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06-04-2011, 23:10 | #101 | |
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07-04-2011, 10:58 | #102 | |
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Zitte zitte però anche le placide onde dell'adriatico portano con se una quantità enorme di energia. |
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10-04-2011, 02:16 | #103 | |||||
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http://www.regione.puglia.it/index.p...no=xli&num=180 e se non ho letto male non ci sono dati oggettivi per ritenere il canale d'otranto un bottleneck. Al di la di questo, io osservavo come sia strano che un gruppo come legambiente abbia deciso di appoggiare supinamente il progetto del parco eolico se fosse vero che esso mette a rischio, centinaia di uccelli comprese eventuali specie in via di estinzione. Per cui mi viene da pensare che talvolta le ragioni ideologiche alla base di talune battaglie, possono essere di natura tutt'altro che ecologista. L'aspetto più triste è che questo non è un caso isolato. In italia abbiamo tante piccole minoranze che per l'una o per l'altra ragione, e quasi sempre di natura ideologica e molto raramente pragmatica, riescono ad impedire opere di rilevanza più o meno significativa, rendendo sempre più difficile inquadrare questo paese in una democrazia dove si decide a maggioranza, tant'è che un progetto che apparentemente avrebbe dovuto mettere tutti d'accordo ha trovato degli oppositori. Quote:
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esistono alcune centrali mareomotrici che hanno evidenziato alcuni limiti di tale tecnologia. Aggiungi che il mediterraneo è un bacino piuttosto isolato dagli oceani per cui le maree e le correnti sono generalmente di intensità molto più limitata e soprattutto molto meno regolari, cosa che complica di molto lo sfruttamento delle stesse. Per quanto riguarda le correnti c'è da aggiungere che possono anche essere molto violente, per cui non è detto che si possano sfruttare sempre. Le tecnologie in tal senso credo ci siano già, per quanto di nicchia e poco pubblicizzate, http://www.ecologiae.com/energia-idr...produrla/7534/ Mi immagino già chi propone di infilare un generatore nello stretto di sicilia... Per inciso sarebbe anche possibile sfruttare la differenza di temperatura tra acqua di superficie ed acqua profonda, c'è una centrale del genere ( ad ammoniaca se non erro) a Cuba, ma non dovrebbe aver avuto grande fortuna. Quote:
ridurre i consumi ha ripercussioni non trascurabili praticamente su tutto. in tal senso è pensabile ridurre gli sprechi, ma ridurre i consumi è sostanzialmente impossibile. Quote:
in trentino il cappotto è obbligatorio per legge dagli anni 80. in italia le ferrovie non sono state sviluppate come si deve per favorire la fiat, non so se per ragioni politiche o sindacali. Tra l'altro abbiamo una cronica incapacità di gestire i monopoli naturali ( per una ragione o per l'altra ) vedasi le alterne vicende delle poste, della telecom, delle autostrade, degli acquedotti etc etc. Per quanto riguarda il riciclaggio in italia, al di la del denaro sporco si fa abbastanza poco, salvo differenze da realtà a realtà ovviamente. |
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10-04-2011, 06:23 | #104 | |||
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Solo che se poi dall'osservazione risulta che ste cose hanno un impatto devastante su, magari, le tartarughe marine (oggetto di una formula simile a quella che ho quotato), cosa si fa, si sbaracca tutto l'impianto? Però da un altra parte, è pure vero che, essendo una tecnologia nuova, finchè non costruisci non puoi conoscere l'impatto... Da questo punto di vista però, una critica che mi sento di rivolgere al documento è che gli impatti sembrano essere stati valutati basandosi su informazioni troppo specifiche: si cerca di capire se e quanti uccelli passano di la, ma non viene fatto alcun riferimento a studi su "se e quanto le pale rompono le scatole agli uccelli". Ok che è una tecnologia nuova, ma non c'è veramente niente di simile da nessuna parte del mondo? In ogni caso, mi sembra che dal documento traspaia un pò di incertezza... Non mi stupisco quindi più di tanto che diverse associazioni si dispongano su fronti diversi. Quote:
Tenere casa a 19 gradi invece che a 25 d'inverno o viceversa d'estate è un problema di "cultura consumistica", che sinceramente non mi dispiacerebbe se fosse inculcato agli italiani a suon di bollette salate. A questo proposito, linko questo: http://en.wikipedia.org/wiki/List_of...ion_per_capita Invito a soffermare l'attenzione sull'energia consumata da un tedesco o un italiano, e quella, circa doppia, consumata da un americano. |
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10-04-2011, 08:14 | #105 |
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A proposito di energie rinnovabili sto leggendo con molto interesse un libro di un professore di Cambridge, scaricabile gratuitamente da internet nei tre formati PDF, Mobi ed ePub, il cui titolo è "Energia sostenibile - senza l'aria fritta":
http://www.withouthotair.com/ Mi sembra che il punto principale sia che le sostenibili da sole non possono soddisfare il nostro intero fabbisogno a meno che anche noi non tagliamo drasticamente i consumi. Inoltre sfata alcuni miti. Purtroppo è concentrato sulla situazione inglese.
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Ubuntu è un'antica parola africana che significa "non so configurare Debian" Chi scherza col fuoco si brucia. Scienza e tecnica: Matematica - Fisica - Chimica - Informatica - Software scientifico - Consulti medici REGOLAMENTO DarthMaul = Asus FX505 Ryzen 7 3700U 8GB GeForce GTX 1650 Win10 |
10-04-2011, 11:18 | #106 | |||||||
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Quello che manca è, eventualmente, la mappatura, o l'evidenza, delle rotte sul canale d'otranto. Sinceramente presumo che avviare uno studio di 10 anni per mapparle prima di avviare il progetto, sia irragionevole. Al contrario se dovessero mappare le eventuali rotte negli anni necessari a costruire la piattaforma, poi sarà sufficiente portarla più a largo o più a riva in modo da non interferire con suddette rotte. Però il fatto che non ci siano prove che si tratti di un bottleneck fa pensare che non ci siano rotte. Quote:
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questo per dire che generalmente risulta difficile decidere per gli altri, almeno in ambito domestico. Però coibentare gli edifici, riparare le perdite dell'acquedotto, scegliere un'illuminazione stradale più efficiente e meno dispersiva, e comunque contenere gli sprechi relativi al settore pubblico è un altro paio di maniche. Anche incentivare il trasporto elettrico pubblico contro quello privato è un'altra via. Quote:
in tal senso anche noi consumiamo più energia di un armeno, eppure non ci sogneremmo mai di rinunciare ad una lavatrice, alle televisioni, alla rete cellulare o alle ferrovie... quindi anche in questo caso, a seconda di chi parla il consumo accettabile e quello inaccettabile variano anche radicalmente, il che ci riporta ad una guerra ideologica da cui non si esce. |
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10-04-2011, 11:18 | #107 | |
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10-04-2011, 14:06 | #108 | ||
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In ogni caso, concordo con te che è un discorso da cui non si esce (e che va anche OT). Purtroppo però, è un dato di fatto che le cicale facciano girare l'economia più delle formiche. Purtroppo però, a meno di svolte epocali tipo fusione fredda, il mondo è fatto per sopportare le formiche, e non le cicale. Ricordo comunque che la rinnovabilità è un bilancio tra quanto velocemente si consuma e quanto velocemente si creano risorse. In quest'ottica, un MW risparmiato è importante tanto quanto un MW installato. |
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10-04-2011, 15:28 | #109 | ||
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Se il governo locale, espressione della maggioranza dei cittadini, decide di realizzare un progetto proposto col programma elettorale, presentato durante la campagna elettorale, e votato dalla maggioranza dei cittadini, mi pare una scelta legittima per quanto non condivisibile. Se poi una minoranza protesta perché ci sono basi oggettive e certe relative alla pericolosità o alla dannosità del progetto, mi pare altrettanto legittimo. Il problema è che anche cercando, in questo specifico caso, non ci sono riscontri oggettivi, studi, analisi zoologico-faunistiche di sorta che permettano di definire quella zona come area di passaggio. Si trovano soltanto propaganda e video ad effetto, ma nulla di realmente concreto, per cui tutto lascia pensare ad una battaglia di principio, che non serve a nessuno, se si esclude la pubblicità che Italia Nostra ne ricava. Quote:
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10-04-2011, 22:38 | #110 | |
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10-04-2011, 22:42 | #111 | |
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11-04-2011, 00:27 | #112 | |
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11-04-2011, 02:19 | #113 | ||
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11-04-2011, 03:30 | #114 |
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Per quanto riguarda ME io non ho mai detto di voler imporre standard. Ho solo detto che definire 19 gradi una temperatura a cui "sostanzialmente geli, per cui diventa una cosa inaccettabile" è una ... limitiamoci a dire esagerazione Fatta questa premessa... se la gente non esagerasse con i termosifoni sarebbe meglio, talvolta ci sono dei veri e propri sprechi. 19 gradi sono sufficienti, sarebbe un bene se ognuno di noi prendesse la semplice abitudine di mantenersi entro questo livello (magari...).
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Trattato positivamente con: jhon16, orso232, JacopoSr, cirano76, enrikinter, firestorm90, giulio81 Ultima modifica di sbudellaman : 11-04-2011 alle 03:44. |
11-04-2011, 07:28 | #115 | |
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Questa è un'ammonizione.
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11-04-2011, 09:17 | #116 |
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Per tagliare gran parte dei consumi (e per consumi intendo in generale gas, elettricità e via discorrendo) bisognerebbe:
- obbligare la gente a isolare meglio la casa cambiando finestre a vetro singolo vecchie di 50 anni, - cambiare le lampadine ad incandescenza e mettere quelle a risparmio energetico, - EDIT: bloccare le installazioni di caldaie ad impianto centralizzato e permettere ad ogni appartamento di decidere quando e se usare sistemi di riscaldamento per evitare sprechi (quando andavo a scuola spesso si tenevano finestre leggermente aperte per far raffrescare perché il riscaldamento era messo a manetta e spesso non funzionavano le valvole ai lati dei termosifoni), incentivare la rottamazione di vecchie caldaie malfunzionanti e non centralizzate a favore di un impianto auto-regolabile e centralizzato. - incentivare i condizionatori inverter classe A/A. - sostituire nell'illuminazione pubblica le lampade vecchie con quelle a vapori di sodio. Già solo queste cose ridurrebbero lo spreco di energia/fonti non rinnovabili, e conterrebbero i consumi.
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Trattato positivamente con: john costantine, samg42, Formula Gloria , Oge, sandru, giacomo_uncino, e tante altre persone... Ultima modifica di cracker_pazzo : 15-04-2011 alle 20:03. |
11-04-2011, 09:22 | #117 |
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appunto. siccome la società odierna e' un insieme di tante libertà, che però devono convivere tra loro, la MIA LIBERTà E' REGOLATA. Se vivessi in un'isola deserta, potrei fare cio' che voglio. potrei girare nudo, inculandomi le scimmie, bruciando gli alberi e facendo quello che voglio. invece vivo in una società, e ci sono delle regole. come non accendere ad esempio il riscaldamento come e quando voglio. immagino saprai che sono i vari comuni a dire quando devono essere accesi i riscaldamenti, no? e politiche di gestione e risparmio energetico non mi pare siano cose strane , il risparmio energetico e' regolato da leggi. non viviamo in una totale anarchia energetica come vuoi far credere tu.
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11-04-2011, 10:08 | #118 | ||
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Città: ...dove Sile a Cagnan s'accompagna...
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http://www.inference.phy.cam.ac.uk/w.../page_41.shtml che spero metta a tacere parecchie cacchiate che ho letto su questo ed altri forum. Quote:
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11-04-2011, 15:06 | #119 | ||
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per assurdo un amish potrebbe dirti che si vive benissimo senza corrente e telefono ma dubito che ci siano tante persone disposte a rinunciarvi, sebbene non si tratti di necessità in senso stretto. Quote:
Al contrario, l'idea che proponi per cui debba essere il signor Mario Rossi a definire la temperatura ottimale per l'ambiente domestico vivere non è non democratico. La concezione e la percezione di confort sono soggettive, e non puoi imporle per legge. Se il tuo modo di vedere le cose fosse corretto, fintanto che esistono larghe comunità di persone che vivono senza corrente elettrica e telefono, a chiara prova che vivere senza corrente e telefono è possibile, anche noi dovremmo adeguarci a vivere senza corrente e telefono. Bah... PS: è interessante notare come di tutto un post, l'unica cosa di cui discutere diventano i gradi della temperatura in casa. Ultima modifica di hibone : 11-04-2011 alle 15:15. |
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11-04-2011, 15:33 | #120 | |
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Detto questo ed escluse le rare eccezioni, tenere i termosifoni troppo alti fa anche male. Quindi posso confermarti che per chi è in salute e per uso domestico 19 gradi sono una ottima temperatura.
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