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Kobo Clara Colour è il primo eReader dell’azienda insieme al Libra Colour a proporre agli utenti un display E INK a colori. È senza dubbio affascinante, con alcuni vantaggi che sono sicuramente tutti inerenti alla lettura dei fumetti o libri illustrati. Farà effettivamente la differenza sul mercato? Cerchiamo di scoprirlo in questa nostra recensione.
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Logitech G lancia la sua prima tastiera da gaming con layout al 60%, debuttando così in una categoria dove i grandi concorrenti della casa elvetica operano già da anni. Il produttore opta per gli switch ottici e, nonostante la partnership con i pro player, rinuncia ad alcune funzionalità 'essenziali' per il gaming competitivo. Il prezzo di vendita, inoltre, non è molto incoraggiante.
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Old 22-12-2009, 22:20   #741
juninho85
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Larrivey: "Ho alcune proposte"
L'attaccante argentino del Cagliari Joaquin Larrivey (25) potrebbe andarsene nel mercato di gennaio. A sostenerlo è lui stesso, che in un'intervista per il quotidiano Olè ha dichiarato: "Avevo iniziato bene la stagione, ma poi ho trovato poco spazio. Il mio agente, tuttavia, ha detto che ci sono un paio di proposte interessanti e quindi avrò diverse cose da consdirare".

ma baidindi a casinu!!!

PER ARIAUDO MANCA SOLO L' UFFICIALITA'
Dopo che quest' estate la trattativa per portare Ariaudo dalla Juve al Cagliari, era tramontata proprio negli ultimi minuti, pare che questa volta sia la volta buona. Infatti manca solo l' ufficialità per il passaggio in rossoblu del giocatore. Il procuratore del difensore, Davide Torchia, in esclusiva per Tuttocagliari.net, ha confermato le indiscrezioni: "Stiamo trattando. C'è una trattativa che prosegue. Credo possa andare in porto a breve. Però non c'è ancora l'ufficialità. La formula del trasferimento? Credo che alla fine sarà un prestito con diritto di riscatto della comproprietà a favore del Cagliari".
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Old 22-12-2009, 22:42   #742
juninho85
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Calciopoli, Cellino contro Moggi
Il presidente del Cagliari al processo di Napoli: «I sorteggi erano pilotati». L’ex dg della Juve replica: «Questo procedimento è basato sui “si dice”»

L'udienza del processo di Calciopoli, ripreso oggi davanti alla nona sezione del Tribunale di Napoli, è stata caratterizzata dalla testimonianza del presidente del Cagliari Massimo Cellino e da alcune dichiarazioni spontanee rese dall'ex dg della Juventus Luciano Moggi. Cellino, che è stato accompagnato in Tribunale dai carabinieri su disposizione dei giudici dopo che era risultato assente in tre precedenti udienze, si è soffermato in particolare su alcuni presunti torti arbitrali subiti dal Cagliari nei campionati scorsi. Rispondendo alle domande di un legale, Cellino ha affermato a proposito delle designazioni: «Sì, c'era il sorteggio e si è visto anche che sorteggio c'era». Alla richiesta di chiarimenti Cellino ha sostenuto di credere che «il sorteggio era pilotato».

A conclusione dell'udienza Moggi ha chiesto la parola per una dichiarazione spontanea, nel corso della quale ha sostenuto che «questo è un processo sui “si dice”», riferendosi al fatto che le dichiarazioni dei testi, come in particolare quella odierna di Cellino, sono tutte notizie apprese non da fonti dirette ma da quello che si diceva nell'ambiente calcistico. Il processo riprenderà il 9 febbraio prossimo quando sarà ascoltato il colonnello dei carabinieri Attilio Auricchio che ha condotto le indagini.
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Old 23-12-2009, 00:18   #743
Sallino
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peccato che lazzari sia per metà dell'atalanta e dovranno discutere sul dà farsi questa estate
Non per augurare niente a nessuno, ma se l'Atalanta retrocede quest'anno non credo che avremo problemi a tenere Lazzari...
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Old 23-12-2009, 07:47   #744
juninho85
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Il Sardegna - Sempre meglio
Hit parade dell'anno. Allegri e il suo Cagliari mettono il fiocco al 2009, chiuso all'ottavo posto con 55 punti realizzati in 37 domeniche di calcio-champagne e solo qualche parentesi meno frizzante. Mancherebbero cinque ipotetici punti dall'Europa League, e tutto questo mentre i rossoblù continuano a volare basso parlando solo ed esclusivamente di salvezza. C'è da capirli, ma questa classifica è comunque la conferma che la banda Allegri debba e possa guardare in alto. Non è un caso che ci sia una certa e importante continuità rispetto allo scorso anno. I punti totali del 2008 furono 53 (32 con Ballardini e 21 con Allegri), si è addirittura migliorato il bottino e probabilmente senza il rinvio della gara a Udine della scorsa domenica (insieme a Bologna, Atalanta, Fiorentina, Milan, Genoa, e Udinese) i conti sarebbero ancora più felici. Ma comunque siamo lì. Allegri non divide il panettone con nessuno stavolta, in regia nel 2009 c'è stato solo lui. Lui e il suo Cagliari fatto di armonia e nomi ormai noti e apprezzati. Ha portato Marchetti in Nazionale, regalato mercato ad Acquafresca, festeggiato l'azzurro con Biondini, reso Cossu un gigante, e ora, dalla sue mani sta nascendo un bomber di razza, Matri. Senza dimenticare Nenè e tutti gli altri rossoblù grandi protagonisti del 2009. Più bravi della banda Allegri in questo anno di molti alti e pochi bassi sono stati l'Inter con 81 punti e il Milan con 72. Seguono Juventus 68, Roma 68, Genoa 63, Fiorentina 60 e il Palermo 60. Il Cagliari va quindi a spezzare una classifica che vede più giù proprio l'Udinese con 54 punti, il Chievo 53, la Sampdoria 52, Lazio 49, Napoli 43, Bologna 38, Siena 37, Atalanta 36, Catania 30. Insomma, i rossoblù sono i più belli della mezza classifica e sono riusciti ad avere la meglio anche con squadre come Samp, Lazio e Napoli che non solo vorrebbero essere al posto del Cagliari, ma ben oltre. Progetti falliti. I bei ricordi rossoblù invece riempiono il calendario che vive i suoi ultimi giorni di vita. Gennaio stellare, coronato con la vittoria al Delle Alpi contro la Juventus (3-2) che mancava dai tempi dello scudetto con replica nove mesi dopo al Sant'Elia. Il record di cinque vittorie di fila sfiorato per ben due volte, Matri che sfida Gigi Riva e ne fa 7 di fila. La constatazione che quando c'è un infrasettimanale di mezzo ai rossoblù viene facile il tris di vittoria. E cosa sarebbe stato se nel finale del campionato 2008-2009 il Cagliari fosse rimasto più concentrato e non avesse preso tutti quei gol (anche se in casa riuscì a battere l'Inter già Campione d'Italia)...e cosa sarebbe accaduto se la fortuna fosse girata prima e la squadra di Allegri avesse racimolato punti sin da questo recente settembre? Di sicuro questo entusiasmante risultato sarebbe potuto essere ancora più incisivo. Palermo, Fiorentina e Genoa non sono poi così lontane. Ma c'è il 2010 alle porte, per inseguire. Raggiungere la salvezza e poi divertirsi, come ha suggerito Cossu. Perchè il Cagliari può farlo e non deve nascondersi.

La Nuova Sardegna - Gruppo blindato per quattro anni
Un’azione coordinata passo passo dal presidente e perseguita con puntiglio: il Cagliari ha messo il parco giocatori in cassaforte. Un armadio solido e flessibile al tempo stesso. Da Federico Marchetti, che ha rinnovato fino al 2014, passando per il gruppo, blindato fino al 2013, per arrivare ad Andrea Cossu, in rossoblù fino al 2012.
Di ufficiale dal club di Massimo Cellino non trapela nulla. Ma le ragioni dell’accelerata sono intuibili: dal 2010/11, con una sontuosa ripartizione dei diritti televisivi, le società si ritroveranno con un lauto tesoretto a disposizione.
Il patron ha scritto la parola fine su un lavoro certosino portato avanti dallo staff dirigenziale con il prima fila il direttore generale, Francesco Marroccu.
L’operazione ha coinvolto sia la vecchia guardia, guidata da Conti e Agostini, sia i pezzi mercato: Marchetti, Biondini, Matri e, nonostante sia in partecipazione con l’Atalanta, lo stesso Lazzari. A quanto pare, il solo Cossu ha rinnovato dal 2011 al 2012. Per Cossu, il presidente stravede e a fronte di un rinnovo anticipato di 12 mesi, potrebbe mettere sulla bilancia una lievitazione dello stipendio.
Il Dna di un gruppo solido. Concentrato nel correre il più in fretta possibile verso l’asticella dei 40 punti, quota salvezza.
Ma a guardar bene, è l’operazione Marchetti a prendersi la scena. In pianta stabile nel giro azzurro, il portiere è stato al centro di un tira e molla sul rinnovo dell’ingaggio.
Appena risolta la faccenda economica, Cellino ha chiuso il discorso: rinnovo fino al 2014 con il preludio al riscatto totale dall’Albinoleffe. Al riguardo, la prima metà il Cagliari potrebbe prenderla a gennaio, il rimanente 50% a fine stagione.
Intanto, sul giocatore le sirene non mancano. Per gli operatori vale tra i 15 e i 25 milioni di euro.

Unione Sarda - Il campionato conferma: è solo la squadra il segreto del successo
Dieci panchine saltate (record europeo), campioni strapagati che stentano (Diego e Melo nella Juventus, ma anche Acquafresca nell'Atalanta), gioco che latita. Non è un buon momento per il campionato di serie A, che non propone alcuna suspense in vetta (l'Inter si avvia a vincere in surplace il quinto scudetto consecutivo) e nessun picco di bel gioco (si pensi alla mediocrità di Juventus-Inter, presentata come partita dell'anno). Dopo diciassette giornate, emerge un dato chiaro: solo chi è capace di essere squadra può ambire a risultati importanti e avere la speranza di offrire un gioco piacevole e vincente. Sinora, l'Inter ha dominato per la qualità dei singoli e non per la superiorità della manovra. Infatti, quando ha messo il naso fuori dall'Italia ha rimediato figuracce (la batosta di Barcellona) o vittorie stentate (quella di Kiev), che hanno messo a nudo il pesante ritardo del lavoro di Mourinho.
Per restare a esempi più vicini al Cagliari, c'è quello di Acquafresca. Perso il suo miglior realizzatore, la squadra rossoblù temeva di pagare dazio. Allegri ha sopperito alla pesante perdita continuando nella stessa direzione: la costruzione di una squadra propositiva, che avesse il gioco come faro del suo lavoro. La struttura della squadra ha permesso agli attaccanti di prendere fiducia e ha lanciato in orbita Matri (otto reti), Nenè (sei) e fatto rialzare le quotazioni di Larrivey, sbloccatosi contro il Napoli.
Al contrario, Acquafresca sta attraversando difficoltà che nessuno aveva previsto. Inserito in una squadra, l'Atalanta, che balbetta, l'ex bomber rossoblù ha sinora segnato la miseria di una rete e per di più su rigore. Ma anche Diego, giocatore molto vicino a essere un fuoriclasse, inserito in un complesso confuso come è la Juventus quest'anno, sta balbettando calcio, facendo persino dubitare delle qualità messe in mostra in alcune fantastiche stagioni con il Werder Brema. Il calcio moderno non può essere una semplice sommatoria di talenti ma il risultato di un lavoro comune, condotto sul filo dell'entusiasmo e della voglia di migliorarsi. Un indirizzo che il Cagliari sta seguendo alla lettera.

Unione Sarda - Il Cagliari pronto in due mosse
Un paio di aggiustamenti e il Cagliari sarà pronto per le prossime sfide. Con il campionato in vacanza, la parola passa alla società, ma solo dopo qualche giorno di pausa in occasione del Natale.
La prima mossa è stata effettuata la scorsa settimana, quando il direttore generale, Francesco Marroccu, ha definito con il ds della Juventus, Alessio Secco, il passaggio del difensore Ariaudo nelle fila rossoblù. Con questo ingaggio (la formula è quella del prestito con diritto di riscatto della metà a una cifra già pattuita), si è posto rimedio alla più macroscopica lacuna dell'organico: la penuria di difensori. A causa degli infortuni di Pisano e Marzoratti e dell'indisponibilità di Lopez, Allegri a Udine si è ritrovato con solo tre uomini per quattro posti. Se la partita non fosse stata rinviata per la neve, Dessena sarebbe stato costretto a giocare nell'insolito ruolo di terzino destro.
D'ora in avanti le cose miglioreranno. Ariaudo arricchisce il reparto, che ritroverà anche Pisano e Marzoratti. I due, al contrario del resto dei compagni, ieri si sono allenati e altrettanto faranno oggi. Poi, potranno godere di qualche giorno di riposo. Gli ultimi accertamenti radiologici hanno dato esiti confortanti, entrambi saranno pronti ad aggregarsi al gruppo domenica 27 dicembre, quando la squadra si ritroverà per riprendere la preparazione in vista della gara dell'Epifania contro la Roma. Solo Lupatelli (infortunatosi seriamente a Palermo) dovrà pazientare ancora prima di tornare a disposizione.
Sistemata la difesa, è il centrocampo ad aver bisogno di una sistemata. È il reparto più ricco ma anche il meno assortito. Una sola mezzala tecnica, Lazzari, e molti cursori, da Dessena a Biondini, da Brkljaca a Sivakov, a Barone. L'ideale sarebbe cedere alcuni di questi per ingaggiare un centrocampista che possa costituire l'alter ego di Lazzari: Pinardi, per esempio, già vanamente inseguito l'estate scorsa, oppure Bentivoglio, che, però, si sta ritagliando un discreto spazio nel Chievo Verona, mentre alcuni mesi fa era considerato in esubero.
Non sarà, comunque, un'operazione facile, come dimostra il fatto che non è riuscita nella sessione estiva del calciomercato, quando c'era più tempo e più scelta per individuare il sostituto di Fini. Tra l'altro, l'ingaggio di Barone è improponibile per quasi tutte le squadre di serie B, mentre in A la collocazione dell'ex granata non è facile, dal momento che sinora Barone ha avuto pochissime possibilità di mettersi in mostra. L'unico ad aver richieste è Parola. Cederlo, però, significherebbe rinunciare all'unico sostituto di Conti e costringere Cossu, in caso di assenza del vice capitano, ad arretrare e giocare in un ruolo non suo. Questa potrebbe essere l'unica, autentica spina del prossimo calciomercato rossoblù.
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Old 23-12-2009, 08:41   #745
Wesker
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Ma non avavevamo già riscattato marchetti?
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Old 23-12-2009, 08:46   #746
juninho85
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Ma non avavevamo già riscattato marchetti?
ma infatti,dovrebbe averlo riscattato questa estate
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Old 23-12-2009, 15:08   #747
Sallino
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ma infatti,dovrebbe averlo riscattato questa estate
Si infatti
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Old 23-12-2009, 21:51   #748
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A Udine si giocherà il 27 alle 18
La Lega Calcio ha comunicato le date dei recuperi delle partite che non si sono disputate nell'ultima giornata di campionato a causa del maltempo. Come anticipato, Udinese-Cagliari verrà recuperata il 27 gennaio. L'orario del calcio d'inizio è stato fissato alle 18, mentre alle 20,45 dello stesso giorno si recupererà la partita fra Fiorentina e Milan. Le altre due partite rinviate per le avverse condizioni atmosferiche verranno invece disputate il 20 gennaio. Si tratta di Bologna-Atalanta e Genoa-Bari, che si giocheranno entrambe alle 18.

La Lega ha anche fissato anticipi e posticipi delle prime quattro giornate del girone di ritorno. Il Cagliari giocherà in anticipo la prima di ritorno, in casa contro il Livorno. La partita si disputerà infatti sabato 16 gennaio alle 18.

Euro 2016, la FIGC sceglie i 12 Comuni
La FIGC conferma i 12 Comuni già presentati per l'edizione 2012 dell'Europeo (appannaggio di Polonia e Ucraina) allo scopo di candidarsi a ospitare la kermesse di Euro 2016 (prima della storia ampliata a 24 squadre): si tratta di Bari, Bologna, Cagliari, Firenze, Genova, Milano, Napoli, Palermo, Roma, Torino, Udine e Verona. Prosegue nel frattempo la compilazione del dossier italiano di presentazione: già passati al vaglio e valutati positivamente i riscontri effettuati a Napoli, Cagliari e Verona, saranno a breve via via consultate in merito anche le altre 9 amministrazioni locali.

ESCLUSIVA TMW – La Lazio torna su Canini. Idea Mareco
Se non dovesse sbloccare la telenovela Rever con il Gremio, la Lazio dovrà valutare altre soluzioni. E' stato proposto Mareco (accostato anche al Genoa) che potrebbe decidere di cambiare aria e di lasciare il Brescia. Ma Ballardini preme per Michele Canini, suo vecchio pallino: c'è stato un nuovo sondaggio con il Cagliari.

Toro su Parola e Brkljaca, Catania su Barone
Il mercato non è ancora cominciato, ma le trattative per gennaio sono già in rampa di lancio. Il Cagliari, che ha quasi concluso la trattativa per Ariaudo, ha molte richieste per i suoi giocatori, specialmente per i centrocampisti. Il Torino ha bussato alla porta di Cellino per avere Parola, già cercato in estate, e pare abbia fatto un sondaggio anche per Brkljaca e Sivakov, che piace anche a Triestina e Brescia. Richieste anche per Barone. Il Catania avrebbe chiesto notizie sul campione del mondo, poco utilizzato da Allegri nella prima parte di stagione. Interesse dell'AlbinoLeffe per Ragatzu, ma pare che il giovane attaccante rossoblù rimarrà in Sardegna per giocare in Prima Divisione con la Villacidrese.

Ipotesi Triestina per Sivakov
Arrivato lo scorso gennaio dal Bate Borisov, Mikhail Sivakov ha collezionato appena una presenza in dodici mesi di esperienza rossoblù. Max Allegri ha concesso infatti al biondissimo centrocampista bielorusso, una manciata di minuti nel recupero di Cagliari-Sampdoria dello scorso 8 novembre. Chiuso da Biondini, Lazzari, Conti, Dessena, Parola e Barone, il giovane mediano potrebbe terminare la stagione in prestito: secondo alcune indiscrezioni, tra le squadre interessate a Miki ci sarebbe la Triestina, che con la dirigenza guidata dal presidente Cellino vanta ottimi rapporti. A testimoniarlo, le recenti operazioni che hanno portato in Friuli Venezia Giulia Pani e Magliocchetti, con Agazzi che il prossimo giugno compierà il percorso inverso.
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Old 24-12-2009, 01:35   #749
Sallino
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Sarebbe ottimo mandare questi giocatori in prestito, soprattutto Ragatzu, Sivakov e Brkljaca
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Old 24-12-2009, 07:59   #750
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Il Sardegna - Matrimonio col gol
Lo scettro al tronista, prego. Quattordici gol in un anno non sono mica robetta da niente. Dopo il Principe Milito (22), Pazzini (19), Totti (17), Pato e Di Vaio (16), Di Natale e Pellissier (15), c'è lui, Alessandro Matri, 14 reti segnate insieme a Gilardino. Esattamente lo stesso numero di gol che fece Acquafresca la scorsa stagione per farsi proclamare bomber rossoblù. Per l'attaccante di Lodi è stato un 2009 da sex symbol e da bomber di razza. Potrebbe stare bene da Maria de Filippi così come sta bene tra i migliori goleador dell'anno. Gol e sushi, di gran gusto Matri. Seppure la polenta di mamma e le dormite sul divano restino le intoccabili tradizioni del lunedì. E come fosse un capo Armani anche in Inghilterra si sono accorti di lui. Il “Guardian” gli ha voluto dedicare una pagina intera. Non si capisce bene, poi, se il prestigioso quotidiano britannico abbia notato più l'exploit dell'attaccante o la...bellissima velina mora italiana che gli sta accanto da qualche mese. Stavolta nessuna critica alla società italiana, solo elogi. E un oracolo: Matri andrà con Lippi. Il rossoblù per ora entra nel globo. Galattico. Meritata la fama del “bronzo di Riace” forgiato sulla bici, a spasso tra salite e discese di Lodi. Altro che ciclismo! Piove, piovono gol. Sei nella scorsa stagione tutti tra gennaio e maggio, otto in questa. Quell'esultanza birichina col compagno di merende Andrea Lazzari (ma sì, chiamatela pure papera), il sorriso quasi incredulo e la consapevolezza dei propri mezzi che finalmente avanza. Immancabile la rabbia, poi, se entra dalla panchina. Max Allegri lo pungola. Lo fa da sempre e ripete la solita cantilena: «Ha grandi potenzialità ma deve crescere e migliorare». Dopo sette gol di fila il tecnico rossoblù ha dovuto ritrattare: «È migliorato tantissimo ma non deve accontentarsi». Ma tanto poi Matri diventa “Matrix”, corre e sbatte le braccia sui fianchi finchè il gol non arriva. Così persino il “vai che c'è Nenè” è relativo. Diciamo pure che l'attaccante sta “oscurando” - ed era dura - il bellissimo esordio in Italia del brasiliano ma soprattutto ha cancellato il fantasma di Robert Acquafresca, colui che gli aveva chiaramente lasciato in eredità lo scettro di bomber rossoblù . Questo “Drogba” (così lo vedono gli inglesi) ha segnato sette reti di fila come Gigi Riva, di piede e di testa Gli bastava spazio e continuità. Eccovi accontentati. Matri non si ferma più. Ha segnato contro il Chievo, preso un po' di respiro e iniziato il massacro di portieri avversari. Ha messo la firma contro Lazio, Atalanta, Sampdoria, Milan, Juve, Palermo, Napoli, uno dopo l'altro. Un peccato solo per lui, forse il rinvio contro l'Udinese. Ma per ora si accontenta di festeggiare il Natale... inseguendo Di Natale, in cima alla classifica cannonieri di questo campionato con undici reti a carico, davanti a Milito (10), Totti (9) e ai cecchini che come Matri hanno siglato otto volte. E guardate chi sono: Eto'o, Pazzini, e Hamsik. Insomma, Matri si è preso la sua consacrazione di bomber di razza. Ora altro record? Le tredici reti di fila in undici gare di Batistuta. Ma allora sarebbe un alieno.

La Nuova Sardegna - Tutti a casa con le famiglie, a Capodanno cena con "asado"
Ferie natalizie in famiglia per i rossoblù. D’altronde, Allegri ha fatto saltare il Capodanno, inteso come festa con qualche piccola concessione al menù e alle bevande. In vista della Roma, il tecnico tiene in campo la squadra sia il 31 sera, sia il primo del 2010. A dirla tutta, dalla ripresa, alle 15 di domenica 27 fino alla vigilia della partita con Totti e soci al sant’Elia, è possibile che la squadra lavori no-stop. Intanto, i rossoblù, grazie al rinvio di Udinese-Cagliari hanno guadagnato quasi 48 ore di riposo supplementare. Biondini e Dessena hanno raggiunto direttamente da Udine fidanzate e famiglie a Cesenatico e Parma. Lo stesso hanno fatto i toscani Allegri, verso Livorno, il “secondo” Landucci, per Lucca, e Agostini a Empoli. Conti trascorrerà il Natale a Nettuno con papà Bruno e familiari. I “milanesi” Lazzari, Matri, Canini e Astori stanno a casa sparsi per la Lombardia. Anche il naturalizzato Jeda è in zona: dalle parti di Cusano Milanino ci sono i suoceri e gli altri parenti della moglie. A Bassano del Grappa, con i genitori, Marchetti. Mentre trascorrono Natale oltre oceano sia Nené, volato a San Paolo con moglie e figlio, sia Larrivey, tornato a Buenos Aires dove il 25 brinderà con i fratelli German e Denis nel locale inaugurato di recente nella capitale. Il nome? Quattro mori e cucina con i sapori della Sardegna. In Bielorussia è tornato Sivakov, mentre Brkljaca e famiglia sono in Slovenia, dove l’ex Hajduk di Spalato ha i familiari. Feste natalizie senza muovere un piede da Cagliari dintorni per Pisano, Cossu e Ragatzu. A San Silvestro, invece, pare che la squadra quasi al completo, stia organizzando con la supervisione di Lopez, un gigantesco “asado”, il tipico arrosto misto del Sudamerica.

Unione Sarda - Difesa, l'emergenza finisce qui

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Unione Sarda - Difesa, l'emergenza finisce qui
24.12.2009 08.14 di Francesco Aresu articolo letto 50 volte
Fonte: tuttocagliari.net
© foto di Federico De Luca

Cagliari, l'emergenza è finita. L'arrivo di Ariaudo va finalmente a coprire il vuoto lasciato l'estate scorsa da Bianco, passato all'Atalanta dopo essersi svincolato. Più soluzioni nel cuore della difesa. La sosta natalizia consentirà poi agli esterni Pisano e Marzoratti di lasciarsi alle spalle i rispettivi acciacchi una volta per tutte e rimettersi così al passo dei compagni.
Ha chiuso il 2009 zoppicando, inizierà il 2010 di corsa. L'allenatore Allegri non sarà più costretto a cambiare formazione in corsa, persino stravolgere l'assetto tattico e magari far giocare un centrocampista (come Dessena) nel ruolo di terzino (sarebbe successo domenica scorsa se la gara con l'Udinese non fosse stata rinviata per il maltempo). Marginale solo in apparenza, l'ingaggio del giovane juventino chiude il quadro nell'unico reparto quest'anno in sofferenza. L'operazione (verrà formalizzata e ufficializzata solo dopo il 7 gennaio) va in porto con quattro mesi di ritardo. Ad agosto il tira e molla tra Juve e Lione per Grosso la fece, infatti, saltare in extremis (a svantaggio del Cagliari, ma anche dello stesso Ariaudo, visto che non ha giocato nemmeno un minuto in diciassette partite).
Cresciuto nel vivaio bianconero, dai Pulcini sino alla prima squadra con la quale ha esordito il 26 agosto del 2008 addirittura nei preliminari di Champions League contro l'Artmedia Bratislava. A diciannove anni l'esordio in serie A, a Roma contro la Lazio. Ora di anni ne ha venti e ha scelto la Sardegna come trampolino di lancio.
Mancino, ma all'occorrenza gioca anche col destro. Un jolly difensivo, insomma, che dovrebbe trovarsi a proprio agio con l'esperto Lopez, ma anche con Astori e Canini. Ariado diventa così il quarto centrale a disposizione di Allegri che, d'ora in poi, digerirà più facilmente infortuni o squalifiche che, inevitabilmente, condizioneranno il Cagliari (così come tutte le altre squadre della serie A) nella seconda parte della stagione. Avanti un altro nel gioco delle coppie (di centrali) davanti alla porta di Marchetti. Lopez gioca sempre nel centrodestra, Astori nel centrosinistra, Canini, invece, si adegua in base al compagno. Così farà lo stesso Ariaudo che all'occorrenza potrebbe rivelarsi prezioso anche come terzino sinistro. In quel ruolo Agostini sinora non ha perso un colpo, e infatti è l'unico rossoblù ad aver giocato tutte le partite senza mai essere stato sostituito. Ma alla fine del torneo mancano ancora cinque mesi. Al momento la prima alternativa è Pisano (che con Sonetti ha dimostrato di non soffrire il cambio di fascia, tutt'altro). Lo scorso anno Allegri ha sopperito all'assenza dell'esterno toscano anche con Astori, in futuro potrà farlo anche con l'ormai ex bianconero.
Allarme rientrato anche dall'altra parte del campo. Proprio Pisano (titolare se sta bene) ha ripreso ad allenarsi. Il selargino non era stato nemmeno convocato per l'ultima trasferta friulana, lo staff medico rossoblù ha, infatti, preferito non forzare i tempi e sfruttare la lunga sosta per un recupero meno traumatico e più sicuro. Già infortunato al ginocchio alla seconda giornata di campionato durante la gara con il Siena (è dovuto star fuori quasi tre mesi), Pisano si è di nuovo fermato all'inizio della settimana scorsa per un fastidio ai flessori della coscia destra. Niente Udine. Nel frattempo ha svolto un lavoro personalizzato nel centro sportivo di Assemini che gli permetterà di essere al top per la prima gara del 2010, il 6 gennaio al Sant'Elia contro la Roma.
Domenica prossima alla ripresa degli allenamenti ci sarà pertanto anche l'esterno selargino che spera di aver chiuso i conti con la sfortuna. E lo spera anche Allegri che si è dovuto arrangiare non poco negli ultimi mesi per superare l'emergenza a destra. E a dir il vero ci è riuscito alla grande (grazie anche alla disponibilità tattica di Canini), almeno sino allo scorso week end quando ha dovuto precettare una mezzala, essendo indisponibili contemporaneamente tre difensori su sei, vale a dire Lopez, Pisano e Marzoratti. E anche quest'ultimo pare essere sulla via del recupero. Tradito dagli adduttori lo scorso 25 ottobre, a poche ore dalla gara con il Genoa, e da allora non si è più ripreso. Problemi di postura (ha precisato lo staff medico rossoblù) hanno poi condizionato la fase di riabilitazione. L'ex difensore dell'Empoli dovrebbe essere a disposizione dell'allenatore all'inizio dell'anno che verrà. Così pure Lopez, che tornerà dall'Uruguay giusto in tempo per la seduta pomeridiana del 27. Dieci giorni fa il capitano aveva ottenuto un permesso speciale dalla società per gravi problemi familiari, avrebbe saltato la partita con l'Udinese, ma sarà lui a guidare la difesa rossoblù contro la Roma. Anno nuovo, emergenza vecchia.
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Old 24-12-2009, 08:08   #751
juninho85
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Sarebbe ottimo mandare questi giocatori in prestito, soprattutto Ragatzu, Sivakov e Brkljaca
mandare ragatzu in c2 mi sembra una coglionata enorme
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Old 24-12-2009, 23:46   #752
Sallino
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mandare ragatzu in c2 mi sembra una coglionata enorme
Anche a me, però mandarlo in prestito all'Albinoleffe sarebbe già molto meglio.

Comunque auguri a tutti!!
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Old 25-12-2009, 01:24   #753
Pangasius
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A tutti i frequentatori di questo bel 3d gli auguri di un Natale sereno,ricco di pace e felicità!!
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Old 25-12-2009, 10:59   #754
juninho85
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augurono ragazzi!
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Old 25-12-2009, 11:44   #755
conan_75
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AUGURI!!!!!
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Old 26-12-2009, 21:53   #756
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è morto marius
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Old 27-12-2009, 12:28   #757
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La Nuova Sardegna - Cellino: "Astori non si muove"
Astori non si muove da Cagliari. Il Milan è tornato alla carica con decisione per prendere a gennaio il centrale. Ma Massimo Cellino è stato categorico: «Astori sta con noi, adesso la difesa è a posto». Il patron ha confermato l’arrivo di Ariaudo. Del difensore, preso in prestito dalla Juventus con diritto di riscatto a una cifra concordata, si sa quasi tutto.
Il Primavera juventino (classe 1989) arriva in rossoblù con cinque mesi di ritardo.
Infatti, fin dallo scorso agosto sembrava fatta. Poi, il fax in ritardo dal Lione alla Juve per il trasferimento di Grosso o la trattativa ad oltranza tra Cellino e lo staff di Blanc - più probabilmente l’uno e l’altro - lo hanno tenuto a Torino. Tant’è, Lorenzo Ariaudo il 7 gennaio dovrebbe essere a disposizione di Allegri.
Per quanto riguarda la ventilata cessione di Astori alla formazione rossonera, sarebbe stata un’autentica follia. La squadra e il tecnico in questo primo scorcio di stagione, hanno fatto miracoli. Oltre ai 23 punti conquistati sin qui, Allegri e il gruppo hanno sopperito - unico team della serie A - a una rosa male assortita. Basti pensare che Agostini non si è mai potuto fermare neppure per un minuto. E in più gare, causa i concomitanti infortuni di Pisano e Marzoratti, le squalifiche di Canini, Astori e Lopez, in panchina non c’era un difensore di ruolo.
Per stare in tema, a Udine, se la neve non avesse fatto saltare il match, sarebbe stato Dessena il terzino destro. Una miscela che, quando le cose vanno per il verso giusto - e si vincono 7 partite su 16, giocando a testa alta con grandi e piccole - non ruba attenzioni. Ma che può diventare esplosiva appena il campionato dovesse complicarsi.
Adesso, con Ariaudo, in difesa Allegri tira un sospiro di sollievo. E anche capitan Lopez (35 anni compiuti lo scorso agosto) potrà gestire meglio i ricorrenti acciacchi alla schiena. Più in generale, da questa tornata di mercato di gennaio, il Cagliari dovrebbe mettere mano anche al centrocampo.
Con la giostra di nuovo in movimento, uno come Stefano Guberti, sardo di Villamassargia e gran protagonista dell’approdo in A con il Bari di Conte, può essere il bersaglio giusto. Ma l’esterno è alla Roma, dove gioca poco, ed seguito Samp e Atalanta. Si Vedrà.
Comunque, è proprio questo tipo di giocatore (buona tecnica, capace di saltare l’uomo, abile su entrambe le fasce e con un buona abitudine al gol) che rispecchia l’identikit ipotizzato da Allegri.
Il tecnico chiede giustamente un’alternativa a Lazzari. O comunque, una riflessione su un gruppo di centrocampisti che abbonda di cursori e mediani di rottura (Brkljaca, Sivakov, Parola, Barone, Biondini, Dessena, Cotza) e fa acqua se si chiedono piedi buoni che di tanto in tanto possano fare la differenza.
Così, mentre Zauri (Sampdoria) viene corteggiato da due dirette concorrenti per la corsa salvezza (Livorno e Siena), riparte la sparata di nomi sul possibile successore di Michele Fini. Pinardi (Modena,’80) e Bentivoglio (’85, Chievo) potrebbero fare comodo alla causa rossoblu. Ma al riguardo, e come sempre, sarà decisivo l’atteggiamento di Cellino.
La sensazione è sempre più nitida: molto probabilmente, Massimiliano Allegri dovrà salvare la squadra con la rosa attuale. Traduzione? Si auspica il contrario, ma forse i tifosi rossoblù possono prepararsi a dare una limata ai sogni di Europa League.

La Nuova Sardegna - I tifosi piangono Marius
Dal dopoguerra ha fatto indossare i colori rossoblù alla statua di Carlo Felice. Ha trascorso molte notti chiacchierando con Gigi Riva. Rombo di tuono si “nascondeva” spesso tra biliardini e macchinette del gelato del suo bar di viale Trento. Un locale che ha ospitato un po’ tutti: da Gianni Brera a Giampiero Boniperti. Il bar aveva il suo nome: Marius.
Lui, Mario Sardara all’anagrafe, cittadino onorario di Mandas, natali all’Asinara - i genitori lavoravano dalle parti di Porto Torres - se ne è andato ieri pomeriggio. Il presidente onorario dei Cagliari club è stato sconfitto da un male a un polmone a 85 anni.
Da qualche stagione non passava allo stadio. Ma per quasi mezzo secolo il suo striscione era garanzia di tifo pulito e sincero. Marius accoglieva i tifosi in piazza Yenne. Nel suo primo bar, con un amplificatore rudimentale, trasmetteva al telefono le partite in trasferta di Mattrel e Rizzo. Per le gare in casa, era il “re” dell’Amsicora. Al Sant’Elia si era piazzato nel settore Distinti. Poi, il drappo “Marius, Forza Cagliari” aveva traslocato in curva Sud. «Quel che conta è la passione, il rispetto e la civiltà del tifo» ripeteva.
La stoccata non era casuale. Marius teneva a distanza esagitati e violenti. Non capiva risse, aggressioni, studenti pestati, treni e traghetti devastati, molotov, coltelli: «Sono persone che con il calcio non c’entrano. Se non si agisce in maniera perentoria sarà sempre più difficile».
Per Mario Sardara, c’era solo il Cagliari. Mai sopra le righe, ha raccolto consensi, non solo allo stadio. Ha dialogato con varie amministrazioni pubbliche. Nell’era Cellino, dopo un avvio di reciproca conoscenza, aveva finito col fare un silenzioso passo indietro. Stili diversi. Inoltre, il pallone, che tra diritti tv, giocatori strapagati e viziati, interessi sempre più distanti dal gioco, aveva preso a girare troppo veloce. Dopo l’indimenticabile corsa in Uefa e il suo amore per Matteoli e Francescoli, si era riavvicinato al Cagliari di Zola e Langella. Una breve e felice parentesi. Poi, il riserbo e la malattia lo avevano tenuto a casa. “Amava la discussione leale e prendeva decisioni soppesate con cura. Ci ha lasciato - spiega Tore Saba, consigliere del Centro di coordinamento dei Cagliari club (60 associazioni e oltre tremila tesserati) - tanti suoi cimeli. Faremo nascere il Museo Cagliari club Marius».

Unione Sarda - Matri, un 2009 da bomber
Matri come Gilardino, persino meglio di Iaquinta e Miccoli, appena un gradino sotto Di Natale, ma anche Pato e Totti non distano poi così tanto. Insomma, un 2009 d'oro per il bomber rossoblù, si apre il 25 gennaio all'Olimpico con un gol alla Lazio e si chiude il 13 dicembre al Sant'Elia contro il Napoli. In tutto quattordici perle, gli consentono di piazzarsi all'ottavo posto nella speciale classifica marcatori dell'anno solare.
Matri entra così nella top ten dei bomber della serie A, grazie alle sei reti realizzate nella seconda parte dello scorso campionato e alle otto in quello attuale. Graduatoria da incorniciare. Davanti a tutti c'è Milito, ventidue prodezze distribuite tra Genoa e Inter. Al secondo posto il blucerchiato Pazzini, che da quando ha lasciato la Fiorentina, durante lo scorso mercato di gennaio, è andato a segno diciannove volte. Sul terzo gradino del podio l'eterno Totti a quota diciassette. Seguono Pato e Di Vaio (sedici), Di Natale e Pellissier (quindici), Matri appunto e Gilardino (quattordici), Iaquinta, Miccoli e Tiribocchi (tredici).
Dodici mesi tutti d'un fiato, una scalata continua, e sotto certi versi anche inattesa. Dopo essersi sbloccato in casa della Lazio, infatti, l'attaccante lombardo firma una storica vittoria del Cagliari in casa della Juventus. Si ripete poi contro Lecce, Catania, Sampdoria e Roma. Sei colpi per chiudere col botto un campionato consumato nell'anonimato sino alla sosta natalizia. Per poi ricominciare alla grande. A dir il vero all'inizio di questa stagione fatica anche a ritagliarsi uno spazio là davanti. Rompe il ghiaccio alla settima giornata, la testata con la quale beffa da fermo (si era appena infortunato) il portiere del Chievo non basta, però, al Cagliari per evitare la terza sconfitta consecutiva al Sant'Elia. Dal decimo turno in poi, però, i suoi gol risultano decisivi e trascinano i rossoblù fuori dalla crisi. Di nuovo all'Olimpico romano (contro l'ex, mai amato, allenatore Ballardini) la svolta di Matri, sempre in rete anche nelle sette gare successive, filotto da capogiro con il quale eguaglia il record di Gigi Riva che si trascinava dalla stagione 1971-72 (è il discorso è tutt'ora aperto visto che la gara con l'Udinese è stata rinviata per il maltempo).
È un super Matri, segna sempre e festeggia mimando con la mano una papera assieme all'amico-compagno Lazzari. Sotto i suoi colpi cadono l'Atalanta, la Sampdoria, il Milan, ancora la Juventus, il Palermo e il Napoli. Se la gode, invece, Allegri che, però, non perde occasione per pungolare il suo principe del gol. «Alessandro deve ancora superare l'ultimo gradino per diventare un grande calciatore», ha ripetuto per mesi l'allenatore livornese. «Ha fatto passi di gigante, è migliorato tantissimo, soprattutto sotto porta. Non deve, però, limitarsi a cullarsi sugli allori, ma concentrarsi anche sugli errori con l'obiettivo di migliorarsi», ha detto ancora Allegri nel momento in cui Matri ha segnato l'ottavo gol di fila.
«Sto vivendo una fase importante della mia carriera, ma resto con i piedi per terra, quest'anno ho raccolto molte soddisfazioni sul piano personale», ha ammesso l'attaccante dopo il rocambolesco pari con il Napoli, «ma il bene del Cagliari viene prima di tutto, quindi più che al mio record penso alla salvezza della squadra». A proposito del primato che lo ha accostato al mito Rombodituono. «Non scherziamo», ha tenuto a precisare Matri, «Riva è un campione, un simbolo per il Cagliari, per la Sardegna e l'Italia intera, io sto appena cominciando». Come inizio non c'è male.
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Old 27-12-2009, 21:32   #758
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Feste finite per i rossoblù, ripresi ad Assemini gli allenamenti
Messe in soffitta le feste natalizie, il Cagliari si è ritrovato quest'oggi ad Assemini per riprendere il lavoro in vista della ripresa del campionato. I rossoblù, i primi insieme a Siena, Chievo e Atalanta a riprendere con gli allenamenti nella massima serie, si sono ritrovati nel centro "Ercole Cellino" per intraprendere il richiamo di preparazione in vista del tour de force che gli attende nel mese di gennaio.

Tutti a disposizione del tecnico Allegri, eccezion fatta per Nenè e Larrivey, che per via dei ritardi aerei arriveranno a Cagliari sono nella mattinata di domani. Non si è allenato con il gruppo Brkljaca, che ha svolto lavoro differenziato per via di una tendinopatia ai flessori della gamba destra. Hanno ripreso a pieno ritmo invece i due terzini destri di ruolo, Pisano e Marzoratti.

Il programma della seduta prevedeva dopo il riscaldamento degli esercizi di aerobica, giri di campo e la consueta partitina finale. Domani per i rossoblù sarà già doppia seduta, in modo da riprendere al più presto il ritmo campionato.


Al Brescia piace Sivakov


Il centrocampista bielorusso Mikhail Sivakov (21), ex Bate Borisov, che non sta trovando spazio nel Cagliari di Allegri è uno degli obiettivi di mercato del Brescia di Beppe Iachini per la riapertura delle compravendite di gennaio; secondo Tuttomercatoweb.com le rondinelle stanno seguendo diversi giocatori che attualmente militano in serie A, tra cui proprio l'ex Bate Borisov Sivakov.
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Old 28-12-2009, 09:50   #759
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Il Sardegna - Lazzari tra gli intoccabili
Come rapporto fra tempo di utilizzo e rendimento complessivo è certamente la miglior stagione nella massima serie per Andrea Lazzari. In 16 turni di campionato ha collezionato 949 minuti e due gol. Media di quasi un'ora a gara (59' e mezzo). Abissale e concreta la differenza rispetto allo stesso periodo del torneo scorso quando, dopo lo stesso numero di partite, racimolò solo 533' in campo, senza mettere a segno alcuna rete. La cruda statistica ha un suo, comun denominatore: è riuscito a ritagliarsi un suo spazio, grazie alla bontà delle prestazioni. Che non sono passate inosservate. Allegri non ha mai avuto remore nei confronti dell'ex-atalantino. Che arrivò a Cagliari nell'estate del 2008, dopo aver lasciato la propria impronta a Grosseto, quando in cadetteria
mise a segno 8 gol a fronte di 40 presenze. «Venni contattato a fine stagione e non ci pensai un attimo. Mi si era prospettata l'ipotesi di tornare in serie A». Arrivato Dessena, con Biondini che aveva migliorato in maniera esponenziale il proprio rendimento, si prospettava un'altra stagione difficile. Invece, no. In occasione della prima vittoria del Cagliari in campionato, a Bari, il 23 settembre, Andrea Lazzari è risultato il migliore in campo. Ora è elemento quasi insostituibile nello scacchiere della formazione rossoblù. Ciliegina sulla torta il gol della vittoria contro il Genoa (3 a 2 per il Cagliari) al 42' della ripresa, nel giorno delle 200 panchine di Allegri fra i professionisti. Poi la rete d'autore a Milano, contro i rossoneri, che portò temporaneamente in vantaggio la propria formazione, poi raggiunta e superata. Ma Lazzari, nonostante il risultato finale negativo, di fronte alla platea del Meazza fu ancora una volta protagonista indiscusso. Ed ora l'allenatore fatica a metterlo da parte. Quando ha bisogno di più qualità in mezzo al campo, non ci sono discussioni: il suo utilizzo è fondamentale. Anche se il bergamasco deve tuttavia proseguire nell'affinamento di determinati atteggiamenti. Il punto di partenza quello di evitare i fronzoli, sotto forma di giocate particolari, che talvolta possono indispettire il tecnico, ma pure i compagni di squadra. Fortunatamente sono sempre più rare, per cui potrebbero dischiudersi per lui orizzonti intriganti. Come è già successo per altri componenti la rosa cagliaritana. E poi, quel gesto della papera concordato con Alessandro Matri allorquando uno dei due realizza una rete. Oramai è un rito scaramantico ufficiale. Che sta portando bene. Cellino incassa e ringrazia.

La Nuova Sardegna - Cagliari, un anno esaltante
Il Cagliari riparte da quota 23. Lo scorso anno i rossoblù chiusero con 25 punti il girone d’andata. Stavolta, per conoscere il bottino delle prime 18 gare occorre attendere la sfida della Befana, con la Roma al Sant’Elia, e la trasferta di Bologna del 10 gennaio. A conti fatti, per bissare la quota dello scorso torneo, Cossu e compagni hanno a disposizione 6 punti.
Più in generale, l’anno che sta per chiudersi è stato positivo per i rossoblù. Nono posto con 53 punti lo scorso campionato, pur con la partenza di tre pezzi da novanta, quali Bianco, Acquafresca e Fini, la squadra è ripartita con lo spirito che ne aveva contraddistinto qualità e temperamento. In più, la ricerca del gioco e la manovra con qualsiasi avversario. Merito, atteggiamento e propensione ad attaccare, delle dritte del tecnico livornese. Che non a caso Massimo Cellino ha blindato fino al 2011.
Per stare al presente, il Cagliari vanta sette vittorie, due pareggi e sette sconfitte. Mentre nella prima parte dell’anno, Jeda e soci, partiti con l’handicap di cinque sconfitte consecutive, hanno firmato un ruolino strepitoso. Il Cagliari lo scorso gennaio realizzò un filotto eccellente, mettendo paura all’Inter a San Siro (1-1), vincendo a Roma con la Lazio e battendo la Juve a Torino: non accadeva da 40 anni. Nel frattempo, ci sono stati in casa il 2-0 rifilato all’Udinese (18 gennaio) e l’1-0 al Siena (28 gennaio). In breve, un mese d’oro. Che i rossoblù possono provare a ripetere dalla ripresa con la Roma di Totti.
Intanto, il bilancio delle 21 gare del torneo scorso giocate nel 2009 è questo: 8 vittorie, 4 pareggi e 7 sconfitte. Tra le vittorie, spartiacque quella di Bologna, il 22 marzo: con Acquafresca in gol, il Cagliari chiuse, anche se non per la matematica, il discorso salvezza. Una marcia che fece fiutare a lungo la parte sinistra della classifica - come piace dire ad Allegri - e mettere naso nella corsa Uefa. Poi, per il poco feeling del patron con la coppa europea, dovuto a lievitare dei costi, riposizionamento di strategie e organico, condizioni dello stadio, eccetera il discorso si chiuse sul nascere.
A due gare dalla fine dell’andata e con la squadra capace di esaltarsi pur con una carenza di difensori in rosa, l’aria è pressoché la stessa. Il Cagliari dopo il primo tempo di Palermo, in vantaggio 1-0, era quarto in classifica. Identica situazione a 20’ dalla fine della gara con il Napoli: sul 3-2 firmato da Jeda dopo un’incredibile rimonta, il Cagliari era tra le prime cinque della serie A. Ma anche stavolta, c’è da chiedersi quanto la rincorsa per l’Europa League sia fattibile. Sul temperamento e sulle ambizioni del tecnico e del gruppo, i tifosi possono scommettere.

Unione Sarda - Nelle pagelle dei rossoblù una raffica di promozioni
Una raffica di promozioni, nessuna bocciatura, al massimo, qualcuno da rivedere. Le pagelle del Cagliari per il 2009 sono zeppe di buoni voti, come del resto testimoniano i risultati che la squadra di Allegri sta ottenendo ormai da oltre un anno. Vittorie importanti ma, soprattutto, un gioco convincente, che ha collocato il Cagliari alla ribalta nazionale.
Le sorprese sono poche ma solo perché ci sono moltissime conferme. La gran parte dei rossoblù ha iniziato il campionato in corso come aveva finito il precedente, cioè alla grande. Dopo i patemi iniziali, dovuti al sostanziale stravolgimento della squadra, il Cagliari ha riannodato immediatamente il filo del discorso, uniformandosi al rendimento della passata stagione.
La sorpresa più evidente è rappresentata da Matri . Che fosse bravo lo si sapeva, che avesse grande forza fisica e velocità pure, ma che sarebbe stato un cecchino implacabile non lo avrebbe detto nessuno. Con i suoi otto gol (di cui sette consecutivi) ha cancellato il ricordo di Acquafresca e spazzato via la paura che, senza i gol del centravanti approdato all'Atalanta, il Cagliari non sarebbe riuscito a salvarsi.
Anche Nenè può essere collocato tra le sorprese, perché ha ridotto al minimo indispensabile il periodo di ambientamento, riuscendo a segnare ben sei reti. Dessena , arrivato nell'ultimo giorno del calciomercato estivo, ha stupito per la capacità di inserirsi in quattro e quattr'otto nell'impianto di una squadra collaudata. La flessione accusata nelle ultime settimane è fisiologica, la pausa non potrà che avergli giovato. Sorprendente anche il rendimento di Lazzari a lungo in mezzo al guado: trequartista o mezzala? Allegri ha scelto di impostarlo come centrocampista per sopperire alla qualità perduta dopo la partenza di Fini per Siena. E i risultati sono stati ottimi. Le qualità del giocatore, però, sono tali che ha disputato la sua miglior partita a San Siro contro il Milan: da trequartista al posto dello squalificato Cossu.
La lista più lunga è quella di chi ha confermato il rendimento della scorsa stagione. Marchetti , portiere-prodigio, ufficialmente vice di Buffon in Nazionale, non ha accusato flessioni. Altissimo il rendimento di Agostini , unico rossoblù ad aver giocato tutte le partite di questo campionato dal primo all'ultimo minuto. Astori e Canini hanno rafforzato i giudizi positivi dello scorso torneo, mentre su Lopez si può contare sempre. Biondini ha iniziato dalla panchina ma quando è entrato ha messo in campo il sacro furore per cui è diventato famoso. La sua incoscienza lo spinge spesso a fare cose che la sua tecnica, in teoria, non potrebbe permettergli. Fatto sta che il rosso centrocampista ha attirato l'attenzione di Lippi ed è in lizza per un posto nella spedizione azzurra ai Mondiali di Sudafrica del 2010.
Conti ha avuto un approccio al campionato un po' problematico. Poi, rassicurato anche dall'allungamento del contratto, è tornato ai suoi soliti livelli, confermandosi come uno dei migliori specialisti nel ruolo di centromediano davanti alla difesa. È ormai da parecchio che il brutto anatroccolo rossoblù si è trasformato, ritagliandosi uno spazio importante in campo e nello spogliatoio rossoblù. Il suo sostituito naturale, ovvero Parola , ha giocato poco ma è andato sempre ben oltre la sufficienza, anche quando è stato chiamato nel suo originario ruolo di mezzala sinistra. La sua presenza è importante, perché dà equilibrio a un reparto, il centrocampo, ricco di giocatori ma poco variegato. Parlare di Cossu è quasi inutile. È tra i migliori assist man del campionato, il suo contributo in fase di possesso palla è pari a quello in fase difensiva, ha il cuore rossoblù, mette al servizio della squadra qualità e quantità. Se proprio gli si vuol fare un appunto, si potrebbe dire che dovrebbe segnare qualche rete in più. Sinora, si è limitato a un gol a stagione: all'Udinese il primo (nel giorno meraviglioso della salvezza), all'Inter il secondo (quando i freschi campioni d'Italia furono costretti a chinare il capo al Sant'Elia dopo l'iniziale vantaggio di Ibrahimovic).
In ritardo Pisano , Marzoratti e Lupatelli , a causa degli infortuni che hanno frenato soprattutto i primi due. Al di sotto delle aspettative Barone , che continua a pagare gli anni orribili trascorsi nel Torino che, infatti, stenta a risollevarsi e annaspa in un'anonima posizione di classifica in serie B. Ma anche da Jeda (quattro gol sinora) è lecito attendersi un contributo maggiore, soprattutto in termini di continuità.
Mai visti Sivakov , Brkljaca e Ragatzu , giovani e in possesso di ottime doti. Tra chi spera di sfondare c'è anche Larrivey , eroe inaspettato grazie alla rete al Napoli che ha permesso al Cagliari di riacciuffare una partita che sembrava perduta. L'argentino è in rampa di lancio, la neve di Udine ha scontentato soprattutto lui.

Unione Sarda - L'isola dei famosi e dei rimpianti
L'isola dei famosi, ma soprattutto dei rimpianti. Quanti applausi sotto i riflettori del Sant'Elia, poi il flop dentro la valigia. Da Abeijon ad Acquafresca passando per Esposito e Suazo: tutti protagonisti (qualcuno persino in Nazionale) sino a quando si sono sfilati la maglia del Cagliari. Giusto Pepe (ora all'Udinese), Gobbi (Fiorentina), Alvarez (Bari) e Iezzo (Napoli) sono sfuggiti alla maledizione rossoblù da quando la squadra di Cellino è tornata in serie A.
L'esempio di Acquafresca è il più recente, forse anche il più clamoroso. Principe (indiscusso) del gol in Sardegna dove ha realizzato ventiquattro reti in due stagioni. La scorsa estate c'era la fila dietro il suo cartellino, che l'Inter ha poi ceduto al Genoa. Poteva tornare in prestito al Cagliari, ha scelto l'Atalanta, e ora si lecca le ferite. I bergamaschi sono penultimi in classifica, lui è andato a segno soltanto una volta (per di più su rigore) e fatica persino a trovare una maglia da titolare. Non è andata certo meglio a Fini, fiore all'occhiello ieri nel Cagliari che sognava l'Europa (la sua partenza sembrava aver lasciato un vuoto incolmabile), oggi semplice comparsa nel Siena fanalino di coda. Eppure il nuovo percorso bianconero era cominciato con una vittoria proprio al Sant'Elia. Falso allarme, la maledizione rossoblù ha subito preso il sopravvento.
Stessa sorte era toccata due anni fa a Foggia che con la maglia rossoblù aveva persino conquistato l'azzurro. Nella Lazio non se la passa certo bene. La crisi biancoceleste ha travolto pure lui che non ha il posto assicurato (sono più le volte che "gioca" in panchina). Nell'estate del 2008 partirono anche Fortin (che da allora non ha più parato in serie A) e Del Grosso (parabola discendente con il Siena). E pure Storari ha dovuto trascorrere una stagione in panchina a Firenze alle spalle di Frey prima di riprendersi la scena al Milan, ma giusto per qualche mese. Cercava chissà quali fortune Budel che aveva addirittura rescisso il contratto già a dicembre: in tre anni ha raccolto una retrocessione (a Empoli) e una valanga di domeniche in tribuna (a Parma).
Stagione 2006-07, addii eccellenti a giugno, altrettante delusioni. Suazo all'Inter non è la stessa storia, il campionato successivo l'honduregno lo ha giocato con il Benfica, per poi tornare a Milano, ma quest'anno David (che nel Cagliari aveva centrato 94 volte il bersaglio) ha racimolato appena una presenza. Roma da dimenticare per Esposito (58 reti in rossoblù): otto partite il primo anno, solo tribuna in quello appena cominciato, in mezzo una stagione in prestito al Chievo non proprio esaltante. Per tutti era "Cicciogol", da quando ha lasciato la Sardegna non ha più segnato. È andata un pochino meglio a Langella: otto reti con l'Atalanta, due col Chievo, ancora nessuna in questo campionato col Bari. Quanti rimpianti anche per Ferri (ora in B col Vicenza) e Chimenti (secondo nell'Udinese, terzo nella Juve).
La maledizione rossoblù non ha risparmiato nemmeno Abeijon, idolo dei tifosi e punto di forza del centrocampo rossoblù. La sua avventura nel Cagliari è finita nell'estate del 2005. Da dimenticare la stagione successiva a Bergamo con l'Atalanta. A seguire il lento declino a Montevideo, in Uruguay, prima con il Nacional (la sua prima squadra), poi con il River (quella dove è cresciuto Lopez).
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Old 28-12-2009, 22:09   #760
juninho85
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