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03-09-2016, 08:30 | #1 | |||
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[]NEWS] USA, condanna per il cracker russo figlio del deputato
venerdì 2 settembre 2016
Roma - Il Dipartimento di Giustizia (DoJ) americano ha annunciato la condanna di Roman Valerevich Seleznev, cracker russo di 32 anni anche noto come Track2 e responsabile del furto di una gran quantità di carte di credito. Il business criminale è andato avanti per alcuni anni, prima che le autorità statunitensi arrestassero il colpevole nel 2014 e trasformassero un normale procedimento legale in un vero e proprio caso politico-diplomatico tra USA e Russia. Seleznev è infatti figlio di Valery Seleznev, politico ultra-nazionalista membro del parlamento russo che al tempo dell'arresto parlò di un vero e proprio rapimento e definì le accuse una "mostruosa bugia" alla base di un vero e proprio atto provocatorio nei confronti della Russia. La bugia non è evidentemente apparsa tale alla corte di Washington che ha processato e condannato Seleznev junior, riconoscendolo colpevole di 38 diversi capi di imputazione inclusi frode informatica, violazione di computer, possesso di dispositivi non autorizzati, furto aggravato di identità e via elencando. Il cracker rischia ora di finire in carcere per un periodo compreso fra quattro e 34 anni, con la sentenza definitiva attesa per il prossimo 2 dicembre. L'attività cyber-criminale di Seleznev - e di altri suoi "complici" la cui identità non è nota alle autorità giudiziarie americane - è stata condotta fra il 2009 e il 2013, periodo in cui il figlio di papà parlamentare ha bazzicato lo stato di Washington infettando i terminali PoS degli esercenti ed "estraendo" un quantitativo di carte di credito che i giudici stimano in 2,9 milioni. Le carte compromesse venivano infine vendute al miglior offerente sui circuiti e i forum underground, con prezzi variabili da 20-30 dollari per le carte garantite al 95 per cento e i 7 dollari di quelle garantite a 65 per cento; Seleznev avrebbe guadagnato milioni di dollari, e l'avrebbe probabilmente fatta franca se il DoJ non lo avesse fermato prima della sua partenza dall'aeroporto delle Maldive. Alfonso Maruccia Fonte: Punto Informatico
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