Mah, a me da sempre sembra un falso problema la querelle ormai venticinquennale tra cd e vinile (ma anche quelle tra mono e stereo, tra SACD e DVD Audio, tra i 16, i 20 e i 24 bit, tra valvole e transistor ecc).
Esistono migliaia di titoli in formato LP (e di singoli in 45 e 78 giri, oltre agli stessi mix ecc) che in cd non sono mai usciti, e molti di questi non usciranno mai, per problemi legali, o di irrintracciabilità e di titolarità dei diritti o per master introvabili o irrimediabilmente rovinati.
Viceversa esistono anche migliaia di registrazioni degli ultimi venti anni disponibili solo in cd che in LP non sono mai uscite e che non usciranno mai, anche perchè non conviene economicamente alle etichette farli uscire in quel formato.
Pertanto di quello che mi piace compro in vinile ciò che non esiste in CD, e viceversa compro in CD e derivati (HDCD, SACD ecc) quello che non esiste in LP.
Naturalmente esistono migliaia di titoli che esistono in entrambi i formati, CD e LP, specie per gli artisti e i titoli più famosi.
Se già possiedo un titolo in un formato non lo ricompro in altro formato, salvo poche eccezioni (come bonus tracks, inediti ecc).
Poi c'è anche il discorso economico; se il cd esiste ma è fuori catalogo oppure è solo giapponese in genere preferisco cercare e comprare il vinile, ma se l'album contiene una registrazione degli anni 50 o 60 i prezzi in genere sono molto alti (e non amo le ristampe che spesso suonano peggio) e preferisco ripiegare sul cd.
Suona meglio il CD o un LP ?
In buona parte dipende dal master originale; in genere se il master originario è analogico il vinile è superiore, se il master è digitale invece il cd di solito è preferibile; anche se ci sono alcune rimasterizzazioni eccellenti, come pure disastrose e quelle senza infamia e senza lode.
Da una parte negli anni 50 e 60 c'era molta maggiore cura nel posizionamento dei microfoni, dall'altra parte il periodo che va dalla seconda metà degli anni 80 alla prima metà degli anni 90 è stato quello migliore del digitale.
In mezzo si collocano gli anni 70, un lungo periodo di transizione sia dal punto di vista del mercato discografico che da quello tecnologico che ha visto molti esperimenti (olofonia ecc), eccessi e scoperte.
Purtroppo negli ultimi venti anni è calata molto sia la qualità del vinile impiegato negli album che l'accuratezza nello stampaggio (e del resto oggi stampare gli LP costa di più e ne vengono realizzate meno copie che in passato); negli ultimi anni poi i vinili vengono ricavati dai master digitali.
Nell'ultimo decennio è calata molto anche la qualità audio dei cd rispetto agli anni precedenti.
Troppi titoli vengono ipercompressi per farli suonare a volume più forte anche su apparecchi low-fi con disastrosi risultati per la dinamica e la risposta in frequenza
Inutile fare un cd a 20 o 24 bit se poi lo comprimono molto; meglio un 16 bit non compresso.
Ho compiuto un esperimento.
Avevo comprato il cd che vedete raffigurato attualmente nel mio avatar (la cui registrazione originariamente risale al 1964 e la stampa del 1987) nel 1992, e ho ricomprato lo stesso titolo in versione rimasterizzata (a 24 bit del 1999) lo scorso dicembre 2007.
Il software gratuito foobar2000 (anche se a me non piace come qualità audio) ha un'interessante funzione.
Inserite un cd originale nel vostro masterizzatore o lettore cd/dvd, selezionate tutti i brani, col tasto destro del mouse selezionate la voce Replaygain e poi la voce Scan selection as single album.
Otterrete dopo qualche minuto una tabella che vi indicherà valore medio di incisione dell'album e delle singole tracce.
Ovviamente software professionali (e molto costosi) come Wavelab dispongono di sistemi di analisi ancora più sofisticati ma che richiedono più tempo.
La stampa del 1987 ottiene un valore di album gain di -0,28 db contro i -7,60 dB della stampa del 1999: anche confrontando i due cd ad orecchio la versione a 24 bit suona decisamente peggio.
Per quanto riguarda i "nuovi" formati o le nuove codifiche, HDCD sta cadendo in disuso dopo il buon momento tra la fine dei 90 e i primi anni di questo decennio, il DVD-Audio è ormai in estinzione specie in Europa, il SACD è una nicchia che ha avuto successo prettamente nella musica classica e in misura molto minore per il jazz, gli XRCD costano troppo, sono pochi e li fabbrica solo la JVC.