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Old 18-01-2022, 20:55   #21
barzokk
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Eccolo il Santo Portatore della Vera Verità!!

Raga don't feed the troll/fuffarolo.
Tu hai aspettato 2 anni e 4 mesi per postare questa perla, e chiami troll degli utenti che scrivono bene o male costantemente ?
Non sarai mica quello che 3 giorni fa diceva di essere una donna che fa volontariato sulle ambulanze ?
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Old 18-01-2022, 23:56   #22
alemor89
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Tu hai aspettato 2 anni e 4 mesi per postare questa perla, e chiami troll degli utenti che scrivono bene o male costantemente ?
Non sarai mica quello che 3 giorni fa diceva di essere una donna che fa volontariato sulle ambulanze ?
"Io so io, e voi non siete un ..." (cit.)

Scherzi a parte, quando ho letto le prime righe del commento non cel'ho fatta a non scrivere. Sarà anche un utente attivo (magari anche competente tecnicamente) ma queste ca---te da complottarolo frustrato sotuttoio proprio non si possono sentire, specie su certi argomenti.
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Old 19-01-2022, 08:19   #23
Paolo Holzl
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Nucleare?

C'è stato un referendum e si è deciso di non usare il nucleare.
Non sto a discutere se è meglio o peggio, anche perché è un sistema pulito potenzialmente devastante in caso di malfunzionamento, diventa un referendum sulla fiducia nelle tecnologie.

Ma la coerenza dice che se diciamo di no al nucleare non dobbiamo poi comprarlo da centrali nucleari fatte dall'Enel all'estero o dai francesi al confine!

Se l'energia ci serve in qualche modo dobbiamo produrla (e in fretta!), e mentre siamo qui a inseguire i sogni le nostre aziende saltano per via dei costi.
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Old 19-01-2022, 11:17   #24
mackillers
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Scozia:
25GW di potenza eolica aggiuntiva
Costo pubblico 0 e un incasso statale di 700 MLN£ per le commissioni
Francia:
25GW di Nucleare da ammodernare per non chiudere i reattori (che non si aggiungono
Costo pubblico: 50 MLD€ di fondi Europei
Come si fa ancora a credere che il Nucleare sia la soluzione economicamente più vantaggiosa
questa notizia è indubbiamente positiva per la scozia, ma le valutazione che hai fatto sono in gran parte errate.

i 25GW di energia aggiuntiva non sono stati pagati dallo stato, ma avranno comunque un costo, non è che siano gratuiti solo perché il vento non si paga. ci sono costi importanti per infrastrutture così grandi. per quanto ovviamente sia pregevole che esse vengano costruite.

la scozia continuerà ad importare energia dall'Inghilterra durante i momenti di calo di vento, in quanto allo stato attuale non è possibile stoccare tali quantitativi di energia.
e molto spesso l'energia che la scozia importerà dall'Inghilterra sarà prodotta mediante centrali nucleari che hanno il pregio di produrre per il 95-98% del tempo.

è vero la Francia sta spendendo cifre importanti per riammodernare i proprio impianti, ma ricordiamo che tali impianti hanno già prodotto energia in grande quantità e per 40-50 anni e che grazie a questi riammodernamenti potranno produrre ancora energia senza emissione di CO2 per molti altri anni.

non è poi affatto vero che verranno utilizzati fondi europei per questo, il nucleare (secondo me a torto) è stato escluso dal new green deal, verrà invece incluso nella tassonomia assieme al GAS ma ciò permetterà semplicemente ai singoli stati di sovvenzionare le imprese private che vorranno investire in questo settore.
l'attuale normativa europea impedisce di usare in tal modo i fondi europei.

il nucleare non è più costo di altre fonti energetiche, ma ha costi enormi iniziali e rientri in tempi molto lunghi, ecco perché ci sono meno società private disposte ad investirci se lo stato non provvede a sostenerlo.
in molti casi, come quello famoso della nuova centrale EPR in Inghilterra il costo del KWh è dovuto principalmente agli interessi bancari sul prestito che la società privata ha chiesto per poter effettuare la costruzione.

basterebbe che lo stato prestasse alle società private quei soldi al tasso d'interesse attuale per ottenere di aver dimezzato il costo della produzione di energia senza sostanzialmente aver speso neanche un Euro pubblico (visto che i soldi vengono prestati e resi dal costruttore al tasso dell'inflazione. mentre attualmente spesso si pagano dal 8 al 11% d'interessi che fanno lievitare i costi delle centrali.)

questi parchi eolici fra 20 anni andranno smaltiti, mentre una centrale moderna attuale dura minimo 60 anni senza grossi interventi, al termine di questi 60 con investimenti importanti come quelli che sta facendo adesso la Francia si potrebbe riprolungare la loro vita di altre svariate decine di anni.

è abbastanza logico che un impianto che produce corrente per 40-60 e richiede dai 5 ai 10 anni per essere costruito possa costare di più di un impianto che può essere costruito in 3-5 anni e poi potrà durarne 20-25 al massimo.
ma è anche chiaro che tale impianto nel corso della sua vita produrrà più energia.
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Old 19-01-2022, 11:21   #25
mackillers
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Originariamente inviato da Hiei3600 Guarda i messaggi
Con tutte le coste che abbiamo qui in Italia, cosa aspettiamo per fare anche noi impianti eolici off shore di questa portata?
purtroppo in Italia il vento è molto poco, non abbiamo le costanti correnti atlantiche che investono la Scozia.
questo è un peccato perché la densità energetica e la quantità di Co2 emessa da un impianto eolico di quel tipo sono molto migliori rispetto a quelli del solare fotovoltaico.

in Italia impianti del genere avrebbero molto meno senso. oltre a questo molto spesso in Italia ci sono gruppi di protesta che impediscono queste installazioni.

è successo molto spesso che si formassero gruppi di protesta per progetti di parchi eolici, anche off-shore.
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Old 19-01-2022, 11:30   #26
mackillers
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Originariamente inviato da Paolo Holzl Guarda i messaggi
C'è stato un referendum e si è deciso di non usare il nucleare.
Non sto a discutere se è meglio o peggio, anche perché è un sistema pulito potenzialmente devastante in caso di malfunzionamento, diventa un referendum sulla fiducia nelle tecnologie.

Ma la coerenza dice che se diciamo di no al nucleare non dobbiamo poi comprarlo da centrali nucleari fatte dall'Enel all'estero o dai francesi al confine!

Se l'energia ci serve in qualche modo dobbiamo produrla (e in fretta!), e mentre siamo qui a inseguire i sogni le nostre aziende saltano per via dei costi.
Vero, anche se formalmente i quesiti di quei referendum non impedirebbero di riattivare un programma nucleare.
ciò nonostante è chiaro che il volere della popolazione in tal senso fosse e sia ancora forte.

anche io votai no al nucleare, principalmente perché politicamente contrario al governo berlusconi dell'epoca.

però informandomi in seguito ho cambiato idea, e visto che si tratta di una scelta tecnica che dovrebbe essere presa sulla base dei dati scientifici effettivi e non sulle molte bufale ed esagerazioni che si leggono persino su noti quotidiani ritengo che su questa decisione si potrebbe ritornare.

magari dopo una seria campagna d'informazione che spieghi esattamente i pro ed i contro di questa tecnologia e procedendo poi ad un nuovo referendum per ottenere una legittimazione popolare a questa scelta.

dopotutto non sta scritto da nessuna parte che non si possa cambiare idea se ci si accorge di aver sbagliato.

io sono a favore delle rinnovabili, credo però che da sole non possano sostituire tutta la nostra produzione energetica, di conseguenza sarei favorevole ad un investimento statale ANCHE sul ritorno di questa tecnologia.
alla fin fine per le rinnovabili sono stati spesi attorno ai 100 miliardi fino ad adesso. con 40-50 miliardi avresti costruito 4-5 centrali per produrre con esse più corrente di quanta ne produciamo adesso con il fotovoltaico e l'eolico messi assieme.

perché ad esempio ci sono paesi come la scozia che grazie a questi impianti di produzione off-shore potrebbero arrivare vicini al 100% di potenziale produzione rinnovabile.
il problema è che tale valore è solo potenziale perché tali impianti producono al massimo del loro potenziale solo per il 30-40% del tempo.

ecco quindi che nasce poi la necessità d'importare energia dall'inghilterra che la produce anche con il nucleare oltre che con i combustibili fossili.
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Old 19-01-2022, 11:52   #27
mackillers
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Originariamente inviato da TigerTank Guarda i messaggi
E infatti a dirlo sono certi politici grulli ed ignoranti perchè qualcuno ha detto loro che il nucleare di oggi è sicuro e non fa scorie
Se poi una centrale nucleare la costruissero e gestissero come il ponte Morandi(e tante altre realtà fatte di controlli falsati), saremmo proprio a posto.
il nucleare produce scorie, chi afferma il contrario è in mala fede. però tali scorie hanno volumi molto ridotti grazie alla loro densità energetica e sono gestibili. lo facciamo da 70 anni senza che ci sia mai stato un unico incidente in quel ambito.
abbiamo anche la possibilità di stoccarle al sicuro praticamente all'infinito.
e volendo potremmo pure bruciarle nei reattori veloci, la famosa quarta generazione di cui esistono al momento solo 5-6 reattori in funzione, non lo si fa perché non conviene economicamente visto il basso costo dell'uranio "vergine".

Se poi dovessimo fare il ragionamento che fai tu riguardo al ponte morandi per tutte le attività pericolose in Italia non dovremmo costruire neppure centrali idroelettriche visto che abbiamo avuto il Vajont che da solo ha fatto più morti dell'incidente di Chernobyl, oppure non dovremmo costruire raffinerie e fabbriche chimiche visto che i più gravi incidenti industriali del mondo sono avvenuti proprio in questi campi.

il nucleare è pontenzialmente pericoloso, negarlo sarebbe stupido, ma lo sono tutte le attività industriali e molte producono scarti anche più pericolosi delle scorie radioattive, però abbiamo un enorme paura solo di queste.

ad esempio vi sono molti depositi in cui vengono stoccati veleni di natura industriale che sono estremamente letali e che non decadono mai nel tempo, e di questi ne produciamo quantità milioni di volte superiori.

giusto ad esempio:
https://ejatlas.org/conflict/yellowknife-goldmine-canada/?translate=it#:~:text=La%20miniera%20gigante%20d'oro,minerale%20e%20processi%20di%20torrefazione.

questa vecchia miniera d'oro in canada dovrà contenere una quantità di Arsenico tale da poter uccidere l'intera Umanità centinaia di volte.
e l'arsenico dovrà essere mantenuto congelato per rimanere allo stato solido perché altrimenti potrebbe penetrare nel terreno. rischio che le scorie nucleari solide non corrono ad esempio.

Si tratta semplicemente d'imparare dai nostri errori e muoversi di conseguenza, e nel settore del nucleare civile le misure di sicurezza sono elevatissime.
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Old 19-01-2022, 13:06   #28
mackillers
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Originariamente inviato da massimilianonball Guarda i messaggi
Se è economia sono numeri e quindi dovrebbero essere inequivocabili ..ed infatti io leggo che in PORTOGALLO quest'anno le rinnovabili hanno prodotto il 59% dell'energia, nella GERMANIA di cui parli le rinnovabili non mi sembra siano messe malissimo, anzi.. non a caso lego QUI che per il 2022 hanno in programma installazioni massicce. Questo mentre leggiamo di 25 gw programmati in Scozia ..e secondo te starebbero tutti sbagliando? Interi stati sbagliano e te hai ragione, ne sei proprio sicuro?

Intanto in Francia simulano guasti (in una centrale nucleare? Roba da carcere a vita..) per speculare sui prezzi? In inverno con la richiesta alle stelle? ..e anche Flaminville la stanno rallentando ad arte? Se questo nucleare è così conveniente perché si stanno facendo in 4 per la tassonomia verde??
In parte Avete ragione entrambi.
le rinnovabili sono in espansione, e dove sono ben produttive è sacrosante che le si utilizzi come in questo caso che io per primo ho definito positivo.

però non è vero che non si stia anche investendo sul nucleare, nei prossimi 10 anni ci sono in programma centinaia di nuovi reattori. solo che non se ne parla perché non sono di moda come le rinnovabili.

4 centrali sono state fermate per manutenzione, e con questo? non dovremmo utilizzare più le auto perché di quando in quando hanno bisogno di manutenzione? è stato rilevato un potenziale problema ad un sistema di sicurezza secondario che non è mai stato utilizzato in nessuna centrale francese.
ma visto che nell'ambito nucleare, giustamente, si fa molta attenzione alla sicurezza si è deciso di intervenire precauzionalmente su tutte le centrali dello stesso tipo.
non mi pare però che questo dimostri che la tecnologia nucleare non ha futuro.


Oltre a questo si parla spesso dei nuovi reattori EPR francesi che appartengono alla generazione 3+, se ne stanno costruendo in particolare 6, di cui i più famosi sono quelli che hanno accusato dei pesanti ritardi e dei pesanti e relativi aumenti di costi. sto parlando di Flamaville, Olkiluoto e Hikleypoint C.

è vero questi reattori sono costati molto ed è stato necessario più del doppio del tempo programmato per costruirli. ma sono i primi tre della loro categoria ed è quindi frequente in ogni ambito ingegneristico che i primi progetti incontrino delle difficoltà. oltre a questo in Europa questo costruzioni soffrono una regolamentazione molto stringente che rende molto lunghe le autorizzazione a minime modifiche del progetto in corso d'opera.

difatti tutti e tre questi reattori hanno un altro gemello in costruzione o in programmazione. se il loro bilancio fosse così drammatico perché se ne vorrebbero costruire degli altri?

poi come dicevo prima il settore nucleare non è molto attrattivo per gli investimenti privati perché, soprattutto in Europa, richiede grandi investimenti iniziali ed ha lunghissimi tempi di rientro.
in parole povere una centrale costa tantissimo e ci vogliono molti anni per rientrare dei costi, gioco forza si spende di più in interessi sui prestiti bancari che in costi di costruzione effettiva.

questo non vuol dire però che una centrale al termine dei suoi 60 anni di vita non abbia prodotto utili o che la sua energia sia costata sostanzialmente di più delle tecnologie rivali.
a livello mondiale ci sono casi in cui le centrali nucleari producono a costi molto bassi e molto concorrenziali ed altre in cui sono sopra la media, ma molto spesso è un discorso finanziario.

ad esempio il nuovo reattore EPR in ultimazione in Inghilterra ha un costo energetico molto alto perché il governo non ha minimamente finanziato la sua costruzione e neppure concesso credito o garanzia, di conseguenza EDF per costruirlo ha appellato in toto al finanziamento tramite banche private, che visti i lunghi tempi di rientro hanno imposto un tasso d'interesse del 10%. questo ha generato un costo energetico piuttosto alto.

per il nuovo reattore gemello il governo ha deciso tramite un sistema un po' complesso d'iniziare a finanziare il progetto fin da subito ed il risultato sarà un costo del KWh pagato dallo stato inferiore del 40-50% (il contratto non è stato ancora ufficializzato e quindi non si ha ancora una cifra precisa.)

questo vuol dire che il nucleare è competitivo e possiamo costruire solo centrali? assolutamente NO! servono anche le rinnovabili per molti motivi, i principali sono:

_le centrali nucleari devono produrre h24 7/7, non puoi quindi produrci tutta l'energia di un paese perché nei momenti di minore consumo sprecheresti energia.

_le centrali nucleare costano molto ed hanno tempi di costruzione lunghi, quindi non possono essere da sole una risposta rapida al cambiamento climatico.

_le rinnovabili sono finanziabili dai privati e quindi teoricamente più veloci da installare in maniera più diffusa sul territorio.

_oltre un certo tasso di percentuale di produzione con il nucleare non conviene andare per una questione di rapporto costi benefici, anche riguardo alle scorie.

Purtroppo per vari motivi non si può neppure fare tutto con le rinnovabili e quindi occorre un mix energetico ben bilanciato con tutte le forme di produzione energetica che non emettano gas serra.
__________________
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Pc Workstation - Case Asus Prime ap201 - MB Micro-ATX MSI Mortar B650 - CPU R9 7950X - Corsair H150i 360mm - Ram G.Skill 64Gb 6000mhz EXPO CL 30 - PSU Seasonic Prime PX 1000W - SSD Samsung 990 PRO 2TB - VGA PowerColor Red Devil 7900XTX
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Old 19-01-2022, 17:33   #29
harlock10
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Il problema del nucleare è il tempo, anche trovando il posto per costruirle, il sito perfetto per le scorie e una popolazione festante alla Springfield per averle, servono tra i 10 e i 20 anni per costruirle… che facciamo in quel tempo?
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Old 19-01-2022, 17:36   #30
the_joe
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Il problema del nucleare è il tempo, anche trovando il posto per costruirle, il sito perfetto per le scorie e una popolazione festante alla Springfield per averle, servono tra i 10 e i 20 anni per costruirle… che facciamo in quel tempo?
In Italia in 10/20 anni costruisci un marciapiede non una centrale nucleare...
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焦爾焦
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Old 20-01-2022, 07:20   #31
rigelpd
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eolico + solare + batterie
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Old 20-01-2022, 18:05   #32
Personaggio
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Originariamente inviato da mackillers Guarda i messaggi
In parte Avete ragione entrambi.
le rinnovabili sono in espansione, e dove sono ben produttive è sacrosante che le si utilizzi come in questo caso che io per primo ho definito positivo.

però non è vero che non si stia anche investendo sul nucleare, nei prossimi 10 anni ci sono in programma centinaia di nuovi reattori. solo che non se ne parla perché non sono di moda come le rinnovabili.

4 centrali sono state fermate per manutenzione, e con questo? non dovremmo utilizzare più le auto perché di quando in quando hanno bisogno di manutenzione? è stato rilevato un potenziale problema ad un sistema di sicurezza secondario che non è mai stato utilizzato in nessuna centrale francese.
ma visto che nell'ambito nucleare, giustamente, si fa molta attenzione alla sicurezza si è deciso di intervenire precauzionalmente su tutte le centrali dello stesso tipo.
non mi pare però che questo dimostri che la tecnologia nucleare non ha futuro.


Oltre a questo si parla spesso dei nuovi reattori EPR francesi che appartengono alla generazione 3+, se ne stanno costruendo in particolare 6, di cui i più famosi sono quelli che hanno accusato dei pesanti ritardi e dei pesanti e relativi aumenti di costi. sto parlando di Flamaville, Olkiluoto e Hikleypoint C.

è vero questi reattori sono costati molto ed è stato necessario più del doppio del tempo programmato per costruirli. ma sono i primi tre della loro categoria ed è quindi frequente in ogni ambito ingegneristico che i primi progetti incontrino delle difficoltà. oltre a questo in Europa questo costruzioni soffrono una regolamentazione molto stringente che rende molto lunghe le autorizzazione a minime modifiche del progetto in corso d'opera.

difatti tutti e tre questi reattori hanno un altro gemello in costruzione o in programmazione. se il loro bilancio fosse così drammatico perché se ne vorrebbero costruire degli altri?

poi come dicevo prima il settore nucleare non è molto attrattivo per gli investimenti privati perché, soprattutto in Europa, richiede grandi investimenti iniziali ed ha lunghissimi tempi di rientro.
in parole povere una centrale costa tantissimo e ci vogliono molti anni per rientrare dei costi, gioco forza si spende di più in interessi sui prestiti bancari che in costi di costruzione effettiva.

questo non vuol dire però che una centrale al termine dei suoi 60 anni di vita non abbia prodotto utili o che la sua energia sia costata sostanzialmente di più delle tecnologie rivali.
a livello mondiale ci sono casi in cui le centrali nucleari producono a costi molto bassi e molto concorrenziali ed altre in cui sono sopra la media, ma molto spesso è un discorso finanziario.

ad esempio il nuovo reattore EPR in ultimazione in Inghilterra ha un costo energetico molto alto perché il governo non ha minimamente finanziato la sua costruzione e neppure concesso credito o garanzia, di conseguenza EDF per costruirlo ha appellato in toto al finanziamento tramite banche private, che visti i lunghi tempi di rientro hanno imposto un tasso d'interesse del 10%. questo ha generato un costo energetico piuttosto alto.

per il nuovo reattore gemello il governo ha deciso tramite un sistema un po' complesso d'iniziare a finanziare il progetto fin da subito ed il risultato sarà un costo del KWh pagato dallo stato inferiore del 40-50% (il contratto non è stato ancora ufficializzato e quindi non si ha ancora una cifra precisa.)

questo vuol dire che il nucleare è competitivo e possiamo costruire solo centrali? assolutamente NO! servono anche le rinnovabili per molti motivi, i principali sono:

_le centrali nucleari devono produrre h24 7/7, non puoi quindi produrci tutta l'energia di un paese perché nei momenti di minore consumo sprecheresti energia.

_le centrali nucleare costano molto ed hanno tempi di costruzione lunghi, quindi non possono essere da sole una risposta rapida al cambiamento climatico.

_le rinnovabili sono finanziabili dai privati e quindi teoricamente più veloci da installare in maniera più diffusa sul territorio.

_oltre un certo tasso di percentuale di produzione con il nucleare non conviene andare per una questione di rapporto costi benefici, anche riguardo alle scorie.

Purtroppo per vari motivi non si può neppure fare tutto con le rinnovabili e quindi occorre un mix energetico ben bilanciato con tutte le forme di produzione energetica che non emettano gas serra.
Al costo delle centrali nucleari andrebbe aggiunto anche quello per smaltirle a fine vita e poi la gestione delle scorie e dei materiali della centrale una volta dismesse che avranno un costo sicuramente basso, ma cmq c'è ed è costante nel tempo e per migliaia di anni.
Riguardo all'Italia va anche aggiunto che noi non abbiamo brevetti sui reattori nucleari. e tali brevetti non te li danno in concessione pagando un tot, ma ti dicono che sono loro a costruirti il reattore. In poche parole se vogliamo usare la tecnologia Francese, sarà EDF a venire in Italia a costruirci le Centrali e a produrre energia, al massimo SI potrà fare una Joint venture con Enel, ma sempre i francesi comanderanno. In più Francia, USA e Cina non ci permetteranno di arricchire in casa nostra l'uranio e dovremmo comprarlo già arricchito, e magari è la stessa EDF a inserirlo nel contratto. L'uranio Arricchito non è una materia prima soggetta alla borsa commerciale, ma siccome è un trattamente, viene venduto come un normalissimo bene con i prezzi che sono stabiliti attraverso contratti bilaterali. Quindi oggi paghi 10 domani puoi pagare 100, oppure domani scade il contratto e la Francia pretende essere appoggiata all'ONU o in Europa su una questione politica altrimenti ci raddoppia il costo dell'Uranio arricchito. Lo ha fatto con la Germania per decenni, è per questo che i tedeschi abbandonano il nucleare.
Alla fine ci ritroveremmo non più con energia italiana prodotta con materie prime importate, ma energia straniera prodotta in Italia con materia prima importata dallo stesso paese che ci produce energia. Un bel rischio, troppo alto. Come si può essere certi che fra 50'anni siamo ancora alleati della Francia? MA in ogni caso avremmo una dipendenza straniera molto più problematica di come abbiamo oggi e tutto dipenderebbe da un solo paese.

In ogni caso il sistema migliore è rinnovabili più sistemi di accumulo è sicuramente il sistema più sicuro e meno inquinante. (non esistono solo le batterie come sistema di accumulo) e ci rende completamente indipendenti
Riguardo all'Italia visto che la prima fonte di energia è il gas naturale che ha un alto impatto di CO2 ma non è inquinante, la soluzione migliore transitoria per noi sarebbe usare le rinnovabili che fino al 60% non hanno bisogno di sistemi d'accumulo e il resto farlo con il gas, nel frattempo creare sistemi di stoccaggio della CO2 visto che siamo anche pionieri in questo e in altri paesi stanno utilizzando le nostre tecnologie per farlo, ma noi non lo facciamo. Ovviamente non possiamo mettere tutta la CO2 prodotta sotto terra, ma possiamo ridurne la diffusione in Aria di almeno un 10%.
Prima che le rinnovabili arrivino al 60% possiamo cominciare ad costruire vari sistemi di accumulo che sono di 2 tipi: quelli giornalieri e quelli stagionali.
Per quelli giornalieri serve un sistema che sia efficiente nelle conversione dell'energia, mentre per quelli stagionali è molto più importante il mantenimento dell'energia dell'efficienza visto che si fa la conversione solo 2 o 4 volte l'anno.
Per qulli giornalieri il sistema migliore attualmente sono le batterie, ma non quelle al litio, non dobbiamo alimentare una vettura, lo spazio non è importante. Per esempio potrebbero andare bene quelle al sodio ma ci sono anche tante altre tipologie di batteria che potrebbero essere sfruttate.
A queste batterie potrebbero essere aggiunte quelle al litio quando hanno raggiunto la loro fine vita utile nell'uso delle vetture e potrebbero essere usate ancora per decenni. Non bisogna creare enormi centrali di batterie ma devono essere piccole aree di accumulo locali. Potrebbero per esempio fare comodo le 65'000 centrali Telecom che sono in dismissione e di proprietà di Pirelli Re. Non sono adatte per essere sfruttate come appartamenti o alberghi, servirebbero troppi costi e un acquisto da parte di un grosso competitor tipo Enel/Eni/Terna tutte insieme potrebbe essere molto vantaggioso. Anche le stesse vetture elettriche potrebbero essere usate come sistema di accumulo.
Invece per il ciclo stagionale la soluzione migliore che io conosca è il ciclo chiuso Acqua-Idrogeno-Metano. Poi se un giorno avremmo scoperto un modo altamente sicuro per stoccare Idrogeno, allora si può evitare la seconda parte del processo aumentandone l'efficienza.
L'accumulo del Metano realizzato con il surplus energetico può essere fatto esattamente come viene fatto oggi sotto terra e poi immesso nella rete nazionale quando serve energia.
Il sistema di accumulo Acqua-Idrogeno-Metano può anche in futuro diventare una vera e propria produzione di biometano che man mano va a sostituire quello importato per il riscaldamento.
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CPU: Intel i7 7700K 4GHz; GPU: Nvidia GForce GTX1080 8GB (MSI ARMOR 8G); RAM: 2x16GB Corsair Vengeance LPX; SSD: Sandisk 250GB+2TB; HDD: 4TB Seagate Barracuda; MTB: Gigabyte GA-Z170X-Gaming 7; MNT: Acer Predator 35" Z35P UW-QHD; CASE: Corsair ATX 780T; Raffreddamento CPU: Corsair Hydro H115i 280mm NAS: Synology DS1513+ 30TB; Int: 1000@750Mbps (FTTH Fastweb); TEL: OnePlus Nord 2 5G; Steam: [SMC] BIGC@T

Ultima modifica di Personaggio : 20-01-2022 alle 18:10.
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Old 20-01-2022, 18:09   #33
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Al costo delle centrali nucleari andrebbe aggiunto anche quello per smaltirle a fine vita e poi la gestione delle scorie e dei materiali della centrale una volta dismesse che avranno un costo sicuramente basso, ma cmq c'è ed è costante nel tempo e per migliaia di anni.
Riguardo all'Italia va anche aggiunto che noi non abbiamo brevetti sui reattori nucleari. e tali brevetti non te li danno in concessione pagando un tot, ma ti dicono che sono loro a costruirti il reattore. In poche parole se vogliamo usare la tecnologia Francese, sarà EDF a venire in Italia a costruirci le Centrali e a produrre energia, al massimo SI potrà fare una Joint venture con Enel, ma sempre i francesi comanderanno. In più Francia, USA e Cina non ci permetteranno di arricchire in casa nostra l'uranio e dovremmo comprarlo già arricchito, e magari è la stessa EDF ha inserirlo nel contratto. L'uranio Arricchito non è una materia prima soggetta alla borsa commerciale, ma siccome è un trattamente, viene venduto come un normalissimo bene con i prezzi che sono stabiliti attraverso contratti bilaterali. Quindi oggi paghi 10 domani puoi pagare 100, oppure domani scade il contratto e la Francia pretende essere appoggiata all'ONU o in Europa su una questione politica altrimenti ci raddoppia il costo dell'Uranio arricchito. Lo ha fatto con la Germania per decenni, è per questo che i tedeschi abbandonano il nucleare.
Alla fine ci ritroveremmo non più con energia italiana prodotta con materie prime importate, ma energia straniera prodotta in Italia con materia prima importata dallo stesso paese che ci produce energia. Un bel rischio, troppo alto. Come si può essere certi che fra 50'anni siamo ancora alleati della Francia? MA in ogni caso avremmo una dipendenza straniera molto più problematica di come abbiamo oggi e tutto dipenderebbe da un solo paese.

In ogni caso il sistema migliore è rinnovabili più sistemi di accumulo è sicuramente il sistema più sicuro e meno inquinante. (non esistono solo le batterie come sistema di accumulo) e ci rende completamente indipendenti
Riguardo all'Italia visto che la prima fonte di energia è il gas naturale che ha un alto impatto di CO2 ma non è inquinante, la soluzione migliore transitoria per noi sarebbe usare le rinnovabili che fino al 60% non hanno bisogno di sistemi d'accumulo e il resto farlo con il gas, nel frattempo creare sistemi di stoccaggio della CO2 visto che siamo anche pionieri in questo e in altri paesi stanno utilizzando le nostre tecnologie per farlo, ma noi non lo facciamo. Ovviamente non possiamo mettere tutta la CO2 prodotta sotto terra, ma possiamo ridurne la diffusione in Aria di almeno un 10%.
Prima che le rinnovabili arrivino al 60% possiamo cominciare ad costruire vari sistemi di accumulo che sono di 2 tipi: quelli giornalieri e quelli stagionali.
Per quelli giornalieri serve un sistema che sia efficiente nelle conversione dell'energia, mentre per quelli stagionali è molto più importante il mantenimento dell'energia dell'efficienza visto che si fa la conversione solo 2 o 4 volte l'anno.
Per qulli giornalieri il sistema migliore attualmente sono le batterie, ma non quelle al litio, non dobbiamo alimentare una vettura, lo spazio non è importante. Per esempio potrebbero andare bene quelle al sodio ma ci sono anche tante altre tipologie di batteria che potrebbero essere sfruttate.
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https://www.ansaldoenergia.com/busin...ear-new-builds
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Old 20-01-2022, 18:20   #34
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Si va be Ansaldo costruisce le centrali e quindi? I brevetti mica sono i suoi. Di certo EDF fisicamente non costruisce nulla appalta la costruzione a società come l'Ansaldo, magari anche la progettazione, ma poi la centrale è sua come i brevetti sfruttati, non di Ansaldo.

Sarebbe come dire che la Foxconn potrebbe produrre e vendere propri smartphone per conto suo perché fabbrica quelli dell'Apple e della Samsung e di tanti altri.
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