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Old 07-03-2009, 11:08   #101
John Cage
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Parlo solo per quel che conosco, però prendere estratti de El Pais per mostrare come ci vedono all'estero dimostra la stessa onestà intellettuale (o ingenuità) di prendere estratti de La Pravda per discutere di politica americana.
Comunque, leggendo quello che compare qui sui giornali relativo all'Italia, mi sono reso conto come da una parte per chi non conosce le vicende nella loro completezza sia impossibile farsi un'idea reale di quello che sta succedendo, e dall'altra come molto spesso vengano riportati fatti in forma estremamente parziale per spingere le opinioni in una direzione o nell'altra.

Questa è bella. impossibile farsi un'idea dall'estero????

Ma ti rendi conto di quello che dici? Come se per giudicare i fatti che descrivono l'originalità del sistema italiano bisogna chiedere il permesso a qualcuno. La COMPLETEZZA? Cioè bisognerebbe sentire l'opinione che esce dalla propaganda mediaset-rai-centrodestra? Guarda che per farsi un'idea corretta basta sapere che Berlusconi controlla di fatto il 90% della tv italiana. E' un fatto incontrovertibile ed antidemocratico, da qualunque punto di vista lo si guardi.
Non credere di essere l'unico che conosce qualche paese estero. Anzi, mi stupisco del fatto che vivendo all'estero riesci a fare discorsi del genere. Gli spagnoli che conosco io è vero che non capiscono l'Italia. Ma non la capiscono nella misura in cui non capiscono come fanno gli italiani ad accettare una situazione del genere.

E poi direi di finirla con questa storia della solita stampa comunista che vuole spingere le opinioni in una direzione.

Se in Italia abbiamo una destra monopolista ed illiberale (e sfido chiunque a dimostrare il contrario), non è colpa dei giornali.
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Ultima modifica di John Cage : 07-03-2009 alle 11:12. Motivo: ue
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Old 07-03-2009, 11:31   #102
CozzaAmara
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Parlo solo per quel che conosco, però prendere estratti de El Pais per mostrare come ci vedono all'estero dimostra la stessa onestà intellettuale (o ingenuità) di prendere estratti de La Pravda per discutere di politica americana.
Comunque, leggendo quello che compare qui sui giornali relativo all'Italia, mi sono reso conto come da una parte per chi non conosce le vicende nella loro completezza sia impossibile farsi un'idea reale di quello che sta succedendo, e dall'altra come molto spesso vengano riportati fatti in forma estremamente parziale per spingere le opinioni in una direzione o nell'altra.
Infatti sono riportati altri articoli di molti quotidiani europei e mondiali.
Nascondersi dietro un concetto debole come: "non conoscono le vicende italiane nella loro completezza" è chiaro sintomo di una scarsità di argomentazione "in difesa".

Per il resto non posso che accodarmi a quello scritto da John Cage.
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Old 07-03-2009, 13:05   #103
atinvidia284
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L’insolente popolarità di Silvio Berlusconi
febbraio 2009 italiadallestero.info
Quote:
[Le Monde]

Mai, a memoria di sondaggista, un presidente del Consiglio, a dieci mesi dal conferimento dell’incarico, ha beneficiato di tanta fiducia.
Per Luca Comodo, responsabile del dipartimento Politica di Ipsos-Italia [azienda del settore dei sondaggi, NdT], tre fattori spiegherebbero la popolarità di Silvio Berlusconi: “L’immagine negativa del precedente governo di centro-sinistra guidato da Romano Prodi, persiste nella memoria degli italiani; l’attuale governo continua a godere della fama di saper decidere e fare presto; infine, l’opposizione di centro-sinistra si trova in difficoltà tali da non potersi mostrare come un’alternativa credibile”.

In queste condizioni, secondo gli esperti in sondaggi, solo un peggioramento della situazione economica potrebbe far cadere Silvio Berlusconi dal suo piedistallo. O forse delle tensioni interne all’alleanza di Governo a proposito del federalismo fiscale, promosso dalla Lega Nord, ma visto con diffidenza da Alleanza Nazionale. Il Presidente del Consiglio non pare preoccupato de nessuna delle due ipotesi.
E beffardo, ha salutato così la designazione del nuovo segretario del Partito Democratico, Dario Franceschini: “ne ho già messi al tappeto otto, lui sarà il nono”.

[Articolo originale di Philippe Ridet]
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Old 07-03-2009, 13:09   #104
atinvidia284
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Perchè gli italiani amano il loro Berlusconi
febbraio 2009 italiadallestero.info

Quote:
[Die Welt]

Thomas Schmid ritiene che il presidente del consiglio italiano abbia successo perché è il primo convincente anti-politico d’Europa. Non è un incidente di percorso della storia.

Forse in Germania facciamo notoriamente lo sbaglio di vedere nell’Italia innanzitutto il paese in cui fioriscono i limoni. Non solo a partire da Goethe si tratta del paese delle nostre nostalgie. Di esso ci piacciono l’aspetto pittoresco, la ricchezza di tradizione, l’incomparabile paesaggio di musei e rovine antiche - e appunto anche il “rimasto indietro”: l’Italia, il paese dove le cose sono come lo erano state. Ma forse così non lo sono mai state. E`vero che trenta o quarant’anni fa vi erano ancora scorci di campagna ma anche di città, che erano rimasti inviolati dalla rivoluzione industriale, dove sembrava di essere fermi nel 19esimo secolo. Ma spesso si ignora che non vi è un altro paese in Europa che a partire dal 1945 sia stato proiettato in modo così impetuoso e sconsiderato nel mondo del progresso come l’Italia. Come ogni visitatore sa, non è stato il paese del silenzio bucolico, ma quello dello scoppiettio dei motorini, dell’ululo delle Vespa, del traffico urbano infernale, delle radio e dei televisori rintronanti, che molto presto hanno preso possesso delle più remote abitazioni rurali e che hanno sommerso la popolazione a secchiate con tutta l’abbondanza della chiassosa industria dell’intrattenimento. Se la cultura americana ha ottenuto una vittoria-lampo da qualche parte in Europa, è stato in Italia.

Da questo punto di vista Berlusconi non è il presidente del consiglio più sbagliato per il suo paese. Si è presa l’abitudine - con onorabili motivazioni -di osservare molto criticamente questo signore. Molti lo considerano un autocrate senza scrupoli e uno che mescola con totale noncuranza attività imprenditoriali e politiche, perché non ha un filo di rispetto per il principio democratico della separazione dei poteri e delle sfere di influenza. In Italia la letteratura di odio nei suoi confronti riempie da tempo intere biblioteche, e il tono di fondo è sempre più o meno questo: attraverso Berlusconi incombe il pericolo che la fragile democrazia italiana venga trasformata in una nuova forma di fascismo, in un autoritarismo tele(visivamente)comandato. Tutti i critici sono accomunati dalla convinzione che Berlusconi sia una specie di golpista, che ha stravolto con raffinatezza tenebrosa un sistema politico affermato.

Ma la verità è un’altra. Forse l’Italia, attraverso i persistenti successi elettorali di Berlusconi, rallentati da alcune sconfitte, ha raggiunto finalmente la condizione che a livello sociale e culturale aveva raggiunto già da lungo tempo. Dopo la caduta del fascismo l’Italia è stata governata principalmente da un partito democratico cristiano, la DC, che a dispetto di tutti gli sforzi di modernizzazione personificava la vecchia Italia tanto quanto il suo antagonista, il partito comunista più potente dell’emisfero occidentale. Per quanto intrigante potesse essere stata la DC andreottiana, entrambi i partiti erano fondamentalmente legati a valori di antico stampo europeo. Rappresentavano le classi sociali degli albori della grande epoca moderna, i contadini, la borghesia e gli operai.

Quando negli anni 90 è crollata prima l’egemonia politica e poi quella culturale dei due partiti, Berlusconi ha prepotentemente fiutato l’osso. Poiché brandisce volentieri attacchi verbali anticomunisti è stato ingiustamente considerato un ideologo. Il programma nel suo caso è un po’ diverso: il suo - a volte cannibalesco - sorriso e la risata, e la sua incondizionata fiducia nel successo. Ciò che gli viene rinfacciato storcendo il naso è il suo punto di forza: l’avere iniziato la carriera come uomo di avanspettacolo e come rappresentante di aspirapolveri, l’essere stato un imbonitore da mercato rionale, l’aver capito come vendere con successo qualsiasi cosa. È l’incarnazione dell’opposto del classico imprenditore, che doveva essere parsimonioso, morigerato e che doveva vivere la propria esistenza in completa identificazione con il proprio prodotto, che fosse l’automobile, la macchina fotografica oppure la macchina per cucire. Berlusconi non viveva per i propri prodotti ma per il proprio successo. L’importante non è il prodotto ma la confezione. L’essenziale non è una vita contenuta bensì il fuoco d’artificio di un mondo di prodotti che ha un solo primario compito: intrattenere e divertire. Berlusconi iniziò come imprenditore edile, che con “Milano 2″ fece costruire una città per una vita migliore: bel mondo nuovo - bello e terribile allo stesso tempo. La logica conseguenza della sua semplice idea era di fornire agli abitanti di queste città il proprio programma televisivo, bisognava fornire il divertimento alla gente.

Se il suo partito ha appena vinto con un impressionante 52 per cento le elezioni regionali in Sardegna, ciò è un ulteriore indizio che gli italiani e le italiane realmente lo vogliono. E lo vogliono esattamente così come lui è: un fuoco fatuo, incrollabilmente ottimista, con una morale a doppio fondo. Alla gente piace che sia impermeabile a valori e profondità di pensiero quanto una cerata è impermeabile all’acqua. Così come la gente non deplora che prima delle elezioni lui faccia promesse enormi e miracolose e tenti di spacciarle in forma di contratto con la popolazione - e che subito dopo, di queste promesse non rimanga più nulla o quasi. Così è la vita, e sciocco è chi non vuole capirlo e accettarlo.

Berlusconi è il primo anti-politico d’Europa con un successo duraturo. È forte anche perché il modello classico di democrazia si è nel frattempo indebolito. Non è forse una finzione quella che il sovrano realmente governa? È`ancora vero che esiste un reale percorso decisionale, che parte dal singolo cittadino e giunge attraverso i suoi deputati fino al processo decisionale governativo o parlamentare? Uno stato complesso può realmente rimanere trasparente? Tutto ciò non è necessario, gracida allegramente Berlusconi. Lasciatemi fare e le cose andranno bene, è il suo messaggio. E anche se per la popolazione le cose non vanno bene, il messaggio suona bene e non ha quel tono supponente della teoria classica sulla democrazia. Per quanto ci possa sembrare opportuno, non dobbiamo storcere il naso con troppa sicurezza. La sola ragione per cui noi non abbiamo un Berlusconi e’ probabilmente che non abbiamo un Berlusconi.

[Articolo originale di Thomas Schmid]
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Old 07-03-2009, 19:03   #105
stetteo
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bel thread, l'ho notato solo ora.
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Old 08-03-2009, 10:08   #106
atinvidia284
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In Italia, la polizia protegge le “ronde cittadine” destinate a sostituire … la polizia
marzo 2009 italiadallestero.info
Quote:
[Le Monde]

Volano insulti e sberle a Padova. Ancora insulti, sberle ed un dito rotto a Piacenza. Il bilancio delle ronde, tra sabato 28 febbraio e domenica 1 marzo, non supera quello di una partita di rugby, ma testimonia una certa tensione tra i promotori di questa iniziativa ed i loro avversari, che la polizia, sia a Padova che a Piacenza, ha dovuto separare.

Autorizzate da un decreto-legge del governo del 21 febbraio, a seguito di una serie di stupri commessi alle porte di Roma, le ronde cittadine ufficializzano di fatto le ronde padane introdotte nel 2006 nel nord-est del paese dal partito populista e xenofobo Lega Nord.

In teoria le ronde sono sotto il controllo di sindaci e prefetti. Per poter identificare elementi estremisti o violenti, i volontari devono iscriversi su di un registro della polizia. Non sono armati e sono equipaggiati con telefoni cellulari, walkie-talkie, torce e fischietti.

Le iniziative si sono moltiplicate. Venerdì 27 febbraio, a Padova, una decina di volontari battezzatisi Veneto Sicuro hanno pattugliato i quartieri difficili della città. Agghindati con un gilet giallo a bande fluorescenti che dà loro un’aria da netturbini, si sono imbattuti in un gruppo di giovani esponenti dei movimenti alternativi contrari alle ronde. Il giorno dopo a Piacenza, sono stati alcuni militanti di Rifondazione, travestiti con delle maschere da Carnevale, a giocare a “chi ferma la ronda”.

I poliziotti che sono dovuti intervenire non hanno apprezzato il fatto di dover essere chiamati a garantire la sicurezza di chi pretende di ristabilirla al loro posto, e meglio di loro. “Lo sanno quelli del governo che abbiamo dovuto usare tre poliziotti e tre carabinieri per proteggere questa iniziativa inutile e pericolosa?” s’arrabbia il sindacato autonomo della polizia padovana.

Il principale sindacato dei carabinieri, il Cocer, sostiene che “azioni di questo tipo sono irrealizzabili” e chiede un incontro con Berlusconi per spiegare le proprie ragioni. Secondo i rappresentanti delle forze dell’ordine, mancano varie migliaia di agenti per garantire la sicurezza degli italiani. A più riprese il governo ha chiamato in causa l’esercito per aiutare polizia e carabinieri a lottare contro malavita organizzata o violenze urbane.

Davanti a tanta confusione, il ministro degli Interni [ministro della Difesa N.d.T.], Ignazio La Russa, ha chiesto ai sindaci di aspettare che venga redatto un regolamento per le ronde cittadine prima di organizzarle.

[Articolo originale di Philippe Ridet]
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Old 08-03-2009, 10:11   #107
atinvidia284
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Giornalismo di corte e belle signore
marzo 2009 italiadallestero.info

Quote:
[ARD Tagesschau]

Come funziona la politica mediatica di Berlusconi

In una democrazia i media dovrebbe essere indipendenti dlala politica. In Italia non se ne parla neanche: la più importante emittente televisiva è controllata da Berlusconi in persona. E in caso di concorrenza sgradita, emana leggi ad hoc.

Immaginate che un giorno la cancelliera Angela Merkel si metta a raccontare in pubblico una barzelletta sui campi di concentramento. Senza esagerazioni nel giro di poche ore perderebbe il suo incarico. Il titolo di copertina dello “Spiegel”, telegiornali in edizione speciale e l’apertura in tutti i quotidiani sarebbero con certezza dedicati a lei.

In Italia la situazione è diversa. Lì il capo del governo in carica può raccontare una barzelletta sui campi di concentramento imitando addirittura l’accento tedesco senza che nessuno se ne interessi minimamente.

Solo una breve notizia

Questo è successo il 17 gennaio quando Silvio Berlusconi era ospite al Teatro di Nuoro in Sardegna. L’agenzia Ansa ha riportato alle ore 21.41 solo una breve notizia mentre i media italiani non ne hanno parlato affatto. Questo fatto è un buon esempio di come funziona il panorama mediatico italiano, cioè di come non funziona.

La causa principale è il capo del governo stesso, il quale nonostante le tante promesse, non ha mai risolto il suo conflitto d’interessi. Visto che Berlusconi controlla praticamente il 90% del mercato televisivo. I suoi tre canali Mediaset e la Rai, canale statale, ma ormai non più pubblico.

Oltre alla sua casa editrice Mondadori controlla una grossa fetta del mercato dei giornali e ha anche le mani in pasta in alcuni quotidiani. “Il Giornale”, ad esempio, un giornalaccio di orientamento di destra, appartiene a suo fratello. Il giorno dopo la morte della paziente in stato di coma vegetativo, Eluana Englaro, titolava: “L’hanno uccisa” e riferiva dei vani sforzi del capo del governo di salvarla.

Non un popolo di lettori

Logicamente il quotidiano difende sempre i comportamenti di Berlusconi, a prescindere da come questi possano apparire. Ci sono, a conti fatti, molti giornali di partito o vicini ad un partito ma anche alcuni quotidiani veramente indipendenti. Il “Corriere della Sera” di Milano è uno di questi, o anche “La Repubblica” di Roma.

Entrambi i giornali hanno tuttavia solo una tiratura di 600.000 copie ciascuno. Dato che gli italiani non sono un popolo di lettori di giornali. Gli abbonamenti ai quotidiani sono rarissimi. Il giornale si compra la mattina all’edicola. Ma ci si informa soprattutto attraverso la televisione.

Campagna mediatica spazza via il candidato della sinistra

Anche se i programmi sono a volte qualitativamente bassissimi la televisione in molte case è accesa dalla mattina alla sera. E poi anche l’ascolto della radio non è molto diffuso.

Così Berlusconi è riuscito, fra le altre cose, a sopraffare la Sardegna durante la campagna elettorale regionale con una campagna mediatica di una tale portata che il presidente della regione sino a quel momento in carica – il fondatore del colosso delle telecomunicazioni Tiscali e candidato della sinistra – durante l’elezione è stato letteralmente spazzato via da un candidato sconosciuto.
Imposte più onerose per la fastidiosa concorrenza

Il presidente del consiglio non ha remore ad utilizzare il suo potere politico e finanziario per il suo tornaconto personale. Quando la tv a pagamento Sky del concorrente Murdoch è diventata troppo fastidiosa – la multinazionale ha nel suo pacchetto anche un canale dedicato all’informazione del tutto rispettabile, seguito soprattutto dai giornalisti – alle tv commerciali è stata d’un tratto semplicemente raddoppiata l’Iva. Reclamare e’ inutile, la coalizione di governo di Berlusconi gode di un ampia maggioranza in entrambi i rami del Parlamento.

Anche i giornalisti o i presentatori scomodi vengono allontanati volentieri dalle trasmissioni o rimpiazzati. Quando durante un’intervista al capo del governo non piacciono le domande, lui si alza e se ne va. Preferibilmente si fa intervistare da giornalisti di corte come Bruno Vespa.

I posti in Rai alle signore di bell’aspetto?

Al momento Berlusconi sta lavorando per ostacolare la libertà di stampa anche attraverso una legge. Così in una prima bozza era stato previsto il carcere per i giornalisti che pubblicano le intercettazioni telefoniche. Che questi accedano ai colloqui intercettati spesso attraverso ambienti della magistratura – in Italia pratica diffusa – non ha nessuna importanza.

Probabile motivo di questo provvedimento: una intercettazione diventata di dominio pubblico che riguardava lo stesso Berlusconi e nella quale lui cercava di sistemare alcune signore di scarsa professionalità, ma di bell’aspetto alla Rai, la televisione pubblica. Al Ministero delle Pari Opportunità non c’era più nessun posto, lì ci aveva già sistemato Mara Carfagna, una ex showgirl di uno dei suoi canali televisivi ed ex candidata all’elezione di Miss Italia.

[Articolo originale di Stefan Troendle]
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Old 08-03-2009, 10:49   #108
Xile
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Old 10-03-2009, 17:17   #109
blackshard
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Se permetti, copio la tua sign e la metto anch'io!

PS: ottimo lavoro, bisognerebbe farle leggere a quelli che c'hanno le fette di salame sugli occhi queste cose!
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Old 10-03-2009, 18:21   #110
Xile
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Se permetti, copio la tua sign e la metto anch'io!

PS: ottimo lavoro, bisognerebbe farle leggere a quelli che c'hanno le fette di salame sugli occhi queste cose!


Guarda c'é qualcuno che direbbe che chi scrive ha chissà che interessi quindi non si fida, che sicuramente sono faziosi.
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Old 10-03-2009, 19:40   #111
plancton72
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Guarda c'é qualcuno che direbbe che chi scrive ha chissà che interessi quindi non si fida, che sicuramente sono faziosi.
Molti la fase della stampa estera "comunista" l'hanno giá passata.
Adesso mi sembra che la posizione piú in voga sia quella di disenteressarsi completamente della cosa.
Il bell'articolo due post piu sopra "perche gli italiani amano Berlusconi" penso che colga bene proprio questo aspetto.
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Old 13-03-2009, 14:25   #112
atinvidia284
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Berlusconi ripropone il progetto del ponte in Sicilia
marzo 2008 italiadallestero.info
Quote:
[Financial Times]

Rivitalizzando il vecchio sogno di unire la Sicilia alla penisola italiana, il governo di centro-destra di Silvio Berlusconi ha resuscitato il controverso progetto della costruzione del più grande ponte sospeso del mondo, come parte di un pacchetto di infrastrutture designato a smuovere l’economia.

Una commissione governativa ha approvato per il ponte lo stanziamento di fondi pubblici per 1,3 miliardi di euro (1,6 miliardi di dollari, 1,2 miliardi di sterline), su un costo totale stimato di 6,1 miliardi di euro, con il settore privato chiamato a coprire la differenza.

La precedente amministrazione Berlusconi aveva cercato di lanciare il progetto, ma fu bloccato nel 2006 dal seguente governo di centro-sinistra perché troppo costoso, non necessario e probabilmente destinato a diventare un’inattesa e fortunata fonte di subappalti per la mafia siciliana e, dall’altra parte del mare, per la ‘Ndrangheta calabrese.

Però la grande vittoria alle elezioni dello scorso anno da parte della coalizione di Berlusconi - e la disfatta dei Verdi in Parlamento - gli ha spianato la strada, grazie anche all’aiuto di una crisi economica profonda come lo Stretto di Messina. Berlusconi ha inoltre importanti alleati in Sicilia e una forte presenza siciliana nel suo governo.

Renato Schifani, Presidente del Senato e siciliano, ha dichiarato ieri che il progetto è di enorme importanza per tutto il Sud Italia in crisi.

Le azioni della Impregilo, l’impresa edile che si è già aggiudicata il progetto, sono salite dello 0,5 per cento alla borsa di Milano. Il mercato generale è crollato del 3.8 per cento.

“Il grande bluff di Berlusconi continua. La nostra ha nazione ha altre priorità,” dicono i Verdi. Un’autostrada in Calabria non è ancora finita dopo decenni di lavori e scandali.

Il ponte sospeso sarebbe il più lungo al mondo con un’estensione di 3.300 metri. L’area è soggetta a terremoti, forti venti e anche mareggiate, ma i progettisti dello Stretto di Messina dicono che questi problemi sono tutti superabili.

Eppure Fabrizio Antonioli, un geologo, ha contestato la fattibilità del progetto così com’è. In una pubblicazione afferma che il progetto non tiene conto dei movimenti delle due coste. L’estremità della Calabria - la punta dell’Italia - sale ad una velocità di 2mm all’anno, mentre la Sicilia sale di solo 0,5mm l’anno. DatiGPS mostrano che la Calabria si sta anche muovendo verso Nord-Est mentre la Sicilia si sta spostando a Nord-Ovest, aumentando il divario di 3mm all’anno.

Per centinaia di anni, uomini di stato, inventori e poeti hanno sognato di poter attraversare lo stretto.

[Articolo originale di Guy Dinmore]
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Old 13-03-2009, 14:35   #113
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Gianni Alemanno: Il signor «ordine e moralità» per Roma
marzo 2008 itliadallestero.info

Quote:
[Eleftheros Typos]

Un sindaco neofascista vuole rendere la capitale italiana una città tranquilla.

Quando Federico Fellini girò a Roma il celebre film «La Dolce Vita», l’attuale sindaco Gianni Alemanno spegneva la sua prima candelina. Negli ultimi cinquanta anni, Roma ha ricordato sempre meno la città delle star del cinema, della nobiltà decadente, della libertà e delle feste scatenate. La polizia vieta ai visitatori di bagnarsi nella Fontana di Trevi. La trattoria Rugantino, dove aveva luogo il party che durava tutta la notte e che ispirò Fellini per il suo film, è diventato ora un ristorante McDonald’s. Via Veneto, secondo il press agent Enrico Lucherini, «è insopportabile, piena di negozi di scarpe e di ristoranti turistici che pretendono 15 dollari per un caffè».

L’elezione del neofascista Alemanno lo scorso aprile ha segnato un altro cambiamento epocale per la capitale italiana, in quanto era il primo politico di destra a conquistare la carica di sindaco dopo la Seconda Guerra Mondiale. Immediatamente ha lanciato il progetto «ordine e moralità». L’ultima trovata? Le gelaterie, le pizzerie, le pasticcerie e i forni devono obbligatoriamente chiudere i battenti entro l’una di notte! La motivazione ufficiale è che molti di questi negozi vendono bevande alcoliche. In realtà, il signor Alemanno vuole che a notte tarda la sua città si svuoti dei giovani e dei turisti che intaccano l’immagine della capitale tranquilla e ben organizzata. Inoltre, in questo contesto, ha iniziato la scorsa estate a far multare coloro che dormono, mangiano o bevono in pubblico!

Quando era giovane, il sindaco, oggi cinquantunenne, non è stato esattamente il modello del cittadino pacifico. Presidente dei giovani del movimento sociale fascista [Movimento Sociale Italiano, N.d.T.], è stato arrestato nel 1981 per il pestaggio di uno studente, ma poi rilasciato.

L’anno successivo fu denunciato con l’accusa di aver lanciato una bomba Molotov contro l’ambasciata dell’Unione Sovietica. Fu arrestato per la terza volta nel 1989, per aver tentato di bloccare il corteo ufficiale del presidente degli Stati Uniti d’America George H. W. Bush.

L’ampia coalizione di Silvio Berlusconi, che raggruppò politici dal centro fino all’estrema destra, non poteva certo escludere il signor Alemanno, che nel frattempo era stato eletto parlamentare con Alleanza Nazionale. Ministro dell’Agricoltura dal 2001 al 2006, è stato scelto nel 2007 per la «riconquista» di Roma contro Francesco Rutelli. Vinse con la promessa di espellere circa 20.000 immigrati clandestini e di chiudere 85 campi rom irregolari. Per il momento ha espulso i giovani festaioli dichiarando apertamente: «Vogliamo porre un freno al problema del chiasso che spesso si protrae fino a tarda notte nel centro di Roma creando fastidio ai residenti». Fellini gli avrebbe risposto proprio come il suo eroe Steiner nella «Dolce Vita»: «E’ meglio la vita più miserabile, credimi, che l’esistenza protetta da una società organizzata, in cui tutto sia previsto, tutto perfetto».

[Articolo originale di Kostas Papachlimintzos]
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Old 13-03-2009, 14:36   #114
atinvidia284
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Requiem per i pianisti
marzo 2008 italiadallesteto.info

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[Diario Sur]


Il Parlamento italiano installerà un costoso sistema di controllo delle impronte digitali per evitare che i deputati votino per i loro colleghi assenti
È un’immagine consueta quella dei parlamentari distesi sul banco come se stessero ad un pianoforte. Non lo fanno tanto per motivi politici, ma per incassare il premio-voto ed era molto vistoso negli ultimi anni, giacchè la larga maggioranza di Berlusconi permette ai suoi deputati di passare il giorno bighellonando per Roma senza correre il rischio di perdere le votazioni, anche se talvolta succede.

Per vent’anni si è tentato di tutto - commessi vigilanti, posti fissi, sistemi elettronici, schede - , però niente, sono incontenibili. Alla fine, gli italiani hanno dovuto pagare 450.000 euro, in piena recessione mondiale, per costringere lorsignori ad essere onesti. Il sistema entrerà in funzione martedì (11 marzo, N.d.T.) alla Camera dei Deputati. Naturalmente, lo scetticismo è generale. Non bisogna sottovalutare il talento innato del politico italiano per le malefatte. Anche se il sistema è rigoroso, in Italia le impronte digitali si prendono solo ai delinquenti.

Infatti, 19 dei 630 deputati si sono dichiarati obiettori. Devono ancora depositare la loro impronta 59 deputati che non si sa cosa faranno, mentre il primo ministro Silvio Berlusconi, alla fine, l’ha depositata ieri anche se non si presenta quasi mai. Il presidente della Camera Gianfranco Fini, promotore dell’iniziativa, ha spiegato che se i dissidenti sono pochi, desisteranno, inoltre sono facili da vigilare. Fini, pazzo o visionario, lo fa “in nome della moralità pubblica”, concetto innovatore che tenta di introdurre non senza difficoltà.

È un peccato, perchè i pianisti procuravano momenti esilaranti. C’erano autentici maestri e, nell’opposizione, specialisti nello smascherarli. Era come un gioco scolastico. “Presidente! Si è prodotto un fenomeno extraterrestre. Vede dov’è seduto l’onorevole Berruti? Al momento del voto si è accesa la luce a fianco”, ha protestato il deputato Evangelisti in una recente disputa. “Ho votato solo per me, il collega è un’ipocrita, un falso, un bugiardo!”, ha replicato l’altro, indignato.

Nei telegiornali

Ed ecco video di pianisti smascherati nei telegiornali. Un’altro “onorevole”, tale Zamberletti, era un simpaticone: si nascondeva sotto il banco, simulando di non esserci, per riapparire facendo “cucù” se c’erano lamentele. La fama di questi artisti era tale che il sovrano della Malesia, durante una visita ufficiale, si è interessato al tema chiedendo una dimostrazione pratica.

Però, nonostante il dispendio, i politici italiani, sempre in contatto con la realtà della strada, cercano di fare qualcosa per la crisi. L’altro giorno, per esempio, hanno deciso di abbassare del 20% i prezzi del bar del Senato, che è diventato il più economico d’Italia per i politici con gli stipendi più alti dell’Eurasia, circa 12.000 euro mensili. Un caffè, 42 centesimi. Un piatto di pasta, 1.50 euro. Si è procurato un tale trambusto che hanno dovuto fare marcia indietro.

Al pari delle altre grandi democrazie, come l’Albania, il Parlamento italiano ha sfiducia, a giusta ragione, dei suoi politici ed è ricorso ad un sistema di controllo delle votazioni mediante impronte digitali. Il problema dei cosiddetti pianisti, deputati che votano per i colleghi assenti, era vergognoso.

[Articolo originale di Íñigo Domínguez]
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Old 13-03-2009, 16:43   #115
tisserand
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Ne aggiungo qualche altro, un paio vecchi del guardian e del clarin, uno più recente del pais.
o David Gow in Brussels
o guardian.co.uk,
o Wednesday August 27 2008 12:08 BST
o Article historyPhotograph: Getty
The air over Europe in these dog days of a dreary summer is thick with talk of real and imagined takeovers in the automotive, banking and energy sectors, among others. The fall-out from the credit crunch and the obvious risk of a full-scale recession notwithstanding, acquisition activity is on the up.
There are at least three targets in aviation alone: Alitalia, Austrian and Iberia. Silvio Buffone, the Italian premier, re-elected partly on a promise to rescue the stricken national carrier, keep it in national hands and protect jobs, is behind a scheme involving a group of prominent business investors who would inject €1bn (£0.8bn) into Alitalia - on top of the €300m state aid being scrutinised by the European commission. Buffone helped ensure that the Air France-KLM offer to take over Alitalia by buying the state's 49.9% stake collapsed.
Alitalia, which lost a further €215m in the first quarter, is saddled with net debt of €1.1bn, an ageing fleet of aircraft, stroppy unions and creditors. The latest rescue plan, known as Piano Fenice, would enable the prominent Italian business investors to take it over and merge it with AirOne after it was broken up and its loss-making activities put into state administration (bankruptcy). This ludicrous national champion would then invite outside help from other European airlines in return for a stake. Inevitably, it is Germany's Lufthansa - which kept well away from the first rescue attempt by AF-KLM - that is seen as the most viable saviour.
But the airline, which has already swallowed Swiss, is now trying to take over loss-making Austrian by buying the state holding's 43% and is committed to buying out BMI. A handful of other airlines, including AF-KLM, have signalled their own interest to Austrian's advisers, Merrill Lynch. Even so, Lufthansa is said to be interested in taking up to 25% of New Alitalia.
Separately, British Airways, which this month launched a transatlantic flights joint venture with American Airlines and Iberia, is in pole position to conclude a full-scale merger/takeover with Spain's national carrier. The prospect, long dangled before us, of Europe's three biggest airlines - AF-KLM, LH and BA - emerging as a trio of sole European champions of aviation outside the low-cost segment is gradually moving closer.



Político, cantante y ahora actor
Silvio Berlusconi se ríe de sus arrugas y se mofa de los amoríos de Frattini
MERCEDES VELA - Roma - 12/03/2009
Ya se sabe, cada vez que Silvio Berlusconi reúne a los suyos es difícil que no intente subir los ánimos con bromas. Le gusta cantar, aunque parece que lo suyo es el teatro. El último escenario ha sido la asamblea de los diputados de su partido, Partido del Pueblo de la Libertad (PDL), celebrada en un teatro de Roma.
Ya se sabe, cada vez que Silvio Berlusconi reúne a los suyos es difícil que no intente subir los ánimos con bromas. Le gusta cantar, aunque parece que lo suyo es el teatro. El último escenario ha sido la asamblea de los diputados de su partido, Partido del Pueblo de la Libertad (PDL), celebrada en un teatro de Roma. Un encuentro programado para hacer balance de 10 meses de Gobierno y cuyas imágenes están en todas las webs del mundo por el numerito del primer ministro.
Berlusconi usó como argumento cómico a Franco Frattini, titular de Asuntos Exteriores, al que tomó el pelo por su vida sentimental. El ministro ha sido recientemente protagonista de la prensa social por la ruptura de su noviazgo con una guapa dermatóloga de famosos. La prensa contó que Frattini comunicó a su novia que la dejaba con un mensaje de móvil. "Cuando deje a sus novias al menos pase algún número de teléfono", le dijo en tono irónico Berlusconi. El público rio ante un Frattini resignado a la broma.
Pero Berlusconi dio lo mejor de sí cuando escenificó con gestos y voces un episodio que le había ocurrido días antes en la visita a un centro de la tercera edad en Milán. "Estaba allí hablando con los viejecitos cuando vi una señora toda arrugada en silla de ruedas y pensé que sería la más vieja del reparto", contó divertido mientras con gestos imitaba las arrugas de la cara y el cuerpo encorvado de la mujer. El público palpitaba mientras Berlusconi seguía: "Entonces le pregunté: 'Señora, ¿cuántos años tiene usted?". Imitando una voz de pito, el primer ministro italiano, de 72 años, gritó: "¡Somos coetáneos!". El público se vino abajo y rio a carcajadas mientras Berlusconi se llevaba las manos a la cara como avergonzándose y recogía aplausos.
El show no terminó ahí. Un presumido primer ministro prosiguió contando cómo después del encuentro con la anciana había pasado más de un cuarto de hora mirándose al espejo preocupado y buscando nuevas arrugas. Eso sí tranquilizó a los suyos: "Os aseguro que me siento siempre como si tuviera 35 años, aunque a veces me desmayo... Bueno, nadie es perfecto", refiriéndose al episodio de hace un par de años cuando se desvaneció mientras daba un discurso en un acto de partido.


GRABACIONES CON FUERTE CONTENIDO EROTICO
Sexgate a la italiana: el escándalo salpica a Berlusconi y una ministra
LA BELLA MARA. LA MINISTRA DE IGUALDAD DE OPORTUNIDADES FUE FINALISTA PARA LA ELECCION MISS ITALIA EN 1997
El primer ministro Silvio Berlusconi y una ministra de su gabinete han quedado en el centro del escenario de un vasto escándalo ya bautizado "sexygate", como el que hace diez años casi le cuesta la presidencia de los Estados Unidos a Bill Clinton, a raíz de sus comprobados juegos de sexo oral en la sala oval de la Casa Blanca con la becaria Mónica Lewinsky. Desde hace varios días, tanto en la prensa como en los ganglios del poder político italiano, especialmente las Cámaras de Diputados y Senadores, crece el se dice . Se dice que en la Caja de Pandora de las 8.400 intercepciones telefónicas realizadas por la justicia de Nápoles en una causa de corrupción que podría terminar en un proceso penal contra Silvio Berlusconi, hay algunas llamadas que no tienen relevancia penal pero son un cóctel explosivo por su fuerte contenido erótico y las referencias al sexo oral, que los italianos llaman il pompino. Hasta ahora esas intercepciones no han terminado en las páginas de algún diario o revista, como es usual en este país, ni en la línea de los sitios de Internet, donde brotan como manantial los chismes de todo tipo.Pero el diario La Repubblica cita a la ex viceministro de Relaciones Exteriores y dirigente socialista Margarita Boniver, devota partidaria de Berlusconi, que reconoce la existencia de los mensajes a luces rojas .Según la prensa, en los diálogos telefónicos Berlusconi y su actual ministra de Igualdad de Oportunidades, Mara Carfagna, de 37 años, intercambiarían frases de tono más que subido con alusiones a il pompino . En la época en que fueron realizadas las intercepciones judiciales, il Cavaliere era el jefe de la oposición y Carfagna, una soubrette de fama creciente en la televisión.De una gran belleza, Mara (María del Rosario), había sido ya la causa de un escándalo que estalló en enero del año pasado, cuando en la consigna de premios de sus canales de televisión (Berlusconi es propietario de las tres grandes redes comerciales de la televisión), el entonces jefe de la oposición conservadora le dijo públicamente: Si no fuera casado, me casaría contigo .La segunda esposa de Berlusconi, Verónica Lario, otra gran belleza y madre de tres hijos (il Cavaliere tiene otros dos de su primer matrimonio), hizo explotar su ira en una carta abierta al marido que publicó el diario La Repubblica, exigiéndole que pidiera perdón. Berlusconi se apresuró a satisfacer el pedido.Mara es de Salerno y su biografía comprende las actividades en televisión, el mundo del espectáculo y la vida mundana. Pero Carfagna también estudió danza clásica, canto y es licenciada en Derecho.Qué pasaría si Clinton hubiera nombrado a Mónica Lewinsky ministro , se preguntó el diputado opositor Massimo Donadi. El ex fiscal del proceso Manos Limpias de Milán, Antonio Di Pietro, duro opositor parlamentario de Berlusconi, señaló que no se puede refugiar en el privado quien nombra una ministra de la República por razones ajenas a sus funciones institucionales .Di Pietro había acusado hace poco de magnaccia (cafischo diría un argentino, o sea explotador de mujeres) al primer ministro, después que el semanario L Espresso reveló hace dos semanas intercepciones telefónicas con diálogos entre Berlusconi y el ex director de la RAI, la televisión privada, Antonino Saccá, en la que el entonces jefe de la oposición y dueño de la compañía de TV rival, le pidió a su amigo que diera trabajo a cinco soubrettes y actrices de poco relieve. En particular, Berlusconi señaló a Antonella Troíse. Es una loca que dice que yo la perjudico y se está haciendo peligrosa , le dijo. Para todos el pedido lucía como una forma eficaz de hacer callar a la Troíse, vaya a saber por qué.Para parar el aluvión que se le venía encima, Berlusconi anunció un decreto de su gobierno prohibiendo la difusión de las interceptaciones telefónicas. Luego dijo que no necesitaba nuevas normas , tras que sus amigos lo calmaran y los magistrados napolitanos que lo investigan afirmaran que destruirán las llamadas telefónicas sin relieve penal . Pero en Italia es muy difícil que esto ocurra al cien por ciento.En una conferencia de prensa, ayer Berlusconi anunció que no presentará un decreto de ejecución inmediata sino un proyecto de ley que discutirá el Parlamento.Pese a todo el fango que me echan encima los sondeos demuestran que los italianos siguen apoyándome , aseguró el primer ministro conservadorBerlusconi y su alianza de centroderecha con la Liga Norte ganaron en abril pasado ampliamente al Partido Democrático, la nueva fuerza de centroizquierda que gobernaba hasta entonces y luego hasta perdió la alcaldía de Roma. Así, Silvio Berlusconi volvió a ser primer ministro por tercera vez en su vida.Lo que aparece en la prensa -dijo ayer- se concentra en los hechos que nada tienen que ver con el programa del ejecutivo y llevan al primer plano el ataque constante de cierta magistratura a quien debe gobernar, elegido por el país, mientras se quiere subvertir el voto de los italianos.

Ultima modifica di tisserand : 13-03-2009 alle 17:00.
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Old 13-03-2009, 16:49   #116
tisserand
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P.s. Mi complimento con l'autore della discussione, ciao e grazie.
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Old 14-03-2009, 09:41   #117
atinvidia284
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L'articolo del Clarin ricordo di averlo letto,mi sarò dimenticato di inserirlo,adesso vado a ripescarlo,grazie della segnalazione

Ultima modifica di atinvidia284 : 14-03-2009 alle 09:56.
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Old 14-03-2009, 09:45   #118
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Sexgate all’italiana: lo scandalo tocca Berlusconi e una donna ministro
luglio 2008 italiadallestero.info
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[Clarin]

REGISTRAZIONI DALLO SPICCATO CONTENUTO EROTICO

Sexgate all’italiana: lo scandalo tocca Berlusconi e una donna ministro

Nel procedimento penale in corso sono emersi dati compremettenti

Il primo ministro Silvio Berlusconi e una donna ministro del suo governo sono finiti al centro della scena di un vasto scandalo già ribattezzato “sexygate”, come quello che dieci anni fa quasi costò la presidenza degli Stati Uniti a Bill Clinton, sulla base dei suoi compromettenti giochetti di sesso orale nella sala ovale della Casa Bianca con la stagista Monica Lewinsky. Da qualche giorno sulla stampa e nei centri del potere politico, soprattutto alla camera dei Deputati e in Senato, crescono i ‘si dice’. Si dice che dal vaso di Pandora delle 8.400 intercettazioni telefoniche realizzate dalla magistratura di Napoli nel corso dell’indagine per corruzione che potrebbe terminare con il processo penale contro Silvio Berlusconi siano emerse anche alcune chiamate che non hanno rilevanza penale che ma che sarebbero un cocktail esplosivo per il loro contenuto fortemente erotico e per i riferimenti al sesso orale, che gli italiani chiamano ‘pompino’. Fino ad oggi le intercettazioni non sono finite su nessun quotidiano o rivista, cosa inusuale per il paese, né sui siti internet, dove fioriscono illazioni di ogni tipo.

Però il quotidiano La Repubblica cita l’ex vice ministro per le Relazioni Esterne e dirigente socialista Margherita Boniver, devota sostenitrice di Berlusconi, la quale ammette l’esistenza dei messaggi a luci rosse.

Secondo i giornali, nelle loro conversazioni telefoniche Berlusconi e l’attuale ministro per le Pari Opportunità Mara Carfagna, 37 anni, si sarebbero scambiati delle frasi dal tono molto intenso con allusioni al pompino. All’epoca in cui sono state realizzate le intercettazione giudiziarie il Cavaliere era il capo dell’opposizione e la Carfagna una soubrette in ascesa.

Ragazza dalla bellezza prorompente, Mara (Maria del Rosario) era già stata causa di uno scandalo scoppiato nel gennaio dello scorso anno, quando durante la consegna dei premi dei suoi canali televisivi (Berlusconi è proprietario delle tre maggiori reti della televisione commerciale) l’allora capo dell’opposizione conservatrice aveva detto pubblicamente: se non fossi già sposato, sposerei te.

La seconda moglie di Berlusconi, Veronica Lario, altra gran bellezza nonché madre di tre figli (il Cavaliere ne ha altri due dal primo marimonio) aveva dato sfogo alla sua ira con una lettera aperta pubblicata da Repubblica in cui esigeva che lui chiedesse perdono. Berlusconi si era affrettato a soddisfare la richiesta.

Mara è di Salerno e il suo curriculum comprende attività in televisione, nel mondo dello spettacolo e nella vita mondana. Ma la Carfagna ha anche studiato danza classica e canto ed è laureata in Giurisprudenza.

Cosa sarebbe successo se Clinton avesse nominato ministro Monica Lewinsky, si è chiesto il deputato dell’opposizione Massimo Donadi. L’ex magistrato di Mani Pulite Antonio Di Pietro, duro avversario di Berlusconi in Parlamento, sostiene che non si può rifugiare nella sfera privata chi nomina un ministro della Repubblica per ragioni che non hanno a che fare con le sue funzioni istituzionali.

Di Pietro aveva accusato il primo ministro di essere un magnaccia (ossia uno sfruttatore di donne) dopo che il settimanale L’Espresso ha rivelato due settimane fa intercettazioni telefoniche con conversazioni tra Berlusconi e il direttore della RAI, la televisione pubblica, Antonino Saccà nelle quali l’allora capo dell’opposizione e proprietario della reti televisive concorrenti aveva chiesto al suo amico di dare lavoro a cinque soubrette e attrici di poco conto. In particolare, Berlusconi aveva segnalato Antonella Troise. E’ una pazza che sostiene che io la perseguiti e sta diventando pericolosa, aveva detto. Per tutti la richiesta appariva come una forma efficace per farla tacere, vai a sapere perché.

Per difendersi dalle nubi che si stavano addensando sulla sua testa Berlusconi ha annunciato un decreto del suo governo per proibire la diffusione delle intercettazioni telefoniche. Poi ha detto che non servivano nuove leggi, dopo che i suoi amici lo avevano calmato e dopo che i magistrati napoletani che indagano su di lui hanno fatto sapere che avrebbero distrutto le chiamate telefoniche senza rilevanza penale. Ma in Italia è difficile che succeda al cento per cento.

In una conferenza stampa ieri Berlusconi ha annunciato che non presenterà un decreto di esecuzione immediata, bensì un disegno di legge che verrà discusso in Parlamento.

Nonostante tutto il fango che mi gettano addosso i sondaggi dimostrano che gli italiani continuano a sostenermi, ha assicurato il primo ministro conservatore.

Berlusconi e la sua alleanza di centro-destra con la Lega Nord hanno riportato un’ampia vittoria sul Partito Democratico, la nuova forza di centro-sinistra che ha governato fino ad oggi e che ha poi ceduto anche il posto di sindaco di Roma. Così Berlusconi è tornato ad essere primo ministro per la terza volta nella sua vita.

Quello che viene riportato dalla stampa – ha detto ieri – si concentra su fatti che non hanno nulla a che vedere con il programma dell’esecutivo e che portano in primo piano l’attacco costante da parte di certa magistratura a chi deve governare, eletto dal paese, mentre si vuole sovvertire il voto degli italiani.

[Articolo originale di Julio Algañaraz]
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Old 15-03-2009, 00:33   #119
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L’Iran?… no, e’ l’Italia a presentare un emendamento per bandire Facebook
febbraio 2009 italiadallestero.info
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[de nieuwe reporter]

L’UDC e’ il partito ‘di opposizione’ della destra con piu’ deputati perseguiti penalmente. Giampiero D’Alia, senatore del partito, ha recentemente redatto l’emendamento 50bis per mezzo del quale siti come Facebook e Youtube potrebbero essere chiusi sul territorio nazionale su richiesta del Ministero degli Interni. L’emendamento e’ stato approvato come parte del grande pacchetto sicurezza del governo italiano.

Il network Facebook cresce in maniera velocissima in Italia. Un grafico mostra la crescita esponenziale di Facebook comparandolo a Myspace, Blogger e Splinder. Il sito contava 4.149.320 registrazioni a novembre dello scorso anno, mentre nel febbraio di quest’anno e’ cresciuto del 55,59%, fino a 6.455.960 registrazioni.

La comunita’ italiana di Facebook mostra un vivace e intricato groviglio di contatti. Gli studenti italiani hanno spesso usato Facebook lo scorso autunno per le loro proteste contro i cambiamenti nel sistema scolastico. Un programma TV su Gaza in cui un giornalista se ne era andato via arrabbiato, ha comportato numerose reazioni sul sito. Nel frattempo la questione di Eluana Englaro, sfruttata dalle logiche politiche e del vaticano in modo estremo, e’ stata a lungo discussa anche su Facebook mentre sono stati inseriti online ‘testamenti biologici’ come conseguenza della tragedia di Eluana.

Pacchetto sicurezza

L’emendamento 50bis di D’Alia e’ parte del piu’ grande ‘pacchetto sicurezza’ che in passato ha reso possibile la presenza dell’esercito e polizia extra a Napoli e in altre zone, e che prevede sull’isola di Lampedusa una sorta di Alcatraz per immigranti illigali. Il parlamentare motiva il suo emendamento nominando siti come Facebook in cui nei mesi scorsi sono comparsi gruppi che idolatrano mafiosi di primo ordine come i siciliani Toto’ Riina e Bernardo Provenzano e il camorrista napoletano Cutolo, o la organizzazione terroristica delle Brigate Rosse. Questi gruppi non contano che circa duecento membri. Gli altri gruppi italiani con decine di migliaia di soci su Facebook portano invece nomi di famosi giudici uccisi dalla mafia.

In un’intervista con il settimanale L’Espresso il senatore D’Alia ha rilasciato la seguente dichiarazione: “Nel caso di simili contenuti dannosi il ministero intimera’ il provider che avra’ pertanto due possibilita’: o accettare, e quindi cancellare i contenuti indicati, o non farlo. Nell’ultimo caso diviene complice di chi inneggia a Provenzano e Riina, e si da’ ragione pertanto della soppressione del sito.[...] Lo stesso vale per i video su Youtube, che concernono lo scambio di offese e minacce tra gli utenti, e vale anche per i commenti sui blog”.

Protesta

Subito si sono formati gruppi di protesta su Facebook contro l’emendamento di D’Alia. Ma non sono le prime proteste italiane contro le limitazioni alla liberta’ di espressione sul web. E non sono nemmeno i primi tentativi per regolare la comunicazione digitale.

Infatti nel 2007 su iniziativa di un parlamentare, ancora dell’ UDC, fu oscurato un sito italiano. E’ accaduto a causa del gioco-video flash-based Operation Pedopriest. Il gioco nel 2007 e’ stata la provocatoria risposta dei mediartisti di Molleindustria al documentario della BBC ‘Sex, Crime and the Vatican’.

A giugno di quell’anno Luca Volonte’, all’epoca a capo dell’UDC al Senato, protesto’ presso tre ministri che il gioco aveva lo scopo di attaccare la Chiesa e il Papa Benedetto XVI. Richiese pertanto ai ministri di prendere dei provvedimenti urgenti in modo che la liberta’ d’espressione non diventasse un alibi per giustificare l’offesa di sentimenti umani e religiosi e soprattutto della religione cattolica.

l Ministero degli Interni fece sapere che il sito era stato gia’ ispezionato dalla giustizia, e gli artisti tolsero il loro sito dal web, “per non peggiorare la situazione del nostro web provider, che è responsabile legalmente per tutto il contenuto’. Dopodiche’, come era prevedibile, il gioco e’ rimbalzato ed e’ stato copiato in Italia e all’estero.

Un mese piu’ tardi e’ stato registrato un dominio online dal nome lucavolonte.eu per una parodia, una copia quasi esatta del sito di Volonte’, con l’Operazione Pedopriest ben in vista.

Il sito e’ stato prontamente chiuso a causa della ’sostituzione di persona e calunnia a mezzo stampa’. Ma non e’ ancora finita, perche’ ora il sito si trova con la stessa parodia negli USA. Voci dicono che il PM italiano stia valutando se presentare una richiesta internazionale alle autorita’ americane.

Emigrazione

L’emendanmento 50bis comportera’ probabilmente nel contesto internazionale una emigrazione di siti e servers fuori dall’Italia, sull’esempio della crescente emigrazione di gente dal Paese.
Facebook e Google hanno intanto reagito in modo scosso all’emendamento 50bis di D’Alia. Marco Pancini di Google Italia ha detto alla stampa di non essere d’accordo con “queste leggi ad aziendam. [..] Qui si ha a che fare con reati di opinione”. Pancini fa sapere che “la polemica circola a livello internazionale e la cosa continua ancora.[..] C’e’ una corrente all’interno della politica contro l’industria internet e il mondo degli utenti” afferma Pancini. Facebook paragona l’emendamento ad un blocco dei binari a seguito di graffiti indecenti nella stazione.

La formulazione dell’emendamento trova origine nell’esigenza di combattere il culto dei mafiosi nei gruppi di Facebook ma in pratica avra’ il carattere di una censura vera e propria che si estendera’ anche a siti come Youtube. Le aziende della telecomunicazione sono ritenute responsabili della cancellazione dei contenuti incriminati con multe fino a 300.000 euro. Per il provider sara’ forse piu’ semplice chiudere un intero sito che andare in cerca di un aspetto di un contenuto illegale su una certa piattaforma.

Skype

Il prossimo mezzo di comunicazione digitale che diventera’ forse bersaglio del governo italiano e’ Skype. L’intercettazione telefonica di un trafficante di cocaina e’ sotto l’attenzione da un paio di mesi: ” Ne riparliamo di nuovo su Skype di quei due chili di cocaina”.

PS. In questo momento c’e', sempre in relazione al ‘pacchetto sicurezza’ del governo italiano, un provvedimento per bandire le intercettazioni telefoniche nel corso di inchieste giudiziarie. I giornalisti e i giornali sono punibili (fino a 3 anni) se scrivono su persone indagate o nominano i magistrati legati all’inchiesta o, ancora, se informano su processi non ancora conclusi.

PPS. Gabriella Carlucci del PdL (il partito di Berlusconi) attraverso la proposta di legge 2195 vuole “assicurare la legalita su internet” per cui, secondo lei, il governo dovrebbe nominare un comitato che vigili che ogni testo online sia riferito riconducibile all’autore”. In altre parole, con tale proposta di legge si vuole che l’anonimato sulla rete giunga a termine. La proposta, nelle intenzioni di chi l’ha formulata, si vuole abbia valore anche fuori dai confini geografici italiani. La proposta non e’ ancora ufficiale, ma alcune parti circolano gia’ sul web.

[Articolo originale di Cecile Landman]
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Old 15-03-2009, 10:23   #120
gugoXX
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Sapete cosa ne pensano qui dall'Inghilterra sull'Italia e Berlusconi?
Niente.
Non ne pensano assolutamente niente. Non gliene frega proprio niente. Meno di zero.

Gli unici che ne pensano qualcosa sono i giornalisti della Repubblica, con tanto di riferimento, che ogni tanto passano qualche articolo (negativo) alla stampa locale, che lo usa per riempire l'ultima pagina degli esteri.
__________________
Se pensi che il tuo codice sia troppo complesso da capire senza commenti, e' segno che molto probabilmente il tuo codice e' semplicemente mal scritto.
E se pensi di avere bisogno di un nuovo commento, significa che ti manca almeno un test.
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