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19-09-2011, 23:28 | #1 |
Member
Iscritto dal: Feb 2009
Città: Biellese
Messaggi: 80
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La mente che vaga rende infelici
Molte tradizioni filosofiche e religiose insegnano che la felicità può essere trovata vivendo nell'attimo. Uno studio sembra dar loro ragione
Le persone passano il 46,9 per cento del loro tempo di veglia pensando a qualcosa di diverso da ciò che stanno facendo, e questo vagare della mente le rende insoddisfatte. E' quanto afferma uno studio condotto da due psicologi della Harvard University, pubblicato su Science. "La mente umana è vagabonda e una mente vagabonda è infelice", affermano Matthew A. Killingsworth e Daniel T. Gilbert. A differenza degli altri animali, gli esseri umani passano molto tempo a pensare a che cosa non va attorno a loro, riflettendo sugli eventi avvenuti in passato e su quelli che potrebbero avvenire in futuro, o potrebbero non verificarsi mai. Tanto che quella di lasciar vagare la mente sembrerebbe la modalità di default del cervello. Per cercare di tracciare questo comportamento, i ricercatori hanno sviluppato un'applicazione per iPhone che contattava a intervalli casuali 2250 volontari chiedendo quanto si sentivano felici in quel momento, che cosa stavano facendo e se stavano pensando alla loro attività, a qualcosa di piacevole, di spiacevole o di emotivamente neutro. I soggetti potevano scegliere fra 22 attività di carattere generale, come camminare, mangiare, fare acquisti, guardare la televisione ecc. In media, gli interrogati riferivano che la loro mente stava vagando il 46,9 per cento delle volte, senza mai scendere sotto il 30 per cento, con la sola eccezione di quando come attività indicavano "fare l'amore". "Il vagare della mente si verifica durante tutte le attività. E questo studio mostra che la nostra vita è pervasa, in misura davvero notevole, dal 'non-presente' ", dice Killingsworth. La ricerca ha inoltre rilevato che le persone erano più felici quando facevano l'amore, facevano esercizio fisico o stavano conversando, mentre erano maggiormente insoddisfatte quando riposavano, durante il lavoro, e quando usavano il computer di casa. "Il vagare della mente è un eccellente predittore della felicità delle persone. Di fatto, la frequenza con cui la nostra mente abbandona il qui e ora tende a essere predittivo dello stato di felicità più dell'attività in cui si è impegnati." Secondo i ricercatori, solo il 4,6 per cento della felicità di una persona in un certo istante era attribuibile alla specifica attività che stava eseguendo, mentre lo stato di vagabondaggio o meno della mente dava conto del 10,8 per cento. L'analisi temporale condotta dai ricercatori ha inoltre loro fatto ipotizzare che il vagare della mente era in generale la causa e non la conseguenza dello stato di insoddisfazione. "Molte tradizioni filosofiche e religiose insegnano che la felicità può essere trovata vivendo nell'attimo, e insegnano a resistere al vagabondare della mente per essere 'qui e ora'. Queste tradizioni suggeriscono che una mente che vaga sia una mente infelice. E il nostro risultato semra confermarlo", commentano Killingsworth e Gilbert. (gg) La mente che vaga rende infelici | Le Scienze |
20-09-2011, 06:17 | #2 |
Senior Member
Iscritto dal: Jun 2005
Città: Brescia
Messaggi: 1637
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avessi milioni di euro in banca lo farei sicuramente...
dato che ho un lavoro del cazzo posso solo sognare... |
20-09-2011, 13:53 | #3 | |
Senior Member
Iscritto dal: Jun 2007
Messaggi: 1618
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Quote:
No, seriamente, è ovvio; la capacità della mente umana di astrarre oltre a quello che i sensi percepiscono fa nascere fantasie che sono evidentemente destinate ad essere deluse. Ed essendo questo il forum di nerd più frequentato d'italia, non credo ci siano difficoltà a trovare dati che supportino la mia tesi |
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20-09-2011, 15:20 | #4 | ||
Senior Member
Iscritto dal: Jun 2003
Città: Padova
Messaggi: 381
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Per vendere farmaci ad ampia diffusione come l'aspirina uno studio su :
10.000-11.000 persone viene considerato serio, invece uno studio su 3.000-4.000 persone viene considerato solo preliminare o di indirizzo. Uno studio su Quote:
Chissà se hanno valutato che ad essere interrogati in momenti casuali, dopo un po' ci si scassa. E, per stimolo pavloviano negativo la chiamata dell' applicazione produrrebbe irritazione comunque. (potrebbero anche aver trovato il modo di escluderlo) Imagino già la risposta di chi è stato interrotto mentre faceva l'amore: " Ma che ca*** vuoi. Mi hai rotto i c*** !!!! " Uno studio siffatto su solo Quote:
Ciao
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Lnk ReferendumCostituzionale Ho messo la croce sul NO! per adempiere al mio giuramento militare. |
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20-09-2011, 16:33 | #5 |
Senior Member
Iscritto dal: Mar 2004
Città: Verona
Messaggi: 2342
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quindi io dovrei essere perennemente insoddisfatto e infelice.. mah.
Secondo me non c'è una correlazione logica così stretta... Una persona può avere la mente che vaga solo perché insicura per esempio... Molto spesso quando faccio qualcosa di cui non sono sicuro (o di cui non penso di essere sicuro..) la mia mente vaga e comincia a fare ragionamenti e pensieri inutili che portano a distrarmi. La meditazione immagino che sia una cosa che andrebbe appresa e che è risaputo porta ad uno stato di soddisfazione e felicità mentale... forse proprio perché meditando si impara a controllare il flusso dei pensieri e la mente in generale. Si Il Grigio, lo so che adesso mi dirai "allora perché non cominci a meditare". Si in effetti dovrei... Ma ho intenzione di cominciare prima o poi XD |
20-09-2011, 17:04 | #6 |
Senior Member
Iscritto dal: Feb 2002
Messaggi: 6895
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C'è modo e modo. Conosco persone che mentre fanno una cosa ti dicono, quasi meccanicamente: "domani cosa facciamo?", e domani te lo diranno per dopo domani.
Quelle persone lì hanno dei problemi. Tutti quelli che pensano ogni tanto a cosa fare ma generalmente quando fanno una cosa cercano di godersela, sono persone normali e quelli che fanno questi studi si fanno troppe seghe mentali, sarebbe meglio che facessero un lavoro serio così si renderebbero conto che cosa vuol dire stare al mondo facendosi il culo 8-10-12 ore al giorno per 1000 euro al mese. Ma poi sarebbero tristi anche loro, poveri!
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Ci sono cose che non bisogna sforzarsi di capire: talvolta portano alla noia, talvolta alla pazziaTalvolta un idiota puo' far apparire i suoi simili dei dottiChi enuncia gli altrui difetti ne cela le virtùLa morale è il solo mezzo incontestabile usato da chi non ha argomentazioni per le proprie tesiPassioneF1Panoramio |
20-09-2011, 17:31 | #7 | |
Senior Member
Iscritto dal: Mar 2009
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Quote:
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Trattato positivamente con: jhon16, orso232, JacopoSr, cirano76, enrikinter, firestorm90, giulio81 Ultima modifica di sbudellaman : 20-09-2011 alle 17:34. |
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23-09-2011, 10:12 | #8 | |
Bannato
Iscritto dal: Dec 2009
Città: Bau!
Messaggi: 1680
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Quote:
hahahahhahah quanto cazzo sono daccordo se sti psicologi che sono i dottorini di chi non si e reso conto che un giorno muori, e se te ne rendi conto ai problemi della vita di tutti i giorni QUASI CI RIDI SU. la smettessero di star a scalda seggie sarebbe meglio. nella mia citta' ce ne sono 400 una cosa pazzesca come i parrucchieri.. altro superlavoraccio.. è impossibile evitare di mandare a uttane tutto se si prende solo in considerazione il carpe diem, zero riflessione = totale irrazionalità. insomma ci stanno chiedendo di diventare come le masse pecore da happy hour (sempre la stessa cosa tutte le sere non so a che felicita' possa portare) e che non sono felici di certo ma inebetiti. comunque la felicita' non esiste è solo entusiasmo che si fa una sveltina con la serenita'. puntate a quest'ultima. tanto la seratina finisce e domani di nuovo fango e noia. poi mi sembra una cazzata conosco diverse persone che non escono di casa consumano con amiche e la loro vita è il mondo della musica e film e stanno da dio. Ultima modifica di strangedays : 23-09-2011 alle 10:14. |
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23-09-2011, 10:18 | #9 |
Senior Member
Iscritto dal: Feb 2002
Messaggi: 6895
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credo che ci sia un fraintendimento tra la serenità e la felicità.
Quando si fa il parallelo tra i popoli sottosviluppati che non hanno niente,ecco in quel caso credo sia più corretto parlare di serenità, e quello nella nostra società spesso manca perchè ci obblighiamo a dei ritmi ed a delle abitudini che ci rendono tesi. Quando intendiamo felicità, secondo me, pensiamo ad una cosa superiore, che parte da una base di serenità ma che si fonde con l'orgoglio, con la soddisfazione, con l'ozio, con il divertimento. Questa sensazione secondo me appartiene più a noi che non a quei popoli sottosviluppati che non hanno niente ma è una sensazione effimera. Così noi cercando la felicità al posto della serenità rimaniamo perennemente delusi dalla sua labilità.
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25-09-2011, 00:07 | #10 |
Senior Member
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c'è si chiamano sostanze psicotrope...
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MARCO SIMONCELLI#58 |
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