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07-01-2008, 21:00 | #1 |
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Ponte radio Lan tra 2 edifici di propietà.
Ciao a tutti,
Ho letto tutti i post in rillievo e da quello che ho capito essendo titolare di entrambe le abitazioni, posso fare un ponte radio lan (o come si chiama) e condividere tutto quello che voglio. Il problema è che dovrei attraversare una strada pubblica. Quindi il procedimento che dovrei seguire è chiedere l'autorizzazione generale di cui si parlava nelle discussioni in rillievo. Posso iniziare subito ad utilizzare il ponte e se entro 60 giorni non mi rispondono allora sono autorizzato. La domanda principale, se mi confermate che ho capito tutto bene, è questa: Cosa devo scrivere per avere l'autorizzazione?? a chi la devo mandare?? devo fare una raccomandata suppongo.. E poi altra domanda, di solito fanno problemi per questo tipo di autorizzazioni o non la guarderanno neanche la lettera che gli invierò?? insomma 2 mesi.. se la devo mandare a roma con tutte le cose che devono fare e considerando iloro tempi mi sa che non fanno neanche tempo a leggerla.. e poi.. Perche mai dovrebbero negarmi l'autorizzazione?? e poi.. Come potrebbero mai fare a scoprire tutte le connessioni illegali che ci sono in giro per l'italia se non fanno mai controlli random? Grazie per le risposte. |
07-01-2008, 21:46 | #2 |
Senior Member
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Qui tra tanti tecnici ci vorrebbe un giurista
Al limite si potrebbero anche aggiornare gli sticky. Forse questo è utile: http://www.harpax.com/contents.php?s...12&show_n_id=9 Se approfondisci e ci fai sapere fai un piacere a tutti. Però a norma di regolamento il tutto deve essere perfettamente legale. Quindi dicorsi del tipo "ma tanto non mi scoprono" qui non sono graditi |
07-01-2008, 21:58 | #3 | |
Member
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Messaggi: 53
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Allora provo un po ad informarmi e riferisco.. Bye.. |
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07-01-2008, 22:33 | #4 | |
Member
Iscritto dal: Jun 2007
Messaggi: 53
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Quote:
Credo che la fonte sia piu che attendibile, anche loro come azienda importatrice hanno toccato con mano la farraginosità delle nostre leggi, spesso ambigue e poco chiare. Direi che per completezza le si potrebbe mettere in rillievo insieme alle altre informazioni. Se volete in parole spicciole e in sintesi è cosi: Per fare un ponte radio lan tra 2 edifici bisogna che essi siano della stessa propietà se no nisba. Se lo sono e il ponte non attraversa suolo pubblico no problem, se invece attraversa suolo pubblico bisogna mandare a roma una dichiarazione e la seguente certificazione. In linea di massima non ci dovrebbero essere problemi, la cosa importante è che l'edificio sia sempre di tua propietà. In pratica e in definitiva per il momento la legge è la seguente: Reti Wireless ad USO PRIVATO (art. 99 e segg.) Appartengono a questa categoria le reti che un qualunque soggetto privato utilizza per trasportare traffico di pertinenza propria: è quindi vietato utilizzare questo tipo di rete per trasportare traffico per conto terzi. Viene abrogato il DPR n°447 del 5 Ottobre 2001 - Regolamento recante disposizioni in materia di licenze individuali e di autorizzazioni generali per i servizi di telecomunicazione ad uso privato. Chi fa collegamenti wireless sul proprio fondo (o attraversa una serie di fondi di proprietà) non deve pagare alcun contributo nè presentare alcuna domanda. I contributi e la domanda di autorizzazione generale sono richiesti quando il collegamento attraversa suolo pubblico. Per ottenere l'autorizzazione generale per rete privata occorre presentare una domanda diversa in base alla tipologia di apparato wireless impiegato (ottico o radio) e precisamente: Apparati Wireless OTTICI (art. 104, comma 1 lettera b) Occorre presentare la domanda conforme all'allegato 17 e allegare la seguente documentazione: progetto tecnico sottoscritto da soggetto abilitato; la dichiarazione sostitutiva o atto di notorietà conforme all'allegato 20 per i soggetti per i quali va acquisita la documentazione antimafia, ai sensi del DL 8 agosto 1994, n. 490 e del DPR 3 giugno 1998, n. 252; gli attestati dell'avvenuto versamento, ove dovuto, del contributo per attività di vigilanza e controllo relativo al primo anno di decorrenza dell'autorizzazione generale; Apparati Wireless a corto raggio non specifici, ad es. 5.725-5.875GHz L'utilizzo di tali apparati è possibile in regime di "libero uso" (art. 105, comma 1, lettera o), ossia non è necessario presentare alcuna domanda né pagare alcun contributo Apparati Wireless Radiolan e Hiperlan (art. 104, lettera c, numero 3) per le bande dei 2.4GHz, e da 5.150GHz fino a 5.725GHz Questo caso, fra l'altro il più diffuso, non è contemplato nel codice: non sono riportati nè i costi nè i moduli da compilare che dovrebbero comunque essere riconducibili all'allegato 19, tanto che alcuni distretti territoriali lo impiegano; più in basso mettiamo a disposizione l'allegato 19. Il Ministero emetterà una circolare in cui correggerà la svista. Si parla comunque di spese molto contenute (nell'ordine di qualche decina di euro l'anno). Queste, in sintesi, le tariffe: Impianto (o parti di esso) LASER (Allegato 25, Capo III, art. 33, comma 1, lettera a, punti 3-4) Spese di istruttoria (una tantum): 1000€ (nel caso in cui l'’impianto abbia una consistenza fino a 100 apparati, ovvero sia costituito, in tutto o in parte, da un sistema di comunicazioni effettuate con strumenti ottici di tipo laser; nel caso di impianti con consistenza superiore a 100 apparati, sono dovute, oltre al contributo di cui al punto 3), quote aggiuntive di euro 20,00 per ogni 100 o frazione di 100 apparati e comunque fino ad un massimo di euro 5.000,00) Spese per la vigilanza (annuali): 800€ (nel caso dell'art. 33, comma 1, lettera a, punto 3; nel caso invece di impianti con consistenza superiore a 100 apparati sono dovute, oltre al contributo di cui al numero 3), quote aggiuntive di euro 200,00 per ogni 50 apparati o frazione e comunque fino ad un massimo di euro 50.000,00). NOTA: per "apparato" si intende qualsiasi dispositivo, a partire dai terminali, telefoni, fax, computer, per arrivare ai server, passando per gli hub, switch e quant'altro. Impianto Radiolan o Hiperlan (es. 2.4GHz, 5.470-5.725GHz) Non è stata specificata al momento alcuna spesa. Basta presentare la domanda al Ministero (solo se si attraversa suolo pubblico). Impianto radio SRD non specifico (5.8GHz) (Art. 105, comma 1, lettera o) Il dispositivo il questione è utilizzato con il regime del "libero uso", quindi non è richiesta nè la presentazione della domanda, nè il pagamento di spese. MODULI - Testo integrale del Codice delle Comunicazioni Elettroniche - Allegati del Codice delle Comunicazioni Elettroniche - Modulo per apparati LASER per reti PRIVATE (allegato 17) - Modulo per apparati Radiolan/Hiperlan (es. 2.4GHz, 5GHz) per reti PRIVATE - Dichiarazione sostitutiva o atto di notorietà (certif. antimafia) Le domande per l'autorizzazione generale vanno inviate agli ispettorati territoriali di competenza (consultare la lista all'indirizzo http://www.urpcomunicazioni.it/ispettorati.htm) o al seguente indirizzo di Roma (in ogni caso è bene informarsi prima spedire la domanda): Ministero delle Comunicazioni Viale America, 201 00144-Roma Divisione I CONCESSIONI E AUTORIZZAZIONI PER COLLEGAMENTI AD USO PRIVATO SUGGERIMENTI PER LA COMPILAZIONE DELLA DOMANDE PER SISTEMI RADIOELETTRICI Spesso ci giungono richieste di chiarimenti da parte di utenti ai quali il Ministero ha rifiutato la domanda perchè incompleta. Quelle che seguono sono alcune delle precisazioni richieste con più frequenza dal Ministero a completamento della domanda per l'utilizzo degli apparati radio. Tali precisazioni sono un sottoinsieme delle possibile precisazioni: è comunque consigliabile chiedere chiarimenti agli ispettorati territoriali di competenza, dato che ognuno di essi può interpretare diversamente il codice secondo proprie direttive: Occorre una fotocopia di un documento di riconoscimento in corso di validità del rappresentante legale della società La tipologia degli apparati da indicare nel rigo relativo è: Radiolan (se 2.4GHz) o Hiperlan (se 5.4GHz), punto 3 (quest'ultimo si riferisce ad un punto preciso del codice art. 104, comma 1, lettera c, punto 3 che contempla l'installazione di apparati Radiolan ed Hiperlan al di fuori del proprio fondo) Indicare l'indirizzo di ogni sito in cui sono installati gli apparati radio Raramente è richiesta la cartografia o la pianta topografica delle zone interessate (a volte è richiesta espressamente in scala 1:100000) con l'indicazione dei punti di collegamento e della distanza in linea d'aria Indicare nella riga "caratteristiche", marca, modello e numero ed ubicazione degli apparati utilizzati Allegare una copia della dichiarazione di conformità degli apparati (CE) Dati di omologazione Tale richiesta è mal posta: l'omologazione per apparati di telecomunicazioni non è più richiesta da quando è in vigore la marcatura CE. I dati di omologazione vanno eventualmente sostituiti con la dichiarazione CE del costruttore e/o la notifica di immissione sul mercato (indicando il numero di protocollo): per visionare la notifica di immissione sul mercato degli apparati radio, il ministero ha allestito un database nazionale consultabile gratuitamente. Indicare il tipo di antenne usate (dedicate esterne o integrate per apparati radiolan e hiperlan) e il guadagno Nella descrizione dei vari campi vanno scritte le seguenti informazioni: di voler utilizzare il seguente sistema radioelettrico: punto 3 - Radiolan (o Hiperlan) il sistema presenta le seguenti caratteristiche: indicare il num. complessivo degli apparati installati nell'impianto, marca e modello Sperando di aver fatto cosa gradita a qualcuno.. Ciao. |
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07-01-2008, 22:36 | #5 |
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07-01-2008, 22:53 | #6 |
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07-01-2008, 22:56 | #7 |
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asslutamente no...
credevo fosse molto più semplice... |
07-01-2008, 23:00 | #8 |
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di fatto è il copia e incolla di quanto scritto sul link
probabile che integrerò l'avviso di sezione >bYeZ<
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07-01-2008, 23:03 | #9 |
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07-01-2008, 23:13 | #10 |
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07-01-2008, 23:23 | #11 |
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si il link è stato utile anche se personalmente ha aggiunto poco su quello che già sapevo sul discorso del wifi su suolo pubblico ecc.. interessante la normativa e la burocrazia necessaria per...
>bYeZ<
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07-01-2008, 23:25 | #12 |
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Si esatto per la verità non mi piace molto l'impostazione della legge. Si fovorisce a mio parere l'illegalità. Non sono chiari limpidi e lampanti le caratteristiche affinchè uno possa o meno effettuare un collegamento radio. In teoria dovrebbe bastare solo la tua certificazione compilata in ogni sua parte, in pratica la non fissazione di parametri misurabili lascia molta troppa discrezionalità al ministero/ufficio competente nel rilasciare l'autorizzazione. In questo modo non si puo mai essere sicuri che tutto sia in regola xkè effettivamente non si sa quali siano le caratteristiche necessarie e sufficienti per essere autorizzati.
Tanti per non autodenunciarsi non richiederanno l'autorizzazione e andranno avanti chissa per quanto tempo indisturbati nella piu totale clandestinità. Per me dovrebbero rendere pubblici i loro canoni di selezione.. |
07-01-2008, 23:27 | #13 | |
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Direi che l'unica cosa che aggiunge a cio che è gia in rillievo sia questa. |
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07-01-2008, 23:28 | #14 | |
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Certo che un intero edificio sia di proprietà per piazzarci un apparato è piuttosto restrittivo nella gran parte dei casi. Comunque finalmente riusciamo a fare un pò di luce su questa annosa questione |
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07-01-2008, 23:31 | #15 | |
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07-01-2008, 23:32 | #16 | |
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Insomma credo che il principio a cui non si debba derogare sia la non condivisibilità a terzi della propia linea internet. |
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07-01-2008, 23:37 | #17 | |
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Intendevo piu che altro se hanno degli altri parametri su cui basarsi.. se tipo il segnale non deve passare troppo vicino ad altre case, o che ne so se esistono zone tipo centri storici o zone industriali dove non si possa fare ecc.. La potenza del segnale non credo che sia un fattore sicriminante in quanto tu stesso devi dichiarare di essere a norma..loro non possono dirti no non lo sei senza verificarlo materialmente.. |
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08-01-2008, 01:12 | #18 |
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08-01-2008, 10:07 | #19 |
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Grazie
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08-01-2008, 14:48 | #20 |
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Io penso che la cosa,al di là delle leggi, si possa fare a patto che si usi la crittografia e 2 antenne direzionali per il collegamento wi fi.
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