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Old 14-04-2006, 15:44   #21
*nicola*
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Più che misurare l'intensità delle onde bisognerebbe controllare l'effettiva nocività di queste (su quelle frequenze usate dal cordless). Siamo circondati da onde: Segnali televisivi, radiofonici, cellulari, TV satellitare, navigatore satellitare, WiFi, microonde, radiazioni solari, ...mica fanno tutte male allo stesso modo. E poi quando leggo un articolo che inizia con "Gli esperti dicono..." già inizio a dubitare fortemente di quello che c'è scritto.
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Old 10-01-2009, 17:09   #22
frankdan
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Riprendo la discussione perché incuriosito da un thread analogo recentemente chiuso nella Piazzetta : link

Il thread originario,vecchio di quasi 3 anni,era appunto questo...

Riprendo allora la discussione (i moderatori non me ne vogliano ) perché mi pare di capire,pur avendo poche competenza specifiche in questo settore (ing. elettrica/elettronica) che il parametro di cui tener conto per determinare se questi cordless son pericolosi o no è l'intensità di campo elettromagnetico,che si misura in V/m (volt/metro).

La domanda che vi pongo allora è : quali sono i valori "soglia",oltre i quali il campo elettromagnatico generato da un qualsiasi elettrodomestico diventa pericoloso per la salute ? E soprattutto : quali valori di campo EM vengono generati da un telefono cordless ?

Io ne ho uno sul comodino,proprio vicino al letto...ed un altro VoIp sul dattilo vicino alla scrivania.Praticamente ci sono giorni che sto quasi 24h/24 con un cordless nelle vicinanze del mio corpo.Vorrei capire se effettivamente bisogna preoccuparsi per queste notizie cicliche sula pericolosità di tali apparecchi,oppure no...

Mi sembra infine di capire,come già sottolineato da qualche partecipante al topic,che il succo della questione è la possibile interrelazione tra le elevate intensità di campo,e l'insorgenza di tumori e leucemie nell'uomo...ma sembra tale relazione finora non sia stata ancora dimostrata in modo certo : è vero o no ?
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Old 10-01-2009, 17:13   #23
gpc
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Mi sembra infine di capire,come già sottolineato da qualche partecipante al topic,che il succo della questione è la possibile interrelazione tra le elevate intensità di campo,e l'insorgenza di tumori e leucemie nell'uomo...ma sembra tale relazione finora non sia stata ancora dimostrata in modo certo : è vero o no ?
Non è che non sia stata dimostrata in modo certo, non è mai stata dimostrata -punto-.
E ormai sono decenni che l'intera popolazione è immersa nelle onde radio, se ci fosse sarebbe più che palese.
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Old 10-01-2009, 17:17   #24
gabi.2437
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Non confondiamo radio con microonde Piuttosto, mi preoccupa molto la luce visibile
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Old 10-01-2009, 17:17   #25
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Old 10-01-2009, 23:55   #26
xenom
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Riprendo la discussione perché incuriosito da un thread analogo recentemente chiuso nella Piazzetta : link

Il thread originario,vecchio di quasi 3 anni,era appunto questo...

Riprendo allora la discussione (i moderatori non me ne vogliano ) perché mi pare di capire,pur avendo poche competenza specifiche in questo settore (ing. elettrica/elettronica) che il parametro di cui tener conto per determinare se questi cordless son pericolosi o no è l'intensità di campo elettromagnetico,che si misura in V/m (volt/metro).

La domanda che vi pongo allora è : quali sono i valori "soglia",oltre i quali il campo elettromagnatico generato da un qualsiasi elettrodomestico diventa pericoloso per la salute ? E soprattutto : quali valori di campo EM vengono generati da un telefono cordless ?

Io ne ho uno sul comodino,proprio vicino al letto...ed un altro VoIp sul dattilo vicino alla scrivania.Praticamente ci sono giorni che sto quasi 24h/24 con un cordless nelle vicinanze del mio corpo.Vorrei capire se effettivamente bisogna preoccuparsi per queste notizie cicliche sula pericolosità di tali apparecchi,oppure no...

Mi sembra infine di capire,come già sottolineato da qualche partecipante al topic,che il succo della questione è la possibile interrelazione tra le elevate intensità di campo,e l'insorgenza di tumori e leucemie nell'uomo...ma sembra tale relazione finora non sia stata ancora dimostrata in modo certo : è vero o no ?
Ripeto anche qui, non è ancora stato dimostrato che le EM possano causare in qualche modo tumori o altre patologie, chiaramente a basse potenze (ovvio che sparando tot decine di watt di microonde su un tessuto organico viene danneggiato dal calore indotto).

Il campo EM emesso dagli apparecchi elettronici comuni è (deve) comunque essere sotto il valore impostato per legge, che è molto basso.

Insomma secondo me sono seghe mentali
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Old 11-01-2009, 14:38   #27
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Non è che non sia stata dimostrata in modo certo, non è mai stata dimostrata -punto-.
E ormai sono decenni che l'intera popolazione è immersa nelle onde radio, se ci fosse sarebbe più che palese.
Non è affatto vero

considera che leucemie, mielomi, tumori in genere si sviluppano dopo i cinquant'anni e:

a) sono appena cinquantanni che sono state installate prime le antenne per la diffusione del segnale TV
b) 50 anni fa i tralicci dell'enel erano MOLTO ma MOLTO meno diffusi e a bassa tensione e sono cresciuti in modo esponenziale
c) le radio libere cosi' diffuse ci sono da non più di 30 anni
d) la prima antenna per il segnale dei cellulari sono comparse 20 anni fa
e) le antenne per l'UMTS ci sono solo da 4 anni con frenza di 1900 mhz e 2100 hz più che doppia rispetto al gsm (800-900 mhz)
f) anche il wi-fi (freq: 2,4 GHZ = 2400 MHZ) è da 5-6 anni che si è iniziato a diffondere, anzi a diffondere quasi raddoppiando ogni anno

in ogni caso l'energia di un'onda elettromagnetica è proporzionale alla sua frequenza: E = (cost. Planck) x (frequenza)

figuriamoci se questi sono tempi epidemiologicamente rilevanti...

i discorsi da bar lasciano il tempo che trovano...
bisogna imparare prima di sparare.
__________________
"Una stampa cinica e mercenaria, prima o poi, creerà un pubblico ignobile"
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Old 11-01-2009, 14:41   #28
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Più che misurare l'intensità delle onde bisognerebbe controllare l'effettiva nocività di queste (su quelle frequenze usate dal cordless). Siamo circondati da onde: Segnali televisivi, radiofonici, cellulari, TV satellitare, navigatore satellitare, WiFi, microonde, radiazioni solari, ...mica fanno tutte male allo stesso modo. E poi quando leggo un articolo che inizia con "Gli esperti dicono..." già inizio a dubitare fortemente di quello che c'è scritto.
leggi qui:

http://www.repubblica.it/2007/09/sez...chi-bimbi.html

e l'articolo originale

http://www.independent.co.uk/news/sc...ld-937005.html
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Old 11-01-2009, 14:48   #29
gabi.2437
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Originariamente inviato da Non Guarda i messaggi
Non è affatto vero

considera che leucemie, mielomi, tumori in genere si sviluppano dopo i cinquant'anni e:

a) sono appena cinquantanni che sono state installate prime le antenne per la diffusione del segnale TV
b) 50 anni fa i tralicci dell'enel erano MOLTO ma MOLTO meno diffusi e a bassa tensione e sono cresciuti in modo esponenziale
c) le radio libere cosi' diffuse ci sono da non più di 30 anni
d) la prima antenna per il segnale dei cellulari sono comparse 20 anni fa
e) le antenne per l'UMTS ci sono solo da 4 anni con frenza di 1900 mhz e 2100 hz più che doppia rispetto al gsm (800-900 mhz)
f) anche il wi-fi (freq: 2,4 GHZ = 2400 MHZ) è da 5-6 anni che si è iniziato a diffondere, anzi a diffondere quasi raddoppiando ogni anno

in ogni caso l'energia di un'onda elettromagnetica è proporzionale alla sua frequenza: E = (cost. Planck) x (frequenza)

figuriamoci se questi sono tempi epidemiologicamente rilevanti...

i discorsi da bar lasciano il tempo che trovano...
bisogna imparare prima di sparare.
Beh ma allora parliamo della luce visibile, altro che mhz, è nell'ambito dei TERAhertz
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gabi.2437 è offline   Rispondi citando il messaggio o parte di esso
Old 11-01-2009, 15:10   #30
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Beh ma allora parliamo della luce visibile, altro che mhz, è nell'ambito dei TERAhertz

Mobile phone use 'raises children's risk of brain cancer fivefold'

Alarming new research from Sweden on the effects of radiation raises fears that today's youngsters face an epidemic of the disease in later life

By Geoffrey Lean, Environment Editor
Sunday, 21 September 2008

The Swedish research was reported this month at the first international conference on mobile phones and health

Children and teenagers are five times more likely to get brain cancer if they use mobile phones, startling new research indicates.

The study, experts say, raises fears that today's young people may suffer an "epidemic" of the disease in later life. At least nine out of 10 British 16-year-olds have their own handset, as do more than 40 per cent of primary schoolchildren.

Yet investigating dangers to the young has been omitted from a massive £3.1m British investigation of the risks of cancer from using mobile phones, launched this year, even though the official Mobile Telecommunications and Health Research (MTHR) Programme – which is conducting it – admits that the issue is of the "highest priority".

Despite recommendations of an official report that the use of mobiles by children should be "minimised", the Government has done almost nothing to discourage it.

Last week the European Parliament voted by 522 to 16 to urge ministers across Europe to bring in stricter limits for exposure to radiation from mobile and cordless phones, Wi-fi and other devices, partly because children are especially vulnerable to them. They are more at risk because their brains and nervous systems are still developing and because – since their heads are smaller and their skulls are thinner – the radiation penetrates deeper into their brains.

The Swedish research was reported this month at the first international conference on mobile phones and health.

It sprung from a further analysis of data from one of the biggest studies carried out into the risk that the radiation causes cancer, headed by Professor Lennart Hardell of the University Hospital in Orebro, Sweden. Professor Hardell told the conference – held at the Royal Society by the Radiation Research Trust – that "people who started mobile phone use before the age of 20" had more than five-fold increase in glioma", a cancer of the glial cells that support the central nervous system. The extra risk to young people of contracting the disease from using the cordless phone found in many homes was almost as great, at more than four times higher.

Those who started using mobiles young, he added, were also five times more likely to get acoustic neuromas, benign but often disabling tumours of the auditory nerve, which usually cause deafness.

By contrast, people who were in their twenties before using handsets were only 50 per cent more likely to contract gliomas and just twice as likely to get acoustic neuromas.

Professor Hardell told the IoS: "This is a warning sign. It is very worrying. We should be taking precautions." He believes that children under 12 should not use mobiles except in emergencies and that teenagers should use hands-free devices or headsets and concentrate on texting. At 20 the danger diminishes because then the brain is fully developed. Indeed, he admits, the hazard to children and teenagers may be greater even than his results suggest, because the results of his study do not show the effects of their using the phones for many years. Most cancers take decades to develop, longer than mobile phones have been on the market.

The research has shown that adults who have used the handsets for more than 10 years are much more likely to get gliomas and acoustic neuromas, but he said that there was not enough data to show how such relatively long-term use would increase the risk for those who had started young.

He wants more research to be done, but the risks to children will not be studied in the MTHR study, which will follow 90,000 people in Britain. Professor David Coggon, the chairman of the programmes management committee, said they had not been included because other research was being done on young people by a study at Sweden's Kariolinska Institute.

He said: "It looks frightening to see a five-fold increase in cancer among people who started use in childhood," but he said he "would be extremely surprised" if the risk was shown to be so high once all the evidence was in.

But David Carpenter, dean of the School of Public Health at the State University of NewYork – who also attended the conference – said: "Children are spending significant time on mobile phones. We may be facing a public health crisis in an epidemic of brain cancers as a result of mobile phone use."

In 2000 and 2005, two official inquiries under Sir William Stewart, a former government chief scientist, recommended the use of mobile phones by children should be "discouraged" and "minimised".

But almost nothing has been done, and their use by the young has more than doubled since the turn of the millennium.

http://www.independent.co.uk/news/sc...ld-937005.html
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"Una stampa cinica e mercenaria, prima o poi, creerà un pubblico ignobile"
Joseph Pulitzer

Ultima modifica di Non : 11-01-2009 alle 15:12.
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Old 11-01-2009, 15:38   #31
gabi.2437
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The study, experts say,


E si chiude con la morale
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Old 11-01-2009, 16:20   #32
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Originariamente inviato da gabi.2437 Guarda i messaggi


E si chiude con la morale

Never argue with an idiot. They will only pull you down to their level, then beat you with experience.

* Brad Slipiec

comunque..

tutti i quotidiani generalisti (repubblica, corriere, e anche quelli inglesi independent, guardian) trattano cosi' le ricerche scientifiche;
tra le consuetudini ci sono anche quelle di fare paralleli, considerare la situazione politica etc;

e non per questo sono da screditare tant'è che sono citati i nomi

Professor Lennart Hardell
Professor David Coggon
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Joseph Pulitzer

Ultima modifica di Non : 11-01-2009 alle 16:37.
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Old 11-01-2009, 16:27   #33
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comunque:


http://punto-informatico.it/2411910/...e-agguato.aspx

Cellulari, il tumore è in agguato
Telefonia - News
lunedì 22 settembre 2008

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Roma - "Chi ha iniziato ad usare i cellulari quando aveva meno di 20 anni ha cinque volte in più la possibilità di sviluppare un glioma", ossia un tumore che colpisce il sistema nervoso centrale. Sono queste le parole che il professore Lennart Hardell dell'Università medica di Orebro, in Svezia, ha voluto utilizzare dinanzi ad una conferenza internazionale sui rischi della radiazioni. Parole secondo cui esiste una relazione diretta tra certi tumori ed uso del cellulare.

A suo dire, gli studi condotti in Svezia indicano che l'uso del cellulare dopo i 20 anni aumenta del 50 per cento le possibilità che il glioma si sviluppi, e due volte il normale la possibilità che a svilupparsi siano tumori al nervo acustico. Un collegamento che Hardell e alcuni colleghi già avevano teorizzato in tempi recenti.

Vista la prudenza con cui in questi anni molti colleghi del professore svedese si sono espressi sull'argomento, perlopiù sottolineando che non vi è un collegamento certo tra uso del telefonino e cancro, le parole pronunciate da Hardell stanno facendo il giro del Mondo. Se è vero che medici e molte istituzioni scientifiche hanno in questi anni consigliato prudenza nell'uso dei dispositivi mobili, in particolare tra i più giovani, secondo Hardell le nuove evidenze non lascerebbero spazio al dubbio.
Alla conferenza del Radation Research Trust non è ricorso a perifrasi: "Si tratta di un segnale di avvertimento. Ed è molto preoccupante. Dovremmo iniziare a prendere precauzioni". A suo dire sotto i 12 anni non si dovrebbero usare cellulari se non in emergenza, e i giovani dovrebbero al massimo ricorrere all'uso dei messaggini.

Il calo del rischio con l'età sarebbe dovuto alla maturazione del cervello, sebbene il rischio per giovani e giovanissimi potrebbe rivelarsi anche maggiore del temuto perché lo studio che ha condotto con i suoi colleghi non indaga sull'utilizzo del cellulare dopo molti anni, laddove vi sono tumori che possono svilupparsi nel corso di decenni, persino per un tempo più lungo di quanto fin qui sono stati sul mercato i telefonini.

Se si va agli adulti, sostiene Hardell, chi ha utilizzato i telefonini corre un rischio maggiore di sviluppare il glioma o altri tumori al nervo acustico, sebbene i dati su questo fronte siano ancora insufficienti.

Le parole di Hardell sono state prese con molta attenzione dalla platea dei suoi colleghi. C'è chi ritiene che i dati potrebbero essere meno allarmanti, e chi invece ricorda che il problema è già stato sollevato in passato senza però che sia scattata una contromisura. Addirittura David Carpenter, decano della Scuola di Salute pubblica dell'Università statale di New York, ritiene che "i bambini passano molto tempo al cellulare. Potremmo trovarci dinanzi ad una crisi di salute pubblica, ad una epidemia di tumori al cervello come risultato dall'uso dei telefonini".

Vista l'enorme sensazione che le dichiarazioni di Hardell hanno scatenato in mezzo mondo è lecito chiedersi fino a che punto siano attendibili i suoi studi. La National Radiological Protection Board britannica, ad esempio, nel suo ruolo di consigliere del governo inglese, si è affrettata a dichiarare che nello studio svedese latita una precisione statistica ritenuta indispensabile per trarre certe conclusioni. Lo studio di Hardell non è ancora stato pubblicato, ma la Board lo ha già visto e a suo dire non sarebbero stati coinvolti un numero sufficiente di soggetti per arrivare a quelle conclusioni. Non solo, a rendere meno credibili quei dati vi sarebbe il fatto che sono stati raccolti tramite questionario, un mezzo deprecato da chi si ispira a rigidi criteri di indagine.

A gettare acqua sul fuoco ci pensa il direttore della Federazione dell'Industria elettronica, Tom Wills-Sanford: in rappresentanza dei grandi operatori di telecomunicazione e dei produttori ha sottolineato come, guardando l'insieme degli studi di settore svolti fino ad oggi, non vi sia alcuna prova che dimostri che l'uso del cellulare impatta sulla salute delle persone. Di interesse, in questo quadro, anche il fatto che Hardell abbia in passato denunciato i collegamenti torbidi che talvolta avrebbero legato certi industriali di settore a ricercatori nel suo settore, quello oncologico.
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Joseph Pulitzer
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Old 11-01-2009, 16:29   #34
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inoltre la notizia ha precedenti:

http://punto-informatico.it/2080057/...to-esiste.aspx

Telefonini-tumori, il collegamento esiste
PI - Brevi
mercoledì 03 ottobre 2007

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Roma - Si affrettano a spiegare che sono comunque necessari ulteriori approfondimenti, ma la notizia che i ricercatori dell'Università Medica svedese di Orebro hanno lanciato ieri nel Mondo è esplosiva: a loro dire esiste una relazione evidente tra uso dei cellulari e possibilità di sviluppo dei tumori, un rapporto causa-effetto che fino ad oggi nessuno studio aveva esplicitato con certezza.

Adnkronos, che ha diffuso in Italia la notizia, sostiene che i ricercatori guidati dal professor Lennart Hardell abbiano spiegato come l'uso intensivo del telefono cellulare per un periodo di tempo prolungato, superiore ai 10 anni, raddoppi il rischio di sviluppare tumori come il glioma e il neuroma.

L'agenzia di stampa si riferisce in particolare a quanto pubblicato dagli scienziati sulla rivista Occupational Environment Medicine, dove si parlerebbe di una meta-indagine, ossia di una valutazione di 18 diverse ricerche sul tema, "11 delle quali - scrive l'Adn - riferivano risultati ottenuti con osservazioni a lungo termine, di oltre 10 anni". È valutando quei dati, dunque, che sarebbe emersa la relazione causa-effetto, dove le persone "che usano il cellulare per almeno 10 anni corrono un rischio 2,4 maggiore di sviluppare neuromi acustici", e 2 volte superiore di incappare in gliomi. Nel primo caso si tratta di tumori benigni che attaccano il nervo uditivo, nel secondo si tratta di patologie maligne ben più invasive e di difficile estirpazione.
Così come è riportata, la notizia non sembra confermata dall'Hindustan Times, secondo cui non si sarebbe trattato di una meta-indagine ma di una ricerca vera e propria condotta su 1.429 soggetti colpiti da tumori al cervello benigni e maligni e su un campione di 1.470 persone in salute che vivono in Svezia.


La diversa impostazione non cambia alcune delle conseguenze dello studio. Il giornale indiano spiega come gli scienziati ritengano che i telefonini possano rappresentare un rischio soprattutto per chi abita nelle zone rurali, dove cioè la potenza del segnale viene aumentata per compensare la distanza dalle stazioni base di telefonia mobile. Hardell, secondo il Times, avrebbe dichiarato: "Abbiamo riscontrato che il rischio di tumore al cervello è più elevato per chi vive in campagna piuttosto che in città. Più forte il segnale, maggiore il rischio".

Su una cosa, peraltro, le due versioni concordano, che i rischi sulla salute non possano essere evidenziati prima dei 10 anni di utilizzo intenso.

Dello studio esiste peraltro una terza versione pubblicata dall'agenzia sudafricana News24, secondo cui Hardell&C. avrebbero spiegato come l'analisi di studi precedenti dimostri "un percorso chiaro di aumento di rischio per neuroma acustico e glioma".

La novità, rispetto alle altre "versioni" citate, è che il rischio sarebbe maggiore sul lato della testa che si usa abitualmente per parlare al cellulare. News24 conferma peraltro che di meta-indagine si sia trattato e spiega come questi risultati siano dovuti proprio alla possibilità concessa da questo studio di vedere le cose dall'alto e analizzare le evidenze emerse in numerose diverse tipologie di ricerca.

E Hardell proprio a questo attribuirebbe l'assenza fin qui di una correlazione certa tra cellulari e rischio tumore. A suo dire gli studi precedenti non hanno seguito quanto accadeva per un tempo sufficientemente lungo. "Ma ora è passato abbastanza tempo da quando i cellulari sono stati introdotti - sostiene il giornale sudafricano - per analizzare i rischi dell'uso del cellulare per 10 anni o più, un periodo di tempo che viene ritenuto un minimo periodo ragionevole per valutare il rischio".


Secondo l'Adnkronos, infine, Hardell avrebbe dichiarato che "questi risultati sono di grande rilevanza ma saranno sicuramente necessari ulteriori approfondimenti". Secondo News24, invece, gli approfondimenti saranno necessari "perché un aumentato rischio anche per altri generi di tumori non può essere escluso". Due affermazioni dalle conseguenze evidentemente molto diverse.


http://www.corriere.it/salute/07_ott...i_rischi.shtml

studio svedese: «SCORAGGIARNE l'uso ai bambini»
Cervello a rischio tumori con il cellulare
I professori Hardell e Hansson Mild: utilizzare il telefonino per 10 anni fa salire il rischio di ammalarsi

(Reuters)
LONDRA (Gran Bretagna) - Usare il cellulare per più di 10 anni aumenterebbe il rischio di ammalarsi di tumore al cervello. Lo sostiene un studio svedese, opera di due eminenti professori – Lennart Hardell dell’Università di Orebro e Kjell Hansson Mild dell’Umea University – che contraddice così le ultime ricerche ufficiali, che negavano un nesso fra i telefonini mobili e il cancro. Stando ai nuovi risultati, invece, le persone che usano il cellulare da un decennio o più, anche solo per un’ora al giorno, hanno il doppio di possibilità di sviluppare un tumore nel lato del cervello dove di solito appoggiano il dispositivo.

INDEPENDENT- «E’ necessaria una grande attenzione nell’uso del telefonino – avvertono gli scienziati nella relazione pubblicata dalla rivista Occupational Enviromental Medicine – e soprattutto i bambini, che sono particolarmente vulnerabili, dovrebbero essere scoraggiati dall’utilizzarlo». A quanto sostiene l’Independent, che ha riportato lo studio, i risultati sarebbero tanto importanti quanto preoccupanti, perché mettono insieme ricerche su persone che hanno usato il cellulare per un tempo abbastanza lungo da poter contrarre la malattia. Finora, infatti, le rassicurazioni ufficiali sulla sicurezza dei cellulari si basavano su ricerche compiute, nella migliore delle ipotesi, su un campione ristretto, ma il cancro impiega almeno 10 anni per svilupparsi, quindi questi studi erano giocoforza parziali.

STUDI PRECEDENTI - Il mese scorso, una ricerca inglese sulla sicurezza dei dispositivi promossa dalla Mobile Telecommunication and Health Research (MTHR) e costata quasi 9 milioni di sterline (circa 13 milioni di euro), era arrivata alla conclusione che i cellulari «non potevano essere associati a danni biologici». Ma il presidente della MTHR, il professor Latrie Challis, aveva ammesso che solo una piccola parte dello studio aveva riguardato gente che usava il cellulare da più di un decennio e aveva annunciato la necessità di nuove ricerche, più complete, per un risultato il più possibile certo. «Non possiamo escludere la possibilità che il cancro possa apparire nel giro di pochi anni - aveva avvertito lo scienziato – perchè la nostra ricerca ha scoperto qualche timido accenno nelle persone che sono state esposte alle radiazioni per oltre un decennio».

RISCHI PER IL CERVELLO - I due luminari svedesi hanno, invece, riunito i risultati di 11 precedenti studi svolti in Svezia, Danimarca, Finlandia, Giappone, Germania, Stati Uniti e Inghilterra, che ribadivano l’aumento del rischio di sviluppare il cancro, soprattutto nel lato di cervello dove la gente è solita appoggiare il telefono. Cinque dei sei studi sui «gliomi», tumori delle cellule che proteggono quelle nervose, avevano confermato il potenziale pericolo, mentre quattro relazioni su cinque avevano rilevato la presenza di neuromi acustici, forme tumorali benigne ma spesso causa di invalidità come la sordità. I due svedesi hanno così raccolto i risultati per analizzarli nel loro complesso e hanno perciò stabilito che le persone che usano il telefonino da un decennio o più hanno il 20% in più di possibilità di contrarre una patologia come il neuroma acustico e il 30% in più di sviluppare un glioma maligno. E il rischio sarebbe ancora più grande dal lato della testa su cui appoggia il cellulare: più che triplicato nel primo caso, addirittura quintuplicato nel secondo. «Queste valutazioni danno un campione esauriente per valutare i rischi di aumento di neuromi e glomi – hanno sottolineato Hardell e Mild - . Non solo. In base a questi risultati, non si possono nemmeno escludere la presenza di altre forme di tumore al cervello».

CORDLESS - Lo studio svedese ha interessato anche i cordless e pure in questo caso si è registrato un aumento di entrambe le patologie. In altre parole, usando un cellulare o un telefono senza fili per 2000 ore – ovvero, meno di un’ora al giorno per 10 anni – vi sarebbe un rischio concreto di ammalarsi. «Penso che sia davvero strano vedere così tante ricerche ufficiali che dicono che non ci sono rischi – ha spiegato il professor Mild al giornale inglese – perché ci sono precise indicazioni sul fatto che qualcosa succede dopo i dieci anni».
(Emmevi)
Non a caso, il luminare utilizza il cellulare il meno possibile e consiglia di farlo sempre e comunque con i dispositivi vivavoce e di evitare le telefonate chilometriche, preferendo in questo caso gli apparecchi fissi. Grande attenzione poi con i bambini, ai quali i cellulari dovrebbero essere tassativamente proibiti. Il professore riconosce comunque come il numero di radiazioni emesse dai telefoni di ultima generazione sia notevolmente diminuito rispetto al primo dispositivo apparso sul mercato una decina di anni fa, ma la sua raccomandazione è di preferire modelli a bassa radiazione, visto soprattutto il proliferare del Wi-Fi, che emette raggi altrettanto pericolosi, seppur in misura minore rispetto ai telefonini.

PARERI CONTRASTANTI - Stando alla Health Protection Agency inglese, questo studio svedese sarebbe «molto indicativo», pur ammettendo che i risultati «non si possono considerare ancora definitivi», mentre l’associazione degli operatori di telefonia mobile (Mobile Operators Association) rileva come non ci siano nuovi dati certi sui rischi per la salute, ma concorda sul fatto che siano necessari nuovi studi. Nel frattempo, gli scienziati hanno chiesto anche una revisione degli standard di emissione dei telefoni mobili e di altre fonti radioattive che loro stessi descrivono come «inappropriate» e «non sicure».

Simona Marchetti
08 ottobre 2007

http://www.repubblica.it/2007/08/sez...ri-studio.html



TECNOLOGIA & SCIENZA




Due ricercatori svedesi hanno verificato 11 ricerche. L'utilizzo
per più di 10 anni fa crescere le possibilità di ammarlarsi
Studio shock sull'uso dei cellulari
"Rischio tumore sale del 20-30%"
Formazioni tumorali soprattutto sul lato della testa
dove viene appoggiato. "Vietarlo del tutto ai bambini"
di LUIGI BIGNAMI

<B>Studio shock sull'uso dei cellulari<br>"Rischio tumore sale del 20-30%" </B>
CHI utilizza il cellulare da più di 10 anni vede aumentare le possibilità del 20 per cento di contrarre il glioma e del 30 per cento di ammalarsi di neuroma acustico. Il primo è un tipo di tumore maligno che colpisce soprattutto il tessuto nervoso del cervello, ed è difficilmente curabile; il secondo è una formazione benigna. La probabilità di incorrere in tumori è indiscutibile, almeno stando ad una ricerca condotta da due scienziati svedesi, Lennart Hardell dell'University Hospital di Orebro e Kjell Hansson Mild della Umea University, e pubblicata su 'Occupational Environmental Medicine'.

I due ricercatori hanno analizzato 11 ricerche che dalla Svezia alla Danimarca, dalla Germania al Giappone e dagli Stati Uniti alla Gran Bretagna hanno studiato l'evolversi di tumori al cervello e hanno scoperto che il fenomeno è in stretta relazione con l'uso dei cellulari e che i tumori si manifestano soprattutto sul lato della testa dove normalmente viene appoggiato il telefonino. In particolare si è rilevato un aumento dei glioma e dei neuromi acustici. I due ricercatori hanno voluto condurre loro stessi delle ricerche e la loro conclusione conferma quanto scoperto dagli studi internazionali.

A tutt'oggi sono numerosi gli studi realizzati per verificare la pericolosità dei telefoni cellulari sull'uomo. La maggior parte ha concluso che il loro utilizzo non induce alterazioni alle cellule tali da ritenersi pericolose. Solo il mese scorso, ad esempio, un progetto voluto dal governo britannico e da varie società di telecomunicazioni inglesi, chiamato "Mobile Telecommunications and Health Research", aveva stabilito che "non è stata trovata alcuna relazione tra l'uso dei cellulari ed effetti dannosi sulla salute delle persone".

Ma mai era stato realizzato una ricerca sui rischi dell'uso prolungato dei telefonini, mai cioè l'analisi si era soffermata su chi stesse utilizzando in modo continuo la telefonia mobile da almeno 10 anni. E questo perché - naturalmente - mancavano i dati. Ma ora questi dati ci sono, proprio perché i cellulari hanno avuto il loro boom a partire da una decina di anni fa. E i risultati dell'uso dei telefonini sugli effetti al cervello non sono certo incoraggianti.

Ma cosa significa essere utilizzatori abituali dei cellulari? "Significa usare un telefonino, ma anche un cordless, per circa un'ora al giorno, che equivale a 2000 ore in 10 anni", hanno spiegato i due ricercatori al quotidiano Indipendent.

Il consiglio è quello più ovvio: utilizzare il meno possibile il cellulare per lunghe conversazioni e soprattutto proibirne quasi completamente l'uso ai bambini, in quanto il loro cranio più fine fa arrivare con maggiore intensità le radiazioni al cervello e al sistema nervoso ancora particolarmente vulnerabile.

Sottolinea Kjell Hansson Mild: "Se in 10 anni l'aumento dei tumori al cervello come conseguenza dell'uso dei telefonini è evidente, se non si interviene soprattutto nei più giovani, nell'arco di 20 o 30 anni si potrebbe avere una vera e propria epidemia".
I ricercatori, inoltre, sottolineano l'importanza di studiare e mettere a punto apparecchi che siano il meno possibile emettitori di radiazioni proseguendo la strada già percorsa da quando vennero costruiti i primi cellulari ad oggi.

(8 ottobre 2007)
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"Una stampa cinica e mercenaria, prima o poi, creerà un pubblico ignobile"
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Old 11-01-2009, 16:45   #35
drakend
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Dopo l'ennesimo thread sugli avvistamenti ufo ci dobbiamo sorbire quest'altro ennesimo thread su quanto sia mortale il cellulare/cordless? Certo che la pioggia di ciocciolato non ha mai fine in questo forum!
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Old 11-01-2009, 17:22   #36
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Dopo l'ennesimo thread sugli avvistamenti ufo ci dobbiamo sorbire quest'altro ennesimo thread su quanto sia mortale il cellulare/cordless? Certo che la pioggia di ciocciolato non ha mai fine in questo forum!
vedo che il "me ne frego" è ancora di moda...

forse non sai leggere....

"mai era stato realizzato una ricerca sui rischi dell'uso prolungato dei telefonini, mai cioè l'analisi si era soffermata su chi stesse utilizzando in modo continuo la telefonia mobile da almeno 10 anni. E questo perché - naturalmente - mancavano i dati" 0
8/10/2007 repubblica


""RISCHI PER IL CERVELLO - I due luminari svedesi hanno, invece, riunito i risultati di 11 precedenti studi svolti in Svezia, Danimarca, Finlandia, Giappone, Germania, Stati Uniti e Inghilterra, che ribadivano l’aumento del rischio di sviluppare il cancro, soprattutto nel lato di cervello dove la gente è solita appoggiare il telefono. Cinque dei sei studi sui «gliomi», tumori delle cellule che proteggono quelle nervose, avevano confermato il potenziale pericolo, mentre quattro relazioni su cinque avevano rilevato la presenza di neuromi acustici, forme tumorali benigne ma spesso causa di invalidità come la sordità. I due svedesi hanno così raccolto i risultati per analizzarli nel loro complesso e hanno perciò stabilito che le persone che usano il telefonino da un decennio o più hanno il 20% in più di possibilità di contrarre una patologia come il neuroma acustico e il 30% in più di sviluppare un glioma maligno. E il rischio sarebbe ancora più grande dal lato della testa su cui appoggia il cellulare: più che triplicato nel primo caso, addirittura quintuplicato nel secondo. «Queste valutazioni danno un campione esauriente per valutare i rischi di aumento di neuromi e glomi – hanno sottolineato Hardell e Mild - . Non solo. In base a questi risultati, non si possono nemmeno escludere la presenza di altre forme di tumore al cervello».

CORDLESS - Lo studio svedese ha interessato anche i cordless e pure in questo caso si è registrato un aumento di entrambe le patologie. In altre parole, usando un cellulare o un telefono senza fili per 2000 ore – ovvero, meno di un’ora al giorno per 10 anni – vi sarebbe un rischio concreto di ammalarsi. «Penso che sia davvero strano vedere così tante ricerche ufficiali che dicono che non ci sono rischi – ha spiegato il professor Mild al giornale inglese – perché ci sono precise indicazioni sul fatto che qualcosa succede dopo i dieci anni»."""
08/10/2007 corriere

""L'agenzia di stampa si riferisce in particolare a quanto pubblicato dagli scienziati sulla rivista Occupational Environment Medicine, dove si parlerebbe di una meta-indagine, ossia di una valutazione di 18 diverse ricerche sul tema, "11 delle quali - scrive l'Adn - riferivano risultati ottenuti con osservazioni a lungo termine, di oltre 10 anni". È valutando quei dati, dunque, che sarebbe emersa la relazione causa-effetto, dove le persone "che usano il cellulare per almeno 10 anni corrono un rischio 2,4 maggiore di sviluppare neuromi acustici", e 2 volte superiore di incappare in gliomi. Nel primo caso si tratta di tumori benigni che attaccano il nervo uditivo, nel secondo si tratta di patologie maligne ben più invasive e di difficile estirpazione.
Così come è riportata, la notizia non sembra confermata dall'Hindustan Times, secondo cui non si sarebbe trattato di una meta-indagine ma di una ricerca vera e propria condotta su 1.429 soggetti colpiti da tumori al cervello benigni e maligni e su un campione di 1.470 persone in salute che vivono in Svezia."""
PUNTO INFORMATICO sempre 2007

""It sprung from a further analysis of data from one of the biggest studies carried out into the risk that the radiation causes cancer, headed by Professor Lennart Hardell of the University Hospital in Orebro, Sweden. Professor Hardell told the conference – held at the Royal Society by the Radiation Research Trust – that "people who started mobile phone use before the age of 20" had more than five-fold increase in glioma", a cancer of the glial cells that support the central nervous system. The extra risk to young people of contracting the disease from using the cordless phone found in many homes was almost as great, at more than four times higher."
repubblica 2008
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Old 11-01-2009, 18:10   #38
Drago
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mi stupisce la leggerezza con la quale alcuni trattano l'argomento. non è per usare un luogo comune ma anche l'eternit una ventina d'anni fa era utilizzato comunemente, e poi abbiamo visto com'è andata..
comunque per sicurezza meglio utilizzare il vivavoce, quando possibile, o i messaggi di testo..
io dal canto mio sto cercando di liberarmi di tutti gli apparechi wifi non necessari (in casa wifi solo su richiesta, e per il periodo di tempo effettivamente utilizzato, via tastiera e mouse cordless che tanto non mi servono a nulla, sostituito tutti i cordless con dei fissi (eccetto uno, ma lontano da dove si dorme)).
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Old 11-01-2009, 18:18   #39
drakend
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Quelle che riporti sono opinioni di singoli ricercatori assolutamente isolate e non supportate da nessuna evidenza scientifica. Basta solo questo a rendere tali posizioni del tutto irrilevanti.

Quote:
Originariamente inviato da Drago Guarda i messaggi
mi stupisce la leggerezza con la quale alcuni trattano l'argomento. non è per usare un luogo comune ma anche l'eternit una ventina d'anni fa era utilizzato comunemente, e poi abbiamo visto com'è andata..
comunque per sicurezza meglio utilizzare il vivavoce, quando possibile, o i messaggi di testo..
io dal canto mio sto cercando di liberarmi di tutti gli apparechi wifi non necessari (in casa wifi solo su richiesta, e per il periodo di tempo effettivamente utilizzato, via tastiera e mouse cordless che tanto non mi servono a nulla, sostituito tutti i cordless con dei fissi (eccetto uno, ma lontano da dove si dorme)).
Noi italiani siamo famosi nel mondo per le mentali che ci facciamo!
E difatti siamo l'unico Paese al mondo che fa storie per le antenne dei cellulari e che si preoccupa della salubrità delle antenne wi-fi, quando ci sono decine di altri agenti potenzialmente mortali con i quali la popolazione è regolarmente a contatto.
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Old 11-01-2009, 18:21   #40
tecnologico
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scusate ma a sto punto si aggiungono anche i router wifi, e il mouse wireless....
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