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22-09-2009, 12:27 | #221 | |
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I maurreddini sono coloro che abitano nella zona del sulcis-iglesiente, per via dell'invasione dei mauritani che sbarcarono in quella zona. Sono i cagliaritani che chiamano così coloro che provvengono da quelle zone. I buuu sinceramente non li ho sentiti, solo tanti fischi, ma non mi sorprenderei se ci fossero stati, a furia di parlarne chiunque in automatico se vuole offendere uno stronzo come Balotelli utilizza il modo che da più fastidio. L'inter di domenica è stata sicuramente poca cosa, a parte Milito che non perdona, ma contro il Barcellona non mi è dispiaciuta, anche se Ibraimovic li ha graziati più di una volta. Aggiungo agli svariati falli tattici dell'inter e allontanamenti del pallone, una patetica melina con attesa del fallo che mette in evidenza la poca personalità di questa squadra capace quest'anno come l'anno passato di affidarsi alle giocate del singolo e quindi incapace di condurre il gioco. Se dopo 4 giornate le reazioni di Merdigno sono a questo livello di tensione, al primo scontro diretto cosa succede?
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22-09-2009, 13:09 | #222 | |
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22-09-2009, 22:26 | #223 |
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Allegri: "Cori razzisti? Non li ho sentiti"
Tanti complimenti, ma in quanto a punti, è rimasto a bocca asciutta. Massimiliano Allegri sorride amaro: "I complimenti non fanno punti. A Bari sarà una gara completamente diversa. Loro sono in gran forma. Noi dovremo correre molto senza sprecare energie, essere veloci e riproporci con attenzione. Niente sbavature". Il Bari è reduce dal sonante 4-1 rifilato all'Atalanta che è costato il posto al mister orobico Gregucci. "Non ci spaventa niente, ma abbiamo grande rispetto di tutti. Dovremo tenere il possesso della palla e dare grande intensità all'azione. Il Bari gioca benissimo, ma concede anche abbastanza". A distanza di tre giorni dalla gara precedente, il tecnico potrebbe fare qualche cambiamento di formazione. "Siamo in salute, e se dovessi fare delle modifiche saranno solo di natura tattica. Ho qualche dubbio, al momento. L'unica cosa che posso dire è che giocherà Parola. Nenè? Si è comportato bene contro l'Inter, gli manca il minutaggio. Chi gioca in avanti, è chiamato ad un notevole dispendio di energie". Sarà un Cagliari che andrà in campo come al solito a viso aperto. "Andiamo a giocarcela. Non siamo una squadra che gioca per il punticino". La classifica piange, ma Allegri si consola: "L'anno scorso di questi tempi andava peggio. Il calendario difficile? Non possiamo cambiarlo". Una battuta sull'approccio complicato dei secondi tempi, che finora al Cagliari è costato molto: "Vorrà dire che da qui in avanti proporrò il tempo unico". Cagliari-Inter è stata parecchio chiacchierata, per i cori razzisti nei confronti di Balotelli e Eto'o. "Dalla panchina non li ho sentiti, sinceramente. Potrebbero essere stati fischi di disapprovazione per il comportamento dei giocatore o per l'andamento della partita. Ad un certo punto Eto'o è caduto, e si è rialzato quando la palla è finita dalle sue parti. C'è bisogno di un'educazione generale, a partire da noi allenatori" poveracci,son TUTTI contro di loro |
22-09-2009, 22:28 | #224 | |
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22-09-2009, 22:32 | #225 | |
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a cagliari mai e poi mai avrete sentito insistenti cori contro giocatori di colori che son venuti a giocare al sant'elia,MAI fossi interista piuttosto inizierei a chiedermi perchè balotelli in qualunque posto vada raccolga gesti di disapprovazione,ammesso che esista interista tifoso che si esprime tramite l'informatica(perchè personalmente quelli che conosco di persona non hanno i paraocchi come quelli che ho la fortuna di conoscere sul web) che riesca ad andare oltre alla teoria del complotto totale |
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22-09-2009, 23:15 | #226 |
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Ventura in punta di piedi... "Cagliari non odia, ma Balotelli fa di tutto per non farsi amare"
Una settimana sì e una no, si torna a parlare del solito argomento: Mario Balotelli, i suoi comportamenti e tutto ciò che lo circonda. Riesce sempre a far parlare di sè, il talento dell'Inter. Direttamente o indirettamente, non fa differenza. Sono state 48 ore di polemiche, le ultime, sull'asse Milano-Cagliari. Tema del dibattito: i cori del Sant'Elia all'indirizzo del giovane attaccante. Vicenda su cui è intervenuto anche Giampiero Ventura, ex guida della formazione sarda, per dire la sua senza troppi giri di parole. "Ho una teoria terra-terra. Balotelli fa di tutto, e qui cito Mourinho, per non farsi adorare dalla gente. A Cagliari non ho mai trovato tifosi che odiano - ha spiegato l'allenatore del Bari -, anche perchè sono sempre stati fuori dalle tradizionali rivalità dei gruppi della penisola. Sono stato quattro anni a Cagliari e ho conosciuto una curva che non tifava contro ma che voleva rappresentare una intera regione. Non credo alla spinta razzista, una cosa orribile, nei fischi a Balotelli". Una situazione, quella della stella dell'Under 21, che a Ventura ricorda molto da vicino le vicende legate al passato di un altro campione straordinario del nostro calcio: "Cassano ha buttato via una parte della sua carriera per certe intemperanze, soprattutto in chiave Nazionale. Allo stesso modo Balotelli, che è una grande espressione del calcio italiano, dovrebbe tenere conto che la strada per emergere non è quella dello stile o degli atteggiamenti forzati". I difetti che gli sarebbero costati l'accoglienza ad opera del pubblico cagliaritano... |
23-09-2009, 07:45 | #227 |
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La Nuova Sardegna - Il Cagliari cerca riscatto a Bari
«Stiamo bene, i ragazzi sono tranquilli e pronti a combattere una battaglia». Max Allegri coccola i suoi. La sfida al Bari di Ventura si annuncia ostica. Ma intanto, l’allenatore rossoblù torna sulla bufera nata dopo gli ululati indirizzati a Balotelli da una minoranza dei tifosi della curva del Sant’Elia. «Sono sincero: io non ho sentito i coretti né razzisti, né di altro genere. Mi sembra che i problemi del calcio siano altri». Una dichiarazione controcorrente ma molto chiara. «Il pubblico non ha gradito il comportamento di Eto’o che ha perso palla, è finito per terra e ci è rimasto aspettando il fischio dell’arbitro. Poi si è rialzato appena si è accorto che i suoi compagni avevano riconquistato il pallone. Allora - sottolinea Allegri - deve essere chiaro un concetto: per promuovere educazione e cultura sportiva, i primi a cambiare registro dobbiamo essere noi allenatori e giocatori». L’appuntamento di stasera al San Nicola - arbitra Calvarese di Teramo - è ad alto valore aggiunto. La domanda è ovvia: quanto si è visto con l’Inter, al di là del risultato e dei 5’ di amnesia, è davvero il Cagliari che ha cambiato pagina dopo tre gare opache? Il Bari, e domenica il Parma al Tardini, sono test indicativi anche per il futuro. I rossoblù sbarcano in Puglia con abbondanza di punte e centrocampisti: ballottaggi annunciati tra Biondini e Lazzari, con Barone a ruota, e tra Nené, Larrivey e Matri per affiancare Jeda. Parola si piazza davanti alla difesa al posto dello squalificato Conti. Mentre dietro Allegri fa capo a quattro-giocatori-quattro. E per fortuna, Canini ha quasi scordato - si fa per dire - il calcio in faccia regalatogli da Cordoba. In breve, una situazione poco invidiabile. Sul tema, il tecnico si è già espresso: Dessena, Biondini, Barone e Parola, in caso di emergenza, sono destinati a ripiegare dalle parti di Marchetti. Col Bari degli ex - oltre al tecnico, ci sono Antonio Langella e l’honduregno Alvarez - serve una gara accorta, tecnica e intelligente sul piano della gestione della palla. Ma il miracolo deve accadere nelle ripartenze: come si è resa conto anche l’Inter, il Cagliari fa male se riesce a recuperare palla e innescare il contropiede in velocità. Dunque, gambe e concentrazione. Il primo scontro diretto della settimana mette in conto un enorme dispendio fisico. I rossoblù devono attaccare i portatori di palla, Donati e Gazzi, e i difensori, a partire dai due Masiello fino a Ranocchia e Bonucci. Ma si diceva della difesa. Kutuzov, con Meggiorini che partirà dalla panca, è imprevedibile. Per il duo Astori-Canini, dopo Milito ed Eto’o, c’è poco da trastullarsi. Ma quel che conta, ancche oggi, sarà l’approccio. Unione Sarda - Il Cagliari dentro la tana degli ex Giampiero Ventura avrebbe detto che la sua squadra è «in piena emergenza». Allegri, molto più semplicemente, non parla neppure delle assenze di capitano, Diego Lopez, vice capitano, Daniele Conti, e vice vice vice capitano, Francesco Pisano. Guarda avanti e annuncia che il Cagliari farà la sua parte. Primo turno infrasettimanale di una stagione infernale, compressa all'inverosimile per chiudere in fretta e cedere il paso alla preparazione del Mondiale in Sudafrica. Quindi, a tre giorni dalla cocente (e immeritata) sconfitta con l'Inter, il Cagliari deve misurarsi con una diretta concorrente per la salvezza, il Bari, e poi prepararsi al bis con il Parma, domenica prossima. Entrambe le volte in trasferta. «Vuol dire che nel ritorno le affronteremo in casa», ha filosofeggiato Cellino, che soffrirà da Miami. Il Bari sta marciando piuttosto bene. Ha inchiodato sull'1-1 l'Inter a San Siro nella gara d'esordio, si è fatto a sua volta imporre lo 0-0 interno dal Bologna, ma poi si è rifatto la domenica successiva, sfiorando la vittoria sul campo del Palermo che ha acciuffato l'1-1 a pochi istanti dalla fine. Dopo tre pareggi, i pugliesi hanno schiantato l'Atalanta con un 4-1 che è costato la panchina a Gregucci. Colmo dei colmi, sulla panchina bergamasca è finito Antonio Conte, che aveva riportato il Bari in serie A dopo un esilio di otto anni e che era stato scaricato a causa dell'alto ingaggio richiesto. Al suo posto, i Matarrese, dopo trentuno anni di dominio in procinto di cedere armi e bagagli all'americano Tim Burton (la trattativa dovrà essere perfezionata entro il 31ottobre), ovvero l'unico texano che non si occupa di petrolio ma di pannelli fotovoltaici, hanno chiamato Giampiero Ventura, ovvero, il capo di un clan degli ex rossoblù che comprende Antonio Langella ed Edgar Alvarez, incompreso honduregno amico di Suazo e suo compagno in nazionale. Allegri si dovrebbe limitare a una sola variazione rispetto alla squadra sconfitta dall'Inter, ovvero Parola al posto di Conti, squalificato a causa del poco invidiabile record dei quattro cartellini gialli nelle prime quattro partite. Difesa obbligata, stante le perduranti assenze di Lopez e Pisano, con Marzorati, Astori, Canini e Agostini davanti al portiere Marchetti. A centrocampo, con Parola ci saranno Dessena e Biondini, a Cossu il compito di ispirare i due attaccanti, Jeda e Matri, in vantaggio rispetto a Nenè che - come ha sottolineato Allegri - non ha ancora il minutaggio sufficiente per giocare dall'inizio. Turn-over ridotto all'osso, dunque, anche a centrocampo dove pure le alternative non mancano. Qualche innesto lo si potrebbe vedere domenica prossima a Parma, per il secondo del mini ciclo di scontri diretti che comprende anche la sfida con il Chievo di domenica 4 ottobre al Sant'Elia. |
23-09-2009, 08:22 | #228 |
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la gente non ignorerà mai un avversario che si comporta e continua a comportarsi come balotelli.
se vuole che questi teatrini finiscano una volta per tutte deve cambiare atteggiamento prima di tutto lui(e da qualche mese si può dire che si sia dato una calmata),sopratutto la società deve dare segnali importanti(e non esaltare la sua strafottenza mascherandola come forte personalità)...state tranquilli che i fischi diventeranno sempre meno. ricordate cassano no?in passato era una bella testa calda pure lui....andate a vedervi se ora in trasferta raccoglie o meno bordate di fischi anche la stampa magari se ci desse un taglio a strumentalizzare tutte le sante volte... |
23-09-2009, 17:25 | #229 | |
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eppure lo sapete 5 gg per insulti a personaggio pubblico.
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Ciao Pierpo |
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23-09-2009, 21:58 | #230 |
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L'importante è che non facciano gli esami delle urine e del sangue a Parola oggi.
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23-09-2009, 22:01 | #231 | |
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ah,il bari prima d'oggi era imbattuto e non riesco a spiegarmi come sia possibile |
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23-09-2009, 22:04 | #232 |
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Nenè si presenta, al San Nicola Bari - Cagliari 0-1
Il Cagliari coglie la prima vittoria in campionato, nella difficile trasferta di Bari, vincendo per uno a zero una partita in cui ha meritato il successo tenendo per lunghi tratti in mano il pallino del gioco. Decisivo, Anderson Miguel da Silva Nenè, che, entrato al 73' al posto di Matri, ha siglato la rete della vittoria quattro minuti dopo, con una conclusione di sinistro dall'interno dell'area piccola su cross di Jeda. La partita era cominciata con un predominio dei rossoblù, che al 12' sono andati vicini al gol con un insidioso tiro da fuori di Cossu che si è spento a lato del palo. La prima conclusione verso la porta di Marchetti arriva al 26', con un sinistro di Alvarez che finisce alto. La partita prosegue con il Cagliari che dopo un netto dominio iniziale, lascia qualche spazio al Bari, che però non ne aprofitta grazie anche a una prestazione impeccabile di Michele Canini, che chiude con prontezza ogni insidia. Al 33' nuovo tentativo da fuori del Cagliari, ma il tiro di Dessena si spegne di poco a lato. Il primo tempo si conclude senza altri particolari sussulti, con il Cagliari che controlla ma non riesce a pungere. La ripresa riprende sulla stessa falsariga del primo tempo, ed è ancora il Cagliari ad andare vicino alla rete al 5', con un nuovo tiro di Dessena, ancora di poco a lato. Al 10' l'occasione giunge sempre con un tiro da fuori, con Lazzari che smarcato da Jeda tira violentemente verso la porta di Gillet, con la palla che esce ancora fuori di un niente. Al 16' serve un miracolo di Gillet. Sempre Lazzari, e sempre dalla distanza, ma il portiere devia in angolo. Ventura aumenta il peso offensivo del suo Bari, aggiungendo Kutuzov, che prende il posto di Rivas, a Meggiorini e Barreto in avanti. E al 24' serve il miracolo di Marchetti su un tiro da fuori di Meggiorini. Ma la svolta della partita avviene al 28'. Allegri manda in campo Nenè al posto di un generoso Matri, e il brasiliano ripaga la scelta con il gol della vittoria quattro minuti dopo. Jeda crossa dalla destra, la palla non viene intercettata da Bonucci e finisce sulla gamba destra di Nenè, che dopo essersela passata sul sinistro lascia esplodere un tiro che si infila sotto la traversa. Girandola di cambi, con Allegri che manda in campo Biondini per Cossu e negli ultimi minuti Barone per Jeda, ma risultato che non cambia con il Cagliari che controlla una partita fra squadre ormai sulle gambe. Qualche incertezza però rischia di rovinare l'impresa. E al 44' è di nuovo Marchetti a contendere con Nenè la gloria del migliore in campo, deviando con un balzo felino la deviazione di Ranocchia su un calcio di punizione. Un pò di confusione fino al triplice fischio finale, che vuol dire finalmente tre punti, arrivati con il primo gol in azione, e sopratutto il primo gol in rossoblù e nella Serie A di Nenè. partita che potevamo e dovevamo chiudere già nel primo tempo sia per la mole di gioco prodotta sia per le occasioni. ho l'impressione che se la coppia astori-canini continui così per lopez potrebbe esserci la panchina d'ora in poi,così come per dessena a discapito di biondini/lazzari nenè poi ero certo che se fosse partito dall'inizio avrebbe segnato,anche oggi non ha sbagliato una palla che una,al primo tiro nel nostro campionato ha bucato la porta,cosa gli si può chiedere di più?! |
23-09-2009, 22:22 | #233 |
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Ventura "Era una partita da 0-0"
Ventura prende con filosofia la sconfitta con il Cagliari per 1-0. "Non siamo stati brillanti perché in alcuni elementi ho riscontrato stanchezza, abbiamo incontrato una squadra organizzata con qualità e con una condizione fisica superiore alla nostra. Sono rimasto impressionato, complimenti al Cagliari non è una formazione che sarà una nostra diretta concorrente per la salvezza". Secondo il tecnico dei pugliesi, la gara doveva finire in parità. "Se finiva in parità però non c'era nulla da dire. Anzi la parata più importante l'ha fatta Marchetti. Era una partita da 0-0, molto tattica con zero tiri, era evidente che sarebbe stata decisa da un episodio come è stato l'errore di Ranocchia e stavolta ha favorito il Cagliari. Noi possiamo fare meglio, ma sono comunque soddisfatto: noi siamo pur sempre una neopromossa". |
23-09-2009, 22:40 | #234 |
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Grande partita, peccato solo aver sprecato l'impossibile, ma come gioco abbiamo fatto davvero bene.
E ora non voglio più sentire che Nenè non è pronto per il campionato italiano... Titolare subito a Parma XD
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23-09-2009, 22:56 | #235 |
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Allegri "Abbiamo concesso poco al Bari"
Il tecnico dei sardi Allegri è soddisfatto per la vittoria sul Bari. "Abbiamo concesso poco ai nostri avversari. Abbiamo confermato quanto di buono realizzato con l'Inter. Alla vigilia eravamo molto preoccupati: eravamo reduci da uno stop, mentre il Bari era galvanizzato per una buona vittoria. Mi è piaciuta la mentalità mostrata in campo". Poi si è soffermato sui singoli, oltre che sulla tranquillità che dà la prima vittoria stagionale. "L'ingresso di Nenè è stata una scelta motivata dalla stanchezza di Matri e dall'esigenza di avere centimetri in area per i cross nel finale. Il campionato non finisce adesso. Tra 48 ore si gioca di nuovo. Dobbiamo lasciare questa sfida alle spalle e concentrarci sul Parma. Siamo un gruppo giovane e possiamo crescere sia a livello tecnico sia nella gestione della partita, anche se nell'ultimo quarto d'ora stasera abbiamo fatto molto bene". |
23-09-2009, 23:11 | #236 |
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Me lo sentivo che al fantacalcio dovevo mettere Nené al posto di Morimoto.
Mannaggia a me.
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Quanto sai di te stesso se non ti sei mai battuto? |
23-09-2009, 23:22 | #237 |
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nel caso fosse sfuggito volevo far notare come siamo andati al san nicola a giocarci la partita giocando dall'inizio con cossu-dessena-lazzari-jeda-matri...grazie a dio sulla nostra panchina non abbiamo chi lo fa soltanto perchè secondo le statistiche più punte=più gol
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24-09-2009, 07:57 | #238 |
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La Nuova Sardegna - Il Cagliari ritrova il sorriso
Il morso del cobra. Un pallone toccato, un gol. Nenè è l’uomo della provvidenza, comincia a togliersi i vestiti dell’oggetto misterioso ed è il match-winner della prima vittoria del Cagliari. In trasferta, meritata, perché l’ha cercata dal 1’ al 90’. Più Cagliari che Bari nella prima mezzora, anzi, quasi esclusivamente possesso palla rossoblù. Allegri all’ultimo momento ci ripensa sul centrocampo e lascia in panchina Biondini, con Parola e Lazzari assieme a Dessena. Barone resta ancora seduto. Ha ragione Allegri, perché la diga regge bene e la cerniera con Cossu fa girare al meglio il suo 4-3-1-2. Il pressing alto del centrocampo lascia alla difesa solo lavoro di ordinaria amministrazione, Marchetti potrebbe anche giocare con un videogame portatile se l’avesse messo in tasca (prima palla toccata al 30’) e Cossu ha tanti palloni da elargire ai compagni. Matri guizza bene sulla sinistra e mette in area qualche buon pallone, Dessena si inserisce bene in corsa, anche Parola si infila in area e quasi calcia da pochi metri. In realtà manca la ciliegina, ovvero il gol o almeno qualche occasione importante e anche Gillet si esibisce solo in un paio di parate di ordinaria amministrazione. Così il Bari lentamente avanza il baricentro e dopo aver passato 20-25’ a inseguire il palleggio del Cagliari, mette la testa nella metà campo rossoblù. Il Cagliari è meno lucido nel pressing. Anche il Bari non va comunque oltre un paio di cross pericolosi e tiri rasoterra che Marchetti blocca senza problemi. Un primo tempo così liscio che l’arbitro lo fa finire senza nemmeno un secondo di recupero. Il secondo tempo comincia senza tanti fronzoli, si bada al sodo e si punta dritto alla porta, squadre già un po’ lunghe per la fatica del turno infrasettimanale e c’è più spazio per farsi avanti seriamente. Il Cagliari lo fa con Lazzari due volte da fuori area (al 10’ sfiora il palo dopo che Jeda gli aveva servito l’assist al termine di una lunga sgroppata, al 17’ Gillet vola sulla sinistra e manda in angolo), il Bari per fare l’azione più bella della partita ha bisogno di un ex cagliaritano, Antonio Langella. “Arrogutottu” entra dopo un quarto d’ora scarso al posto di Alvarez (altro ex rossoblù) che aveva invano sbattuto contro Agostini, si piazza sulla amata fascia sinistra con Rivas spedito a destra e quando tocca il primo pallone quasi manda in gol Barreto, che dall’area piccola non trova la coordinazione per calciare. La trova invece Meggiorini da 20 metri al 25’, Marchetti si inerpica all’incrocio dei pali e leggittima i gradi di vice-Buffon in maglia azzurra. Allegri però la partita vuole vincerla, non si chiude e tiene in piedi il telaio inserendo Nenè per Matri. La mossa paga subito. Jeda ricama sulla destra e mette in area un pallone che la difesa del Bari riesce appena a toccare, Nenè se lo trova tra i piedi, riesce a controllarlo e ha tutto il tempo per giustiziare Gillet. A questo punto, sì, Allegri pensa a coprirsi, toglie Cossu e manda dentro Biondini. Il Bari si getta avanti a corpo morto, tocca ancora e Marchetti salvare il risultato. Unione Sarda - Cagliari, la prima volta con Nenè Una fatica tremenda ma il Cagliari ce l'ha fatta e ha trovato il suo eroe: Anderson Nenè che è entrato in campo al trentesimo minuto della ripresa e al trentaduesimo ha realizzato il gol della prima vittoria rossoblù. Al primo pallone toccato. Incredibile ma vero. Ma sarebbe ingiusto riconoscere al solo Nenè il merito della vittoria. Anche perché occorre ricordare il miracoloso balzo di Marchetti al 90', che ha impedito a Ranocchia di pareggiare. E soprattutto bisogna ricordare che il Cagliari è stato interprete di una prova maiuscola. Il risultato di 1-0 non rende giustizia alla qualità tecnica e alla mole del gioco rossoblù. Per non parlare della decina di occasioni, più o meno nitide, che il Cagliari ha saputo costruire. A cui vanno aggiunte molte altre situazioni favorevolissime non sfruttate per un soffio. Allegri ha apportato due modifiche allo schieramento che si era espresso al meglio contro l'Inter, Parola al posto dello squalificato Conti e Lazzari anziché Biondini. Chiaro l'intento dell'allenatore rossoblù: aumentare il tasso tecnico del centrocampo, già privo di Conti, e sfruttare il lancio lungo di Lazzari per servire in profondità Matri, partner d'attacco di Jeda. Per il resto, scelte obbligate o quasi. Nessun spazio di manovra in difesa, dove mancavano ancora gli infortunati Pisano e Lopez. Quindi, davanti al portiere Marchetti, Marzorati, Astori, Canini e Agostini, con tanto di fascia di capitano al braccio. Confermato anche Dessena nel ruolo di mezzala destra e, naturalmente, Cossu in quello di trequartista. Ventura, l'allenatore che aveva portato il Cagliari in serie A nel 1999 ma che era stato esonerato nel 2003, quando era stato chiamato da Cellino al posto di Sonetti per ripetere l'impresa della promozione (poi riuscita a Reja), ha schierato solo uno dei due ex rossoblù, Alvarez, mentre ha inizialmente dirottato Langella in panchina. Il Bari, riaffacciatosi in serie A dopo otto anni di esilio e in procinto di passare, dopo trentuno anni, dalle mani dei Matarrese a quelle del texano Tim Burton (la firma dovrebbe arrivare entro il 31 ottobre), si è schierato nel classico 4-4-2, con Alvarez a destra, Rivas a sinistra e i due attaccanti, Meggiorini (preferito a Kutuzov) e Barreto. Gazzi e Donati i due mediani, molto giovane la linea di retroguardia, in cui spiccava Ranocchia, promettente difensore dell'Under 21. Il Cagliari ha avuto un'ottima partenza e avrebbe dovuto raccogliere i frutti di una partenza sprint. Il Bari è rimasto interdetto ed è uscito dal guscio solo nei minuti finali del tempo, facendo niente più che il solletico a Marchetti. Matri nei primi minuti ha messo a segno due accelerazioni che hanno seminato il panico nella difesa barese, poi lo stesso Matri è stato anticipato avventurosamente da Gillet su un intelligente cross di Lazzari di prima intenzione. Da mangiarsi le mani lo stop approssimativo di Dessena che, se eseguito bene, avrebbe portato la mezzala rossoblù a tu per tu con il portiere del Bari. Bello il destro di Cossu che ha messo i brividi a Gillet (12'), fortunato quando un intervento affannoso di Ranocchia su Matri, ha mandato il pallone ad accarezzare il palo. Pochi centimetri più in qua e il Cagliari, anziché battere un angolo, avrebbe festeggiato un gol. Il tempo si è chiuso senza particolari scosse ma con un grande problema per Ventura, arginare la superiorità numerica rossoblù in mezzo al campo, determinata da Allegri con l'azzeccato posizionamento di Lazzari e Cossu tra le linee, mentre Matri agiva da ala sinistra e Jeda da centravanti. In fase di non possesso, Cossu a ballare tra i due centrali, Matri largo a destra e Jeda a sinistra. E Bari senza sbocchi di gioco. Insomma, un bel Cagliari con il solito, maledetto problema del gol. Allegri, nell'intervallo, ha ordinato ai suoi di cercare il tiro dalla distanza per sfruttare la costante superiorità numerica sulla trequarti. I suoi hanno eseguito e, infatti, Dessena e Lazzari in tre occasioni hanno messo i brividi a Gillet. Il Cagliari ha dominato in lungo e in largo e a nulla sono valsi i cambi di Ventura, che ha richiamato Alvarez, cancellato dal campo da Agostini, per inserire l'altro ex, Antonio Langella. Poi, dentro anche Kutuzov e De Vezze ma nessun risultato, se non un sinistro di Meggiorini sul quale Marchetti è volato per deviare in angolo (23'). Di altro spessore le mosse di Allegri. Il tecnico rossoblù ha rimpiazzato Matri con Nenè. La squadra ha capito di dover cambiare gioco e ha iniziato a cercare il brasiliano con le palle alte. Su una di queste, spedita al centro dell'area da Jeda, Ranocchia si è fatto sorprendere: Nenè ha controllato e realizzato con freddezza esemplare. Il Bari è sparito dal campo ma ha avuto una fiammata nel finale. Al 90, su una lunga punizione dalla destra di Salvatore Masiello, Astori ha commesso l'unico errore della sua splendida partita e Ranocchia ha avuto sulla testa la palla per riscattare l'errore precedente. Ma non ha fatto i conti con Marchetti in versione superman. Minuti finali concitati ma privi di pericoli per i rossoblù che sono tornati da Bari con la vittoria in tasca dopo ben ventitré anni. Il Sardegna - Piacere, Nenè Il primo gol in serie A del Tigre Nenè ablocca il Cagliari che non aveva ancora vinto in questo torneo e non aveva mai segnato su azione sfata la tradizione negativa a Bari mai battuto in serie A a casa propria prima di ieri e sancisce una superiorità netta dei rossoblù nei confronti della squadra pugliese. I padroni di casa nella ripresa hanno pagato care le scelte scriteriate dell'ex Ventura, quando il tecnico genovese ha schierato contemporaneamente quattro punte sbilanciando esageratamente i suoi. Una grande gioia anche per Allegri che finora aveva raccolto consensi e pochi punti. Una vittoria che rimette le cose a posto insomma. Ventura ritrova il Cagliari, ovvero la squadra che gli ha dato le più belle soddisfazioni in panchina, dall'alto di una classifica invidiabile e di un record mai centrato nei precedenti cento anni della storia del Bari. La squadra pugliese è infatti imbattuta dopo quattro turni, unica del torneo con Juve, Inter e Samp. Per essere una neopromossa non è davvero male. Sull'altro fronte Allegri sostituisce lo squalificato Conti con Parola e inserisce Lazzari dall'inizio per Biondini. A sinistra c'è Matri in uno stato di forma prorompente. Annichilisce per due volte Andrea Masiello sullo scatto regalando una palla gol a Jeda che di testa non trova un impatto felice. Il Cagliari comunque gioca senza paura, costringe il Bari a rinvii affannosi dando l'idea di poter arrivare al gol da un momento all'altro. Cossu al 2' conclude con una rasoiata, ma la palla fa la barba al palo (passate l'uso dei termini ormai desueti, in porta c'è Gillet...) . Al 23' una combinazione Parola-Matri con palla deviata in qualche modo dalla difesa pugliese mette in grossa apprensione il portiere belga. Poi lo stesso Gillet blocca a terra un pallone schizzato su Dessena a pochi metri dal gol. E il Bari? Incredibile a dirsi, per 25 minuti lascia del tutto inoperoso Marchetti provando con un sinistro di Alvarez che finisce alto. Subito dopo arriva del lavoro anche per Canini, bravo a fermare Barreto lanciato in velocità. Il Cagliari riesce a dare alla gara l'impronta per lui più congeniale, costringendo i padroni di casa a concedere spazi in difesa e a proporre lunghi lanci dalla retrovie facilmente bloccati dalla difesa rossoblù. Ad accendere i tifosi di casa ci pensa Rivas con un tiro da fuori area che viene bloccato a terra da Marchetti. Si riprende con lo stesso clichè e Dessena al 50' con un diagonale potente sfiora il vantaggio rossoblù. Cinque minuti dopo altra occasione, stavolta il diagonale è del mancino Lazzari: sempre un pelo fuori. L'ex atalantino ci riprova al 61': è bravo Gillet a deviare. Del Bari non c'è traccia fino al 68' quando Meggiorini dalla destra si accentra e sferra un bel sinistro che Marchetti devia in corner. La supremazia del Cagliari si concretizza al 76' con il nuovo entrato Nenè che sfrutta bene un cross di Jeda bucato da Ranocchia. Quindi lo stesso difensore sbaglia il possibile pari nel recupero. Peggio per lui. |
24-09-2009, 10:15 | #239 |
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Cagliari, arriva il transfer di Brkljaca
Il Cagliari finalmente avrà la possibilità di completare le pratiche per il tesseramento di Mario Brkljaca. Il transfer del centrocampista croato, prelevato in agosto dall'Hajduk Spalato, è finalmente stato inoltrato dalla federcalcio di Zagabria alle competenti autorità calcistiche italiane. Nei prossimi giorni il Cagliari completerà la documentazione necessaria al giocatore per scendere in campo, mettendo così a disposizione di Allegri un'ulteriore alternativa. Bari-Cagliari, le pagelle di Unione e Nuova L'UNIONE SARDA MARCHETTI 7,5 Elegante ed efficace nelle uscite alte, reattivo sul sinistro di Meggiorini, in versione super lusso sul colpo di testa di Ranocchia che, senza di lui, avrebbe regalato un ingiusto pareggio al Bari. Fenomenale. MARZORATI 7 Rivas non lo punta mai e lui trova anche modo di affacciarsi oltre la metà campo, dove mostra una personalità insospettabile, pur senza una tecnica sopraffina. Un'ottima prova come quella di domenica. ASTORI 7 Mezzo voto in meno perché al novantesimo commette un errore grave, valutando male la traiettoria del pallone di Salvatore Masiello e dando via libera a Ranocchia. Per il resto, grandioso. CANINI 7,5 Una sola sbavatura (che permette a Meggiorini di andare al tiro) ma tanti interventi esemplari. Il più bello è fischiato dall'arbitro che commette un errore. AGOSTINI 7,5 Si mangia vivo il temutissimo ex Alvarez e non ha problemi neanche con Rivas, dirottato sulla sua fascia dopo l'ingresso di Langella, e Meggiorini, spostato per fare posto al centro dell'attacco a Kutuzov. Ammonizione evitabilissima. DESSENA 6,5 Non ripete la prova superlativa di domenica ma è comprensibile. Essendo egli un corridore, l'impegno ravvicinato lo mette alle corde. Nel primo tempo cincischia invece di andare al tiro, nella ripresa cambia registro e si rende pericoloso con una paio di bordate. PAROLA 7 Un inizio stentato, poi prende il ritmo e dà un contributo prezioso nel recupero del pallone. Non male neanche quando deve impostare la prima fase del gioco. Ottima la condizione fisica, lucido sino alla fine. LAZZARI 7 Fa quasi tutto bene, correndo sino al novantesimo. La sua qualità è decisiva per un centrocampo privo di Conti. Bravo a giostrare tra le linee, pericoloso al tiro. COSSU 7,5 Il solito, grande Andrea. Fa ammattire mezzo Bari, spedisce palloni da una e dall'altra parte, pressa, riparte. Un mostro. JEDA 7 Un filo al di sotto del suo standard ma tanti palloni giocati in maniera intelligente. Bravo a trovare gli spazi in zone decentrate ma importanti del campo. MATRI 6,5 Parte a razzo poi rifiata. Qualche amnesia di troppo ma un contributo importantissimo. Cerca la profondità, costringendo il Bari a sfilacciarsi. NENÈ 7 Entra segna e diventa l'eroe di giornata. Bene nella difesa del pallone e nelle «spizzate» di testa. BIONDINI 7 Pochi minuti ma che grinta! BARONE sv Gioca solo il recupero. ALLEGRI 7,5 Aveva bisogno di tempo per riannodare i fili del discorso interrotto dalle partenze di Bianco, Fini e Acquafresca. Ha idee, capacità, carisma. BARI : Gillet 6 A. Masiello 5,5 Ranocchia 5 Bonucci 5,5 S. Masiello 5,5 Alvarez 5 Donati 5 Gazzi 5 Rivas 5,5 Meggiorini 5,5 Barreto 6 Langella 5,5 Kutuzov 5 De Vezze 5,5. All. Ventura 5. ARBITRO 7 Calvarese dirige con grande personalità, senza farsi intimidre dalla pressione del San Nicola. Vede bene sul presunto rigore su Matri, pecca in una sola circostanza: fischia un fallo a Canini che grida vendetta. Un errore veniale. LA NUOVA SARDEGNA MARCHETTI 7 Due parate strepitose nella ripresa. MARZORATTI 6 Svolge bene il compitino, mai fuori posizione. CANINI 6 Puntuale sui palloni alti e nelle chiusure. ASTORI 6 Si intende bene con Canini. AGOSTINI 6,5 Un muro in difesa sempre pronto a riproporsi. DESSENA 6,5 Poche storie, merita la maglia da titolare. PAROLA 6 Il soldato si fa trovare pronto alla chiamata. LAZZARI 6,5 Il perno del centrocampo. COSSU 7 Partitona. L’ennesima. MATRI 6 Bene nel primo tempo, assente nel secondo. JEDA 6,5 Inventa sempre qualcosa. NENE’ 7 Il killer venuto dalla panchina. |
24-09-2009, 12:48 | #240 |
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Era ora!!! Finalmente potremo vedere sto Brkljaca, che tanto ha fatto bene nelle amichevoli settimanali....
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