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Old 31-01-2010, 16:06   #1021
Solertes
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In parità numerica era una bella partita, dopo l'espulsione (forse un tantino esagerata - non ho capito se rosso diretto o somma di ammonizioni, perchè la prima ammonizione non la ricordo) è diventata una sofferenza....contro l'inter mancherà Cossu e presumo Marchetti
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Old 31-01-2010, 18:05   #1022
Solertes
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mi ero perso il primo cartellino
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Old 31-01-2010, 18:20   #1023
juninho85
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l'espulsione ci sta tutta,sia per la prima che per la seconda ammonizione...un ragazzo di trentanni dovrebbe avere l'esperienza necessaria per capire che quando sei già ammonito se pure persisti nel dribbling la gamba non la devi mettere PIù,l'avversario non aspetta altro...peccato perchè fino a quel momento andrea li stava facendo diventare matti

ditemi quello che volete ma per me anche oggi allegri ha sbagliato la gestione delle punte,o meglio:ok matri dall'inizio,però a maggior ragione nel secondo tempo con l'uomo in meno poteva dare più frutti tenere in cambo un giocatore di potenza e velocità come matri che non mettere una punta d'area come nenè

onore a conti,giocatore con 4 coglioni quadrati che oggi non s'è risparmiato in un contrasto che uno uscendone quasi sempre vincitore(anche nell'azione dell'ammonizione in cui ha preso netto il pallone con un intervento pazzesco!)

ci andrei cauto comunque a definire la fiorentina di oggi medriocre
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Old 31-01-2010, 18:43   #1024
$!/\/\o
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Beh juno, sono comunque punti persi, ma poteva anche andare peggio, alemno un certo equilibrio anche nelle disavventure l'abbiamo mantenuto....bravi lo stesso...in altre occasioni con uomo in meno e infortuni vari, abbiamo fatto disastri...
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Old 31-01-2010, 18:46   #1025
juninho85
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son comunque convinto che questa partita giocata in 11 e l'avremmo vinta con più d'un gol di scarto

e mi mordo ancora i coglioni dalla rabbia per l'occasione di lazzari...

Ultima modifica di juninho85 : 31-01-2010 alle 18:54.
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Old 31-01-2010, 18:48   #1026
juninho85
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Con la Fiorentina è 2-2 in dieci
L'Europa dista un punto

Cagliari-Fiorentina mantiene le aspettative della vigilia. Bel calcio e emozioni, un pareggio finale che rispecchia i valori visti in campo. Protagonista autentico, nel bene e nel male, Andrea Cossu, che nel giorno in cui il suo nome viene accostato al Barcellona trova due assist e un espulsione.

Allegri sopperisce all'assenza di Lopez accentrando Canini e rilanciando Marzorati sulla fascia destra. Prandelli sostituisce Mutu con Jovetic, ma la situazione del rumeno, più che dal punto di vista tecnico, preoccupa sotto il profilo psicologico.

I viola sembrano voler partire forte già dai primi minuti e la loro pressione porta i suoi frutti all'ottavo. Jovetic crossa da destra, il rinvio di Canini è maldestro e Marchionni col sinistro può battere Marchetti e portare in vantaggio la sua squadra. Un minuto dopo Felipe stende Cossu lanciato a rete. Valeri lo grazia mostrandogli solo il giallo. I sardi cercano il pareggio ma la Fiorentina si difende molto bene e non soffre. Intorno al ventesimo Allegri deve assorbire un colpo terribile. Marchetti si stira andando a recuperare un pallone a fondo campo e al suo posto entra il giovane Vigorito, accolto dal lungo applauso del Sant'Elia. Il portierino sardo si fa notare per una respinta su una conclusione dal limite di De Silvestri. Alla mezzora il Cagliari affonda con un'azione bellissima, tutta di prima. Il cross di Agostini da sinistra però non trova pronti né Jeda né Matri e l'occasione sfuma. Il pareggio arriva cinque minuti dopo con un'altra azione da manuale. Cossu serve Lazzari in profondità con un tocco di prima e il mancino del numero 10 rossoblù si infila all'incrocio, imparabile per Frey. Il Cagliari continua a fare la partita e nel finale sfiora il vantaggio con un destro impressionante di Cossu che si spegne di poco a lato.
Rossoblù arrembanti anche in avvio di ripresa e trova subito il vantaggio con un colpo di testa di Astori su calcio d'angolo di Cossu. Proprio Cossu però compie un'ingenuità pazzesca al sesto minuto, intervenendo fallosamente su Marchionni e rimediando il secondo cartellino giallo. Al quarto d'ora entra Nené, accolto dall'ovazione del Sant'Elia che saluta con lo stesso calore anche Matri che gli cede il posto. Gli ospiti però trovano il pareggio. Marchionni va via sulla sinistra e mette in mezzo per Jovetic che di piatto sinistro infila Vigorito per il 2-2, prima di esultare mostrando la maglia di Mutu. I padroni di casa non mollano, anche in inferiorità numerica, e vanno ancora vicini al vantaggio con Lazzari. La stanchezza però si fa sentire e i rossoblù vanno in affanno. Così Allegri inserisce Parola al posto di Jeda mentre Prandelli cerca la vittoria e manda in campo Ljajic per Pasqual. Il finale è tutta sofferenza per i rossoblù, che stringono i denti e conquistano un punto importantissimo.



Cagliari-Fiorentina 2-2

Cagliari (4-3-1-2): Marchetti (21 pt Vigorito), Marzoratti, Canini, Astori, Agostini, Biondini, Conti, Lazzari, Cossu, Matri (15 st Nene), Jeda (36 st Parola). All.: Allegri

Fiorentina (4-2-3-1): Frey, De Silvestri, Natali, Felipe (11 st Gamberini), Pasqual (36 st Ljajic ), Donadel, Montolivo, Marchionni (26 st Santana), Jovetic, Vargas, Gilardino. All.: Prandelli

Arbitro: Valeri di Roma

Reti: nel pt 7' Marchionni, 35' Lazzari; nel st 3' Astori, 18' st Jovetic.

Espulso: Cossu (6' st) per doppia ammonizione.

Ammoniti: Felipe, Jovetic, Conti per gioco scorretto; Vargas per comportamento non regolamentare.

Cagliari-Fiorentina, le pagelle
Marchetti s.v. - Ventuno minuti nei quali subisce un gol a freddo, per poi accasciarsi a terra quando i muscoli della gamba lo tradiscono. Si spera non sia niente di grave, San Siro lo attende. (dal 21' Vigorito 6,5 - Classe 90', si ritrova catapultato in campo in uno scontro che vale per l'Europa. Allegri gli rifila un calcio nel sedere mentre si appresta a sostituire Marchetti, lui sul campo risponde con un'invidiabile sicurezza. Qualche problema su alcuni rinvii sbagliati, ma il vento contrario non lo aiuta).

Marzoratti 6,5 - Buon rientro in campo del terzino rossoblù, dopo mesi d'assenza. Ci mette un pò per carburare, poi cresce e corre fino all'ultimo minuto. Un importante recupero.

Canini 7 - Ritrova la sua posizione di centrale e gioca una partita impeccabile su Gilardino e Jovetic. Con un Canini così Lopez può recuperare dal suo infortunio con maggiore tranquillità.

Astori 7 - Nei primi 15 minuti della gara appare un pò spaesato. Poi cresce a dismisura, fino a siglare il gol del vantaggio rossoblù con un gran colpo di testa su calcio d'angolo di Cossu.

Agostini 7 - In gran spolvero, copre, riparte, attacca gli spazi e trascina la squadra nei momenti di difficoltà. L'unica incertezza è quella che costa il gol del pareggio della Fiorentina, con la fascia sinistra rossoblù che si fa cogliere di sorpresa.

Biondini 6,5 - Partita di grande corsa, sopratutto quando la squadra rimane in dieci e c'è bisogno di correre per due. Non molla un centimetro e da una grossa mano a Marzoratti nel finale, quando la Fiorentina attacca sulla sinistra con Vargas e Ljajic.

Conti 7,5 - Non si capisce perchè il signor Valeri lo ammonisca. Partita da leone in mezzo al campo. Chiude con interventi prodigiosi i portatori di palla della Fiorentina, gestisce bene il gioco dei suoi nonostante Jovetic sia sui suoi passi in fase di non possesso. Prestazione da Capitano.

Lazzari 7,5 - Classe e polmoni messe insieme per 90 minuti. Recupera molti palloni e sopratutto regala sempre la giocata. Segna un gol bellissimo e importante, e nel finale rischia la doppietta e il gol partita. Perde lucidità com'è naturale che sia negli ultimi minuti, ma ci mette il cuore fino al fischio finale.

Cossu 6 - Il voto è la media fra la prestazione offerta e le due ingenuità commesse. Il cartellino può starci su entrambi i falli, certo, il primo appare affrettato, però deve imparare a non farsi vendetta da se quando arbitri "poco attenti" non lo tutelano a dovere. Peccato, perchè con lui in campo sarebbero potuti arrivare i tre punti.

Matri 5 - Il bomber rossoblù appare un pò spaesato. Sbaglia molti palloni e non affonda come suo solito. Ogni tanto ci sta anche una partita no. (dal 60' Nenè 5,5 - Il fatto che la squadra si trovi in dieci non lo aiuta, ma il brasiliano non sembra essere in una delle sue giornate migliori).

Jeda 5,5 - Non riesce a dare il suo apporto alla squadra come dovrebbe. Picchiato duro dagli avversari e a momenti avulso dal gioco, si esprime sopratutto di sponda per i compagni, ma non affonda mai il colpo. Fermato in fuorigioco inesistente quando si trovava a tu per tu con Frey. (dall'81' Parola s.v. - Meriterebbe il voto per il bel tunnel che non ci si aspetta da uno come lui. Da una mano ai suoi per controllare il punteggio negli ultimi minuti di gara).

Allegri 7 - La squadra inizia male la gara, poi viene fuori e mette sotto la Fiorentina fino a quando non rimane in dieci. Anche in inferiorità numerica i suoi giocano con cuore e ordine, e nell'unica distrazione subiscono il pari, rischiando poi di trovare il gol vittoria con Lazzari. Lascia il campo nero di rabbia, consapevole dell'occasione persa essendo rimasti in dieci, salvo poi presentarsi davanti alle telecamere con il consueto stile.

Fiorentina - Frey 6; De Silvestri 6,5, Natali 6, Felipe 5,5 (dal 58' Gamberini 6), Pasqual 6 (dall'81' Ljajic s.v.); Donadel 5,5, Montolivo 5; Marchionni 6,5, Jovetic 6,5, Vargas 6; Gilardino 5. All. Prandelli 6,5.

Astori: "Và bene così"
Davide Astori ha trovato contro la Fiorentina il suo primo gol in Serie A. "Una grande emozione. Peccato che la vittoria non sia arrivata, ma per come si erano messe le cose, va bene così". Chissà come sarebbe finita con Cossu ancora in campo. I rossoblù però hanno tenuto bene il campo, e Astori sottolinea i pregi della squadra. "Il risultato è buono, si è giocato bene anche nella ripresa, in inferiorità numerica. Abbiamo concesso pochissimo, purtroppo quel poco che abbiamo concesso è stato sfruttato bene dalla Fiorentina, che è una grande squadra".

Lazzari: "Dobbiamo continuare così"
Andrea Lazzari è stato il migliore in campo nella partita contro la Fiorentina. Autore di un gol d'autore, ha sfiorato la doppietta e il gol partita nel finale. La dedica per la rete segnata è speciale. "Il gol lo dedico a mio nipotino, nato qualche giorno fa". A Lazzari è piaciuta la prestazione della squadra, che ha trovato il sesto risultato utile consecutivo. "La squadra sta andando bene. Non abbiamo avuto paura della Fiorentina, pur con un uomo in meno. Dobbiamo continuare così, siamo consci che la strada per la salvezza è ancora lunga".

Vigorito: "La realizzazione di un sogno"
Mauro Vigorito, classe 90', quando ha visto Marchetti accasciarsi a terra, ha pensato che forse il suo momento era arrivato. Una grande emozione si impadronita di lui quando Allegri lo ha invitato a iniziare il riscaldamento. Pochi minuti e si è ritrovato in campo. "Grande emozione soprattutto al momento del riscaldamento. Poi l'applauso del pubblico, l'incoraggiamento dei compagni, mi hanno rinfrancato". Fra i pali il giovane di Macomer ha mostrato grande sicurezza, effettuando ottime uscite e buone parate. "E' andato tutto bene. Siamo riusciti a pareggiare anche in dieci uomini. Cosa significa per me l'esordio in Serie A? La realizzazione di un sogno".

Allegri: "Complessivamente i ragazzi sono stati eccezionali"
Ha lasciato il campo non appena il direttore di gara ha emesso il triplice fischio. Arrabbiato, pieno di adrenalina, al termine di una gara che si poteva vincere, ma che, una volta rimasti in dieci, ha cambiato completamente il suo copione. Negli ultimi minuti è entrato addirittura in campo per dare indicazioni alla sua difesa, che doveva stringere i denti e ottenere almeno un sacrosanto e meritatissimo punto. Davanti ai microfoni però, lo stile è sempre lo stesso. "La sconfitta sarebbe stata ingiusta per una squadra che ha giocato una grande gara, si è difesa in maniera ordinata. Le uniche sbavature ci sono costate due gol. Anche in dieci, abbiamo retto bene, sfiorando il terzo gol con Lazzari". Secondo Allegri, e non solo, il primo giallo di Valeri a Cossu è esagerato, mentre c'è chiaramente il secondo e decisivo cartellino. "Dispiace esserci ritrovati con un uomo in meno. Abbiamo sbagliato molto tecnicamente, specie al momento dell'ultimo passaggio, ma complessivamente i ragazzi sono stati eccezionali".

Dopo venti minuti il tecnico livornese ha dovuto far esordire il giovane Vigorito. "Volevamo vedere se era all'altezza di difendere la porta del Cagliari", scherza Allegri, salvo poi farsi serio e complimentarsi con il numero 1 rossoblù, "Vigorito è stato bravo, ed è un orgoglio per il settore giovanile". L'allenatore sardo si è anche soffermato sui singoli. "Agostini? Un giocatore di esperienza, che potrebbe tranquillamente calcare palcoscenici più importanti. Lazzari oggi ha sbagliato meno del solito, e ha segnato un gran gol. Matri l'ho visto stanco, eravamo in dieci, e ho messo dentro Nenè. L'ultimo cambio l'ho tenuto per la fine, non volevo rischiare di andare sotto e non poter inserire Ragatzu per recuperare".

I rossoblù stringono per Bentivoglio?
In uscita Andrea Parola verso il Livorno, il Cagliari prova a chiudere per ottenere in prestito il centrocampista del Chievo Simone Bentivoglio, già obbiettivo estivo dei rossoblù e ora cercato anche da Torino e Siena; difficilmente Di Carlo sarà però disposto a rinunciarvi, a meno di poter ottenere una valida contropartita tecnica.
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Old 31-01-2010, 18:53   #1027
Solertes
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Lungi da me considerare la Viola una squadra mediocre, anzi a dirla tutta mi stà pure simpatica.

Però mi trovo concorde sulla seconda parte della analisi di Wesker, i primi 15'/20' in cui la Fiorentina pressava alto e intenso hanno messo in difficoltà il Cagliari, successivamente il Cagliari stava venendo fuori - soffrendo si in difesa, ma Vargas-Gila-Jojo-Marchionni sono avversari di tutto rispetto - seppur faticando, poi con l'espulsione di Cossu è praticamente finita la partita del Casteddu.....espulsione che credo abbia mandato all'aria tutti i progetti di Allegri.
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Old 31-01-2010, 21:45   #1028
Wesker
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La fiorentina di oggi era mediocre.

Sono riusciti a bloccarci solo con la corsa nei primi minuti, poi non hanno fatto più un tubo fino all'espulsione di Cossu.

Gilardino non l'ha mai vista...

Se questi puntano alla champions noi possiamo allo stesso modo puntare alla partecipazione senza lo spareggio.
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Old 31-01-2010, 21:49   #1029
TheAeternum
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La fiorentina di oggi era mediocre.

Sono riusciti a bloccarci solo con la corsa nei primi minuti, poi non hanno fatto più un tubo fino all'espulsione di Cossu.

Gilardino non l'ha mai vista...

Se questi puntano alla champions noi possiamo allo stesso modo puntare alla partecipazione senza lo spareggio.
sai, quando si giocano partite ogni 3-4 giorni e non si ha la rosa delle strisciate i risultati purtroppo sono questi...

comunque in generale anche voi avete fatto abbastanza schifo, con tutto il rispetto sembrava di vedere due squadre dell'oratorio...

Ultima modifica di TheAeternum : 31-01-2010 alle 21:53.
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Old 31-01-2010, 22:04   #1030
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Allegri: "Cossu al Barcellona? Ha il cuore rossoblù"
Intervistato ai microfoni di Dahlia Tv, Massimiliano Allegri ha commentato le voci di un interessamento da parte del Barcellona per Andrea Cossu. "Il Barcellona vuole Cossu?Beato lui!" - la battuta con cui il tecnico livornese ha risposto, per poi specificare facendosi serio - "Sicuramente ci starebbe bene, dato che molti di loro sono piccoli e tecnici, però io credo che la maglia rossoblù abbia per Andrea un valore del tutto particolare. Penso che sia molto difficile che in qualsiasi caso possa lasciare il Cagliari".


l'arbitro a voi come v'è parso?a me dalla tribuna m'è sembrato che ha deciso giusto su tutti gli episodi chiave....giusto un cartellino giallo non dato a donadel per un fallaccio a partita appena iniziata su astori e il giallo inesistente dato a conti
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Old 31-01-2010, 22:29   #1031
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Allegri: "Cossu al Barcellona? Ha il cuore rossoblù"
Intervistato ai microfoni di Dahlia Tv, Massimiliano Allegri ha commentato le voci di un interessamento da parte del Barcellona per Andrea Cossu. "Il Barcellona vuole Cossu?Beato lui!" - la battuta con cui il tecnico livornese ha risposto, per poi specificare facendosi serio - "Sicuramente ci starebbe bene, dato che molti di loro sono piccoli e tecnici, però io credo che la maglia rossoblù abbia per Andrea un valore del tutto particolare. Penso che sia molto difficile che in qualsiasi caso possa lasciare il Cagliari".


l'arbitro a voi come v'è parso?a me dalla tribuna m'è sembrato che ha deciso giusto su tutti gli episodi chiave....giusto un cartellino giallo non dato a donadel per un fallaccio a partita appena iniziata su astori e il giallo inesistente dato a conti
dal nostro punto di vista ha fatto un paio di cazzate (giallo a Vargas spuntato fuori dal nulla dopo che Jeda aveva fatto un tuffo degno della cagnotto) ma tutto sommato direi che gli episodi si pareggiano... IMHO unrbitraggio da 6 scarso...
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Old 31-01-2010, 22:30   #1032
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il giallo a vargas mi sa che l'ha dato per una gomitata,o almeno così m'è parso dalla tribuna
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Old 31-01-2010, 22:44   #1033
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il giallo a vargas mi sa che l'ha dato per una gomitata,o almeno così m'è parso dalla tribuna
no, quello era a jovetic...per Vargas l'unica ipotesi è che l'abbia ammonito per proteste, ma regge poco anche così...
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Old 31-01-2010, 22:46   #1034
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no, quello era a jovetic...
hai ragione!
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Old 31-01-2010, 22:51   #1035
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hai ragione!
gli ha tirato una stecca mica da ridere

per un attimo ho seriamente avuto paura che lo avrebbe buttato fuori...
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Old 01-02-2010, 07:43   #1036
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a me non è sembrato involontario

per me si anticipa l'arrivo di agazzi per il sostituto di marchetti
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Old 01-02-2010, 08:54   #1037
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Unione Sarda - Astori, il bello di far gol a un campione
L'ultima volta Davide Astori se la prese con Ivano Rotoli, portiere del Monza, che ha avuto un momento di celebrità solo quando un anonimo tifoso del Viareggio lo colpì con un polpo. Ieri, invece, ha superato un signore chiamato Sebastian Frey, portiere che non difende la porta della nazionale francese solo perché il ct Domenech sceglie i giocatori da convocare solo in base ai segni zodiacali o alle simpatie personali. Quanta acqua è passata sotto i ponti tra i due gol realizzati, nella sua carriera da professionista, da Davide Astori. Allora era un difensore del Pizzighettone, squadra che tentava, inutilmente, di evitare la retrocessione in serie D. Ora è un giocatore capace di suscitare l'interesse del ct azzurro Lippi e gli appetiti del Milan. Eppure è in grado di stupirsi ancora come il ragazzino di allora. «Il gol? Mica mi ricordo come l'ho segnato. Mi sembra che abbia messo una bella palla Cossu: non so se Frey l'abbia chiamata o meno. Io ho anticipato Natali ma non ricordo granché». Neanche l'emozione provata? «Prima non sapevo che cosa avrei provato se avessi segnato il mio primo gol in A. Non lo so neanche adesso».
Meglio allora riflettere sul pareggio con la Fiorentina. «Mi sarebbe piaciuto se il mio gol fosse servito per conquistare i tre punti. Ma, per come si è messa la partita, è andata comunque bene». Cagliari in dieci per quasi tutto il secondo tempo. «Eppure, nella fase difensiva, siamo stati bravi: alla fine, alla Fiorentina abbiamo concesso solo due palle gol. Purtroppo, quelle nelle quali ha fatto gol». Inutile piangere sul latte versato: meglio pensare al futuro, al prossimo impegno in casa della capolista Inter. «Mica abbiamo dimenticato la partita d'andata: dopo averla dominata, fummo sconfitti per colpa di cinque minuti di black out. Vogliamo riscattare quella gara».
Astori si gode il suo primo gol in serie A. Andrea Lazzari, invece, ha già superato quota dieci. E può anche soffermarsi sulla rete mancata piuttosto che su quella messa a segno. «In effetti», riflette il centrocampista bergamasco, «non sono arrivato molto bene su quella palla. Peccato, sarebbe potuto essere il gol decisivo». Intanto, nel primo tempo, aveva già realizzato la rete del pareggio. «Bello il cambio di gioco di Canini, poi Cossu è stato bravo a saltare De Silvestri. E io mi sono ritrovato tra i piedi la palla buona da calciare in rete». Poi, è arrivato il gol del temporaneo vantaggio realizzato da Astori. La partita sembrava in discesa. Fino all'espulsione di Cossu. «Nulla da dire sul secondo giallo: ci poteva stare. Ma, in occasione della prima ammonizione, l'arbitro sarebbe potuto essere più clemente. Purtroppo, ultimamente, non viene lasciato passare niente. Un peccato. Credo proprio che la partita avrebbe potuto avere una piega differente se avessimo continuano a giocare in undici contro undici». Tra l'altro, a essere cacciato non è stato mica un giocatore qualunque. «Quanto Cossu sia importante per il nostro gioco lo sanno tutti. E, comunque, l'inferiorità numerica, a prescindere dal nome dell'espulso, non poteva che crearci problemi contro una grande squadra come la Fiorentina. Alla fine, il pari non è un risultato da buttare».

Unione Sarda - Il Cagliari più forte di tutto
Al termine, i rossoblù hanno festeggiato come se avessero vinto. E in effetti è stato così, se si considera che il Cagliari ha imposto il 2-2 alla Fiorentina, in superiorità numerica per quasi tutto il secondo tempo a causa di un'allucinante espulsione di Cossu per doppio giallo, e dopo aver superato guai a non finire, in parte determinati dal peggior arbitro visto quest'anno al Sant'Elia, il mediocre Valeri di Roma, e in parte dalla mala sorte, sotto forma di un grave infortunio a Marchetti, che ha dovuto lasciare il posto al giovane Vigorito, ovvero il terzo portiere, dal momento che il secondo, Lupatelli, è da tempo fermo per un grave problema muscolare e che sarà nuovamente disponibile solo fra tre settimane. Un guaio autentico che costringerà i dirigenti rossoblù a una spericolata operazione di mercato, che chiuderà i battenti oggi alle diciannove. Il Cagliari ha bisogno di un portiere a tamburo battente (impensabile presentarsi a San Siro contro l'Inter con Vigorito in campo e il portiere della Primavera in panchina), da reperire nelle prossime ore. Il candidato numero uno non può che essere Agazzi, già di proprietà del Cagliari e lasciato in prestito alla Triestina. Il club di via La Plaia dovrà convincere i dirigenti giuliani a rinunciare al loro titolare per promuovere il secondo e, nel frattempo, trovare una riserva da spedire a Trieste.
Il Cagliari, se possibile, ha dovuto superare difficoltà ancora più grandi di quelle che si era trovato di fronte sette giorni fa a Siena. Intanto il gol di Marchionni, arrivato dopo appena otto minuti e al primo affondo dei viola, determinato da un imperfetto intervento di Canini su cross dalla sinistra di Jovetic. Sarà uno dei pochi errori della difesa rossoblù.
Subito il gol, il Cagliari ha reagito con determinazione. Matri e Jeda, preferito a Nenè, tenevano in allarme la difesa viola, mentre lo splendido Conti e il solito grande Cossu, si incaricavano di costruire azioni su azioni. Marzoratti, di nuovo in campo dopo oltre tre mesi (l'ultima volta il 18 ottobre a Catania), teneva botta sulla destra, dove Vargas incideva poco. Insomma, un bel Cagliari e una Fiorentina spumeggiante solo nei minuti iniziali e poi sempre più in difficoltà. Gilardino, stretto nella morsa di Astori e Canini (dopo un avvio incerto i due giovani centrali sono cresciuti sino a diventare dominatori della propria area di rigore), non si è mai visto, mentre il solo Jovetic, sostituto di Mutu, sospeso per doping, dava l'impressione di poter far male, come effettivamente accadrà nella ripresa.
L'arbitro è entrato subito in scena, collezionando errori. Ha ammonito Conti e Cossu al primo fallo, ha sorvolato su un intervento da espulsione di Felipe su Jeda lanciato a rete da un tocco di Matri. Per fortuna, il Cagliari ha ostinatamente fatto il suo gioco, con frequenti cambi di campo, incursioni, palleggio rapido. Al 32' Agostini è stato spettacolare in una volata, non conclusa da Matri e Marzoratti che si sono ostacolati con Frey sbilanciato e fuori dai pali. Il sacrosanto pareggio è arrivato al 36' con un'azione esemplare: Canini ha verticalizzato per Cossu, il fantasista ha smarcato con un lieve tocco Lazzari, quest'ultimo, in corsa, ha fatto partire un missile di sinistro che ha annichilito Frey. Spettacolo puro. La Fiorentina è sparita dal campo e Cossu, con un destro dalla distanza, avrebbe potuto affondarla ma la palla ha sibilato nei pressi dell'incrocio dei pali, facendo venire i brividi al portiere francese della Fiorentina.
Nella ripresa, Prandelli ha presentato Gamberini al posto di Felipe, ammonito e in odore di espulsione, date le sue difficoltà su Jeda e Matri. Tutto inutile perché al 3' Astori, con un imperioso stacco sul gigante Natali, ha trasformato in oro un angolo di Cossu. Nessuno ha avuto dubbi che il Cagliari avrebbe dilagato, purtroppo ci ha pensato Valeri a impedirlo, sventolando sotto il naso di Cossu il secondo giallo e poi il rosso. Pur in superiorità numerica, la Fiorentina non si è mai effettivamente resa pericolosa. Il gol di Jovetic al 27' (sinistro sotto misura su cross di Marchionni) è stato più casuale che altro. In tutte le altre circostanze Vigorito se l'è cavata dignitosamente e senza troppe paure.
Allegri ha corretto due volte la squadra. Prima ha inserito Nenè per lo stremato Matri, poi ha richiamato Jeda per inserire Parola. Lazzari si è schierato da trequartista alle spalle di Nenè, mentre il nuovo entrato ha irrobustito la cerniera di centrocampo, in previsione dell'assalto finale dei viola.
Prandelli le ha provate tutte, buttando nella mischia Santana, al posto di Marchionni, e il serbo Ljajic per il terzino Pasqual, potenziando la catena di sinistra con l'arretramento di Vargas nell'antico ruolo di terzino sinistro. La Fiorentina ha attaccato a pieno organico ma non ha cavato un ragno dal buco. Del Cagliari le due migliori occasioni, con Lazzari (sinistro volante a lato su lungo cross di Biondini) e Nenè (destro improvviso ben controllato da Frey), ad accrescere il tasso di amarezza per una vittoria mancata, eppur festeggiata come se effettivamente lo fosse.

Unione Sarda - Quanto è comoda la panchina rossoblù
Pure in dieci contro undici il suo Cagliari regge il passo della Fiorentina. «Fantastica la mia squadra. Alla fine potevamo anche perderla, la partita. Ma sarebbe stata davvero un'ingiustizia». Gongola Max Allegri, domenica bestiale, oscilla tra speranze (sul due a uno già si sentiva quinto della classe) e paure (durante l'assalto finale dei viola ha temuto il peggio). Nel mezzo un pareggio prezioso: «Innanzitutto ci consente di muovere la classifica, poi è il sesto risultato utile consecutivo». Record stagionale per i rossoblù.
No, non è un pomeriggio come tutti gli altri per il tecnico toscano. L'Europa è dietro l'angolo, scontro diretto da brividi, proprio contro la squadra che potrebbe allenare l'anno prossimo (qualora Cesare Prandelli diventasse il nuovo ct della Nazionale). E pure la Juventus gli avrebbe messo gli occhi addosso. «Ma io mi tengo stretto la panchina del Cagliari», ribadisce Allegri, e non perde l'occasione per evidenziare «il valore tecnico e umano» dei giocatori. «Se si parla tanto di me il merito è soprattutto dei ragazzi che vanno in campo e della società», tiene a precisare. Così la mancata vittoria sulla Fiorentina («ma stiamo parlando di una delle squadre più attrezzate della serie A») diventa l'ennesimo trampolino di lancio. «Oggi per la salvezza». Domani chissà.
«Nonostante lo svantaggio numerico», tiene a precisare, «ci siamo difesi senza sbavature, a parte il gol di Jovetic, creando allo stesso tempo diverse occasioni da rete». In quella situazione (tra l'altro il Cagliari era sopra di un gol) molti allenatori al suo posto avrebbero tolto un attaccante e inserito un difensore, al massimo un centrocampista. Lui, invece, non ha arretrato di un solo centimetro la manovra offensiva e ha rilanciato la sfida con Nenè al posto di Matri. «Alessandro era stanco, ho preferito così lasciare in campo Jeda che poteva dare una mano al centrocampo». Cagliari avanti tutta comunque. «Ma questo è possibile grazie al sacrificio dell'intera squadra».
Ancora una volta gli applausi dell'allenatore si sprecano. Marzoratti non giocava una gara ufficiale dallo scorso 18 ottobre. «Bravo, bravissimo. È tornato ai suoi livelli», sottolinea Allegri, poi spiega perché lo ha preferito a Dessena: «Giocavamo contro la Fiorentina, pertanto mi serviva un terzino con caratteristiche più difensive». Devastante Lazzari, che proprio nei giorni scorsi l'allenatore aveva definito geniale e decisivo. Detto, fatto. «Ma non lo scopro io, basta vederlo giocare». Prima insegue per cinquanta metri e passa il viola De Silvestri sino a rubargli il pallone, cinque minuti dopo illumina il Sant'Elia con un gol straordinario. La mezzala ideale, insomma. «Questo ormai è il suo ruolo definitivo se vuole costruire una carriera importante». Magari ricomincerà il suo percorso a centrocampo da lunedì prossimo visto che - presumibilmente - domenica sostituirà sulla trequarti Cossu, ieri espulso e in odore di squalifica. Doppio giallo con giallo. «Mi dispiace soprattutto per il primo fallo dopo appena un minuto, l'ammonizione mi è sembrata quanto meno inopportuna».
Fiato sospeso per Marchetti. «Spero non abbia nulla di grave e che recuperi presto». Intanto l'allenatore si gode il baby Vigorito. «Ha disputato una buona partita, è un ragazzo in gamba e un orgoglio per l'intero settore giovanile del Cagliari». Giù il cappello, poi, di fronte ad Agostini, ieri vice capitano e inesauribile sulla fascia sinistra. Ma questa non è più una novità. «Potrebbe tranquillamente giocare in una squadra che punta a traguardi importanti, e questo l'ho detto anche a lui», rivela Allegri. «Ha tecnica, forza, corsa. Insomma, quello che sta facendo per me è la normalità».
E ora l'Inter. «Partita difficile, sulla carta impossibile. Ma noi ci proviamo».

La Nuova Sardegna - La quota salvezza è più vicina
Può consolare che la Fiorentina ha tasso tecnico superiore, ambisce al quarto posto, è impegnata in champions league ed anche in Coppa Italia e che, contro tale avversario, il Cagliari, in dieci per quaranta minuti, ha saputo resistere subendo il pareggio. Può, altresì, essere di conforto la classifica che vede i rossoblu nei quartieri alti e con il traguardo salvezza - 40 punti - sempre più vicino. Può, forse, avere qualche elemento di conforto anche il cassiere rossoblu. Tuttavia rimane l’amaro per una mancata possibile vittoria. Anche perché, in sintesi, la gara è stata decisa da alcuni episodi, protagonista l’arbitro romano Valeri. Pronti via, non esita ad ammonire Cossu per un fallo a centrocampo, non da giallo. Eccesso di zelo per un arbitro che vuole mostrare polso. Subito dopo il gol del vantaggio viola, però, Felipe placca Cossu lanciato a rete: è da cartellino rosso. Invece il polso di Valeri trema un pò e l’arbitro esibisce soltanto il giallo. Quindi ancora Valeri: ammonisce Conti per un intervento diretto, netto sul pallone! L’episodio decisivo ha protagonisti ancora Valeri e Cossu. Il Cagliari, con il debuttante Vigorito (complimenti!) in campo per sostituire l’infortunato Marchetti, è in vantaggio grazie ai gol di Lazzari e Astori. La Fiorentina, accusato il colpo, ha qualche difficoltà a riorganizzare le idee. La classifica provvisoria vede i rossoblu al quinto posto a 34 punti. Il pubblico del Sant’Elia sta sognando. A riportarlo con i piedi a terra sono l’arbitro e Cossu. Il rossoblu, già ammonito (ingiustamente), interviene in ritardo su Montolivo: manca il pallone, non la caviglia. Seconda ammonizione ed espulsione. Cagliari in 10, la partita cambia. Allegri sostituisce Matri con Nené, arretrando Jeda. La Fiorentina, reduce dalle sconfitte con Bologna e Palermo, ritrova orgoglio e spinta. La difesa rossoblu ha qualche affanno, giustificato anche dal minor tasso d’esperienza (manca Lopez) e dalla preoccupazione di proteggere al meglio Vigorito. Il pareggio viola è nell’aria ed arriva. Peccato per la mancata vittoria rossoblu, con il rammarico per l’espulsione di Cossu, colpevole di eccesso di generosità.

La Nuova Sardegna - Prandelli: «Il risultato è giusto»
«Abbiamo giocato la prima mezz’ora molto bene: siamo stati padroni del campo grazie a giocate lineari». Nonostante qualche recriminazione, Cesare Prandelli è soddisfatto per il pareggio rimediato dalla Fiorentina al Sant’Elia: «Il risultato è giusto - dice l’allenatore della squadra viola - anche se la squadra ha cercato sino alla fine di vincere la gara. Nella ripresa abbiamo commesso un’ingenuità su calcio d’angolo che ha consentito al Cagliari di andare in vantaggio. E’ arrivato il pareggio, grazie anche alla superiorità numerica».
È obiettivo il tecnico della Fiorentina, il quale elogia le doti tecniche del trequartista rossoblu Andrea Cossu: «La sua è stata un’uscita importante - sostiene Prandelli -: è un giocatore che fa la differenza in campo, quello che riesce a trovare la posizione giusta e mettere in grande difficoltà gli avversari. Così come tutto il Cagliari, una squadra ordinata e ricca di idee».
Dopo aver siglato il pareggio viola ha sventolato la maglia n. 10 del suo compagno Adrian Mutu, che rischia una lunga squalifica per doping. Un gesto molto apprezzato dai suoi compagni ma non dai tifosi del Sant’Elia che l’hanno accolto con una bordata di fischi, quello proposto da Stevan Jovetic, il quale ha festeggiato il rientro in squadra dopo un lunga assenza con un gol davvero pesante. «Ho voluto dedicare così il gol al mio amico Mutu - dice il giovane attaccante della Fiorentina -, che sta attraversando un momento difficile. Mi dispiace tantissimo per quello che gli è accaduto mi auguro comunque che tutto si risolva nel migliore dei modi».
Un gol e un assist, davvero una giornata da incorniciare per la punta montenegrina: «Sono contento, non solo per il gol - conclude Jovetic - ma soprattutto per la squadra, che pian piano uscendo da un periodo negativo. Ora dobbiamo conquistare altri punti, bastano poche vittorie per risalire in classifica. Abbiamo disputato una buona partita che, alla fine, potevamo anche vincere. Va bene comunque anche il pareggio perché è stato conquistato contro il Cagliari».

Il Sardegna - Allegri sorride e regala numeri
Chissà cosa sarebbe successo in parità numerica. Allegri se lo domanda ripetutamente. E vede il bicchiere mezzo pieno. «E' il sesto risultato utile consecutivo. Non capita spesso ai massimi livelli. Soprattutto per le squadre della nostra fascia». Non sfiora il discorso sull'arbitro. Come al solito evita di tirarlo in ballo. Anche per il doppio giallo a Cossu. «Preferisco guardare i miei. Il Cagliari ha un grosso pregio: non si tira mai indietro. Anche se eravamo in dieci, tuttavia non abbiamo rischiato più di tanto. Anzi, con Lazzari avremmo potuto andare addirittura in vantaggio. Nel primo tempo loro faticavano a starci dietro». Sarebbe stata un'impresa centrare i tre punti alla fine. «Se non ci fosse stata l'espulsione del nostro giocatore, probabilmente avremmo avuto maggiori possibilità. Con Cossu in campo e undici contro undici si poteva realmente vincere. Tutto poi è diventato molto più difficile. Ci hanno schiacciato, senza però impensierire più di tanto il nostro portiere. Quello che mi lascia soddisfatto è che ci siamo difesi con ordine, evitando di andare in affanno. Abbiamo inoltre contenuto adeguatamente Gilardino, uno degli attaccanti più forti in circolazione». E l'uscita di Marchetti ha fatto correre un brivido lungo la schiena. E' entrato Vigorito, all'esordio in A. «Per ciò che riguarda il nostro portiere titolare penso che non sia nulla di grave. Credo di poterlo utilizzare già a Milano domenica prossima». Parole di compiacimento per il giovane titolare della Primavera. Che già a Palermo rischiò di esordire, ai primi di
dicembre, quando si infortunò Lupatelli. In quell'occasione andò in porta Canini, poiché si erano già esaurite le sostituzioni. «Vigorito ha buone qualità. mi fido ciecamente di lui, altrimenti non sarebbe il secondo. Ha mostrato sicurezza in ogni intervento, in modo particolare nelle uscite». Imbattuto nel 2010, il Cagliari prosegue la serie. E' riduttivo, a questo punto, tirare in ballo ancora la salvezza. «La classifica è buona. Non dobbiamo abbassare concentrazione. Potrebbe essere pericoloso. Lo abbiamo visto anche l'anno scorso».

Cagliari, si stringe con il Chievo per il prestito di Bentivoglio
Simone Bentivoglio (24), centrocampista del Chievo Verona, seguito da Siena, Livorno e Bologna, potrebbe passare in prestito al Cagliari. Il club sardo che si era interessato già nelle scorse settimane al giocatore clivense, proverà nelle ultime battute di mercato ad ottenere il prestito con diritto di riscatto dai dirigenti del Chievo. Bentivoglio andrebbe a sostituire Parola vicino al Livorno.

Ultima modifica di juninho85 : 01-02-2010 alle 08:56.
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Hanno fatto espellere (espulgere ) Cossu, così non giocherà domenica a Milano.
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Oggi esami per Marchetti
Dopo venti minuti di gioco si accasciato a terra mentre inseguiva un pallone uscito fuori. "Ho sentito un pizzicore alla coscia sinistra. Si è trasformato in dolore", ha detto a fine partita Federico Marchetti. Il Sant'Elia tutto ha sperato che non fosse niente di grave, e che il portierone rossoblù avrebbe ripreso di li a poco il gioco. Quando il dottor Scorcu ha chiamato il cambio però, tutti hanno capito che in realtà i muscoli di Marchetti avevano ceduto. "Ma Vigorito se l'è cavata alla grande", ha precisato, complimentandosi con il suo giovane sostituto. Ora c'è da capire se il vice Buffon in nazionale sarà disponibile per l'importante trasferta di Milano, sponda Inter, che attende i rossoblù domenica prossima. Il medico sociale Scorcu ha manifestato un cauto ottimismo sulla possibilità di recupero, fermo restando che decisivi saranno gli esami a cui si sottoporrà oggi. "Faremo una risonanza, ma sono fiducioso. Non mi sembra ci sia una lesione muscolare importante. Fermo restando che qualche problema c'è", ha dichiarato al termine del match. Il Cagliari, in attesa di conoscere l'esito della risonanza, si sta informando sulla possibilità di anticipare di sei mesi l'arrivo in Sardegna di Michael Agazzi, portiere della Triestina di cui Cellino ha acquistato la metà del cartellino nella scorsa sessione di mercato.

Il ballo del debuttante
Senza dubbio le ginocchia avranno tremato. D'altronde, il compito non era mica da poco: sostituire il secondo portiere della Nazionale campione del Mondo in carica, cercare di non farlo rimpiangere eccessivamente. Gli avversari poi, mica i soliti diciottenni con tanta voglia di sfondare, immaturi e volitivi. No di certo: il centravanti titolare della medesima Nazionale di cui sopra (secondo tradizione, un vero falco contro i rossoblu), la stellina più lucente del calcio balcanico i più vicini, per non parlare di ali guizzanti e di quel biondo regista dalla bordata facile. Insomma, non proprio un esordio comodo. Ma la fortuna era in credito con Mauro Vigorito, 19 anni, prodotto del Marghine che ora dai “continentali” verrà forse ricordato per un motivo in più, oltre che per la presenza del 5° Reggimento Genio Guastatori, di stanza a Macomer. Qual'è la ragione del credito? Il 7 dicembre 2009, Vigorito va in panchina a Palermo, stante l'assenza di Marchetti e la promozione a titolare di Cristiano Lupatelli. “Lupo” disputa un'egregia partita, dimostrando che la ruggine accumulata in panchina non è poi tale da fargli perdere lo smalto che lo rese celebre con la Roma prima e col Chievo poi. Ma...Accade l'imprevisto. A metà del secondo tempo, a risultato ormai acquisito, nell'effettuare un rilancio Lupatelli si procura una lesione al retto femorale destro, vedendosi costretto ad abbandonare la tenzone. Vigorito scalpita, vorrebbe andare a riscaldarsi, ma...Disdetta! Il Cagliari ha già effettuato tre sostituzioni (già dentro Lazzari, Pisano e Nenè), per cui il giovane portierino di Macomer deve rinviare l'appuntamento col sogno. Ieri, 31 gennaio, la Dea bendata decide di “risarcire” Mauro della delusione siciliana. Stavolta è il titolare Marchetti ad alzare bandiera bianca al 21' del primo tempo: in tutto il Sant'Elia (e tra i tifosi a casa) si respira un'atmosfera mista di rabbia, paura ma anche di sana curiosità. D'altronde, si commenta, se Allegri non ha cercato un nuovo portiere in questa finestra di mercato un motivo ci sarà. All'ingresso in campo di Vigorito, si alza un bell'applauso d'incoraggiamento da parte di tutto lo stadio. E il giovane Mauro si carica: un paio di respinte coi pugni, due belle parate in presa – mirabile quella in tuffo plastico sul colpo di testa di Gilardino – e soprattutto sicurezza sulle uscite alte, dote non comune tra i giovani portieri. Al termine è 2-2, con l'amarezza di aver subito il gol di Jovetic, quasi coetaneo, su cui nulla però si poteva fare. In sala stampa si vive una nuova fase, con le prime domande della stampa nazionale: «Mi sono concentrato al massimo. Certo, avevo un po' di paura, ma ho pensato solo a calarmi nell'atmosfera della partita. E poi l'incoraggiamento dei tifosi mi ha dato più forza». Arrivano pure i complimenti di Marchetti: «Ho sentito un pizzicore alla coscia sinistra. Si è trasformato in dolore, ma Vigorito se l'è cavata alla grande». E ora? Domenica pomeriggio si va a Milano, avversaria l'Inter tritatutto di Josè Mourinho. Al momento appare difficile un recupero lampo di Marchetti, per cui si vaglia l'ipotesi Agazzi. E Vigorito? Di sicuro, il buon Mauro non disdegnerebbe una conferma per la prossima trasferta, avendo dalla sua l'ottima prestazione di ieri. Cosa farà Allegri? Di certo, Vigorito un'idea ce l'avrebbe...

Marchetti ai box. In arrivo Agazzi?
In attesa di conoscere l'entità dell'infortunio occorso a Federico Marchetti e dato anche il perdurare dell'assenza di Cristiano Lupatelli, dodicesimo “titolare” (ancora ai box dopo la lesione del tendine riflesso del retto femorale destro, relativa alla gara di dicembre contro il Palermo), il Cagliari si trova costretto a buttarsi sul mercato alla ricerca di un nuovo portiere, nonostante la solida prestazione offerta ieri da Mauro Vigorito, che appare tuttavia ancora inesperto per affrontare un match delicato come quello di domenica prossima a Milano contro l'Inter capolista. Secondo la voce che circola da ieri pomeriggio, riportata da vari quotidiani questa mattina, il candidato numero uno sarebbe Michael Agazzi, 25 anni, portiere della Triestina, di cui la società di viale La Playa è proprietaria di metà del cartellino, bloccato la scorsa estate in attesa di un suo arrivo dopo i mondiali sudafricani. Di fatto si tratterebbe di una scelta “sicura”, dato che si anticiperebbe di un semestre l'arrivo in Sardegna di un giocatore che società e allenatore conoscono e stimano, avendolo reputato il probabile titolare del Cagliari del “dopo Marchetti”. Gli unici ostacoli alla riuscita della trattativa sono anzitutto il pochissimo tempo rimasto per intavolare trattative e le resistenze della Triestina, cui bisognerebbe trovare un altro portiere titolare o quantomeno un dodicesimo, in caso di promozione dell'esperto David Dei: ad ogni modo entro le 19 di questa sera, orario di chiusura ufficiale del calciomercato invernale, si conosceranno con certezza le mosse di Cellino e Marroccu.

Ds Triestina: "Agazzi a Cagliari già a gennaio? Difficile, ma..."
Con l'infortunio di Marchetti e con Lupatelli ancora ai box, il Cagliari è alla ricerca di un portiere per Massimiliano Allegri. In rosa è rimasto il baby Vigorito, che peraltro ha esordito e convinto ieri contro la Fiorentina. L'ipotesi più verosimile per i rossoblù è quella di anticipare l'arrivo di Michael Agazzi, portiere della Triestina già bloccato in estate. TuttoCagliari.net ha sentito in esclusiva il direttore sportivo triestino Francesco De Falco per chiedere lumi su un'eventuale trattativa: "E' una trattativa difficile. Siamo all'ultimo giorno di mercato e bisognerebbe fare tutto di fretta. Non ci si libera del miglior portiere della B a cuor leggero. Però nel calcio mai dire mai. Il Cagliari lo ha richiesto? Diciamo che ci sono state delle chiacchierate"

Marroccu: "Nenè non si muove"
Tmw ha intervistato, direttamente dalla hall dell'Atahotel Quark, il direttore sportivo del Cagliari Marroccu. Queste le sue dichiarazioni in merito al paventato trasferimento di Nenè al Milan: "Nenè non si muove dal Cagliari per questa sessione di mercato. Questa è la decisione presa dalla società".

Di Livio in tribuna per Lippi. Novità rossoblu-azzurre?Ieri in tribuna al Sant'Elia si è visto Angelo Di Livio, da qualche tempo osservatore e collaboratore di Marcello Lippi in Nazionale. Oltre ai soliti nomi viola (Gamberini, Montolivo e Gilardino su tutti) e rossoblu (Marchetti e Biondini) potrebbe essere arrivato un rapporto anche su altri elementi della squadra allenata da Allegri, impostata su uno zoccolo duro di italiani. I primi due nomi che vengono in mente sono senza dubbio quelli di Alessandro Matri, vera rivelazione del campionato rossoblu, che sembra aver finalmente trovato quella continuità di segnature che ne aveva condizionato la crescita nei due campionati passati e Davide Astori, che ieri ha coniugato la solita prestazione di spessore con il gol del momentaneo vantaggio del Cagliari. Pure altri però sarebbero meritevoli della considerazione del Ct viareggino: il capitano Daniele Conti, che ammonizioni a parte, da anni non presenta difetti nel suo modo di giocare, che mescola interdizione e creatività; Alessandro Agostini, che più lo si vede giocare, più ci si chiede come un tecnico ritenuto dotato di grande sagacia tattica come Marco Giampaolo gli preferisse l'onesto Cristiano Del Grosso, incapace di proporre il lavoro di chiusura e di ripartenza che svolge ogni domenica il buon “Ago”; last but not the least Andrea Cossu, croce e delizia degli aficionados rossoblu, in grado di proporre giocate geniali, evidentemente briciole agli occhi (miopi?) dei grandi manager calcistici nazionali e internazionali – vedasi il recente interesse nientemeno che del Barcellona – ma anche espulsioni inutili come quella di ieri pomeriggio. Sarebbe ancora ben lungo l'elenco di rossoblu (Lazzari, Canini etc.) da proporre a Lippi: per questo “giro”, sembra che i posti siano già da tempo esauriti. Chissà se il suo successore, ancora non identificato, saprà cogliere i suggerimenti di questo e del prossimo campionato e, perchè no, magari dell'Europa League...
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