l’azienda decide di porre come sistema algoritmico da verificare tramite lo smartphone. L’utente, per capire effettivamente quale delle tre diverse misure dei gommini è quella più affidabile e perfetta per il suo condotto auricolare, non dovrà fare altro che indossare gli AirPods Pro quindi avviare la procedura e attendere l’esito dell’algoritmo di Apple che verificherà se quel tipo di gommino permette la migliore aderenza nel padiglione. Un approccio interessante che fino ad ora abbiamo visto proposto solo da Apple.
Non è tutto perché risulta interessante il sistema di montaggio di questi copriauricolari. Non si inseriscono sfruttando l’elasticità del materiale di silicone ma si sganciano e attaccano con un vero e proprio click. Un’operazione magari più complicata ma che di fatto permette agli utenti di avere un sistema più sicuro e con meno possibilità che il gommino si stacchi involontariamente. Un plauso ad Apple che è riuscita laddove altri invece falliscono e capita spesso di perdere facilmente i gommini dei propri auricolari proprio per un sistema poco resistente.
Il resto degli AirPods Pro vedono la presenza nel bulbo principale di due prese d’aria oltre ad un microfono colorato di nero. Nella parte superiore dello stelo si trova poi un’altra presa d’aria che nasconde un altro microfono. Un sistema ideato da Apple per realizzare appunto la cancellazione del rumore attiva ma soprattutto per rendere effettiva la cosiddetta “Modalità Ambiente” ossia quella possibilità di non dover togliere gli auricolari per poter percepire quei rumori "utili" che circondano l'utente.
Dati alla mano possiamo scoprire come i nuovi AirPods Pro pesino leggermente di più rispetto alla versione classica. Qui ogni auricolare possiede un peso di 5,4 grammi contro i 4 grammi precedenti ma possiamo assicurarvi che indossati sono talmente leggeri che non daranno l’impressione nemmeno di averli nelle orecchie. Sulle dimensioni invece scopriamo che posseggono un’altezza di 30,9 mm (contro 40,5 mm) quindi una larghezza di 21,8 mm (contro 16,5 mm) ed infine una profondità di 24 mm (contro i 18 mm).
I più sportivi potrebbero non dover rimpiangere modelli più professionali in quanto a stabilità e resistenza. Gli AirPods Pro posseggono certificazione IPX4 e questo in termini tecnici significa che garantiscono resistenza al sudore così come alla pioggia anche se non permettono l’uso in piscina o sotto la doccia. Di fatto però la certificazione è un passo in avanti rispetto agli AirPods classici che nelle due generazioni non hanno mai introdotto questo aspetto anche se il sudore non è mai stato un vero nemico.
Vi è poi la custodia, elemento per nulla accessorio, che permette agli AirPods di essere ricaricati e rendendoli comodi soprattutto in viaggio. In questo caso la dimensione dei nuovi auricolari hanno obbligato Apple a cambiare la forma e leggermente la fattura della custodia rispetto a quella degli AirPods classici. Forma rettangolare, con angoli completamente arrotondati e policarbonato bianco lucido. L’apertura è ora sul lato più lungo ma per il resto la sua funzione è la medesima di quella degli AirPods classiche.
La batteria presente all’interno permette di avere un’autonomia che può arrivare fino a 24 ore complessive degli auricolari e soprattutto quello che rende comodo il tutto è la possiiblità di avere carica per un’autonomia di un’ora con soli 5 minuti di ricarica al suo interno. Come per la seconda generazione anche qui Apple pone una custodia con ricarica wireless rapida compatibile con qualsiasi caricabatteria con standard Qi. Chiaramente è possibile effettuare la ricarica della custodia anche tramite la porta classica Lighting ancora presente proprio come il cavo in dotazione che risulta su USB-C per velocizzare appunto la ricarica. Un piccolo led nella parte anteriore permetterà di capire in base alla colorazione dello stesso se la custodia risulta carica del tutto o ancora da ricaricare. Da sottolineare, rispetto agli AirPods classici, una leggera difficoltà nell’estrarre gli auricolari dalla custodia. La forma più “bulbosa” del corpo principale li rende leggermente più sfuggenti soprattutto quando si è di corsa. Nulla di che, basta comunque farci l’abitudine.
HARDWARE: ''check'' del rumore fino a 200 volte al secondo
Una delle caratteristiche più importanti dei nuovi AirPods Pro è come detto la cancellazione attiva del rumore. Ogni auricolare possiede due microfoni: uno all'esterno per rilevare il rumore in arrivo che può essere cancellato appunto dall'anti-rumore e uno all'interno che rileva qualsiasi rumore che attraversa il filtro, analizzando anche come la musica risponde alla geometria del padiglione auricolare. La cosa più impressionante è che la cancellazione del rumore viene regolata continuamente ossia fino a 200 volte al secondo uniche nel suo genere da questo punto di vista, a detta di Apple.
La buona notizia è che la cancellazione del rumore è davvero efficace. Rumori prevedibili e costanti come un treno sono più o meno sradicati, mentre i suoni meno prevedibili come le chiacchiere in un determinato ambiente sono praticamente ridotte al minimo come fossero lontani sussurri. Da sottolineare, come promesso dall’azienda, il fatto che non si ha la sensazione una volta indossate che venga risucchiata aria dalle orecchie con la cancellazione del rumore attiva. Apple ha ignorato la tendenza di porre varie modalità di cancellazione del rumore selezionabili a piacimento dall’utente. Qui l’ANC è attiva o disattiva. L'eccezione arriva con la modalità "Ambiente", che consente di far passare negli auricolari attivamente i rumori del mondo esterno regolandoli.
E’ questa una delle più interessanti caratteristiche che ci ha impressionato in AirPods Pro. Molte cuffie con cancellazione del rumore attiva la posseggono ma effettivamente capita di avere una modalità innaturale con alcuni suoni amplificati più forti di altri e la fusione tra rumore esterno e musica apparentemente non è del tutto corretta.
Qui Apple usa un algoritmo capace di regolare i rumori rendendoli “trasparenti” come se si utilizzassero gli AirPods classici che sappiamo hanno dalla loro l’impossibilità di isolare l’utente per la loro conformazione e le loro caratteristiche. Il tutto viene realizzato tramite le prese d'aria presenti sugli auricolari e all'elaborazione continua realizzata appunto da Apple. Alla base dell'intera esperienza vi è il chip H1 integrato negli AirPod di seconda generazione. Un processore noto ai più ma capace di prestazioni wireless impeccabili e un accoppiamento estremamente rapido.
Effettivamente durante i nostri test, non abbiamo riscontrato interruzioni e abbiamo avuto sempre un abbinamento automatico delle cuffie non appena queste trovano posto nel padiglione auricolare. Il chip H1 consente inoltre di supportare l'assistente vocale di Apple, Siri, che può dunque essere attivato oltre che pizzicando lo stelo anche a voce. Peccato che Siri non venga ancora sviluppata a dovere da Apple, almeno per la lingua italiana, e in questo caso sia essa stessa l'unico metodo per regolare il volume senza dover per forza utilizzare il telefono. Farebbe sicuramente comodo tramite un qualche comando fisico riuscire ad alzare o abbassare il volume senza dover per forza agire sull’iPhone o magari in pieno pubblico avvertire Siri della cosa.
AUDIO: la qualità ora si ''sente''
Parliamo ora di una delle cose più importanti: come suonano questi AirPods Pro di Apple. Apple ha adottato lo stesso approccio delle altre cuffie, favorendo la chiarezza e un bilanciamento tonale neutro piuttosto che “appesantire” il suono con bassi potenti a differenza di altri produttori. L’impressione che si ha inserendo le cuffie nei padiglioni auricolari e facendo partire della musica è quella di avere a che fare con un suono molto elaborato rispetto a quello delle cuffie AirPods classiche. Qui è tutto molto più “grosso” e “profondo” con un ricco impatto sia che si stia ascoltando musica classica che rock. I bassi, come detto, non sono esagerati anzi all’ascolto questi risultano estesi e agili invece che “chiassosi” come spesso accade in cuffie di altri brand.
Il carattere sonoro degli AirPods Pro risulta sicuramente dettagliato e brillante anche se sembra possibile avere una tonalità più ricca e ritmicamente più nitida quando la riduzione del rumore attiva è assente ossia nella modalità “Off”. C'è più calore nella voce e un po' più di consistenza con maggiore coinvolgimento musicale. Chiaramente tutto questo è dovuto al cambiamento di design, ora in-ear, che rende diverso l’ascolto evitando anche con ANC non attivo, la captazione di rumori fastidiosi solo indossando le cuffie.
La cancellazione del rumore attiva però è il fulcro di questi nuovi AirPods Pro ed effettivamente il risultato che si ottiene accendendo quella modalità risulta eccellente. L’isolamento è quasi totale e l’utente può ora permettersi di ''abbandonare'' il mondo esterno concentrandosi solo ed esclusivamente sulla musica o anche sulla voce di un podcast o di un film. I rumori esterni che possono essere quelli di un aereo, di un treno, del traffico o di qualsiasi altra fonte sono solo un mero ricordo perché la cancellazione del rumore funziona a perfezione e quello che abbiamo trovato positivo è l’assenza di un effetto “palombaro” che spesso capita con altri.
Il suono arriva senza ostacoli in modo chiaro e “isolato”. La sensazione è di intensità sonora con un’importante spaziosità capace di captare anche il minimo dettaglio musicale e non solo. Anche con la riduzione del rumore attiva, i bassi non esagerano mai rimanendo sempre bilanciati e precisi nel loro essere bassi. La voce viene riprodotta con abbondanza di dettaglio e soprattutto con acuti mai troppo esagerati.
Da sottolineare poi la presenza della modalità “Ambiente”. Qui Apple ha pensato bene di garantire agli utenti la possibilità di “sentire” tutto quello che accade intorno mantenendo però indossati gli AirPods Pro. Una modalità che funziona molto bene e che garantisce un esaltazione dei rumori esterni anche con le cuffie indossate. Basterà mantenere premuto lo stelo della cuffia per riattivare la cancellazione del rumore ed isolarsi dal mondo. Peccato forse l’impossibilità di regolare e personalizzare questa modalità “Ambiente” cosa possibile con altre cuffie della concorrenza.
Da sottolineare anche la qualità durante le chiamate vocali. In tal caso capita spesso che concorrenti non riescano ad ottenere risultati elevati durante le conversazioni. Qui Apple ci ha pensato bene e garantisce sempre e comunque buone le prestazioni vocali anche in situazioni difficili ossia con vento o anche con forte rumore esterno. Nelle nostre prove in svariati luoghi, gli AirPods Pro, non ci hanno mai abbandonato da questo punto di vista e l’interlocutore al di là della cornetta ci ha sempre confermato la bontà della ricezione vocale.
AUTONOMIA: 24 ore vere con la custodia
Apple dichiara l’autonomia dei nuovi AirPods Pro in 4 ore e mezza con la cancellazione del rumore attiva. Circa trenta minuti in meno rispetto alle 5 ore dichiarate con AirPods 2 anche se l’autonomia tende a tornare paritaria, ossia di 24 ore, con l’utilizzo della custodia di ricarica. Proprio la custodia permette la ricarica sia tramite cavo Lightning che in modalità Wireless, un vantaggio notevole in quest’ultimo caso se si possiede una basetta qualsiasi supportante Qi. Sempre sulla carta è possibile anche avere un’ora di autonomia delle cuffie semplicemente ricaricandole 5 minuti nella custodia.
La prova conferma le aspettative dichiarate dalla Casa di Cupertino. AirPods Pro riescono ad accompagnare l’utente per oltre quattro ore e mezza con ANC attivo durante la visione di un film in streaming o anche durante l’ascolto di musica da Apple Music o altri servizi. Abbiamo provato anche ad intervallare la musica o i film con delle chiamate vocali in HD e il risultato ha permesso di arrivare senza problemi anche alle 5 ore. Direi promosse da questo punto di vista.
CONCLUSIONI
Apple ha fatto un lavoro egregio con i nuovi AirPods Pro. Sono cambiate nel design allineandosi comunque alle cuffie classiche lanciate da qualche tempo sul mercato. L’esperienza utente rimane imbattibile con un collegamento immediato allo smartphone non appena si indossano. Non solo perché la qualità del suono e i livelli di comfort sono ancora una volta importanti rendendo anche questi una delle prime opzioni di scelta sul mercato.
Eccellente l’eliminazione del rumore attiva che isola e fa concentrare l’utente sulla musica. Da non dimenticare la modalità “Ambiente” capace di rendersi praticamente naturale pur indossando auricolari in-ear. Apple ha creato un paio di cuffie che si adattano facilmente a chiunque che sia esso un semplice audiofilo di musica passando per il giovane che ascolta podcast arrivando allo sportivo che vuole usarli in ogni dove e con ogni condizione atmosferica. Per alcuni potrebbero essere delle semplici cuffie con cancellazione del rumore. Per molti invece un paio di auricolari di cui non poterne più fare a meno. Il loro prezzo è di 279€, tanto per alcuni, ma effettivamente in linea con la concorrenza che però non possiede l'intramontabile “ecosistema” che Apple invece ha.
82 Commenti
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In sostanza sono cuffie che hanno una durata relativamente breve per ovvi motivi (un pò come tutte le cuffie wireless) e forse Apple dovrebbe pensare a informare ed incentivare i propri clienti a farsele mandare indietro in modo che vengano correttamente smaltite.
Diciamo che con quello che le fan pagare penso riescano a farci star dentro anche i costi di smaltimento
La roba a batteria, tutta, si sà, dopo qualche anno è spazzatura elettronica. E più piccola la batteria, peggio è.
Posso solo immaginarmi quanti dispositivi di questo tipo finiscono nella spazzatura e contribuiscono ad inquinare.
assolutamente d'accordo
stanno già spingendo i clienti a portare i vecchi iPhone al momento di acquistare il nuovo, immagino che le AirPods non verrebbero rigenerate ma smaltite, in ogni caso se dassero qualche euro sarebbe un incentivo a non buttarle una volta esaurite le batterie
La roba a batteria, tutta, si sà, dopo qualche anno è spazzatura elettronica. E più piccola la batteria, peggio è.
Posso solo immaginarmi quanti dispositivi di questo tipo finiscono nella spazzatura e contribuiscono ad inquinare.
chi le ha prese appena uscite è vicino ai 3 anni e molti si lamentano della durata di batteria
la custodia penso possa durare molto di più perché io pur facendo un uso abbastanza intenso delle cuffie la ricarico un paio di volte la settimana quindi i cicli di carica sono bassi ma le cuffiette sicuramente ne hanno molti di più e secondo me 2-3 anni e diventano inservibili...
279€
quasi 300€ per delle cuffiette giocattolo?ma cosè uno scherzo?
con 300 euro ci prendi delle cuffie per andare a registrare Lady Gaga... e anche per delle in ear wireless è un prezzo insensato.
Mai successo di perdere un gommino da auricolari in-ear anche economici. Anzi spesso sono duri da togliere e mettere.
Che c'entra l'ecosistema con queste cuffie?
Certo ma senza Siri
Per il resto visto il mio modo di ascoltare la musica non avrò mai qualità da delle cuffie, almeno fino a quando ne inventeranno un tipo in grado di farti sentire i colpi di grancassa sul petto
Per il resto visto il mio modo di ascoltare la musica non avrò mai qualità da delle cuffie, almeno fino a quando ne inventeranno un tipo in grado di farti sentire i colpi di grancassa sul petto
è ovvio che cuffie del genere sono per la praticità e la comodità con una qualità del suono discreta. Non potrebbe essere altrimenti
Che c'entra l'ecosistema con queste cuffie?
l'unico vantaggio reale che hanno le AirPods rispetto alla concorrenza (oltre a caratteristiche soggettive come la comodità
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