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Old 10-10-2002, 16:38   #21
nicscics
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Originariamente inviato da telly
[b]Scusate ma io non capisco una cosa:

Se io adesso metto un mp3 su un CD e domani me lo voglio risentire con Palladium mi spiegate come fa Palladium a impedirmi di sentirmelo?
Per me è impossibile, non può richiedermi un'autorizzazione altrimenti tutti gli mp3 che mi sono registrato in casa dove io suono la chitarra elettrica non potrei ascoltarli.
Mi sembra impossibile che io non possa registrarmi e sentirmi e il PC non può sapere se sono io a suonare (e quindi l'mp3 l'ho creato io) o se è...che ne so...Steve Vai???
Credo che non si potranno più creare mp3 da formati protetti ma i nostri filmati e i nostri mp3 che abbiamo creato in precedenza saranno eseguibili senza alcun problema di sorta.
Sbaglio?
Temo che non sia così. Il formato mp3, in quanto tale, di per se non verrà bannato dal sistema Hardware-software Intel/AMD/Palladium. Il problema è che se il file mp3, o quant'altro, non contiene i codici di riferimento che ne identificano il copiright e relative autorizzazioni al suo utilizzo, non potrà essere suonato.
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Old 10-10-2002, 16:56   #22
telly
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ma scusami se allora mi registro quando suono come posso poi risentirmi? devo pagare i diritti a me stesso?
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Old 10-10-2002, 17:07   #23
nicscics
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Originariamente inviato da telly
[b]ma scusami se allora mi registro quando suono come posso poi risentirmi? devo pagare i diritti a me stesso?
E' questo l'assurdo!

Prova ad immaginare un programmatore che sviluppa il suo bel software per il professionista di turno (su misura). Dovrà chiedere la licenza a Microsoft, per poter far girare l'applicativo su Palladium. Almeno... questi sono i presupposti dei PC "Chiusi".
nicscics è offline   Rispondi citando il messaggio o parte di esso
Old 10-10-2002, 17:39   #24
trappola
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da leggere con il dovuto sarcasmo

Quote:
Originariamente inviato da nicscics
[b]

E' questo l'assurdo!

Prova ad immaginare un programmatore che sviluppa il suo bel software per il professionista di turno (su misura). Dovrà chiedere la licenza a Microsoft, per poter far girare l'applicativo su Palladium. Almeno... questi sono i presupposti dei PC "Chiusi".
Così finalmente riusciremo a dire basta ai piccoli programmatori che disturbano la vendita di bei programmi standard che per funzionare nei casi reali fanno perdere più tempo di quello che fanno guadagnare

fine sarcasmo
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Old 10-10-2002, 17:43   #25
duffyduck
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Originariamente inviato da Mirus
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Okkio, se posti con IE 6 hai già la DIGOS sotto casa.....
grazie per l'avvertimento!
cmq uso explorer 5.5 oppure opera
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Old 10-10-2002, 17:54   #26
nicscics
Bannato
 
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Se ti vogliono beccare, qualsiasi browser va bene. In ogni caso IE 5.5 è pieno di bugs... quindi, dovendo sciegliere, meglio essere aggiornati con IE 6SP1.
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Old 11-10-2002, 13:04   #27
NiKo87
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Originariamente inviato da nicscics
[b]

E' questo l'assurdo!

Prova ad immaginare un programmatore che sviluppa il suo bel software per il professionista di turno (su misura). Dovrà chiedere la licenza a Microsoft, per poter far girare l'applicativo su Palladium. Almeno... questi sono i presupposti dei PC "Chiusi".
E pagare i soldi per farsi certificare il programma
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Old 11-10-2002, 13:43   #28
Cfranco
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L'Avatar di Cfranco
 
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Originariamente inviato da telly
[b]ma scusami se allora mi registro quando suono come posso poi risentirmi? devo pagare i diritti a me stesso?
Spariranno anche tutti i filmini delle vacanze ...
Praticamente si potranno usare solo i programmi certificati da M$ e si potranno usare solo i dati certificati da M$ .
__________________
Ph'nglui mglw'nafh Cthulhu R'lyeh wgah'nagl fhtagn
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Old 11-10-2002, 15:07   #29
#BOYSCOUT#
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Scusate per i post...

Scusate per i post che metterò in successione ma è l'unico modo di farvi leggere tutto quello che ho trovato in rete su questa nuova OSCENITA'!! partorita dalle menti di chi crede di poter governare la NOSTRA liberta'!

Qui non è questione di essere pro o contro Windows pro o contro linux pro o contro intel pro o contro amd e chi più ne ha più ne metta qui ne và della nostra libertà personale!! in ogni post metterò il link del sito da cui ho preso la notizia.



Il PC è Media Center. Col lucchetto
04/09/02 - News - Redmond (USA) - Microsoft ieri ha rilasciato Windows XP Media Center Edition (MCE), una nuova versione del suo più recente sistema operativo desktop che darà vita ad una nuova famiglia di PC multimediali e che consentirà agli utenti, attraverso un telecomando integrato e una speciale interfaccia grafica, di accedere ai propri contenuti digitali - fra cui musica, video e foto - e ai programmi TV da ogni punto di una stanza. La nuova interfaccia farà in modo che le icone e i menù di Windows XP risultino facilmente visibili fino a qualche metro di distanza anche su di un monitor tradizionale.
Anche se le funzionalità base di Windows XP MCE verranno incluse nel prossimo e ormai imminente Service Pack 1, il sistema operativo completo verrà venduto solo in bundle con i PC certificati per farlo girare: questo perché, sostiene Microsoft, Windows XP MCE "è strettamente legato all'hardware".

Quello che a molti fa però arricciare il naso, e che secondo alcuni analisti potrebbe minare il successo di questa nuova versione di Windows XP, è quella di anticipare alcuni di quei meccanismi di protezione delle proprietà intellettuali che faranno parte di quel mega progetto noto come Palladium. Windows XP MCE integra infatti funzionalità crittografiche e di digital rights management (DRM) per bloccare la registrazione di programmi TV, e questo nonostante a tutt'oggi sia possibile farlo con un comune videoregistratore.

Qualcuno suggerisce che con questa mossa Microsoft abbia voluto dimostrare ai giganti di Hollywood la sua buona volontà nel trasformare il PC in una piattaforma rispettosa del copyright e candidata, in futuro, a divenire un centro mediatico a tutto tondo. Resta da vedere se i consumatori dell'era di Napster accetteranno questi vincoli e sapranno mai abituarsi al digitale col lucchetto.


http://punto-informatico.it/p.asp?i=41285

E' IMPORTANTE!! (nota personale)
L'utente come nemico

Questo modo di progettare computer ha delle conseguenze molto interessanti. Quella più ovvia è la fine della pirateria software, musicale e cinematografica domestica: se il flusso audio/video è cifrato lungo tutto il percorso all'interno del PC e oltretutto non è possibile installare programmi non autorizzati che lo registrino, come si fa a crearne copie abusive? Forti di questa garanzia, finalmente discografici e magnati di Hollywood potranno offrirci i loro prodotti via Internet, legalmente e (va da sé) a pagamento. Analogamente, i programmi saranno forse copiabili (per motivi di backup), ma non potranno essere eseguiti senza la relativa autorizzazione individuale.

La conseguenza meno ovvia è che lo stesso sistema consente ai suddetti discografici e magnati di decidere che cosa possiamo vedere e ascoltare, nonché quando e quante volte possiamo farlo. I programmi di lettura (il Windows Media Player, per intenderci) saranno scritti in modo da suonare soltanto musica autorizzata. Dite addio alla vostra collezione di MP3, anche se sono legittimamente tratti dai CD che possedete e avete pagato. E non pensate nemmeno di installare un altro programma meno schizzinoso (come WinAmp): non funzionerà, perché non è software autorizzato.

Applicando questa tecnologia al software, le conseguenze si fanno ancora più interessanti. Supponiamo che siate affezionati alla vostra copia di Office, che ha sempre funzionato ragionevolmente bene e conoscete a menadito, per cui non sentite il bisogno di spendere denaro per la nuova versione. Attualmente potete tenere Office sul vostro PC a tempo indeterminato. Ma con Palladium, all'uscita di Office 2004 Microsoft potrebbe bloccare l'esecuzione del vecchio Office sul vostro PC, obbligandovi ad acquistare la nuova versione. Benvenuti nell'era del software a tempo. Si prega di infilare un'altra monetina nella fessura, grazie.

In altre parole, tutto ciò che passa per il nostro computer sarà controllato da un sistema di autorizzazioni gestito dai produttori di musica, film, hardware e software. L'utente non avrà modo di autorizzare nulla. Potrà soltanto aprire il borsellino ogni volta che qualche pezzo grosso di Hollywood decide di rifarsi la Jacuzzi. L'utente è cortesemente pregato di pagare e tacere: anzi, per dirla con Ross Anderson, per imporre i diritti digitali su un PC è indispensabile trattare l'utente come un nemico.

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Old 11-10-2002, 15:08   #30
#BOYSCOUT#
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La morte di Linux e Apache

Un'altra conseguenza di Palladium/TCPA: se sui futuri PC potranno girare soltanto programmi autorizzati, il software libero e quello gratuito sono spacciati. I codici di autorizzazione non saranno certamente gratuiti: c'è un'infrastruttura di certificazione da mantenere e qualcuno la dovrà pagare. Di conseguenza, nessuno potrà più offrire freeware, ad eccezione dei grandi gruppi commerciali che possono permettersi di lavorare in perdita pur di togliere l'ossigeno alla concorrenza. Il vivace sottobosco dei piccoli programmatori indipendenti, che ci hanno regalato programmi storici come il già citato WinAmp, il mitico PKZip, Napster, WinMX e infinite altre chicche, sparirà.

Fondamentalmente, ogni software scritto per Windows dovrà essere certificato. Da Microsoft, ovviamente: il che significa che spetterà a Microsoft decidere quali programmi sono degni di entrare nel suo regno blindato. Questo potere si presta a ogni sorta di abuso. E' difficile pensare che Bill Gates autorizzerà WinAmp, o i lettori Divx, o qualsiasi suite di applicazioni per ufficio diversa da Office, quando sono in diretta concorrenza con i suoi prodotti.

E che dire di Linux? In teoria è possibile realizzare una versione di Linux compatibile con i computer blindati dall'architettura TCPA, ma in pratica quel che ne viene fuori è l'ombra del Linux che conosciamo adesso. Innanzi tutto ci vuole un filantropo che paghi la procedura di certificazione (ogni software autorizzato deve essere esaminato per garantirne la sicurezza) per ogni singola versione del kernel e per ogni componente aggiuntivo del sistema operativo. Addio, quindi, alle distribuzioni Linux stracolme di software gratuito. Addio, naturalmente, anche ad Apache, il server Web più diffuso del pianeta. Il movimento open source è completamente spiazzato.

Diventa poi impossibile compilarsi un kernel su misura (non sarebbe certificato e quindi eseguibile), installare una patch e più in generale contribuire allo sviluppo di Linux. La flessibilità e libertà che sono la linfa vitale del successo di Linux sono strangolate. Anche se tutti questi ostacoli venissero superati e si arrivasse alla distribuzione di pacchetti RPM con firma digitale compatibili con Palladium/TCPA, resta il fatto che se sui nostri PC c'è un chip che decide quali programmi possiamo eseguire e persino quali file possiamo aprire, non siamo più padroni delle nostre macchine. In sostanza, Microsoft, IBM, HP e tutta l'allegra brigata del TCPA sono root sui nostri computer a casa e in azienda.

E in più, tanto per gradire, hanno debellato ogni altra possibile concorrenza presente e futura. Molto, molto astuto.



Compromessi ingannevoli

Chi se ne frega, potrebbero dire in molti. Se quattro sfigati devono rinunciare a Linux in cambio della sicurezza planetaria, pazienza, ne vale la pena. E poi perché dovremmo installare altri programmi sul nostro PC, quando Microsoft include già tutto quello che ci serve?

In fin dei conti, la separazione fra hardware e software nei computer è un'anomalia che in tutti gli altri apparecchi in casa e in ufficio non esiste. Quando acquistiamo un cellulare, un microonde, un videoregistratore, una Playstation o una telecamera, non pretendiamo di potervi installare un software alternativo; e grazie a questa integrazione fra hardware e software, questi apparecchi non vanno in crash come i PC. Forse sono dunque i PC ad essere stati progettati male, e Palladium rimedia a questa anomalia.

Il problema è che Palladium/TCPA non è concepito per proteggere noi utenti come ci vogliono far credere: è concepito per tutelare gli interessi dei produttori di hardware, software e media. Per esempio, è vero che un computer TCPA non eseguirà un virus (sarebbe software non certificato), ma non farà nulla contro un worm o una semplice pagina Web che contenga script che sfruttano una falla del sistema operativo. Non ci proteggerà dai furti dei codici delle carte di credito, che usano meccanismi su cui il TCPA non ha alcun effetto. Non ci proteggerà contro i crash delle applicazioni che ci fanno perdere ore di lavoro: il fatto che un programma sia certificato non ne garantisce affatto la robustezza. Per contro, consentirà alle industrie del software, del disco e del cinema di mungerci a loro totale piacimento. Proteggerà loro contro ogni tentativo di difendere i nostri diritti.



Diritti fondamentali

Quando parlo di “diritti” non mi riferisco soltanto al diritto di riversare su cassetta un CD regolarmente acquistato o di acquistare un DVD mentre si è in vacanza all'estero e vederselo a casa. Parlo anche di diritti un pochino più fondamentali.

Nell'intervista a MSN/Newsweek, Bill Gates pronuncia questa frase: “Ci siamo avvicinati al problema pensando alla musica, ma poi ci siamo accorti che l'e-mail e i documenti sono ambiti molto più interessanti”. L'idea, insomma, è di applicare le protezioni di Palladium non solo a musica, video e software, ma anche ai documenti.

Gli esempi proposti nell'articolo sono rassicuranti: l'utente potrà scrivere e-mail che soltanto le persone autorizzate potranno copiare o inoltrare ad altri, e potrà creare documenti Word che saranno leggibili solo per una settimana. Tranquilli, ci viene detto, l'utente è sovrano.

Ma il meccanismo di Palladium funziona anche nell'altro senso. Una macchina Palladium può essere impostata in modo da bloccare l'accesso a pagine Web ritenute pericolose. Ad esempio, un pirata decide di mettere online una copia di un film, o un pedofilo pubblica la propria collezione fotografica di brutalità. Invece di perdere tempo con costose cause e indagini internazionali, è possibile riprogrammare da remoto tutti i computer Palladium in modo che non possano accedere a questi siti. Per restare al passo con i pirati, infatti, le autorizzazioni di Palladium sono gestite tramite server centrali e sono revocabili e aggiornabili in qualsiasi momento.

E' un sistema molto efficiente, ma chi lo controlla? Usare Palladium significa togliere l'amministrazione della giustizia ai tribunali e metterla nelle mani delle aziende. Supponiamo che io scriva sul Web qualcosa di sgradito a Microsoft: chi mi dice che l'azienda di Redmond non userà Palladium per oscurarmi? Se qualcuno pubblica una brutta recensione dell'ultimo disco di Celine Dion, la Sony otterrà un'ingiunzione per usare Palladium per bloccarla? Se qualcuno rivela che il prossimo film di Star Trek è una boiata colossale, la Paramount lo zittirà? Se le mie idee politiche o religiose sono sgradite nel mio paese, il governo ordinerà ai server di Palladium di farle sparire dal Web?

La tentazione è forte, anche perché il sistema è rapido e indolore. Niente tribunali, niente cause, niente avvocati: due comandi su un terminale, e il gioco è fatto. Gli utenti Palladium non si accorgeranno neppure della censura. Non sapranno mai che è avvenuta.



Il finto pulsante di spegnimento

Va detto che secondo le specifiche del TCPA tutte le sue funzioni sono disattivabili dall'utente, che è libero di avviare il proprio PC nella maniera tradizionale. Questa facoltà è sicuramente stata introdotta per tranquillizzare gli utenti preoccupati delle proprie libertà, ma in realtà è un'operazione di facciata.

Avviando il PC senza TCPA, non potrete usare nessuno dei suoi programmi certificati. Potrete forse far girare programmi non certificati (quelli attuali, per esempio), che però non riusciranno a comunicare con le periferiche, che per motivi di protezione del copyright si aspetteranno soltanto dati certificati. Se così non fosse, potreste stamparvi un libro scaricato da Internet oppure masterizzarvi un CD.

Le cose peggiorano ulteriormente quando cercherete di andare sul Web. Se il sistema prende piede, in nome della sicurezza i siti Web commerciali rifiuteranno le connessioni dagli utenti che non usano macchine protette da Palladium. Questo costituirà un grande incentivo ad acquistare queste nuove macchine, il cui numero crescente spingerà sempre più siti ad abbracciare Palladium, creando un effetto valanga identico a quello ottenuto nei browser da Internet Explorer: già ora molti siti non sono visitabili con browser diversi da quello Microsoft.



Occasione da non perdere

Per le grandi aziende, Palladium è davvero la Soluzione Finale: Linux e Apache eliminati, pirati dei media debellati, i programmatori indipendenti sul lastrico. Chi controlla Palladium controlla tutti i computer e, dietro gentile richiesta, controlla anche la libertà di lettura. Un quadretto desolante.

Considerati i nomi e i capitali che appoggiano l'iniziativa Palladium/TCPA, sembra che ci si debba arrendere all'inevitabile. Soprattutto dopo gli eventi dell'11 settembre, c'è un'insensata corsa mondiale ad abbracciare incondizionatamente qualsiasi tecnologia che prometta anche vagamente di darci maggiore sicurezza. E' fondamentale, invece, distinguere fra sicurezza reale e paccottiglia commerciale.

Lottare contro questo abominio si può: lo abbiamo già fatto con successo in passato con il famoso numero di serie unico annidato nei Pentium III e poi rimosso a furor di popolo dalle generazioni successive. Il primo passo di questa lotta è diffondere la consapevolezza del problema. Questo è il mio piccolo contributo in proposito

http://www.attivissimo.net/
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Old 11-10-2002, 15:13   #31
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Intel prepara i chip per Palladium
Lo scetticismo di chi non crede che il sistema di censura di Microsoft vedrà mai la luce va a scontrarsi con un recente annuncio di Intel.

[ZEUS News - www.zeusnews.it - Prima Pagina, 20-09-2002]

Chi crede che il mio recente articolo sul progetto Palladium di Microsoft sia troppo allarmistico forse dovrà ricredersi.
Capisco lo scetticismo all'idea che in futuro ci venga imposto un computer nel quale non possiamo eseguire i programmi che desideriamo ma soltanto quelli "approvati" da Microsoft, da Hollywood o dalla mega-azienda di turno, ma se non vi fidate di me, le parole di Bruce Schneier che ho già segnalato il mese scorso sono piuttosto convincenti.

Se nonostante tutto sospettate ancora che Palladium e le altre iniziative analoghe (TCPA) siano semplici ipotesi di qualche mente malata che non verranno mai concretizzate, vi farà riflettere forse l'annuncio di Intel del 10 settembre 2002, secondo il quale la sua prossima generazione di chip, quella che succederà al Pentium 4 nella seconda metà del 2003, includerà funzioni antipirateria, denominate LaGrande, che dovrebbero "proteggere gli utenti dagli aggressori informatici e dai virus e offrire a chi produce mediadigitali potenti strumenti per controllare l'uso dei propri prodotti."

Cito dall'articolo: sarà possibile "impedire ai PC che usano LaGrande e la tecnologia software Palladium di Microsoft di copiare CD, inoltrare determinati documenti, o eseguire software privo di licenza". Sì, avete letto bene: "inoltrare determinati documenti". Forse sono paranoico, ma a me suona tanto come un eufemismo per "censura".

Insomma. abbiamo un chip e una data (il 2003). Ancora convinti che Palladium sia un parto del sensazionalismo giornalistico? Convinti che i consumatori sapranno ribellarsi? Considerate l'indifferenza generale (al di fuori della stretta cerchia degli informatici) riguardante i CD musicali anticopia prima di rispondere.

http://www.zeusnews.it/index.php3?a....amp;numero=999

No, Palladium non è un (brutto) sogno
Finisce il tempo delle ipotesi intorno ai progetti per il "computer sicuro" prossimo venturo. I primi componenti concreti del sistema Palladium/TCPA sono tra noi: chip Intel e AMD predisposti, e schede audio Creative che si spengono da sole quando si esegue musica protetta. L'industria del disco si unisce alla gioiosa macchina da guerra, rivolta però contro l'utente.

Qualche mese fa mi sono preso sberleffi a badilate per il mio precedente articolo su Palladium e TCPA, le due iniziative tese a realizzare un cosiddetto “computer sicuro” che non consentirebbe la pirateria audio e video, offrirebbe garanzie di sicurezza online per gli utenti, ma nel contempo si presterebbe a gravi forme di controllo e censura. A molti la notizia è sembrata talmente assurda da sospettare un pesce d'aprile fuori stagione o una mia improvvisa smania di scoop a tutti i costi.

Da allora sono emersi numerosi dettagli a proposito di Palladium e TCPA, per cui vale la pena ritornare sull'argomento. Cominciamo con alcuni fatti nudi e crudi.

Non vi è dubbio sull'intenzione dei chipmaker di realizzare Palladium. Opteron, il prossimo processore di AMD, in uscita nel primo semestre del 2003, supporterà Palladium, come annunciato formalmente da Patrick Moorhead, portavoce di AMD. Lo stesso farà Intel con il successore del Pentium 4, denominato LaGrande, previsto per la seconda metà del 2003.

Il supporto per Palladium sarà disattivabile da parte dell'utente, ma in tal caso il computer non potrà eseguire contenuti protetti, come ad esempio musica, film, libri, documenti e applicazioni certificate Palladium.

Chi vuole evitare i processori Palladium potrà certo rifugiarsi nell'usato, nelle macchine Apple e nelle workstation non basate su chip Intel e AMD, ma dall'anno prossimo sarà estremamente difficile procurarsi un nuovo PC per Windows che non contenga i chip conformi al progetto Microsoft.
#BOYSCOUT# è offline   Rispondi citando il messaggio o parte di esso
Old 11-10-2002, 15:15   #32
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Le schede audio Creative sono già imbavagliate
L'iniziativa Palladium prevede che non solo il processore, ma l'intera catena di dispositivi presenti nel computer adotti contromisure per evitare l'intercettazione e la duplicazione non autorizzata dei contenuti protetti. Non ha senso, infatti, avere una CPU Palladium se poi basta intercettare il flusso di dati di una periferica per ottenere una copia digitale perfetta.

Gli scettici obiettano che nessun fabbricante di periferiche menomerebbe intenzionalmente il proprio prodotto per sottostare ai requisiti di Palladium. Ma periferiche che implementano queste contromisure ci sono già , solo che molti fabbricanti comprensibilmente non ci tengono troppo a farlo sapere.

Per esempio, occorre sfogliare i file readme di documentazione che accompagnano le schede audio Sound Blaster Audigy e Sound Blaster Live di Creative per scoprire che la loro uscita digitale si disattiva quando viene eseguito contenuto protetto (tipicamente musica). Non importa se l'utente possiede la licenza per ascoltare il brano protetto e se l'ha regolarmente pagato: l'uscita digitale è spenta, punto e basta, per cui non è consentita neppure la copia privata personale, nonostante tale copia sia un diritto ribadito dalla recente Direttiva Europea 2001/29/CE.

E la Creative non è l'unica azienda a venire incontro alle esigenze di Palladium: The Register ha scovato, nei meandri del sito Microsoft una lista di hardware che già supporta le tecnologie anticopia della società di Redmond

http://www.microsoft.com/windows/win...ec/default.asp

Discografici in festa, Elvis (Costello) in testa
L'ambiente sicuro e controllato promesso dalle macchine compatibili con Palladium fa gola particolarmente ai magnati dei media, che non vedono l'ora di avere una piattaforma sulla quale distribuire musica, film e libri senza l'incubo di ritrovarseli l'indomani su Kazaa.

L'idea di fondo è offrire un servizio simile a Napster per facilità e successo, ma che funzioni soltanto con PC Palladium (agendo da ottimo incentivo all'acquisto delle nuove macchine) e soprattutto sia a pagamento. I file scaricati, infatti, saranno cifrati e utilizzabili soltanto a patto di acquistare la relativa “licenza” o chiave di sblocco, che è modulabile: permette per esempio di limitare il numero di esecuzioni permesse oppure di definire una data di scadenza, dopo la quale il file è inutilizzabile.

In attesa di Palladium, si sperimentano i principi di base di questo progetto (e le reazioni dei consumatori) usando la tecnologia attualmente disponibile. Sempre più spesso, i CD musicali non sono suonabili nei computer oppure lo sono soltanto su macchine sulle quali gira una specifica combinazione di software Microsoft. Come hanno risposto i consumatori a queste restrizioni? A parte qualche protesta iniziale, ormai quasi dimenticata, sopportano in silenzio.

La settimana scorsa la sperimentazione ha compiuto un altro balzo: il quotidiano inglese Sunday Times ha offerto ai lettori un'anteprima del nuovo disco di Elvis Costello, sotto forma di un CD contenente alcune tracce audio normali, due tracce in formato Windows Media Audio non protette, e due tracce protette “a tempo”, che sono suonabili soltanto quattro volte e soltanto a patto di disporre di un PC Windows con Media Player 7.1 o successivo configurato in modo da acquisire automaticamente le licenze, cosa che richiede un collegamento via Internet. Le tracce protette non sono eseguibili con altri player. In altre parole, una situazione molto vicina a quella prevista per Palladium.
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Old 11-10-2002, 15:16   #33
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Unire i puntini
Fin qui i fatti. Il quadro che ne risulta è che tutte queste novità sono orientate alla gestione dei diritti digitali (o forse dovremmo dire "gestione dei divieti digitali") delle case discografiche e cinematografiche. Degli eventuali diritti dell'utente non si parla proprio.

Non si parla neppure delle promesse di "ridurre massicciamente il rischio comportato da molti virus e spyware" fatte per esempio da John Manferdelli, General Manager della Palladium Business Unit di Microsoft, e che dovrebbero essere l'argomento più convincente per indurre gli utenti ad acquistare serenamente macchine Palladium.

In particolare non si dice esattamente come possa avvenire questa riduzione, e a che prezzo. Una macchina Palladium rifiuterà di eseguire un programma scaricato da Internet, ad esempio un dialer o un virus, perché non sarà codice certificato Palladium? Ottimo. Ma in tal caso su un PC Palladium non sarà possibile neppure eseguire software shareware o freeware, a meno che l'autore del software paghi di tasca propria la certificazione (improbabile). Per contro, se la certificazione è facilmente ottenibile, allora anche gli autori di "molti virus e spyware" se la potranno procurare, aggirando allegramente Palladium.

Rimane poi il dubbio di come Palladium possa proteggerci dal codice ostile annidabile nelle pagine Web. Siccome è impensabile che ogni pagina del Web debba essere certificata per poter essere visualizzata da una macchina Palladium, si presume che il codice delle pagine Web sia interpretato ed eseguito senza restrizioni. Non è una prospettiva rassicurante, considerato che attualmente basta una singola riga di codice in una pagina Web per cancellare il contenuto di una macchina Windows XP, salvo che sia stato installato il recente, monumentale Service Pack. Speriamo che la futura versione Palladium di Windows sia un po' meno ingenua.

E a proposito di difendersi dallo spyware, è interessante notare che Palladium esige che si informi un server centrale ogni volta che si vuole eseguire contenuto protetto. In altre parole, il detentore dei diritti digitali di un film viene a sapere che cosa ascoltate e guardate, quando lo fate e quante volte lo fate, avendo quindi un'ottima occasione di tracciare il vostro profilo di consumatore e i vostri gusti e orientamenti personali ("questo qui è la quinta volta che si guarda Pretty Baby di Louis Malle... hmmm, mi sa che è un pedofilo... e questa signora ha scaricato Querelle de Brest, interessante..."). Sinceramente mi sfugge la differenza fra questo andazzo e lo spyware.
#BOYSCOUT# è offline   Rispondi citando il messaggio o parte di esso
Old 11-10-2002, 15:17   #34
#BOYSCOUT#
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Un altro aspetto di Palladium con il quale si cerca di sedurre l'utente è la cifratura trasparente dei documenti. Per esempio, i documenti di un'azienda o di un'amministrazione pubblica dotata di PC Palladium potranno vivere un'esistenza interamente cifrata, senza che l'utente se ne accorga o debba penare con password, smartcard e simili: saranno leggibili ed elaborabili proprio come documenti normali, ma soltanto sui computer aziendali autorizzati. Un sistema facilissimo da usare e quindi molto più gestibile e vendibile di quelli attuali.

I vantaggi in termini di sicurezza e privacy, si dice, sono evidenti: diventerà inutile trafugare file riservati, perché tanto non saranno apribili al di fuori della rete aziendale. A meno che, naturalmente, insieme ai file non venga anche sottratto uno dei computer autorizzati ad aprirli.Con l'attuale diffusione dei laptop, non è uno scenario implausibile. Inoltre i laptop dovranno essere in grado di aprire i documenti anche quando sono sconnessi dalla Rete, per cui non si puòneppure implementare un modello di sicurezza che richieda l'autorizzazione al server centrale ogni volta che si apre un documento. Improvvisamente i vantaggi aziendali di Palladium sono molto meno evidenti.

Patti chiari, amicizia lunga

E' inutile menare il can per l'aia: Palladium èuna tecnologia mirata alla gestione dei diritti digitali, che si cerca di vendere spacciandola per una Cosa Veramente Buona e Giusta per la sicurezza degli utenti quando non lo è. Non per nulla uno dei brevetti chiave di Palladium si intitola "Digital Rights Management Operating System" ("Sistema operativo per la gestione dei diritti digitali", brevetto USA 6330670).

Microsoft lo dica chiaro e tondo, e la paranoia intorno a Palladium finisce subito. Sì, perché non c'è proprio niente di male nel voler creare uno scatolotto cifrato attraverso il quale distribuire film e musica a pagamento: è quello che fanno da un pezzo i decoder satellitari (con alterni successi), e non se ne scandalizza nessuno. Basta avere l'onestà di chiamare le cose con il proprio nome.

http://www.apogeonline.com/webzine/...01/200210010102
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Old 11-10-2002, 15:27   #35
#BOYSCOUT#
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inutile dire che ho firmato subito la petizione e che anche nel nostro forum stò facendo di tutto per mettere a conoscenza gli utenti di queste schifezza!!


http://www.atris.it/Forum/forumdisplay.php?forumid=1


P.s.:
Nota per admin e mod

non è mia intenzione fare spamming non me ne frega assolutamente nulla di pubblicizzare questo o quel forum/sito ma credo che la gravità di quello che ci aspetta (palladium) comporti l'unione di tutte le nostre forze ed il superamento di certe divisione per FERMARE quello che ritengo una castrazione delle NOSTRE libertà individuali.
Orwell insegna.
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Old 11-10-2002, 15:33   #36
Cfranco
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Originariamente inviato da #BOYSCOUT#
[b]In fin dei conti, la separazione fra hardware e software nei computer è un'anomalia che in tutti gli altri apparecchi in casa e in ufficio non esiste. Quando acquistiamo un cellulare, un microonde, un videoregistratore, una Playstation o una telecamera, non pretendiamo di potervi installare un software alternativo; e grazie a questa integrazione fra hardware e software, questi apparecchi non vanno in crash come i PC. Forse sono dunque i PC ad essere stati progettati male, e Palladium rimedia a questa anomalia.
No , questo é il tratto distintivo del PC , la programmabilità in base alle esigenze distinte di chi lo usa .
Cancellare la possibilità di programmare le funzionalità della macchina significa svuotare il concetto stesso di computer da quella che é l' idea fondamentale e ridurlo a uno stupido elettrodomestico .
__________________
Ph'nglui mglw'nafh Cthulhu R'lyeh wgah'nagl fhtagn
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Old 11-10-2002, 15:39   #37
#BOYSCOUT#
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Originariamente inviato da Cfranco
[b]No , questo é il tratto distintivo del PC , la programmabilità in base alle esigenze distinte di chi lo usa .
Cancellare la possibilità di programmare le funzionalità della macchina significa svuotare il concetto stesso di computer da quella che é l' idea fondamentale e ridurlo a uno stupido elettrodomestico .
Non è farina del mio sacco come ho scritto all'inizio stò solo riportando articoli trovati in rete.

Non soffermarti sulle questioni di metodo ma guarda la sostanza.
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Old 11-10-2002, 15:43   #38
#BOYSCOUT#
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sinceramente Corsini mi ha lasciato l'amaro in bocca leggere questo suo commento ad una news:

"...La Grande è un dispositivo hardware che, abbinato a Palladium di Microsoft, permetterà di meglio gestire problematiche legate alla sicurezza dei dati contenuti nel proprio PC.
Intel prevede il debutto di questa tecnologia non con i processori Pentiujm 4 ma con le prossime generazioni di cpu..."

http://news.hwupgrade.it/7140.html

spero di sbagliarmi considerando che pur non conoscendola personalmente la stimo per il lavoro che stà svolgendo nel web come imprenditore ma credo che una posizione più decisa su questo argomento anche da parte di chi come lei è impegnata professionalmente nel hardware e nella comunicazione di massa sia fondamentale per fermare questa nefandezza.

P.s.
non è una sviolinata ma solo quello che penso.
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Old 11-10-2002, 15:48   #39
nicscics
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Nel nostro piccolo, dobbiamo fare (e stiamo facendo) il lavoro che, escluse rare eccezioni, quali il carissimo amico Paolo Attivissimo, dovrebbero fare i giornalisti, i quali invece, parlano sempre e solo delle stesse cose.

Si tratta della libertà dell'individuo, e questo ancora nessuno, al di fuori degli addetti ai lavori, lo ha percepito. Lo si vede come un dettaglio informatico, ma si tratta invece dell'anticamera della dittatura globale.
nicscics è offline   Rispondi citando il messaggio o parte di esso
Old 11-10-2002, 15:52   #40
#BOYSCOUT#
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Originariamente inviato da nicscics
[b]Nel nostro piccolo, dobbiamo fare (e stiamo facendo) il lavoro che, escluse rare eccezioni, quali il carissimo amico Paolo Attivissimo, dovrebbero fare i giornalisti, i quali invece, parlano sempre e solo delle stesse cose.

Si tratta della libertà dell'individuo, e questo ancora nessuno, al di fuori degli addetti ai lavori, lo ha percepito. Lo si vede come un dettaglio informatico, ma si tratta invece dell'anticamera della dittatura globale.
Concordo ed anch'io nel mio piccolo stò cercando di fare quanto è in mio potere contro queste cose.

Se tu potessi avvertire paolo di questo thread e degli altri sparsi sui forum che ho postato te ne sarei grato.
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