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Old 20-09-2009, 23:41   #201
Sallino
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http://www.youtube.com/watch?gl=IT&hl=it&v=jdd1ZQyp5fI
minuto 2:55....eh si che andava espulso.
passatemi un pò di rovagnati che mi ci faccio un panino va...
Se vogliamo essere pignoli anche Maicon nell'occasione del rigore andava espulso (solo ammonito).
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Old 20-09-2009, 23:44   #202
juninho85
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Se vogliamo essere pignoli anche Maicon nell'occasione del rigore andava espulso (solo ammonito).
ma infatti...però alla faccia di bronzo fa comodo romper le palle solo per i(presunti)episodi a sfavore,quando contro abbiamo avuto
mancata espulsione di maicon per chiara situazione da rete
ammonizione su conti ridicola che ci costa la squalifica
maicon che spacca la faccia a canini in piena area di rigore
eto'o recupera la palla su conti in maniera dubbia

se mourinho si agita come una bertuccia nell'area tecnica allegri cosa avrebbe dovuto fare?!
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Old 21-09-2009, 00:11   #203
Sallino
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ma infatti...però alla faccia di bronzo fa comodo romper le palle solo per i(presunti)episodi a sfavore,quando contro abbiamo avuto
mancata espulsione di maicon per chiara situazione da rete
ammonizione su conti ridicola che ci costa la squalifica
maicon che spacca la faccia a canini in piena area di rigore
eto'o recupera la palla su conti in maniera dubbia

se mourinho si agita come una bertuccia nell'area tecnica allegri cosa avrebbe dovuto fare?!
Poverino Canini, possibile che l'arbitro non si è accorto che era livido in faccia dal calcio? Quando si dice sudditanza psicologica... Non ha fischiato apposta secondo me.
E su Conti era fallo, è venuto da dietro a prendergli il pallone, poco dopo l'ha fatto Nenè UGUALE (anzi più pulito) su uno dei difensori dell'Inter e ha fischiato.... Bah

Vabbè inutile alla fine stare a lamentarsi dell'arbitraggio, purtroppo ormai lo sappiamo. Anche l'anno scorso siamo stati svantaggiati tantissimo... L'unica cosa che conta è che oggi ho rivisto il Cagliari dell'anno scorso, ora dobbiamo per forza vincere contro il Bari.
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Old 21-09-2009, 07:46   #204
juninho85
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Unione Sarda - Squadra ritrovata
Il Cagliari aveva bisogno di un'iniezione di fiducia. Nelle prime giornate era apparso smarrito, incapace di esprimersi allo stesso livello della passata stagione. Ieri, contro l'Inter, ha dimostrato di non aver scordato i concetti trasmessi da Allegri: reparti molto vicini tra loro, verticalizzazioni frequenti, cambi di gioco. L'allenatore rossoblù aveva preparato bene la partita. Con l'inserimento di Matri ha dato profondità alla squadra, costringendo la difesa nerazzurra a frenetiche corse all'indietro. In questo modo si è creato spazio tra le linee, dove hanno imperversato Jeda e Cossu, non a caso i migliori in campo. La forza di Dessena (che ha mostrato anche una discreta qualità di palleggio) ha dato sicurezza a Marzorati, consapevole di poter contare sull'aiuto del compagno in caso di difficoltà, mentre dall'altra parte Agostini ha messo in campo tutto il suo dinamismo e la sua esperienza. In questa situazione, non ce ne vogliano i diretti interessati, le assenze di Pisano e Lopez non si sono avvertite. Astori e Canini, nonostante la giovane età, si sono disimpegnati come veterani, dando un segnale forte ad Allegri: la rosa è compatta e tecnicamente valida. Un fatto importante. Mercoledì a Bari, toccherà a Parola non far rimpiangere lo squalificato Conti. In questa stagione ci sarà bisogno di tutti, prima o poi, nessuno si sentirà escluso dalla corsa rossoblù verso la salvezza.
Insomma, mai come questa volta il risultato non conta. Ieri, il dg rossoblù Francesco Marroccu commentava: «Preferisco perdere così che pareggiare al termine di una prestazione mediocre». Ha ragione. Il Cagliari aveva assoluto bisogno di sapere se era ancora in grado di giocare bene e ieri ne ha avuto la conferma contro la squadra più forte. Adesso, sarà importante avere la stessa tensione agonistica contro avversari che non si chiamano Eto'o e Milito ma, più semplicemente, Rivas e Alvarez.

La Nuova Sardegna - La sconfitta può segnare la svolta
Se sbagli i fenomeni ti castigano e Milito è uno che non si distrae. Il Cagliari perde conoscenza per cinque minuti, quanto basta perché l’Inter emerga dalle nebbie di una partita indolente. I rossoblù ci mettono l’incoscienza chiesta da Massimiliano Allegri per affrontare i campioni d’Italia e quel tanto di talento sufficiente a meritare qualche cosa di più di un pareggio che, almeno, avrebbe avuto il sapore di un verdetto equo.
Campionato dopo campionato, il Cagliari punta a «quota quaranta», la soglia minima di salvezza in serie A. L’obiettivo è sempre uguale a se stesso: restare nell’élite del calcio nazionale, far divertire il pubblico e godersi tutto quello che viene in più, perché, comunque, non è dovuto. Alla quarta giornata la classifica, con un calendario da scuola di sopravvivenza, segna un solo punto, penultimi con il Catania, alla vigilia di due trasferte pericolose tra pari grado.
Un anno fa alla quinta partita, quel punto non c’era neanche, nonostante prestazioni forse migliori di quelle viste finora, almeno prima della sconfitta subita dall’Inter. Allora la svolta venne dopo un pareggio casalingo contro il Milan, adesso, per amore del paradosso, la gara del giro di boa potrebbe essere quella della sconfitta con la squadra di Mourinho.
La prestazione del Cagliari è stata di alto livello, con molte occasioni create in fase offensiva, buone ripartenze dalle retrovie e una gestione accorta, senza sprechi, con la volontà di giocare sempre la palla.
Un ottimo Cagliari, fino all’amnesia decisiva che non si può concedere a una squadra come quella nerazzurra, imbottita di campioni, sorniona come una murena in tana che non aspetta altro di vedere transitare davanti a sé la preda per addentarla.
Il torneo del Cagliari si giocherà sulla capacità di riproporre la stessa grinta, la determinazione e il gioco mostrato ieri al Sant’Elia anche, e soprattutto, nei confronti diretti contro le squadre di uguale categoria.
Di fronte alle grandi le motivazioni sono più forti: battere il campione significa fare un salto di qualità, incassare una medaglia al valore. Se Davide sconfigge Golia è un’impresa inaspettata, «quota quaranta», invece, si raggiunge combattendo ad armi pari contro parenti stretti in lotta feroce per salvarsi. Il Cagliari non partecipa al banchetto di gala dell’alta classifica, deve guadagnarsi il pane contendendolo a club di medesimo appetito.
Lo scorso campionato, di questo periodo, il motivo di maggiore interesse sembrava essere la possibilità di sopravvivenza di Massimiliano Allegri sulla panchina del Cagliari. La fama di tagliatore di allenatori del presidente Cellino, dopo cinque turni a zero punti, autorizzava pronostici di cambi imminenti alla guida della squadra. Il mister livornese non ricevette nessun benservito e portò i rossoblù a disputare un campionato eccellente, alle soglie dell’Europa. Massimo Cellino vide giusto, applicando una visione del calcio che unisce competenza e istinto, esperienza e sensazioni: ragionò, di certo per concretezza di manager, ma anche per visioni, un po’ sciamaniche, nel rito nuragico del «bruscianesimo», un po’ tecniche e Allegri si accomodò con più serenità a guidare una squadra che nel corso della stagione fu una delle rivelazioni del campionato.
Ieri al Sant’Elia si è visto un collettivo nuovo che comincia a riconoscersi, ad assimilare i nuovi arrivati, a costruire gioco e a recuperare carattere. Una squadra più matura di quella passata, con un Allegri pieno di fiducia nell’avvenire. Il mister rossoblù ha rimesso in campo una formazione che gioca un buon calcio e che mostra di voler ripetere i successi trascorsi. Dal passato ha ereditato una propensione a perdere coscienza: ieri, è svenuta per cinque minuti ma è stato sufficiente. Già a Bari, Massimiliano Allegri dovrà impedire mancamenti improvvisi e mettere di nuovo in campo la passata concretezza operaia perché la salvezza è ancora tutta da zappare e non sono concesse molte altre distrazioni.

Cellino attacca "Mou"
Da Miami il Presidente del Cagliari, Massimo Cellino, ha tuonato: "Certe buffonate l'allenatore dell'In*ter non dovrebbe farle. Chi ha visto la partita sa benissimo che a lamentarsi dovrebbe essere solo il Cagliari. Innanzitutto Maicon sul rigore andava espul*so, visto che Matri era solo da*vanti al portiere. E poi quel cal*cio in faccia a Canini andava sanzionato o quantomeno do*veva essere fermato il gioco per i soccorsi e Milito non avrebbe segnato. Ma questo l'allenatore dell'Inter non l'ha visto…"
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Old 21-09-2009, 08:11   #205
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Il Sardegna - Allegri : "Ho ritrovato il mio Cagliari"
Bentornato, Cagliari. rispolvera gioco e coraggio contro l'Inter e spunta subito qualche sorriso rossoblù. anche se i
primi effetti benevoli non sono destinati alla classifica: "zeru punti", ieri contro l'Inter. colpa di cinque minuti di amnesia.
Ma sul viso di Allegri qualcosa è cambiato. Il tecnico inizierà la settimana con autostima da distribuire qui e là, un bene prezioso in vista dei due prossimi incontri contro Bari e Parma. Mi sono divertito, ha ammesso a fine gara.
E non solo perchè l'Inter ha fatto il primo tiro in porta dopo solo 32 minuti di gioco, ma soprattutto per ciò che hanno fatto
i rossoblù davanti ai campioni d'Italia. Abbiamo giocato una buona partita, creato almeno nove o dieci occasioni da gol,
sono soddisfatto della buona distribuzione di gioco. Roba che In questa prima fase del campionato non si era ancora vista. Non è che ora sono più tranquillo, lo ero già tre giorni fa perchè mi ero reso conto che la squadra si stava allenando benE. Ritmi giusti, e quel briciolo di incoscienza che ha contraddistinto da sempre la gestione Allegri. Siamo stati praticamente perfetti giocando a viso aperto contro una grande squadra come l'Inter. sinceramente
meritavamo ben altro risultato, mi dispiace soltanto per i ragazzi. Ma abbiamo anche acquisito la consapevolezza dei nostri
mezzi, è importantissimo in partite come queste perchè cresce la fiducia. sembra quasi si stia parlando di una vittoria.
Prima del pareggio abbiamo avuto due grandi occasioni con Dessena, cha ha preso il palo, e con Canini di testa. Loro ai nostri due minimi errori ci hanno punito. capita, saremmo dovuti restare più ordinati dopo l'1-1. un vero peccato, sono molto dispiaciuto per i ragazzi. tra le note positive Dessena, un vero combattente. ha fatto tutto ciò che gli ho chiesto, la sua come quella di tutti è stata una buona gara. e mi ritorni in mente, Cagliari- Milan dello scorso ottobre. quel pareggio dopo una gara brillante segna la svolta. sarà così anche stavolta rispetto a quel giorno, credo, abbiamo fatto una partita ancora più bella. Allegri resta coerente nel suo stile e ignora totalmente l'arbitraggio: l'Inter si è lamentata perchè non è stato espulso Astori io dovrei farlo per tanti interventi subiti, come quello di Maicon su Matri. Era ultimo uomo, il regolamento dice che c'è l'espulsione, ma io forse - conclude in tono scherzoso - non conosco bene il regolamento. di solito non guardo gli arbitri, guardo la mia squadra. credo che tra qualche anno in Italia ci sarà più educazione su questo Tema da parte di allenatori e giocatori. c'è chi ci arriverà subito e chi arriverà dopo. A a proposito dei prossimi impegni: Canini
ha un occhio nero Gli rimane l'altro, ha detto con ironia
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Old 21-09-2009, 09:09   #206
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Old 21-09-2009, 11:56   #207
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premessa,le vaccate che leggerete di seguito son prese da un portale tematico sull'inter
Mourinho: "Il silenzio è d'oro"
Il silenzio è d'oro. Questo il pensiero di Josè Mourinho al termine di Cagliari-Inter, che lo ha visto protagonista solo fino al 12' della ripresa. I nerazzurri, già avanti per 2-1 grazie alla doppietta di Milito nel giro di 4', attaccano ancora e Astori abbatte letteralmente Mario Balotelli al limite dell'area. Un intervento duro e scomposto, di quelli che richiedono un provvedimento che vada al di là del banalissimo calcio di punizione. Un'ammonizione, insomma, sarebbe legittima. Invece il signor Orsato di Schio, ricordando che il nome di Astori figura già sul suo taccuino alla voce cartellini gialli, applica la politica del lassaiz-faire e 'grazia' inspiegabilmente il difensore rossoblù, consentendo agli uomini di Allegri di mantenere la parità numerica e tentare di giocarsela fino alla fine.

Una decisione arbitrale difficile da digerire, soprattutto per uno come Josè Mourinho che certe cose non è capace di mandarle a dire. Il tecnico lascia la sua area tecnica e richiama l'attenzione di Orsato, il quale senza sapere nulla di ciò che lo Special One vuole fargli notare (ma immaginandolo di certo...) lo invita a lasciare il terreno di gioco e ad accomodarsi fuori per il resto della partita. Decisione presa a prescindere dall'oggetto e dalle modalità di protesta di Mourinho, il quale stavolte non aveva assolutamente offeso nessuno ma si lamentava vivacemente per un fischio ritenuto, a ragione, ingiusto nei confronti della sua squadra. Un episodio che ha un precedente in questo stesso campionato, sorprendete considerando che siamo solo alla quarta giornata.

Già nel derby Mourinho si era lamentato per la medesima situazione (arbitro, Rizzoli), quando cioè in occasione del rigore in favore dell'Inter a metà primo tempo il direttore di gara graziò inspiegabilmente Gattuso che aveva atterrato Eto'o lanciato a rete. Poco importa se lo stesso centrocampista rossonero poco dopo ha trovato il modo di lasciare i suoi compagni in dieci. L'errore era stato commesso in precedenza e anche a Cagliari si è ripetuto. Inoltre, a giustificare ulteriormente la protesta, va ricordato che pochi minuti prima lo stesso Eto'o era stato ammonito pe run intervento molto simile a quello di Astori. Due pesi e due misure, dunque (considerando che già al 9' Cambiasso era stato punito con un cartellino giallo al suo primo intervento, il che lasciava trasparire una direzione arbitrale severa...).

Normale dunque che Mourinho abbia protestato contro questa linea di pensiero, che consente agli avversari dell'Inter di essere 'perdonati' anche dopo interventi che meritano sanzioni importanti. Chiudere un occhio può capitare, entrambi no. E l'allenatore dell'Inter, protestando per un torto subito, al danno unisce la beffa dell'espulsione. Appare palese che nei suoi confronti sussista un preconcetto che lui stesso, a onor del vero, ha contribuito a costruire con dichiarazioni e comportamenti fuori dal coro. Ma questo non deve essere un motivo per trattarlo diversamente rispetto ad altri colleghi. Se avesse detto qualcosa di offensivo, l'espulsione sarebbe stata sacrosanta, ma nella fattispecie è figlia di una predisposizione antipatica nei suoi confronti.

Orsato avrebbe dovuto semplicemente avvicinarsi e capire il motivo delle sue lamentele, poi poteva prendere serenamente le sue decisioni. Invece è corso verso la panchina nerazzurra già con le idee chiare: espulsione. Non sorprende dunque se il lusitano abbia preferito disertare la sala stampa a fine gara, il suo stato d'animo non era dei migliori e conoscendosi avrebbe rischiato di aggiungere benzina sul fuoco. In tutto ciò, qualcuno dirà che Orsato ha graziato anche Maicon dall'espulsione in occasione del fallo su Matri che ha causato il rigore.

La realtà è però diversa, dal momento che l'intervento del brasiliano nasce da una banalissima spintarella, di quelle che tendono a sbilanciare con l'esperienza l'avversario e spesso non vengono neanche sanzionate con il fallo. Non si tratta dunque di intervento da ultimo uomo (l'area era particolarmente trafficata), come indica il regolamento, e il cartellino giallo è sufficiente. Quindi la controreplica di chi vuole attaccare i colori nerazzurri non regge, a livello regolamentare. Ora vedremo se la Lega vorrà usare il pugno duro nei confronti di Mourinho (magari punendolo anche per le sue accuse sui calendari), oppure, saggiamente e cum grano salis, deciderà che non è il caso di squalificare il tecnico per una colpa che non sussiste.(fcinternews.it)
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Old 21-09-2009, 20:03   #208
Solertes
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Pogaridade....mourinho....arrazz'e castigadu...già parlargli/parlarne è uno spreco di risorse...scriverci questi pseudo articoli...bah...se il silenzio è d'oro, si callene a sa muda.
Eppure pensavo che perdere insegnasse ad analizzare i propri errori e correggerli....invece il percorso si è indirizzato nella ricerca di un colpevole, ogni volta diverso ma con il fattore comune di essere all'esterno del club (pensavo fosse un prerogativa dell ortodosso dell'illuminazione dello stadio)....e custu, bennidu dae casinu este che a issos 'e tottu (assu nessi li che ogada unu muntone 'e inari)....siscuroso.
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"Il silenzio è la più perfetta espressione del disprezzo." - « Tancas serradas a muru Fattas a s'afferra afferra Si su chelu fit in terra L'aiant serradu puru » - vedere avvinazzati darsi arie da sommelier non ha prezzo -
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Old 21-09-2009, 21:39   #209
juninho85
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15k€ di multa per lui e un turno di squalifica per pesanti insulti alla terna...a me è parso si sia limitato a un semplice "ma vaffanculo"
c'è andata di lusso che non hanno squalificato il campo nè c'hanno comminato multe,anche se sono dell'avviso che l'accaduto sia stato amplificato all'inverosimile:si è parlato di cori razzisti ad eto'o quando invece quest'ultimo è stato beccato nel momento in cui,sdraiato sul campo per chissà quale contato s'è sollevato di fretta per girare la palla a un compagno una volta accortosi che era diretta a lui.
balotelli poi....è stato oggetto di ululalti da parte di 4 coglioni rispetto a quanti erano i presenti allo stadio,piuttosto s'è preso bordate e bordate di fischi,questo sì
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Old 21-09-2009, 21:42   #210
juninho85
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Pogaridade....mourinho....arrazz'e castigadu...già parlargli/parlarne è uno spreco di risorse...scriverci questi pseudo articoli...bah...se il silenzio è d'oro, si callene a sa muda.
Eppure pensavo che perdere insegnasse ad analizzare i propri errori e correggerli....invece il percorso si è indirizzato nella ricerca di un colpevole, ogni volta diverso ma con il fattore comune di essere all'esterno del club (pensavo fosse un prerogativa dell ortodosso dell'illuminazione dello stadio)....e custu, bennidu dae casinu este che a issos 'e tottu (assu nessi li che ogada unu muntone 'e inari)....siscuroso.
parlare di rigore dubbio,mancate espulsioni e quant'altro altro non fa che distogliere le attenzioni dalla sua incapacità di gestire partite come quella di ieri.
il migliore allenatore al mondo con ieri ha subito la terza lezione di calcio da un allenatore che guadagna cento volte meno...ma lui è speciale solo con le scimmiottate,di concreto c'è ben poco
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Old 21-09-2009, 21:46   #211
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Per Allegri l'insidia biancorossa
Neanche il tempo di metabolizzare l’immeritata sconfitta contro l’Inter, che è già tempo di voltare pagina e pensare al prossimo turno di campionato in programma mercoledì. Il primo turno infrasettimanale della stagione vedrà il Cagliari di scena al cospetto di quella che, in questo primo scorcio di campionato, può ritenersi come la vera sorpresa del massimo torneo: il Bari degli ex Ventura, Alvarez e Langella. La buona gara disputata ieri al “Sant’Elia”, risultato a parte, deve essere il viatico migliore per la squadra rossoblu che al “San Nicola” è chiamata a confermare lo stato di crescita mostrato nell’ultima gara di campionato. Un match quello in terra pugliese che non si presenta affatto facile: la squadra di Ventura, chiamato in extremis a prendere la pesante eredità di Conte, è infatti squadra assai ben accorta in campo e dotata di individualità che possono, in qualsiasi momento, decidere la gara. Dall’affidabilità del portiere Gillet alla geometria a
centrocampo garantita da Donati e alla solidità di Allegretti, senza dimenticare il rientrante bomber Barreto, il Bari è squadra da non prendere sottogamba. Di ciò è ben conscio Allegri che dovrà fare a meno di Conti; punto nevralgico per fermare la squadra di Ventura sarà probabilmente il centrocampo, dove sarà importante limitare il lavoro di Allegretti e di Donati, oltre che degli uomini di fascia. Una gara dal pronostico incerto nonostante l’ottimo momento dei pugliesi; la missione che tocca al Cagliari è tuttavia ardua, ma se la squadra isolana saprà imparare dagli errori di ieri e dare
continuità alla crescita del proprio gioco e sfruttare le ripartenze, tornare indenni dal “San Nicola” sarà possibile.

per me mercoledì nenè partirà da titolare
anche ieri ha fatto la sua ottima figura,dà sempre l'impressione di saper cosa fare e quasi sempre si tratta della cosa migliore,corre come un matto nonostante la stazza,di testa non ci son cazzi la prende lui e basta...in area ancora non l'abbiamo visto all'opera
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Old 21-09-2009, 21:48   #212
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Cellino sui fischi razzisti: "Non ho sentito nulla dalla tv"
Continua il dibattito riguardo i fischi razzisti dei tifosi del Cagliari all'indirizzo di Mario Balotelli e Samuel Eto'o nella partita di ieri. Ad intervenire, stavolta, è il presidente del club sardo, Massimo Cellino, che è titubante: "Cagliari non è una città razzista. Ho visto il match da Miami e ammetto di non aver sentito tali fischi, Balotelli è un giocatore frizzante, di personalità, che spesso attira le antipatie dei tifosi avversari con il suo modo di fare. Credo fossero più fischi di paura per un grande giocatore che spaventa la gente, ma parlare di razzismo a mio avviso è sbagliato. Abbiamo tanti collaboratori di colore, ed abbiamo avuot tanti giocatori di colore, come Suazo, per anni leader e capitano di questa squadra, che è stato sempre sostenuto e rispettato dalla gente sarda".

veramente i buu se li cuccava pure suazo,poca roba ma ce n'era pure per lui!

Cori razzisti a Cagliari, condanna di Petrucci
Arriva la ferma condanna del Presidente del Coni Gianni Petrucci verso i cori razzisti che una parte dei tifosi del Cagliari ha rivolto ieri pomeriggio al "Sant'Elia" nei confronti di Mario Balotelli e Samuel Eto'o. ''Sono episodi gravissimi e deprecabili - ha detto Petrucci ai microfoni della trasmissione 'La politica nel pallone' su Gr Parlamento - ma non posso sostituirmi agli arbitri e alla giustizia sportiva. Ho letto i giornali, l'arbitro ha dato avviso che avrebbe sospeso la partita. Sono fatti gravissimi, la Federcalcio ha fatto le norme e le fa rispettare: il fischietto in mano ce l'ha l'arbitro, deve decidere lui''.

Petrucci sostiene con forza il progetto della tessera del tifoso: "E' una realtà indispensabile. Coni e Figc hanno accettato e fatto proprio il provvedimento del ministro Maroni, che condividiamo al cento per cento. Della tessera del tifoso non si puo' fare a meno, è inutile che si contesti e chi lo fa prima o poi si stancherà''.
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Old 21-09-2009, 22:20   #213
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oltretutto qualcuno potrebbe averloficshiato per la questione della figlia avuta con quella ragazza di iglesias
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Old 21-09-2009, 22:39   #214
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piccola nota:visti i vari rosicamenti sparsi per varie parti dell'italia volevo far notare come la decisione di far continuare la partita sia stata presa di comune accordo tra il vice questore di cagliari e i dirigenti dell'inter dato che gli episodi razzisti si sono sì verificati ma in maniera del tutto sporadica e isolata...volete romper ancora le balle su questo tasto?bene,prendetevela con la vostra dirigenza
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Old 21-09-2009, 23:27   #215
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Cori razzisti a Cagliari, condanna di Petrucci
Arriva la ferma condanna del Presidente del Coni Gianni Petrucci verso i cori razzisti che una parte dei tifosi del Cagliari ha rivolto ieri pomeriggio al "Sant'Elia" nei confronti di Mario Balotelli e Samuel Eto'o. ''Sono episodi gravissimi e deprecabili - ha detto Petrucci ai microfoni della trasmissione 'La politica nel pallone' su Gr Parlamento - ma non posso sostituirmi agli arbitri e alla giustizia sportiva. Ho letto i giornali, l'arbitro ha dato avviso che avrebbe sospeso la partita. Sono fatti gravissimi, la Federcalcio ha fatto le norme e le fa rispettare: il fischietto in mano ce l'ha l'arbitro, deve decidere lui''.

Petrucci sostiene con forza il progetto della tessera del tifoso: "E' una realtà indispensabile. Coni e Figc hanno accettato e fatto proprio il provvedimento del ministro Maroni, che condividiamo al cento per cento. Della tessera del tifoso non si puo' fare a meno, è inutile che si contesti e chi lo fa prima o poi si stancherà''.
Non so voi, ma io mi sto un pò stufando dei nostri ultras.... E che diamine, prima non permettono le trasferte per i tafferugli, poi rischiamo la squalifica del campo, e tutto per 2 o 3 deficienti che non sanno cosa fare se non casino e fischiare tutti............ Ma basta dai!!!! Perchè Cagliari e la Sardegna in generale deve passare per razzista grazie a 2 o 3 persone???
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Old 22-09-2009, 06:37   #216
Solertes
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parlare di rigore dubbio,mancate espulsioni e quant'altro altro non fa che distogliere le attenzioni dalla sua incapacità di gestire partite come quella di ieri.
il migliore allenatore al mondo con ieri ha subito la terza lezione di calcio da un allenatore che guadagna cento volte meno...ma lui è speciale solo con le scimmiottate,di concreto c'è ben poco
Mourinho fa casino per distogliere l'attenzione da quello schifo di squadra che dirige....una squadra - che costa come il PIL di una nazione - che gioca come al solito, scambi improvvisati tra fuoriclasse milionari, senza una chiara organizzazione di gioco, senza una personalità definita....

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piccola nota:visti i vari rosicamenti sparsi per varie parti dell'italia volevo far notare come la decisione di far continuare la partita sia stata presa di comune accordo tra il vice questore di cagliari e i dirigenti dell'inter dato che gli episodi razzisti si sono sì verificati ma in maniera del tutto sporadica e isolata...volete romper ancora le balle su questo tasto?bene,prendetevela con la vostra dirigenza
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Non so voi, ma io mi sto un pò stufando dei nostri ultras.... E che diamine, prima non permettono le trasferte per i tafferugli, poi rischiamo la squalifica del campo, e tutto per 2 o 3 deficienti che non sanno cosa fare se non casino e fischiare tutti............ Ma basta dai!!!! Perchè Cagliari e la Sardegna in generale deve passare per razzista grazie a 2 o 3 persone???
Non so, dalle mie parti i Cagliaritani sono chiamati "maurreddinos" (ma anche Africani) per indicarne il meltin pot con il nord africa....sentire attribuire a loro del razzismo mi sembra paradossale.

Poi Jeda o Ragatzu sono Svedesi? A me pare che questa storia sia una delle solite lamentele degli interisti, come del fantomatico intervento su Stankovic, quando questi ha fatto una partita in cui ha meritato più volte di essere - a norma di regolamento - cacciato dal terreno di gioco, come un takle di Astori - il primo - diventi un intervento a forbice (non sò, dalle mie parti le forbici han due gambe) quando è chiarissimo che si tratti di un takle e l'ammonizione derivi dalla maglia tirata di Lucio da parte di Conti, che dicano che Matri ha accentuato troppo la caduta - cosa sicuramente vera, ma questo non cancella la spinta ai suoi danni che tutti hanno riconosciuto - ma se Maicon invece di spingerlo si fosse infilato le mani nei pantaloncini, l'arbitro non avrebbe fischiato niente, come nessuno ricordi il calcio in faccia di Cordoba ai danni di Canini (fosse successo a parti invertite sarebbe caduto il governo) con relativa uscita dal campo di Canini che aggiunto al - imho - fallo di Etò su Conti genera il pareggio . Gli interisti appena passati in vantaggio hanno buttato via il pallone - che mi pareva di ricordare fosse vietato dal regolamento - hanno commesso una moltitudine di falli tattici, in occasione di contrasti rimanevano a terra sistematicamente e in queste scenate i protagonisti erano sopratutto Balotelli ed Etò, con scene al limite del ridicolo...con Mourinho che con la sua scenata ha fatto perdere minuti preziosi di gioco, mai recuperati,altro che razzismo, si fischiava l'antisportività di questi personaggi che facevano la sceneggiata (ed anche maldestramente, Etò docet) - meno male che loro sono gli onesti .....solo che gli interisti, nonostante si lamentino di avere i media contro - mi sembra di sentire Berlusconi - vedono solo le loro teorie discusse in Tv e sui media, senza alcuno che provi a cercare la verità.
La verità è che l'inter mostra in campo il più basso rapporto Qualità di Gioco/Costo e secondo gli interisti la colpa è degli arbitri (che però paiono essere sul loro libro paga), del pubblico avversario (che giustamente li fischia), degli impegni delle nazionali, delle congiunzioni astrali, delle cavallette, del conflitto di interessi, delle rizollature, dei bagni degli stadi.......quando invece sarebbe molto semplice riassumere nell'incapacità della società - a partire dal proprietario (che è capace solo di acquistare quello di suo gradimento senza badare a spese) - in tutto quello che riguarda la gestione/costruzione di una squadra.....ma la cosa piu triste è vedere i tifosi di questa squadra, stremati da decenni di figure di merda disposti ad accettare tutto pur di potersi - finalmente - bullare al bar (e non solo d'estate come gli anni prima del cambio di gestione degli arbitri )....e sono talmente acritici che bollano quei pochi che tra di loro lo sono come "tafazzisti".

Grazie a Dio non sono Interista.
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Old 22-09-2009, 07:50   #217
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Old 22-09-2009, 07:52   #218
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Non so voi, ma io mi sto un pò stufando dei nostri ultras.... E che diamine, prima non permettono le trasferte per i tafferugli, poi rischiamo la squalifica del campo, e tutto per 2 o 3 deficienti che non sanno cosa fare se non casino e fischiare tutti............ Ma basta dai!!!! Perchè Cagliari e la Sardegna in generale deve passare per razzista grazie a 2 o 3 persone???
a me sinceramente di come ci facciano passare poco me ne frega tanto al continente non è che abbiano una grande considerazione di noi sardi,a prescindere da questi episodi.
prendere mourinho,balotelli ed eto'o a bordate di fischi come meritano va bene,ci sta e fa parte del gioco,buttarla sul discorso razziale no
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Old 22-09-2009, 08:03   #219
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Unione Sarda - Operazione rilancio
Cagliari, finalmente. La sconfitta con l'Inter non inganni, la squadra rossoblù è tornata, adesso si tratta di confermare contro una pari grado (il Bari, domani al San Nicola) i progressi mostrati con i campioni d'Italia. Le motivazioni non possono essere differenti, nonostante la caratura dell'avversario sia decisamente diversa.
Allegri si è ritrovato tra le mani una squadra di nuovo competitiva, capace di giocare bene e di essere nuovamente pericolosa. Certo, il gol è arrivato ancora su rigore, ma le chance rossoblù sono state infinitamente superiori a quelle messe insieme nelle altre tre partite di campionato. Quindi, i segnali di risveglio sono evidenti.
SUPER DIFESA I due gol di Milito sono arrivati a causa di altrettanti errori individuali, non determinati, cioè, da limiti o squilibri tattici. La prova dei difensori rossoblù è stata superlativa, soprattutto se si tiene conto della età dei giovani rossoblù: Marzorati '86, Astori '87, Canini '85. Solo Agostini era sopra i trent'anni, compiuti appena due mesi fa. Di fronte, c'erano attaccanti di grande pericolosità: prima Eto'o e Milito, poi anche Balotelli, senza dimenticare il trequartista Sneijder. L'organizzazione difensiva del Cagliari è stata esemplare. La squadra è rimasta sempre corta, Sneijder non ha mai trovato spazio e, allo stesso tempo, il Cagliari non ha mai concesso la profondità a Eto'o. Solo in un'occasione i rossoblù si sono fatti prendere alle spalle da un lancio profondo (di Stankovic), in occasione del raddoppio di Milito. Questo è accaduto solo a causa di una palla perduta banalmente, con la squadra in uscita per accompagnare l'azione.
DINAMISMO Il centrocampo, con Dessena ormai promosso erede di Fini, ha perduto in tecnica ma ha acquistato in dinamismo. L'ultimo arrivato della campagna acquisti rossoblù è stato protagonista di un ottimo esordio al Sant'Elia. Dotato di grande forza fisica, soprattutto nel primo tempo, nel momento milgiore del Cagliari e quando la riserva di energie fisiche e nervose era intatta, ha colpito per proprietà di palleggio e per la predisposizione al dialogo con i compagni. Allegri gli sta insegnando un modo nuovo di interpretare il ruolo di mezzala destra e la prima prova è stata ampiamente superata. Anche Biondini è apparso trasformato rispetto alle precedenti esibizioni. Sempre in movimento, pronto agli inserimenti, è rimasto costantemente nel vivo del gioco. Luci e ombre per quanto riguarda Daniele Conti. Il capitano (la fascia era sua a causa dell'assenza di Lopez) si è fatto ammonire per la quarta volta consecutiva e sarà costretto a saltare la trasferta di Bari. Inoltre, ha commesso i due errori fatali, anche se in occasione del primo Astori, anziché affidargli una palla avvelenata, nel ristretto spazio che c'era tra Eto'o e MIlito, avrebbe potuto lanciare lungo alla ricerca degli attaccanti, dando modo a Canini di rientrare in campo dopo l'infortunio subito a causa del calcio in faccia ricevuto da Cordoba (rigore non concesso dal mediocre Orsato). Conti, comunque, resta un giocatore decisivo per Allegri. Il suo rendimento è cresciuto anche se non è ancora ai livelli della scorsa stagione. Mercoledì potrà tirare il fiato, al suo posto giocherà Parola.
NOTE LIETE L'attacco ha ripreso a girare anche se non è tornato al gol su azione. Jeda, trasformazione del rigore a parte, è un altro giocatore rispetto a quello scialbo visto nelle prime apparizioni, Matri è stato importantissimo, sino a quando gli hanno retto le gambe e il fiato. Dando profondità alla manovra, ha costretto la difesa interista ad abbassarsi. Così si sono aperti ampi spazi tra le linee, nei quali ha imperversato Cossu, migliore in campo per lucidità, tecnica e combattività. Dilungarsi sull'apporto di Cossu è inutile, egli, infatti, non è nuovo a prestazioni di questo livello e sorprendersi sarebbe sciocco. Meglio, dunque, sottolineare i progressi evidenti di Nenè. Il brasiliano ha mostrato abilità nel gioco aereo, tecnica e capacità di difesa del pallone. Ha ancora la tendenza a strafare (logico per un giocatore che ha voglia di ritagliarsi uno spazio importante) ma contro l'Inter ha dato un segnale importantissimo. Ha mostrato, cioè, di poter essere utile alla causa. Allegri, adesso, ha due opzioni: un attacco veloce e abile negli spazi con Matri; un altro più possente e adatto nelle area affollate con Nenè. Per la prima volta, l'allenatore rossoblù ha mostrato serenità dopo una partita. Un segnale di grande importanza, se si considera che il tecnico ha dovuto gestire una sconfitta che più immeritata non si può. La stessa capacità di andare oltre il risultato la devono avere giocatori, società e tifosi.

La Nuova Sardegna - Cellino furioso
Dalla corsa a tre per una maglia alla quasi certa promozione di Parola in regia. Passando per il Cellino furioso. Il dopo Inter in casa Cagliari non riserva sorprese. O meglio, che Nené, Matri e Larrivey se la dovessero giocare di volta in volta per stare al fianco di Jeda, era cosa scontata. Identico discorso per la promozione a vice Conti (ammonito domenica da Orsato, era in diffida, implacabile la squalifica per domani a Bari) di Parola. Al san Nicola, l’ex Samp si piazza di fronte alla difesa. Infine, il presidente. Massimo Cellino per i nerazzurri non c’era. Ha visto la gara in tv e si è fatto sentire da Miami. Ed è partita la sberla per Mourinho, istrione e furbo. Ma non troppo.
Inter, boccone amaro ma positivo. La prova positiva, ancorché perdente, con l’Inter ha fornito messaggi interessanti. Un esempio? Carattere, approccio e spirito di squadra. Nel contrastare i campioni d’Italia e nel tenere a mente le indicazioni di Allegri. Il tecnico ha preparato nei dettagli la partita. E si è visto: la distanza tra i reparti, il pressing di tutti, a partire da Jeda, Cossu e Matri sugli attaccanti, la rapidità nel ribaltare l’azione. Ad esempio, due domeniche fa al “Franchi” con la Fiorentina, Comotto, Gamberini e Dainelli potevano bere anche un tè con la palla ferma sui piedi. Avantieri, Lucio, Cordoba e Cambiasso hanno sentito da subito i tacchetti e la pressione dei rossoblù. Tutta questione di testa. Ma non solo: con l’Inter si è rivista la mentalità sbarazzina e incosciente auspicata da Allegri.
Le buone sorprese. Il debutto positivo di Dessena, un Jeda e un Conti (peccato per i due palloni persi e capitalizzati dall’Inter) ritrovati, più Cossu col turbo: metà Cagliari riparte da qui. E se si aggiunge che a beneficiarne maggiormente sono stati i difensori, il quadro è nitido.
Bari e Parma, test salvezza. Domani notte, con i pugliesi dell’ex Ventura, e domenica prossima al “Tardini” il Cagliari è di fronte allo specchio. C’è da confermare non solo la performance con Milito e soci. Ma da verificare quanto siano forti le motivazioni salvezza.
La rabbia del patron. A Massimo Cellino non sono piaciute le sceneggiate di Mourinho. “Se c’era qualcuno che doveva lamentarsi per le decisioni di Orsato, questo era il Cagliari” ha tuonato da Miami. Un esempio? Il fallo di Cordoba su Canini era da rigore.

Il Sardegna - Svolta per il futuro dello stadio
Uno stadio nuovo. Circondato da un'area verde e in grado da collegare il rione di Sant'Elia con la cittadella sportiva di
Monte Mixi e la Fiera. I parcheggi? Nel sottosuolo. Lo ha annunciato senza mezzi termini il sindaco Emilio Floris, ieri in audizione in commissione Sport. Il primo cittadino ha aggiunto che c'è un treno da non perdere: quello della candidatura italiana all'organizzazione dei campionati europei di calcio del 2016. Aggiungendo però che lo stadio sarà fatto, anche se l'Italia non dovesse spuntarla sulle altre concorrenti. E intanto lunedì o al più tardi martedì Michele Uva, project manager del gruppo di lavoro della Federcalcio per Euro 2016, sarà in città per un sopralluogo allo stadio Sant'Elia. Uva dovrà chiarire gli aspetti legati alle norme Uefa: oro colato per la redazione del progetto del nuovo stadio cittadino. Ho affermato la volontà di rifare lo stadio», ha ammesso il sindaco Emilio Floris, «adesso attendo le relazioni dei tecnici, anche perchè la Uefa ha norme diverse rispetto a quelle del decreto Pisanu». Sciolto il dubbio tra demolizione e ristrutturazione: «Ci vuole lo stadio nuovo », sentenzia il sindaco. Confermata la presenza di Michele Uva per fare chiarezza sui sui requisiti
per la licenza Uefa. Soddisfazione nella maggioranza. Claudio Tumatis, Lavoro e Quartieri: «Positivo che il sindaco
abbia detto che il Sant'Elia va rifatto». Non solo. Floris avrebbe aggiunto anche che il nuovo impianto sarà inquadrato
in un progetto più ampio: i parcheggi saranno quasi tutti interrati per fare spazio ad un'area verde in superficie. E si è riparlato anche delle strutture sportive e sociali per i rioni di Sant'Elia e La Palma nell'area di proprietà di Gigi Riva.
Vogliamo mettere la prima pietra del nuovo impianto entro la fine della legislatura», spera Stefano Schirru, Fi, presidente
della commissione Sport, ma manca ancora la proposta ufficiale del Cagliari». Felice anche quella parte di maggioranza
che non vedeva di buon occhio la proposta di Cellino. «Bene», esclama Lino Bistrussu, Riformatori, «finalmente
il sindaco ha detto che la stadio si fa. ha anche ricordato che al momento manca ancora un progetto ufficiale, da parte
del Cagliari calcio. È chiaro» , aggiunge, «che al fine di avere una squadra in serie A il sindaco è disposto a raggiungere un accordo col Cagliari, che dovrà presentare un progetto vero». Battibecco tra Tumatis e Bistrussu. Il primo ha celebrato
l'operato di Cellino, mentre il secondo l'ha contestato apertamente, ricordando, invece, i sacrifici della famiglia Orrù.
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Old 22-09-2009, 11:48   #220
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a me sinceramente di come ci facciano passare poco me ne frega tanto al continente non è che abbiano una grande considerazione di noi sardi,a prescindere da questi episodi.
prendere mourinho,balotelli ed eto'o a bordate di fischi come meritano va bene,ci sta e fa parte del gioco,buttarla sul discorso razziale no
Almeno qua a Bologna e Modena in 5 anni non ho mai sentito nulla contro i sardi o di sardi che combinavano qualcosa sulla cronaca locale.
La considerazione del sardo in generale non è quella del classico terrone, noi per loro stiamo al centro, non posso invece non dire che non siano temuti, ma l'emilia è molto tollerante ed è un caso a parte. Purtroppo non posso dire lo stesso per altri connazionali dell'estremo sud...ma è meglio lasciar perdere.
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