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Nothing Ear e Ear (a): gli auricolari per tutti i gusti! La ''doppia'' recensione
Nothing Ear e Ear (a): gli auricolari per tutti i gusti! La ''doppia'' recensione
Nothing propone sul mercato non uno ma ben due auricolari nuovi: Ear di terza generazione e Ear (a) ossia un nuovo modello a basso costo pronto a ritagliarsi una fetta di mercato. Entrambi rimangono fedeli al marchio per il design ancora trasparente ma fanno un balzo in avanti notevole per qualità e soppressione del rumore.  
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Old 17-11-2007, 15:17   #1
iuccio
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Che ne dite, ci sdoganiamo?

Dunque dunque...

Oggi ero a una convention: "Le imprese che imparano nel caos del mercato"

Cosa c'entra con Boinc? Ci arrivo...

Tra i vari relatori c'era un tale che, ad un certo punto, inizia a parlare di reti di calcolo e cita l'esempio di progetti medici e dell'acceleratore di particelle del Cern

Io ci rimango così -->

"Cavoli, ma questo sta parlando di LHC@home!"

Fatto sta che alla fine della conferenza, invece di andare a mangiare, lo fermo e gli chiedo 5 minuti per parlare.

Gli spiego che con buona probabilità sono uno dei pochi che ha capito di cosa stava parlando e che sono un partecipante di Boinc.

Mi fa: "Ah sì, lo conosco, molto interessante"

Io, sempre più

Insomma gli spiego di Boinc.Italy, che siamo il team più grosso, che abbiamo tot membri, che stiamo facendo il nuovo portale, che stiamo per metterci in contatto con Telethon ecc.

E lui perdura a dimostrarsi interessato!

Ci scambiamo gli indirizzi e-mail e gli dico che lo contatterò per avere eventualmente il suo supporto per i nostri progetti e lui sembra ben felice e persino propositivo!

Da qui il titolo del thread. Cosa intendo?

Beh, che io sappia in Boinc.Italy siamo tutti appassionati. La cosa sicuramente ci aiuta ad andare avanti tutti uniti, ma dall'altro ci limita perchè non abbiamo una vera immagine da proporre.

Questo signore, tal Dott. Anthony Candiello, ha, al contrario, un curriculum di tutto rispetto proprio in questo setttore. Ve lo riporto:

Quote:
Laureato in Fisica, ha un PhD in fisica teorica. Ha effettuato ricerche sulle teorie di grande unificazione della gravità e delle interazioni fondamentali in un contesto internazionale. Approdato quindi nelle imprese, per diversi anni ha rivestito ruoli organizzativi indagando il tema delle interrelazioni tra qualità ed informatica producendo in tale ambito diverse pubblicazioni culminate nel testo "Qualità e tecnologie Informatiche per l'innovazione nelle PMI" (Franco Angeli, 2006). In un parallelo percorso di avvicinamento al settore delle tecnologie per l'ambiente ha pubblicato insieme a N. Benatelli e G. Favarato "Laboratorio Marghera tra Venezia ed il Nord Est. La giurisprudenza ambientale, la partecipazione attiva dei cittadini, bonifiche e prospettive di sviluppo" (Nuova Dimensione, 2006). Attivo presso le imprese come consulente dei processi di innovazione, collabora quale docente con le maggiore Istituzioni del Nord-Est. È Technology Transfer Officer per conto dell'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN) per il grid computing (cfr. grid.infn.it) attivo nei circuiti europei. È consigliere del Comitato Software di Aicq
Quello che volevo dire è che, se una persona del genere ci mettesse il nome, potremmo fare un salto di qualità.

Ad esempio, tornando a Telethon, quanto più efficace potrebbe sembrare la proposta se corredata del supporto di un professionista (o più, se riusciamo a contattarne altri) del settore?

Questa la mia idea. Il supporto di una persona del genere non può altro che farci bene IMHO.

Passo la palla agli altri membri di Boinc.Italy per sapere che ne pensano.

In particolare a Ghz e LucaB76, coordinatori del team. Ragazzi, io i contatti ce li ho, la disponibilità del tizio me la sono assicurata, mandatemi un PVT se vi interessa!

Ciao!
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Old 17-11-2007, 17:00   #2
Il Capitano
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Old 17-11-2007, 17:18   #3
7D9
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Questa è un'opportunità che non ci possiamo lasciar perdere.
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Old 17-11-2007, 18:11   #4
r3venge
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Questa è un'opportunità che non ci possiamo lasciar perdere.
quoto
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RAM: 2gb DDR II | VGA: nVIDIA GeForce 9500gt | Hard Disk: Seagate 160 gb

vuoi far fare qualcosa di veramente utile al tuo pc? http://www.boincitaly.org
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Old 17-11-2007, 18:48   #5
Giusnico
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Davvero un'occasione molto interessante
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Old 17-11-2007, 19:42   #6
novalis2
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ottima occasione..moolto interessante
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Old 17-11-2007, 21:19   #7
wubby
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Interessante...
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Old 18-11-2007, 09:10   #8
djtux
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Quote:
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Questa è un'opportunità che non ci possiamo lasciar perdere.
Concordo in pieno!

Ragazzi... ho letto poco ma vi posto qui la news (l'ultima della pagina...) presa dritta dritta niente popo di meno che dal grid.infn.it... perché sono citati MalariaControl e Africa@home.

Quote:
Geneva, 13 July 2006. While you are sending an email or surfing the web, your computer could be helping to tackle one of Africa’s major humanitarian challenges, malaria. Africa@home, a project conceived and coordinated by CERN, was launched publicly this week. It is recruiting volunteer computers in homes and offices to run a computer-intensive simulation program called MalariaControl.net, developed by researchers at the Swiss Tropical Institute (STI).

Malaria is responsible for about a million deaths every year in sub-Saharan Africa, and is the single biggest killer in children under five. The MalariaControl.net program is being used to simulate how malaria spreads through Africa. Running the simulations on thousands of volunteer computers will enable researchers to better understand and improve the impact of introducing new treatments.

To install MalariaControl.net, volunteers just need to download the necessary software from the Africa@home website, which will do the scientific calculations in the background, while they are doing something else. The results are regularly returned to a server at the University of Geneva, so that the researchers can evaluate them. Already, in a first test phase over several months with 500 volunteers, Africa@home was able to run simulations equivalent to 150 years of processing time on a single computer.

A key objective of the project was to involve African academic institutions in the development of the software. Thanks to the efforts of NGOs ICVolunteers and Informaticiens sans Frontieres, researchers from the University of Bamako in Mali and the Agence Universitaire de la Francophonie in Bamako and in Yaoundé, Cameroon, were able to join the project team, which was based at CERN. They were funded by the Geneva International Academic Network (GIAN).
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È più facile spezzare un atomo che un pregiudizio - Albert Einstein

Ultima modifica di djtux : 18-11-2007 alle 09:14.
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Old 18-11-2007, 09:12   #9
fradeve11
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È proprio l'idea che ci vuole
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Old 19-11-2007, 23:39   #10
iuccio
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Uppo perchè Ghz è passato oggi nella sezione ma non ha letto il topic... speriamo che la prossima volta ce la faccia
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Old 20-11-2007, 18:09   #11
GHz
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Messaggi: 11652
Cavolo, mi ero perso sto topic interessantissimo
Grazie per la segnalazione iuccio e complimenti per questa bella opportunità che hai colto per il team

Effettivamente l'appoggio di tale persona ci farebbe onore e sarebbe un ottimo biglietto da visita per il team, oltre che un bel punto di riferimento per avere informazioni riguardo i progetti di calcolo distribuito.

Non so come sei rimasto d'accordo di preciso con lui, potremo intanto contattarlo per sapere se accetta di appoggiarci ufficialmente (magari possiamo inserire un suo riferimento nel portale) e se è disponibile per eventuali scambi di informazioni sui progetti BOINC di sua competenza.

Facci sapere, ciao,
GHz
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Old 21-11-2007, 08:49   #12
lucab76
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Città: San Martino U. (PI)
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Perdonate il ritardo con cui posto... ma è un periodo un po' incasinato!! A leggere i thread si fa presto, mettere insieme le idee per ripondere è un'altra cosa!! Sabato mi è anche tornare in ditta per 7 ore di straordinario...

Tornando in tema, iuccio, bisognerebbe convincere il Dott. Candiello ad entrare in contatto con noi attraverso le pagine del forum, per poter capire bene come possono incontrarsi domande e offerte... ovvero individuare i benefici reciproci di una collaborazione!

Due cose che mi vengono in mente: lui potrebbe parlare del Team nelle sue prossime conferenze e noi potremmo offrire il nostro "know-how" ai nuovi volontari. In un futuro potremmo pensare anche di partecipare a uno dei suoi interventi... tutto sta nel capire bene in che ambito muoversi.

Quindi inviterei il Dott. Candiello a fare quattro chiacchiere con noi. A leggere il suo CV e le sue attività, mi sembra di capire che sia una persona molto impegnata e su vari fronti. Bisognerebbe capire anche quante, delle sue risorse, possono essere impegnate nel supporto e nella promozione del calcolo distribuito per finalità scientifiche con BOINC.Italy!
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Old 21-11-2007, 17:07   #13
SickBoy88
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Città: Viareggio
Messaggi: 304
Bhe.. scusate il ritardo.. ma.. nn ho più tempo nemmeno di leggere qualke post
Cmq... miiiitiiicooooo! questa è davvero un opportunità favolosa!
Mitico Iuccio!
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Old 29-11-2007, 20:15   #14
iuccio
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Città: padova
Messaggi: 2728
Ecco che vi porto qualche frutto... sembra che stia andando bene!

Quote:
Caro Dario,

ti ringrazio per la gentile comunicazione che mi hai inviato in relazione alla vivace e vitale comunità Boinc.Italy; concordo nel ritenere utile una collaborazione con voi, stanti i diversi punti di contatto e di potenziale sinergia tra quella che mi pare di capire sia la più numerosa comunità di P2P-computing italiana e chi opera nella tecnologia "grid computing" in ambito scientifico (e non solo).

Peraltro, come forse hai potuto vedere all'evento Alea-Apindustria, ho una certa esperienza con le "comunità" che siano comunità professionali (cfr. Alea, Aicq, Club Bit, Club TI, con cui sono in contatto e che ho coinvolto "coralmente" nel mio libro "Qualità e tecnologie informatiche per l'innovazione nelle pmi", Franco Angeli, 2006, di A.C., o comunità con finalità etiche (cfr. "Laboratorio Marghera tra Venezia ed il Nord Est", Nuova Dimensione, 2006, di N. Benatelli, A. C. e G. Favarato).

E' in effetti intenzione mia e di INFN di attivare i meccanismi di comunicazione più adatti per far comprendere l'utilità dell'approccio del calcolo distribuito cooperativo, dove gli esempi più facilmente comprensibili, ti segnalo, sono proprio nel computing "P2P"-style, spesso sostenuto da finalità etiche e pertanto ancor più "caso esemplare" (sarebbe interessante portare, quale miglior completamento nell'ambito del "social networking", la vostra comunità quale vera testimonianza a supporto di un testo che faccia conoscere al lettore le nuove tecnologie del calcolo distribuito ...).

Direi di attivarci sin d'ora nel costruire le forme di contatto migliori tra noi. Ok per l'intervista email, ok per le altre forme di comunicazione che andremo a costruire ...

Ti inoltro con l'occasione alcune note, che possono servire a dirimere alcune sovrapposizioni di termini di frequente utilizzo ed a fornire un primo inquadramento e alcuni riferimenti sul tema.

A presto - Antonio
Le note:

Consiglio a tutti la lettura perchè molto interessante e perchè scritto da un esperto del settore.

Ah, mi sembra anche un ottimo contenuto da inserire nel portale quando sarà attivo

Quote:
Introduzione
Intanto, precisiamo i termini. “Computing” è correntemente compreso anche dai non specialisti – ad indicare una qualche forma di capacità di esecuzione di istruzioni in forma sequenziale. Quando si passa al “supercomputing”, appaiono diverse tipologie strutturali.

1) HPC
La terminologia corrente utilizzata per risorse di calcolo centralizzate ad alta densità è calcolo ad alte prestazioni (high performance computing, HPC), ovvero il tema prevalente di SC07, che riflette la focalizzazione americana su questo modello architetturale. Questo è il modello storicamente più noto e quello si fa riferimento in forma "implicita", il supercalcolatore monolitico. Strutturalmente è abbastanza semplice (sono migliaia di processori posti in calcolo parallelo), ma le applicazioni devono essere "ritagliate su misura" quasi caso per caso e supercalcolatore per supercalcolatore. Il più potente di oggi è Blue Gene di IBM (circa 1 petaflop di potenza, che sono 1.000.000.000.000.000 di operazioni in virgola mobile al secondo).

2) GC
Gli europei, dopo il lavoro pionieristico di Ian Foster sul modello altamente distribuito e condiviso delle griglie computazionali (grid computing, GC), hanno duramente lavorato su un middleware di produzione quale strategia per ridurre le notevoli esigenze in termini di risorse di calcolo richieste dalle simulazioni scientifiche. Questo è un modello di nuova estrazione (nasce nel 1999), che a fronte di una certa complessità architetturale, si pone però come tecnologia in grado di asserire un nuovo "standard" per la distribuzione del calcolo verso risorse aggregate che compongono elevate capacità di calcolo. La più grande grid attuale è quella del circuito europeo EGEE (European Grid for E-sciencE), con diverse decine di migliaia di server distribuiti geograficamente aggregati dal maturo middleware di produzione gLite, che dal 2008 sarà in grado di processare i ben 17 petabytes di dati prodotti annualmente dagli eventi di fisica dell'acceleratore di Ginevra (LHC, che sarà acceso nel 2008, è il più potente acceleratore mai costruito al mondo).

3) P2P
Nel frattempo, un modello verticale ed altamente scalabile (anche se inadatto ad una forma generale di calcolo standard) è emerso dalle possibilità offerte dalla vasta comunità di internet: il modello del peer to peer (P2P), dove milioni di PC sono resi utilizzabili dai proprietari nelle fasi di inattività (i programmi, che si attivano quali screen-savers, sono denominati “cpu scavengers”). L'avvio del modello l'ha dato Seti@Home, piccolo software scritto dai ricercatori in cerca di forme di vita aliena con i radiotelescopi, che non avendo fondi per l'acquisto delle ingenti risorse di calcolo necessarie all'individuazione dei possibili segnali "positivi" in mezzo al "rumore cosmico" hanno chiesto la contribuzione volontaria di milioni di persone tramite l'attivazione di un software nei propri PC in grado di attivarsi nei momenti di inutilizzo (in fase di accensione degli "screensavers"). Le più recenti incarnazioni del modello vedono diversi progetti eticamente connotati attivi in tal senso; Folding@Home, un progetto P2P per la ricerca medica, grazie al contributo garantito anche dalle potenti console da gioco condivise dagli utenti, ha raggiunto, con circa 300.000 utenti attivi, 1 petaflop di potenza aggregata, quanto Blue Gene di IBM). [bè, qui aiutatemi voi di Boinc.Italy a precisare meglio il tema soprattutto in ambito dei team italiani ...]

La Grid europea ed italiana
Il focus sul quale vorrei concentrarmi, e per il quale vi è una competenza distintiva dell'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN) italiano, grazie a quasi un decennio di lavoro di ricerca e (ormai) di uso della tecnologia direttamente "in produzione" (principalmente per la fisica delle alte energie, ma non solo), è il Grid Computing. In tale modello, che possiamo assimilare (facendo un'analogia in campo informatico dei modelli di gestione dell'elettricità) ai modelli di generazione elettrica distribuita in cui ognuno consuma e/o condivide la potenza disponibile secondo un modello cooperativo a rete, il risultato è una maggiore efficienza d'uso delle risorse informatiche e la possibilità di accedere ad una potenza istantanea più elevata di quella di cui si dispone, fruendo delle risorse messe a condivisione. E' questo, il modello che ha consentito a molte università di attivare delle complesse simulazioni pur non disponendo della potenza di calcolo "pura" di picco necessaria, ma utilizzando, nei momenti di necessità, la potenza aggregata messa a disposizione da più istituti, e lasciando di converso utilizzare, nei momenti di "scarico", le risorse inutilizzate alle altre istituzioni.
Il modello d'uso della grid può attestarsi tra una forma puramente condivisa (la "grid cooperativa", dove ciascuno conferisce risorse informatiche ed accede alle risorse aggregate) ed una forma completamente separata (la "grid economica", dove, secondo il modello delle utilities, i fornitori mettono a disposizione le risorse di calcolo ed i consumatori vi accedono, secondo dei modelli di fee/abbonamento o di consumo pay per use a conteggio di risorse consumate). In entrambi i casi è necessario predisporre una vera e propria infrastruttura che consenta questo nuovo "mercato di scambio" per le risorse informatiche che metta in condizione gli utenti di accedere a maggiori risorse informatiche rispetto a quelle di cui dispongono correntemente.

La Grid e le imprese
Per conto di INFN opero quale Technology Transfer Officer, cercando di facilitare alle imprese nazionali la comprensione della tecnologia, ed assisterle nel processo di collaborazione con INFN e con il circuito europeo EGEE per un'adozione della tecnologia e dei corrispondenti vantaggi; i vantaggi possono esservi sia in qualità di utilizzatore della tecnologia, sia in qualità di fornitore, sia in qualche forma intermedia o di collaborazione a scopo di ricerca.

Alcuni riferimenti:

* EGEE: www.eu-egee.org (progetto europeo di creazione dell'infrastruttura europea)
* EGI: www.eu-egi.org (iniziativa per un'infrastruttura di grid europea stabile ed economicamente sostenibile)
* INFN Grid: grid.infn.it
* Italian Grid for Business, Industry, Government, EScience and Technology: www.pd.infn.it/bigest/
* Grid.it, An Italian National Research Council Project on Grid Computing Funded under the National Programme: www.grid.it
* International Science Grid This Week: www.isgtw.org
* Grid Today: www.gridtoday.com
* Grid.org: www.grid.org

Cordiali saluti,

Antonio Candiello

________________
Antonio Candiello, PhD
Grid Computing Technology Transfer Office
INFN Sezione di Padova
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Old 29-11-2007, 20:18   #15
gabi.2437
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Hai citato il p2p, che è risaputo è cosa vietata e malvagia.
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Old 29-11-2007, 21:54   #16
7D9
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Molto interessante.
Di questa grid europea avevo già sentito parlare e mi sembra una soluzione pratica ed efficacie. Sono contento che l'Europa ragioni con la sua testa e non si metta semplicemente a copiare l'America che mostra solo i muscoli sfoderando supercomputer incredibili ma poi difficili da utilizzare.

BOINC rulez
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Old 01-12-2007, 14:04   #17
7D9
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Dalle stats di boinc ho fatto un semplice conticino e ho trovato che a 100 di RAC corrisponde una potenza di un GigaFlops.
Probabilmente è un calcolo un po' approssimativo, ma può dare un'idea al Prof Candiello della forza di BOINC.Italy.
Infatti il nostro 215.000 di RAC corrisponde ad una potenza costante di più di 2 TeraFlops.

(i conti dovrebbero essere giusti, se c'è qualche cosa di sbagliato nel mio ragionamento ditelo)
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Old 01-12-2007, 15:54   #18
Il Capitano
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Molto interessante.
Di questa grid europea avevo già sentito parlare e mi sembra una soluzione pratica ed efficacie. Sono contento che l'Europa ragioni con la sua testa e non si metta semplicemente a copiare l'America che mostra solo i muscoli sfoderando supercomputer incredibili ma poi difficili da utilizzare.

BOINC rulez
Difficili da utilizzare non direi, è che comunque neanche quelli bastano e serviamo noi

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Dalle stats di boinc ho fatto un semplice conticino e ho trovato che a 100 di RAC corrisponde una potenza di un GigaFlops.
Probabilmente è un calcolo un po' approssimativo, ma può dare un'idea al Prof Candiello della forza di BOINC.Italy.
Infatti il nostro 215.000 di RAC corrisponde ad una potenza costante di più di 2 TeraFlops.

(i conti dovrebbero essere giusti, se c'è qualche cosa di sbagliato nel mio ragionamento ditelo)
Azz non credevo che BOINC.Italy mettesse nel piatto tutta questa potenza a noi
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Old 01-12-2007, 16:03   #19
7D9
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Difficili da utilizzare non direi, è che comunque neanche quelli bastano e serviamo noi
Io che sono più complicati da usare l'ho capito da qui:
Quote:
1) HPC
La terminologia corrente utilizzata per risorse di calcolo centralizzate ad alta densità è calcolo ad alte prestazioni (high performance computing, HPC), ovvero il tema prevalente di SC07, che riflette la focalizzazione americana su questo modello architetturale. Questo è il modello storicamente più noto e quello si fa riferimento in forma "implicita", il supercalcolatore monolitico. Strutturalmente è abbastanza semplice (sono migliaia di processori posti in calcolo parallelo), ma le applicazioni devono essere "ritagliate su misura" quasi caso per caso e supercalcolatore per supercalcolatore. Il più potente di oggi è Blue Gene di IBM (circa 1 petaflop di potenza, che sono 1.000.000.000.000.000 di operazioni in virgola mobile al secondo).
Dici che ho capito male?
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Old 01-12-2007, 16:15   #20
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Semplicemente se vuoi usare un supercomputer devi fare il programma apposta, così come apposta devi farlo per una Playstation 3 o per un computer normale...
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