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Old 29-11-2009, 18:06   #521
Solertes
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Dopo la moviola, continuo a pensare - coerentemente al metro di giudizio l'arbitro ha adottato - che Bombetta vs Amauri non sia rigore....poteva esserlo l'intervento di Biondini, se l'arbitro avesse avuto la moviola.
__________________
"Il silenzio è la più perfetta espressione del disprezzo." - « Tancas serradas a muru Fattas a s'afferra afferra Si su chelu fit in terra L'aiant serradu puru » - vedere avvinazzati darsi arie da sommelier non ha prezzo -
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Old 29-11-2009, 18:11   #522
Pangasius
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Dopo la moviola, continuo a pensare - coerentemente al metro di giudizio l'arbitro ha adottato - che Bombetta vs Amauri non sia rigore....poteva esserlo l'intervento di Biondini, se l'arbitro avesse avuto la moviola.
Pienamente d'accordo,Amauri degno del miglior Cagnotto,fallo di Biondo da rigore,ma come si fa
a ritenere involontario il fallo di mano/gomito di Caceres???
__________________
Frangar non flectar!!!
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Old 29-11-2009, 18:20   #523
juninho85
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primo tempo MAGNIFICO,seppur con un jeda ancora un pò in sordina(ammazza però come si fa rispettare sulle palle alte,ha dato merda parecchie volte a chiellini,sissoko e cannavaro ),un lazzari poco in partita e un cossu meno funambolico del solito....nonostante le poche occasione nitide da rete costruite meritavamo il vantaggio.
male,malissimo il secondo tempo:non è da noi chiuderci a catenaccio per UN TEMPO INTERO aspettando praticamente di avere l'occasione della vita per punire in contropiede(che grazie al cielo è arrivato,ma quante volte mi son cagato addosso )...non puoi lasciare il pallino del gioco a una squadra così fisica e forte sulle mischie come la juve,te la vai a cercare,fortunatamente i 2 gol in fuorigioco son stati visti,alla radio han parlato di due rigori netti non dati alla juve.
dal mio settore non s'è visto nulla,però vorrei ricordare
1)jeda fermato davanti alla porta per un fatto al limite
2)fallo si mano di caceres su cross di cossu
3)dubbio intervento in scivolata di caceres su matri lanciato a rete

per cui andiamoci piano con le cazzate

sempre per rimanere in tema,il primo che prova a dire qualcosa riguardo agli ululati per sissoko vado a domicilio e me lo INCULO a secco,vediamo se anche questa settimana devono farci due coglioni con le strumentalizzazioni.
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Old 29-11-2009, 18:34   #524
Wesker
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primo tempo MAGNIFICO,seppur con un jeda ancora un pò in sordina(ammazza però come si fa rispettare sulle palle alte,ha dato merda parecchie volte a chiellini,sissoko e cannavaro ),un lazzari poco in partita e un cossu meno funambolico del solito....nonostante le poche occasione nitide da rete costruite meritavamo il vantaggio.
male,malissimo il secondo tempo:non è da noi chiuderci a catenaccio per UN TEMPO INTERO aspettando praticamente di avere l'occasione della vita per punire in contropiede(che grazie al cielo è arrivato,ma quante volte mi son cagato addosso )...non puoi lasciare il pallino del gioco a una squadra così fisica e forte sulle mischie come la juve,te la vai a cercare,fortunatamente i 2 gol in fuorigioco son stati visti,alla radio han parlato di due rigori netti non dati alla juve.
dal mio settore non s'è visto nulla,però vorrei ricordare
1)jeda fermato davanti alla porta per un fatto al limite
2)fallo si mano di caceres su cross di cossu
3)dubbio intervento in scivolata di caceres su matri lanciato a rete

per cui andiamoci piano con le cazzate

sempre per rimanere in tema,il primo che prova a dire qualcosa riguardo agli ululati per sissoko vado a domicilio e me lo INCULO a secco,vediamo se anche questa settimana devono farci due coglioni con le strumentalizzazioni.
Ci siamo chiusi quando ci simao trovati contemporaneamente senza cossu e lazzari. Prima no. Continuavamo a difendere e ripartire.

Il punto 3: è entrato sul pallone.
Sul punto 2: Longhi ha detto che era involontario e vicino al corpo. Ma a me sembra una cazzata, visto che dopo l'arbitro ha fischiato diversi falli simili dopo.

L'ansa ha detto che ci sono stti ululati e fischi(?????????????????????) razzisti per sissoko.


Io ho sentito fischi per tutti i gobbi...
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Old 29-11-2009, 18:40   #525
juninho85
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Juventus cucù, è apoteosi rossoblù
Nenè golazo, poi Matri: 2-0 da sogno

Un Cagliari aggressivo, veloce e determinato scrive l'ennesima pagina dell'esaltante storia recente superando la Juventus. Un Sant'Elia colmo in ogni ordine di posto ed ebbro di felicità accompagna così la formazione di Allegri verso le altissime zone della classifica.

Partenza ad alti ritmi col Cagliari che comincia subito col piglio giusto. Ed è proprio dei rossoblù la prima occasione, con Nenè che al 10' stacca di testa su un cross dalla sinistra di Cossu; la palla finisce però alta. Più pericolosa la punizione calciata da Daniele Conti al 18' e ben respinta da Buffon. Sempre Conti al minuto 22 fa gridare al gol: una sua conclusione dai venti metri termina a pochi centimetri dal palo di destra della porta bianconera. Alla mezzora esplode il Sant'Elia. Punizione battuta rapidamente da Biondini verso Nené; il brasiliano dai trenta metri lascia partire un bolide che si insacca all'incrocio dei pali. Il Cagliari passa così meritatamente in vantaggio. Dopo cinque minuti la squadra di Ferrara si affaccia per la prima volta dalle parti di Marchetti: la conclusione di Marchisio termina però alta senza impensierire il portierone rossoblù. Sibila il palo invece il diagonale calciato da Diego al 43'. La prima frazione scivola via così, col netto predominio degli uomini di Allegri.

La ripresa inizia con gli stessi ventidue dei primi 45 minuti. Al 3' Amauri insacca su cross dalla destra di Caceres, ma De Marco annulla per fuorigioco. Sul ribaltamento di fronte proteste rossoblù per un evidente tocco di braccio da parte di Caceres, ma il direttore di gara lascia proseguire. I primi cambi al quarto d'ora: Allegri inserisce Matri per Nenè, Ferrara Del Piero per Marchisio. Poco dopo è anche il turno di Dessena, inserito al posto di Andrea Lazzari, mentre al 70' un Cossu claudicante lascia il posto a Parola. La Juve guadagna metri, ma si rende pericolosa solo a dieci dal termine, prima con Molinaro e poi sugli sviluppi di una punizione calciata da Del Piero che ha seminato il panico nell'area rossoblù.

Il Cagliari si difende col cuore ma non riesce ad orchestrare ripartenze pungenti. Per la formazione di Ferrara, che ha inserito Giovinco e Tiago per Molinaro e Sissoko, ci prova anche Diego all'83', ma Marchetti blocca a terra. Le sofferenze rossoblù svaniscono, tramutandosi in gioia, a due minuti dal termine quando Matri raddoppia. La punta lombarda si invola imbeccato da Jeda, lascia sul posto un irriconoscibile Cannavaro e insacca calciando fra le gambe di Buffon, chiudendo di fatto il match.

CAGLIARI-JUVENTUS 2-0 (primo tempo 1-0)

MARCATORI: Nenè al 30' p.t., Matri al 44' s.t.

CAGLIARI (4-3-1-2): Marchetti; Pisano, Lopez, Astori, Agostini; Biondini, Conti, Lazzari (19' s.t. Dessena); Cossu (27' s.t. Parola); Jeda, Nenè (16' p.t. Matri). (Lupatelli, Canini, Barone, Larrivey). All. Allegri.

JUVENTUS (4-2-3-1): Buffon; Caceres, Cannavaro, Chiellini, Molinaro (35' s.t. Giovinco); Sissoko (39' s.t. Tiago), Poulsen; Camoranesi, Diego , Marchisio (16' s.t. Del Piero); Amauri. (Manninger, Grygera, Legrottaglie, De Ceglie). All. Ferrara.

ARBITRO: De Marco.

NOTE: spettatori 20.000 circa. Ammoniti: Sissoko, Jeda, Camoranesi, Cossu, Amauri, Lopez. Recupero: 1' p.t.; 5' s.t.

Cagliari-Juventus 2-0, le pagelle
Marchetti 7 - Voto che premia la personalità, perchè la Juve lo impegna poco seriamente se si esclude un riflesso con il quale sventa una punizione insidiosissima di Del Piero. Il suo lavoro per il resto si limita a uscite sicure e parate di ordinaria amministrazione sui tiri che i bianconeri provano dalla distanza nella ripresa.

Pisano 7 - Prestazione esemplare del terzino selargino al rientro dall'inizio dopo l'infortunio che l'ha tenuto due mesi lontano dai campi di gioco. Reattivo sugli attaccanti bianconeri, nel primo tempo non fa passare un pallone dalle sue parti. Ancora discontinuo in fase di spinta, ma la sua avanzata nella ripresa con il cross per Matri per poco nonporta i rossoblù al raddoppio.

Lopez 7 - Il Capitano aveva macchiata la sua prestazione milanese con i due errori in occasione dei gol di Borriello e Pato. Oggi davanti al suo pubblico guida la difesa senza commettere sbavature, con autorità e grande senso della posizione.

Astori 7,5 - Il piccolo Beckenbauer rossoblù si riscatta con gli interessi dalla prova opaca disputata contro il Milan. Perfetto nelle chiusure e nel mantenere la posizione, si concede alcune autoritarie uscite palla al piede dalla difesa e regala una deliziosa chiusura di tacco su Amauri lanciato verso l'area di rigore. Quando gioca così è un piacere vederlo in campo.

Agostini 7 - Si è presentato alle porte di questa stagione tirato a lucido, per portare in dote al Cagliari tutte le qualità a sua disposizione. E l'intento sta riuscendo pienamente. Il veterano rossoblù gioca una partita impeccabile, per impegno e concentrazione. Puntuali le sue diagonali che sventano gli attacchi dei bianconeri, Camoranesi non lo impensierisce mai e quando può si concede la solita volata sulla fascia.

Biondini 6,5 - Corre tanto, come sempre, tamponando e pressando con grande energia. Qualche passaggio sbagliato, ma resta in campo sino alla fine dando tutto ciò che ha, conscio del fatto che in tribuna gli occhi attenti di Lippi lo osservano.

Conti 7,5 - Un signore davanti alla difesa. Nel primo tempo domina, vincendo ogni contrasto contro i mastini della Juventus. Sbaglia nella giocata di un solo pallone in tutta la partita, quando il 90' è ormai vicino. Non viene ammonito per la terza partita consecutiva, e anche questo è il segnale di una grande condizione. Scalda le mani a Buffon direttamente da calcio piazzato sul punteggio di zero a zero.

Lazzari 7 - Aggiunge alla innata qualità anche tanta genorosità. Recupera palloni importanti e lancia sempre i compagni cercando la rapida ripartenza. Sta diventando protagonista di questo bell'inizio di stagione rossoblù. (dal 64' Dessena 6,5 - Entra per dare tutto. E lo fa, contenendo e provando sempre a ripartire).

Cossu 7 - Ci mette tutto l'impegno possibile, crea problemi nella retroguardia della Juve che per fermarlo usa sempre le maniere forti. Non riesce a trovare i consueti spazi in cui disegnare calcio, ma fa sentire eccome la sua presenza in campo. (dal 72' Parola 6,5 - Si fa trovare pronto ogni volta che viene chiamato in causa. E' questa la sua virtù più grande. Gioca venti minuti con il coltello fra i denti).

Jeda 7 - Vince tutti i duelli aerei contro gli alti avversari bianconeri. Grande esplosività, e un continuo lavoro di movimento che sopratutto nel primo tempo crea disordine nella trequarti della Juventus. Nella ripresa viene un pò isolato dal gioco, ma lavora tanto per i compagni, andando sempre a coprirne la posizione. Imprescindibile.

Nenè 7,5 - Realizza un gol incredibile per potenza e precisione. Aggiunge alla vena realizzativa potenza fisica e lavora molto nella fase di pressing. La Juventus non lascia molti spazi, e allora ingaggia un duello prevalentemente fisico con Chiellini. Alla sua prima stagione in Italia, ha già realizzato sei gol. Per ora è un gran colpo del mercato del Cagliari. (dal 61' Matri 7 - Entra per dare freschezza e profondità all'attacco del Cagliari, pronto a sfruttare gli spazi che la Juventus lanciata in attacco giocoforza doveva concedere. Ridicolizza Cannavaro prima superandolo in tunnel ma venendo poi fermato da Caceres, poi puntandolo e facendolo secco in occasione del due a zero definitivo. Sei gol in questa stagione, nelle due precedenti stagioni in Sardegna questo era stato il suo più alto score per stagione).

Allegri 7,5 - Altro capolavoro del tecnico livornese. Prepara bene la partita, la sua squadra entra in campo con il piglio della grande, prendendo subito possesso del campo. Alla fine della prima frazione meriterebbe anche il doppio vantaggio, nella ripresa fatica, in modo particolare dopo il cambio forzato di Cossu. I rossoblù però sanno soffrire non perdendo la testa, e trovano anche la forza per trovare il gol che chiude i giochi con Matri. La salvezza è a meno 18 punti. Una volta raggiunta la fatidica quota, potrà parlarsi d'altro. In pieno stile Allegri.

Juventus - Buffon 6; Caceres 5,5, Cannavaro 5, Chiellini 6, Molinaro 5,5 (dall'80' Giovinco s.v.); Camoranesi 5, Sissoko 5 (dall'84' Thiago s.v.), Poulsen 5, Marchisio 5,5 (dal 61' Del Piero 6); Diego 5,5, Amauri 5. All. Ferrara 5.
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Old 29-11-2009, 18:49   #526
juninho85
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Ci siamo chiusi quando ci simao trovati contemporaneamente senza cossu e lazzari. Prima no. Continuavamo a difendere e ripartire.

Il punto 3: è entrato sul pallone.
Sul punto 2: Longhi ha detto che era involontario e vicino al corpo. Ma a me sembra una cazzata, visto che dopo l'arbitro ha fischiato diversi falli simili dopo.

L'ansa ha detto che ci sono stti ululati e fischi(?????????????????????) razzisti per sissoko.


Io ho sentito fischi per tutti i gobbi...
io ricordo un monologo juventino praticamente ininterrotto dal primo all'ultimo minuto del secondo tempo,tranne qualche pallone mandato ragionando davanti

gli ululati per sissoko ci sono stati,ma non sono stati ululati fini a sè stessi...quel fesso voleva continuare l'azione a tutti i costi quando l'arbitro aveva fermato il gioco per il problema muscolare di cossu...più le altre volte che stava rompendo i coglioni a centrocampo,tant'è che per il resto è stato oggetto di semplici fischi come del resto è stato per tutti gli altri juventini(del pippa in particolare una volta entrato)


non so se qualcuno ha sentito ferrara,a par suo la ciuffe meritava senza alcun dubbio la vittoria
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Old 29-11-2009, 18:58   #527
Sallino
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Grandi, partita bellissima e soffertissima...
2° tempo però pessimo, ci siamo chiusi troppo... Il 2° gol è stato una liberazione da tutta quella sofferenza
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Old 29-11-2009, 19:00   #528
juninho85
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Allegri: "Perfetti i miei ragazzi"
Prevedibilmente raggiante dopo il successo interno contro la Juventus, Massimiliano Allegri ringrazia innanzitutto la tifoseria rossoblù, oggi accorsa in massa al Sant'Elia «Siamo felicissimi di aver potuto ripagare i nostri splendidi supporter, che hanno letteralmente riempito lo stadio per questo appuntamento. Questa è anche una loro vittoria». Il tecnico isolano evidenzia poi l'atteggiamento irreprensibile dei suoi uomini in campo: «I ragazzi oggi non hanno sbagliato proprio nulla, io piuttosto posso rimproverarmi il fatto di aver tolto Lazzari troppo presto dalla mischia, senza sapere che Cossu 2 minuti dopo avrebbe avuto bisogno di uscire, ma ho deciso in questo senso perché l'avevo visto molto affaticato...Dessena e Parola comunque hanno svolto un ottimo lavoro, il centrocampo a 4 ci ha dato la solidità di cui avevamo bisogno in quel momento. Matri ha giocato solo mezz'ora perché in settimana non era al meglio, ma direi che gli è bastata per incidere. L'operato dell'arbitro mi è parso nella norma, anche alcuni evnetuali errori non tolgono nulla al risultato conseguito. Ora l'importante è mantenere vivo questo spirito, che a Milano avevamo rischiato di smarrire. Allenare qui a Cagliari? È un'esperienza magnifica».
Quote:
Nenè: "Felice perchè qui ho l'affetto di tutti"
Corsi e ricorsi storici. L'ultima volta che il Cagliari aveva battuto la Juventus era stato all'ultimo incrocio, lo scorso anno, all'Olimpico: memorabile 2-3 griffato da Biondini, Jeda e Matri. Era il 31 gennaio 2009. Esattamente dieci anni prima, il 31 gennaio del 1999, il Cagliari di Ventura regolava con un gol di Berretta la Vecchia Signora. Da allora, più nessuna vittoria al Sant'Elia.

Dieci anni - quasi undici - dopo, Massimiliano Allegri impartisce un'altra lezione da professorone a una delle grandi (o supposte tali) del nostro calcio. Il primo tempo, è da enciclopedia del football. Squadra corta, ripartenze avvolgenti, inserimenti a turno dei centrocampisti: decide una magia di Nenè, uno di quei brasiliani atipici che uniscono tecnica a potenza. Una bordata terrificante, da una posizione assurda, al migliore portiere del mondo: collo esterno, destro chirurgico, da vedere e rivedere alla moviola.

Moviola che la Juventus invoca per un presunto fallo di Astori su Amauri nel secondo tempo. Lo fa dopo un arbitraggio praticamente a senso unico, con un De Marco totalmente incapace di contenere i nervosismi bianconeri: la gestione dei cartellini è penosa, con gialli che volano un po' a casaccio e falli di compensazione che finiscono puntualmente per penalizzare il Cagliari. Ma stavolta, l'orgoglio è più grande delle nefandezze arbitrali.

Quello che particolarmente ha colpito è stato il colpo d'occhio offerto dal Sant'Elia per quello che Vittorio Sanna ha definito, commentando il pre-match dagli schermi di Videolina, "una sorta di derby". Un altro collega, Bruno Corda, narrando cinque anni fa il pareggio di Zola (erano il Cagliari di Arrigoni e la Juve di Capello: pare passato un secolo), commentava: "Il pubblico per metà gioisce, per metà am-mu-to-li-to". L'impressione (dalla tele, lo premetto) è stata piacevole: tanto rossoblù, tanti cori di sfottò verso i bianconeri e poche repliche juventine. Insomma, si è giocato tra le mura amiche, davvero.
Quote:
Quel Sant'Elia very very rossoblù
Corsi e ricorsi storici. L'ultima volta che il Cagliari aveva battuto la Juventus era stato all'ultimo incrocio, lo scorso anno, all'Olimpico: memorabile 2-3 griffato da Biondini, Jeda e Matri. Era il 31 gennaio 2009. Esattamente dieci anni prima, il 31 gennaio del 1999, il Cagliari di Ventura regolava con un gol di Berretta la Vecchia Signora. Da allora, più nessuna vittoria al Sant'Elia.

Dieci anni - quasi undici - dopo, Massimiliano Allegri impartisce un'altra lezione da professorone a una delle grandi (o supposte tali) del nostro calcio. Il primo tempo, è da enciclopedia del football. Squadra corta, ripartenze avvolgenti, inserimenti a turno dei centrocampisti: decide una magia di Nenè, uno di quei brasiliani atipici che uniscono tecnica a potenza. Una bordata terrificante, da una posizione assurda, al migliore portiere del mondo: collo esterno, destro chirurgico, da vedere e rivedere alla moviola.

Moviola che la Juventus invoca per un presunto fallo di Astori su Amauri nel secondo tempo. Lo fa dopo un arbitraggio praticamente a senso unico, con un De Marco totalmente incapace di contenere i nervosismi bianconeri: la gestione dei cartellini è penosa, con gialli che volano un po' a casaccio e falli di compensazione che finiscono puntualmente per penalizzare il Cagliari. Ma stavolta, l'orgoglio è più grande delle nefandezze arbitrali.

Quello che particolarmente ha colpito è stato il colpo d'occhio offerto dal Sant'Elia per quello che Vittorio Sanna ha definito, commentando il pre-match dagli schermi di Videolina, "una sorta di derby". Un altro collega, Bruno Corda, narrando cinque anni fa il pareggio di Zola (erano il Cagliari di Arrigoni e la Juve di Capello: pare passato un secolo), commentava: "Il pubblico per metà gioisce, per metà am-mu-to-li-to". L'impressione (dalla tele, lo premetto) è stata piacevole: tanto rossoblù, tanti cori di sfottò verso i bianconeri e poche repliche juventine. Insomma, si è giocato tra le mura amiche, davvero.

Può essere questa la premessa a un'auspicabile inversione di tendenza: il Cagliari, questo Cagliari, piace e attrae. Attrae sempre più tifosi, anche tra i più giovani. E questo, soprattutto grazie a un gioco scintillante, a quella faccia tosta da ragazzotto di provincia che non ha bisogno di inchinarsi alle vetuste carampane già fin troppo ossequiate da distinti (distinti?) signori in giacchetta nera.
i tifosi della juve c'erano eccome,altrochè....non so se alla tv s'è sentito il boato al gol poi annullato...fino a quel momento erano letteralmente ZITTI.
così doveste stare,sardi juventini,ZITTI E IMBOSCATI,perchè dovete VERGOGNARVI di tifare "chi" e "assieme a" chi vi da dei pecoroni,dei banditi,dei fuori di testa,dei terroni.

come per inter,e milan....sardo juventino sei veramente PESSIMO,go home!
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Old 29-11-2009, 19:12   #529
Sallino
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i tifosi della juve c'erano eccome,altrochè....non so se alla tv s'è sentito il boato al gol poi annullato...fino a quel momento erano letteralmente ZITTI.
così doveste stare,sardi juventini,ZITTI E IMBOSCATI,perchè dovete VERGOGNARVI di tifare "chi" e "assieme a" chi vi da dei pecoroni,dei banditi,dei fuori di testa,dei terroni.

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Old 29-11-2009, 19:12   #530
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i tifosi della juve c'erano eccome,altrochè....non so se alla tv s'è sentito il boato al gol poi annullato...fino a quel momento erano letteralmente ZITTI.
così doveste stare,sardi juventini,ZITTI E IMBOSCATI,perchè dovete VERGOGNARVI di tifare "chi" e "assieme a" chi vi da dei pecoroni,dei banditi,dei fuori di testa,dei terroni.

come per inter,e milan....sardo juventino sei veramente PESSIMO,go home!
A parte le pecore e i banditi, mi sembra assurdo
non provare emozione quando vedi la squadra della tua citta o regione che ridicolizza squadre di rango altissimo come Milan e Juve.
Io sono dall'82 che diciamo simpatizzo per il Milan, ma il cuore non puoi comandarlo, chi non prova emozione è proprio privo di cuore.
__________________
Pc: HX650 Intel i5 2500k, asus P8z68 vlx, Cucore 5770 1gb, ssd 830 128gb,cm storm spawn, monitor....?.
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Old 29-11-2009, 22:21   #531
juninho85
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Undici anni dopo, il Cagliari viola la Signora
L'ultima vittoria in casa contro la Juventus risaliva a undici anni fa. Gennaio '99, il Cagliari di Ventura doma la Juventus con la rete di Daniele Berretta. Dopo aver fatto cadere il tabù a Torino, dove i sardi non vincevano da 40 anni, la Allegri band è riuscita ancora una volta a scrivere una pagina di storia del Cagliari. Due a zero secco alla cosiddetta "anti-Inter", Nenè e Matri che stendono Diego e compagni con un primo tempo in cui guardano i bianconeri dall'alto verso il basso, e una ripresa di cuore e sacrificio, a contenere i disordinati attacchi portati dalla squadra di Ferrara e farsi trovare pronti a sfruttare le ripartenze. Una prestazione di personalità. Dopo le grandi partite disputate contro Inter e Milan, senza raccogliere risultati, ecco arrivare un premio alla crescita prorompente del gruppo allenato da Allegri. Che ora vede a diciotto punti di distanza l'obiettivo salvezza, imprescindibile da raggiungere se si vuole buttare lo sguardo un pò più avanti.

TRECENTESIMA DA LEADER - Non poteva esserci regalo migliore. Per la trecentesima gara in maglia rossoblù, Daniele Conti, ha festeggiato con la vittoria della sua squadra contro la Juventus. Un successo prestigioso, ma sopratutto sentito da chi tiene per i colori del Cagliari. E sopratutto un grande traguardo quello tagliato dal vice capitano. Arrivato a Cagliari nel 1999, ancora ventenne, ha percorso un lungo tratto di storia della società di Viale la Playa, rimanendo sempre fedele alla maglia e guadagnandosi con tenacia e classe sul campo l'affetto e il grande riconoscimento di tutti i tifosi dell'Isola. E il prolungamento di contratto fino al 2013, unito alle dichiarazioni d'amore per la sua squadra, fanno presagire che saranno tante ancora le volte in cui Conti scenderà in campo con la maglia rossoblù.

MATRI BOMBER - Alessando Matri sta provando a scalare quel gradino che secondo Allegri lo separa dall'essere un grande giocatore. Con una serie di prestazioni convincenti, l'attaccante ex Milan ha siglato cinque volte negli ultimi cinque incontri, sei in totale. Eguagliato il suo record personale di segnature in un campionato, giocando talvota dall'inizio, talvolta subentrando, ma fornendo sempre un egual contributo alla causa del Cagliari. Il numero 32 rossoblù sta crescendo, Allegri lo sa e si gode il momento positivo del suo attaccante. Cannavaro invece lo vedrà nei suoi incubi, dato che nella mezz'ora in cui se l'è trovato di fronte, ha subito prima un tunnel secco, poi è finito giù come un sacco quando Matri, dopo averlo puntato e saltato, è andato a depositare in rete il due a zero.

LIPPI E PERUZZI OSSERVANO - C'era anche Marcello Lippi in un Sant'Elia gremito a seguire la partita fra Cagliari e Juventus. Il ct della Nazionale, accompagnato dal suo collaboratore ed ex portiere bianconero Peruzzi, ha sfruttato l'occasione per poter seguire alcuni giocatori che fanno parte in pianta stabile della sua Nazionale, e altri che o hanno fatto parte del gruppo per alcune partite, o potrebbero in futuro farne parte.

FERRARA, PROVE DI MATURITA' - Prova di maturità per l'allenatore dell Juventus Ciro Ferrara. La sua Juventus arranca, stremata dal confronto con il ritmo infernale dell'Inter capolista, e in piena crisi di gioco. I bianconeri faticano a trovare idee in mezzo al campo, e si affidano prevalentemente alla loro potenza fisica e alla tecnica dei singoli per provare a creare problemi alle avversarie. Nel dopo partita il giovane tecnico napoletano è parso un pò stordito dalle due sconfitte consecutive con Bordeaux e Cagliari e dalla pressione mediatica che gli si è chiusa attorno. Ne ha avuto un pò per tutti, dall'arbitro al suo fantasista Diego. E si è aggrappato alle assenze per difendere la sua squadra, finendo invece per sminuire chi è andato in campo. La turbolenza in cui Ferrara è finito sarà probabilmente per lui il viatico verso una maggiore maturità. Il prossimo incontro contro l'Inter non rappresenta indubbiamente il miglior appiglio per allontanarsi dal momento critico.

GIOIA ROSSOBLU' - E' stata grande la gioia dei tifosi rossoblù presenti al Sant'Elia questo pomeriggio. Sconfiggere la Juventus con un secco due a zero ha assunto per loro un valore che và oltre i tre punti raccolti dalla squadra. Dopo undici anni dall'ultimo successo, e dopo un anno dalla storica vittoria a Torino, è giunta l'occasione per poter vedere i tanti tifosi bianconeri arrivati dalle varie parti della Sardegna abbandonare i loro settori sconsolati e un pò arrabbiati. Il Cagliari di Allegri ha abituato che tutto è possibile. E la speranza del popolo sardo che tifa Cagliari è quella che questa abitudine possa consolidarsi più a lungo possibile.
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Old 29-11-2009, 22:39   #532
conan_75
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CHE SPETTACOLO!!!!!!

Comunque stavamo arrancando troppo alla fine, se non avesse segnato matri, a mio avviso, non saremmo stati qui a gioire.
Boh, mossa strana per allegri, poi così presto.
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Old 30-11-2009, 08:01   #533
juninho85
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Il Sardegna - Allegri lascia ancora il segno: "Felice di allenare il Cagliari"
Dopo aver fatto trascorrere due ore ad alta tensione a Leonardo ha mandato in tilt pure Ciro. “Meritavamo il pareggio”, “L'arbitro non ci ha dato un rigore nettissimo”, “I ragazzi non meritavano di perdere”, ripeteva ieri con toni vittimistici l'allenatore della Juventus sconfitto 2-2 al Sant'Elia. Max Allegri di Livorno, Conte non per caso, dopo averlo sconfitto sul campo gli ha risposto con eleganza. Dribbling, tunnel, finta, chiamatela come vi pare. «Il rigore su Amauri c'era ma così come anche il nostro e se iniziassimo a parlare degli arbitri facciamo notte. Poi oggi era difficile dirigere questa gara, l'arbitro lasciava correre e ci sono stati molti interventi duri». Saranno altri i particolari che Allegri ricorderà di questa gara, un risultato destinato a restare memorabile così come ormai tanti altri dalla sua gestione al Cagliari. «È stata una partita molto emozionante, fisica, maschia, veloce». Un po' quello che si aspettava, Allegri, che l'ha preparata minuziosamente. «Avevo chiesto di cercare soluzioni sugli esterni mantenendo la difesa alta, provare a colpirli in profondità e dare pressione ai loro centrocampisti». Ha azzeccato tutto, giocando un primo tempo discreto e un secondo tempo di sofferenza pura. «Bravo Nenè a fare un gol importante, si vede che questi numeri ce li ha nei piedi». Ma l'applauso personale di Allegri va a tutto il suo Cagliari. «Siamo stati bravi a mettere in campo spirito di sacrificio, soprattutto sono soddisfatto del secondo tempo, siamo riusciti a difenderci con tanta cattiveria agonistica. I ragazzi hanno capito che dovevamo prenderci ciò che è sfumato a San Siro». Poi i cambi. «Cossu è morto, l'ho visto un po' stanco», sorride il tecnico. Che stavolta si è chiuso a riccio per non rischiare nulla. «Parola ha fatto una buona partita entrando dalla panchina giocando nel 4-4-2, modulo che vediamo per la prima volta». Solo un espediente. «Il mio modulo non cambia». E ora il Cagliari viaggia in alto. «È vero 22 punti sono tanti ora e ci servono per trascorrere un Natale sereno. Sono contento di allenare il Cagliari e mi sento fortunato perché questi ragazzi lavorano tanto e ti regalano soddisfazioni».

La Nuova Sardegna - Nenè e un gol da impazzire: "Ho visto Buffon spostato e ho cercato l'angolino"
Come sempre, un soffio di voce e lo sguardo verso il cielo, ringrazia Dio. Poi, la dedica: «A mia moglie Marisa e mio figlio Gustavo: sentirli vicino mi regala serenità». Anderson Da Silva, per i tifosi Nené, festeggia con la saggezza di chi sa che la strada per affermarsi in Italia è ancora lunga. Intanto, il sesto gol, con una strepitosa media realizzatrice di 87, è stato spettacolare. «Ho visto Buffon spostato al centro, e ho cercato la porta. Mi è andata bene. Il più bello della mia carriera? No, i gol sono tutti importanti». E Buffon? «E’ uno dei più grandi portieri al mondo. Ma sono contento: la rete è servita a battere la Juve e a farci fare punti importanti per la salvezza». Nel secondo tempo, da oltre 50 metri, l’“Atleta di Cristo” (come Kakà, ndr) ci ha riprovato: «Buffon era fuori dai pali. Ma non ho colpito bene ed è andata fuori». Classe ’83 - contratto quadriennale con il club di Cellino che la scorsa estate per quattro milioni e mezzo di euro lo ha strappato a diverse società della Bundesliga - parte in sordina ma ha le idee chiare. «So di essere arrivato qui da sconosciuto ma sono stato il capocannoniere della serie A portoghese. E proverò a farmi sentire anche in Italia». Messaggio centrato. Ieri, il brasiliano ha vinto due sfide a distanza. La prima con Diego: quando il centravanti rossoblu giocava nella Primavera del Santos, la mezzala juventina era in prima squadra: «Fortissimo. Ma stavolta abbiamo vinto noi». Il secondo test ha un sapore perfino migliore: Nenè ha vinto la prova con Amauri, carioca in cerca di passaporto italiano. E per ora, ha segnato di più. «Diventare italiano? Sarei lusingato ma voglio dimostrare che posso essere utile alla nazionale del mio paese». Dunga è avvertito. E sul tema allenatori, c’è un grazie per Allegri. «Sono contento per l’opportunità che mi dà il mister e per la collaborazione dei compagni. Il cambio? Ero stanco e Matri è stato bravissimo. Ma ora pensiamo al Palermo».

La Nuova Sardegna - Un'ora di gioco eccezionale
«Mi dispiace per gli juventini della Sardegna che saranno costretti a fare ritorno a casa con le bandiere ben arrotolate in macchina ma in questa partita è stato soltanto il Cagliari ad aver conquistato punti».
Spetta ad Andrea Cossu il compito di aprire le danze per la festa-vittoria contro la Vecchia Signora.
«Abbiamo disputato almeno un’ora di gioco eccezionale - dice il fantasista del Cagliari - tutti, ma proprio tutti, hanno giocato ad altissimi livelli». Occhi luccicanti di gioia anche quelli di Davide Astori. «Nel secondo tempo sembrava che la partita non volesse finire mai - scherza il centrale del Cagliari - rispetto alla gara col Milan la Juve è stata forse più brava a rompere le nostre trame offensive e a non permetterci di ripartire». Tutto cambiato però, almeno dopo che Nenè ha messo a segno il primo vantaggio rossoblù. «Faccio i complimenti al mio connazionale - dice Jeda - partita dopo partita sta dimostrando tutto il suo valore. Ormai è davvero pronto per il fare grandi cose nel campionato italiano». Per la mezza punta del Cagliari la gara coi bianconeri è stata tutt’altro che agevole. «E’ stato un confronto complicato - spiega - nel quale abbiamo avuto la capacità di soffrire forse più di altre partite ma anche di punire gli avversari alla prima occasione concessaci». Lo stesso Jeda rompe infine gli indugi e inizia a far luce su alcune discutibili scelte arbitrali. «Ricordate il fallo su Cossu? - dice - dal proseguimento di quell’azione mi sono trovato tu per tu col portiere e con certezza posso dire che non ero in fuorigioco». Parole che fanno tandem con quelle di Alessandro Agostini. «La Juve parla di rigori negati? Io penso che quello su Amauri non lo era assolutamente, penso che quando si perde 2-0 ci sia poco da dire e penso ancora che noi non usiamo mai lamentarci dei direttori di gara». Gara di sacrificio, invece, per Davide Biondini. «Forse dalla Juve era lecito attendersi qualcosa di più - dice - ma il merito va soprattutto a questo Cagliari, che col passare delle domeniche impara dagli errori fatti in precedenza». Meno intenso del solito ma ugualmente efficace il gioco rossoblù per Andrea Lazzari. «Oggi, anche per merito della Juventus, siamo stati meno brillanti ma più cinici - dice l’ex atalantino - il segreto di queste vittorie sta nel gruppo, che è sempre più capace di interpretare le partite». Parole che non sono di circostanza neanche quelle di Andrea Parola e Daniele Dessena. «Sono entrato in un momento particolarmente convulso - dice il calciatore toscano - era normale attendersi il ritorno della Juve ma tutti eravamo anche consapevoli di poterli affondare in contropiede». «È stata una partita dove bisognava correre - si accoda l’ex blucerchiato - abbiamo lottato e tirato fuori l’anima ma alla fine ci siamo ripresi quello che ci avevano tolto sabato a Milano». Infine Alessandro Matri e Federico Marchetti, ancora una volta artefici, su fronti diversi, della cavalcata rossoblù: «Quando sono entrato le nostre giocate erano soltanto di contropiede - dice l’attaccante che ieri con sei reti ha eguagliato il suo record stagionale - nell’occasione del gol avevo capito di essere da solo in avanti così ho deciso di affondare, mi è andata bene». «Il contrasto con Amauri è stato molto duro e doloroso - spiega Marchetti visibilmente zoppicante all’uscita dagli spogliatoi - ma sono felice per l’ennesima vittoria conquistata col coltello tra i denti».

La Nuova Sardegna - Un Cagliari yè yè le suona alla vecchia signora
Il Cagliari di Massimiliano Allegri somiglia alla sua Ford Fiesta fucsia, modello Woodstock. In un mondo di Hammer e di Porsche fa la differenza e vale il pullover di Marchionne: la sostanza prevale sull’apparenza. A fine partita, il più decorato club italiano schiuma rabbia di fronte a un gruppo di giovanotti rossoblù, colorati come hippies in gita, guidati da un professore con la chitarra in mano. Spesso le suonano alle grandi squadre.
La miscela che fa del Cagliari una squadra pericolosa per tutti è un insieme di virtù societarie, di circostanze geografiche e qualità personali. Aiuta la temperatura mite della città, il mare e la spiaggia, il clima provinciale che ne fa un Sud America fuori porta e il senso del club per gli uomini. Quest’ultima caratteristica del Cagliari Calcio si traduce in campagne acquisti che non perdono un colpo e in scelte per la panchina che sembrano una specie di selezione di “Saranno famosi”.
L’elenco degli allenatori rivelazione che si sono susseguiti alla guida del Cagliari sono una specie di catalogo della nuova generazione di tecnici italiani.
Di stagione in stagione, i rossoblù prendono le sembianze del mister che li conduce ed emergono nuovi talenti da affiancare ai marescialli plurimedagliati di tante battaglie.
Un campionato, il Cagliari è squadra operaia dedita alla fatica e a lavorare di vanga e piccone, quello successivo sperimenta tecniche guerriere, tanto più esaltate quanto maggiore è il valore del nemico. Quest’anno è una squadra “ye ye” che suona uno spartito divertente, eseguito in scioltezza con la serenità del direttore d’orchestra Max Allegri.
Di fronte alla Juventus che un tempo faceva tremare il mondo del calcio e che ora punta a ritrovare la passata potenza, si è visto un “Cagliarone”, versione locale dello “squadrone”.
I rossoblù corrono per tutta la partita, pressano il centrocampo avversario, stanno alti finché possono, cedono per due terzi del secondo tempo all’assalto avversario, lo infilano in scioltezza con un contropiede da calcio italico di vecchia scuola.
In settimana, Massimiliano Allegri aveva preannunciato una brutta partita, fisica, rude, lontana dalla prestazione tutta champagne vista contro il Milan.
In parte è stato così: una gara spigolosa, i contatti duri, più concretezza che bollicine, ma si è visto pure del buon calcio, anche volendo trascurare il gol di Nenè che ripaga il biglietto.
La mano di Allegri, lo scorso anno come questo, è quella di un grande motivatore, capace di tenere il gruppo, di comunicare serenità, di difenderlo e gratificarlo con uno stile meno mediatico ma altrettanto concreto di altri celebrati allenatori in corsa per tutti i trofei possibili e immaginabili.
Se insegnasse in un liceo, invece che allenare una squadra di calcio, i suoi alunni studierebbero in letizia e di buona lena. Visto che guida il Cagliari, si può star certi che i rossoblù faticheranno fino alla fine del campionato per conquistare il massimo, a cominciare dalla salvezza, con la grinta di un gruppo rock in vacanza su una Fiesta fucsia.

La Nuova Sardegna - Cagliari, due schiaffi alla Juve
Sconfitto ingiustamente da Inter e Milan, il Cagliari si è rifatto delle sfortune del recente passato battendo in maniera inequivocabile la Juventus, la terza delle grandi del calcio italiano. Soprattutto i rossoblù hanno superato l’esame di maturità. Da squadra che è partita con l’obiettivo di salvarsi, da ieri può essere davvero considerata qualcosina di più. Settimo posto in classifica, a due punti dalla zona Champions. Tutto vero, tutto meritato.
Una partita perfetta, quella del Cagliari. In cui Allegri ha vinto alla grande il duello tattico con Ferrara. Il tecnico rossoblù ha azzeccato tutte le mosse e scelto sempre l’atteggiamento migliore: aggressivo nel primo tempo, prudente quasi rinunciatario a difendere l’1-0 sino al velenosissimo 2-0 che ha chiuso la gara. Ferrara ha pasticciato inizialmente la formazione, volendo mettere dentro a tutti i costi Amauri e un Molinaro francamente impresentabile. Buttando dentro Del Piero quando ormai era troppo tardi.
La partita il Cagliari l’ha vinta nel primo tempo. Intanto con un pressing asfissiante sui portatori di palla bianconeri. I centrocampisti cagliaritani, con Biondini e Conti autentici giganti, hanno interrotto decine di iniziative juventine, per poi ripartire in rapide e incisive incursioni piratesche nella metà campo avversaria. Il gioco spezzettato della Juve, non ha consentito ai fuoriclasse bianconeri di esaltare le indubbie qualità tecniche. Dall’altro lato, il Cagliari invece ha sempre attaccato con pericolosità, forte di Cossu e Lazzari capaci di inventare sempre giocate interessanti sulla trequarti. I tiri di Conti hanno fatto rabbrividire Buffon, mentre in un paio di occasioni i cross dalle fasce hanno messo a nudo una difesa bianconera un po’ allo sbando, a cominciare (e duole sottolinearlo) dal monumento Cannavaro.
E’ vero che il punteggio è stato sbloccato da una prodezza balistica, ma il Cagliari aveva ampiamente meritato già il vantaggio. Nel tiro di Nenè si sono mescolati in un perfetto cocktail tecnica, potenza, precisione e quel pizzico di culo che non guasta: la palla è finita all’incrocio dei pali con Buffon inutilmente proteso in tuffo. Il brasiliano ha firmato così il suo sesto gol stagionale, confermando che la porta la vede, eccome!!!
Rotto l’equilibrio nel primo tempo, è iniziata un’altra partita. Al 3’ della ripresa la Juve avrebbe potuto rimettersi in sella, ma il gol di Amauri in tuffo è stato siglato in fuorigioco, ed è servito solo a dimostrare che nell’affollato Sant’Elia gli juventini erano tantissimi. Strozzato in gola l’urlo del gol ai supporter bianconeri, il Cagliari ha iniziato ad arretrare sempre più il baricentro. Allegri ha prima messo dentro Matri per Nenè. Poi però ha accentuato la copertura togliendo Lazzari al 19’ per Dessena e al 28’ anche Cossu per inserire Parola. Qualche disapprovazione in tribuna, visto che la squadra praticamente rinunciava a giocare puntando tutto sul contenimento. Ma Allegri, invece, ha avuto ragione. Perchè in effetti il Cagliari ha corso pochi pericoli. Giusto una conclusione ravvicinata di Chiellini in una megamischia in area su cui Marchetti ha compiuto un miracolo, e due tiri dalla distanza di Diego che il portierone cagliaritano ha controllato senza grossi patemi d’animo. E alla fine il contropiede di Matri ha chiuso i conti defintivamente. Dopo la vittoria di Torino della scorsa stagione, ora il successo sui bianconeri al Sant’Elia che mancava addirittura da dieci anni.
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Old 30-11-2009, 08:02   #534
juninho85
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CHE SPETTACOLO!!!!!!

Comunque stavamo arrancando troppo alla fine, se non avesse segnato matri, a mio avviso, non saremmo stati qui a gioire.
Boh, mossa strana per allegri, poi così presto.
esatto,la differenza tra la partita di ieri e quella col milan l'han fatta i campioni:una settimana fa han fatto la differenza,ieri no.
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Old 30-11-2009, 09:04   #535
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mi brucia ancora il diaframma
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Old 30-11-2009, 09:10   #536
conan_75
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Old 30-11-2009, 09:10   #537
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Sai che cosa brucia ancora a Ferrara.....
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Old 30-11-2009, 10:27   #538
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